Archivi giornalieri: 12 febbraio 2013

Ocse

Ocse- Disoccupazione in Italia all’11,2%

A dicembre 2012 nell’area Ocse il tasso di disoccupazione è rimasto stabile all’8%, invariato 
rispetto al mese precedente. Per la prima volta dal maggio 2011, sottolinea l’organizzazione, il tasso di disoccupazione nella zona euro è rimasto stabile per due mesi consecutivi (al 11,7%), dopo 17 mesi di crescita ininterrotta.

A dicembre 2012 il tasso di disoccupazione ha raggiunto un nuovo picco in diversi paesi, tra cui Italia (11,2%), Francia (al 10,6%), Grecia (al 26,8% nel mese di ottobre, l’ultimo mese disponibile), e 
Portogallo (al 16,5% ). Situazione stabile invece negli Stati Uniti (al 7,8%), mentre il tasso è sceso in Canada (di 0,1 punti percentuali al 7,1%) ed è aumentato in Giappone (di 0,1 punti percentuali al 4,2%). Quanto a Usa e Canada sono gia’ disponibili i 
dati relativi al mese di gennaio che mostrano per gli Stati Uniti un aumento di 0,1 punti percentuali al 7,9%, mentre in Canada il livello di senza lavoro continua a scendere in Canada (di 0,1 punti 
percentuali al 7,0%).

Nell’area Ocse l’andamento dei tassi di disoccupazione dall’inizio della crisi continua a mostrare notevoli trend divergenti.
I dati di gennaio di Usa e Canada hanno registrato livelli significativamente inferiori ai picchi raggiunti di recente (1,7 e 2,1 punti percentuali in meno, rispettivamente) mentre il Giappone è vicino al suo livello pre-crisi e la Germania e’ significativamente al
di sotto (2,1 punti percentuali in meno). Nel complesso, nell’area Ocse si contano 48,2 milioni di disoccupati a dicembre 2012, 13,5 milioni in più rispetto a luglio 2008.

Anziani non autosufficienti

Spi-Cgil: serve legge per 2,3milioni di anziani non autosufficienti

Sono circa 2,3 milioni gli anziani non autosufficienti in Italia, i due terzi over 75, e di questi solo 1 su 5 beneficia di assistenza domiciliare integrata mentre altri 300 mila sono ricoverati in strutture residenziali. Sono i dati shock sul Welfare italiano rilanciati oggi dallo Spi-Cgil, il sindacato dei pensionati della confederazione di Corso d’Italia in occasione 
dell’iniziativa ”L’autonomia possibile per gli anziani”.

”Sulla non autosufficienza pesa l’azzeramento da parte del governo Berlusconi del Fondo per la non autosufficienza, la cui dotazione fino al 2010 era di 400mln di euro”, dice ancora i sindacato che ricorda come il governo Monti abbia “ripristinato solo 
parzialmente le risorse da destinare al Fondo per una cifra di 275mln di euro, che sono assolutamente insufficienti e che non bastano per affrontare quella che èa tutti gli effetti una vera e propria emergenza nazionale”. Qualcosa in più, ammette lo Spi, è stato 
invece fatto sul fronte dell’Adi attraverso la riprogrammazione dei Fondi per la Coesione territoriale che ha visto lo stanziamento di 
380mln destinati alle regioni del Mezzogiorno.

”Chi si candida a governare il paese – conclude la nota – deve avere tra le sue priorità un intervento urgente in favore della condizione degli anziani ed è per questo che insieme a Fnp e Uilp chiediamo fin da subito che il nuovo governo definisca immediatamente una Legge nazionale sulla non autosufficienza”.

One billion rising

One billion rising

Giovedì 14 febbraio 2013 – Un miliardo di donne danzano contro la violenza

La giornata scelta è quella di San Valentino: quando cuore fa rima con amore, festa dei cioccolatini, dei gadget inutili e dei fidanzatini di Peynet. Ma quest’anno sarà il giorno in cui un miliardo di donne in tutto il mondo si metterà a ballare, tutte insieme, ovunque: un ballo globale contro la violenza di cui troppo spesso sono vittime.

Da Milano a New York, da Roma a New Delhi, da Napoli a Tokio, da Venezia al Cairo, la parola d’ordine è: “Un miliardo di donne violate è un’atrocità. Un miliardo di donne che ballano è una rivoluzione”. E da tutto il mondo gruppi di donne si scambiano sui social network i filmati con le coreografie, i video delle prove: sono settimane ormai che si ritrovano – nelle palestre, nelle case, nei cortili – perché il flash-mob più grande del pianeta sia una festa senza confini.

RadioArticolo1 dedicherà a questo evento un ricco speciale che inizierà alle ore 15. Testimonianze, interviste in studio e collegamenti con le piazze in cui si ritroveranno le donne per ballare contro la violenza e il femminicidio si alterneranno con video, letture di testi e musiche che faranno da colonna sonora alla giornata di One Billion Rising.

Esodati

Esodati: l’Inps faccia chiarezza

”Ormai è chiaro a tutti l’errore commesso da Monti con l’ultima riforma delle pensioni: aver cancellato di botto le quote di anzianità e, di conseguenza,
non aver previsto alcuna gradualità nel passaggio dalle vecchie alle nuove regole, ha creato il problema dei cosiddetti esodati. A quell’errore abbiamo posto parziale rimedio, grazie ad una forte battaglia parlamentare del Pd, salvaguardando 130 mila lavoratori con una spesa di quasi 10 miliardi di euro. Il nuovo governo dovrà completare l’opera di tutela consentendo a chi è rimasto senza reddito di poter andare in pensione con le vecchie regole, se si è licenziato o è stato licenziato entro il 2011”.

Così ha ribadito, ancora una volta, Cesare Damiano, capogruppo del Pd nella commissione Lavoro della Camera, capolista in Piemonte.

”Inoltre – aggiunge – il sistema dovrà recuperare per tutti un principio di flessibilità e di gradualità nell’uscita verso la pensione. Come annunciato dall’Inps, in questi giorni stanno arrivando le prime 25 mila lettere del contingente dei 65 mila salvaguardati. Quello che vogliamo chiedere all’istituto di previdenza è di confermare, in modo formale, che tutti coloro che hanno ricevuto la lettera siano già da considerare fra i
lavoratori salvaguardati. Questa nostra interpretazione è sicuramente quella giusta ma vorremmo avere una conferma dall’Inps al fine di fugare ogni dubbio perchè – conclude – non è possibile sottoporre le persone a continue prove di appello dando l’impressione di stare dentro ad una lotteria”.

ansa

Il direttore dell’Inps, Mauro Nori, affida ad un altro comunicato Ansa la risposta all’on. Damiano.

”Le lettere che stanno arrivando in questi giorni ai primi lavoratori oggetto della salvaguardia certificano il loro diritto alla pensione”. Lo dichiara il direttore generale dell’Inps, Mauro Nori, chiarendo la natura
delle comunicazioni inviate per posta alla prima parte dei 65mila soggetti compresi nel decreto definito lo scorso anno.

”La decorrenza dipende dai singoli casi – precisa Nori in una nota – ma si tratta di ufficiali certificazioni del diritto”.  Nelle prossime settimane, viene inoltre sottolineato, si procederà all’istruttoria delle altre 55mila posizioni definite dal secondo decreto, pubblicato nei giorni scorsi sulla Gazzetta ufficiale.

Pensionamenti ex Enpals


Anche per gli iscritti ex Enpals è possibile continuare ad accedere a pensionamento con i requisiti previsti dal Decreto legislativo 503/92. L’Inps, infatti,  ha stabilito che anche dopo il 2011 continuerà ad essere possibile accedere alla pensione di vecchiaia per le persone che rientrino nelle fattispecie previste dall’articolo 2 comma 3 del D.Lgs 503/92, i cosiddetti derogati.

Per i lavoratori del mondo dello spettacolo e dello sport, tuttavia, tale orientamento si declina in maniera differente a seconda della qualifica ricoperta e della posizione assicurativa di ogni singolo assicurato. A questo vanno aggiunti gli effetti di modifica dell’età pensionabile del decreto di armonizzazione, già emanato dal Consiglio dei ministri in data 26/10/2012 e validato dal Consiglio di Stato in data 29/01/2013 ma non ancora pubblicato in Gazzetta.

Il principio di fondo di tale decreto è che le categorie di lavoratori ex Enpals destinatarie di requisiti anagrafici particolari abbiano un innalzamento di un solo anno per assorbire l’abrogazione delle cosiddette finestre e che le età delle donne vengano progressivamente innalzate fino a coincidere con l’età prevista per gli uomini nel 2021.

Il Regolamento, che non è ancora ufficialmente vigente, dovrebbe entrare in vigore dal 1/1/2013 ma potrebbe, per talune disposizioni ivi previste, avere efficacia da una data successiva alla pubblicazione. Si invita, pertanto, i lavoratori e le lavoratrici interessate/i a recarsi presso le  sedi del patronato Inca dislocate su tutto il territorio nazionale, per conoscere esattamente quali sono i requisiti necessari per accedere al pensionamento per coloro che sono nella condizione di usufruire delle deroghe ed in particolare della deroga prevista per chi avesse maturato i 15 anni di contribuzione entro il 1992.

UE

Ue: Cgil, preoccupano tagli a crescita, bene fondi lavoro giovani

Un giudizio di “forte preoccupazione per i tagli ai fondi per la crescita e la ricerca” ma si considera invece “positiva l’individuazione di risorse specifiche per mettere in atto misure di contrasto alla disoccupazione giovanile” da investire attraverso quella ‘Garanzia Giovani’ nei confronti della quale la Cgil ha avanzato una sua specifica proposta. E’ quanto afferma la Cgil in merito all’accordo appena siglato per il bilancio dell’Unione Europea.

In una nota del sindacato di corso d’Italia si legge: “Esprimiamo un giudizio di forte preoccupazione per i tagli ai fondi sulla crescita e sulla ricerca, proprio in un momento in cui c’è la forte necessità di aumentare la competitivitàe la coesione sociale dell’Europa, specie in Italia anche in ragione dei dati diffusi oggi dall’Istat. Ci riserviamo un ulteriore approfondimento in relazione alle ricadute che il bilancio potrà avere e ai prossimi sviluppi dell’iter istituzionale”. Inoltre, prosegue la Cgil, “consideriamo positiva la notizia che nel bilancio dell’Unione Europea siano state individuate risorse specifiche per mettere in atto misure di contrasto alla disoccupazione giovanile, rivolte ai paesi in cui supera il 25%. Il nostro Paese deve saper cogliere in pieno questa opportunità con un piano di investimenti volto a creare nuovo e buono lavoro e politiche per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani”.

Per il sindacato “è necessario che lo Stato e le Regioni predispongano rapidamente le relative misure di intervento al fine di utilizzare in pieno tutte le risorse disponibili. Occorre introdurre anche in Italia, così come discusso nel corso del vertice europeo, la Garanzia Giovani (Youth Guarantee), una misura finalizzata ad accompagnare i giovani nella fase di transizione tra la fine del percorso di studio e l’accesso al lavoro”. Per chiedere l’adozione di tale misura la Cgil ricorda di aver “recentemente presentato una propria proposta e una campagna a sostegno: nella nostra proposta ‘garantire i giovani’ significa innanzitutto offrire loro percorsi di sostegno personalizzati, rilanciando i servizi pubblici all’impiego e le politiche di attivazione, che nel nostro paese hanno subito un grave disinvestimento. L’emergenza sociale determinata dalla disoccupazione non può essere solo uno spot elettorale: chiediamo -a chi si candida a governare – conclude la Cgil – di misurarsi concretamente con questa priorità”.

Mercato del lavoro

Cgil – Flop riforma mercato del lavoro

La riforma del lavoro ha reso migliore la vita di appena il 9% dei precari, mentre il 27% di loro è
stato licenziato: insomma, è stata un flop, e se voleva aiutare i giovani precari proprio non c’è riuscita. Lo afferma la Cgil, sulla base di un sondaggio online diffuso dai giovani del sindacato nei social network e rilanciato dall’inchiesta di Repubblica.it “precari dopo Fornero”, a cui hanno partecipato
centinaia di persone.
   
Solo il 5% dei precari è stato stabilizzato dopo la riforma, il 27% ha visto il proprio contratto non rinnovato, il 22% è scivolato verso un contratto precario peggiore, il 4% è passato a un contratto precario con maggiori tutele – afferma la Cgil -.
Il restante, poco meno della metà dei partecipanti al sondaggio, non ha visto ancora alcun cambiamento (al 25% non è accaduto nulla e al 17% è stato rinnovato il contratto precario senza cambiamenti). 
   
“Questi dati confermano che in una fase di recessione la riforma del mercato del lavoro non può avere di per se’ effetti positivi sulla qualità dei rapporti di lavoro, in particolare se non accompagnata da incentivi alla stabilizzazione o da politiche di sostegno allo sviluppo”, afferma Ilaria Lani, responsabile politiche giovanili della Cgil. ”Inoltre – aggiunge – i tanti lavoratori a progetto che hanno visto il loro
contratto non rinnovato (1,5 milioni negli ultimi 3 anni) non possono accedere all’Aspi e alla miniAspi, risultando così penalizzati anche sul fronte degli ammortizzatori sociali, ben lontani dall’essere universali”.

Rassegna stampa del 12 febbraio 2013 (Libero, Unità

PRIMO PIANO: LA RINUNCIA DEL PAPA
LIBERO
Int. a PERA MARCELLO – “E’ IL PAPA PIU’ AMATO DAI LAICI”  (ROMANO BARBARA) – a pag.6
LIBERO
LIBERO
GESTO D’AMORE MA ANCHE ATTO DI ACCUSA  (SOCCI ANTONIO) – a pag.1
LIBERO
GLI INTRIGHI VATICANI FANNO DIMETTERE IL PAPA  (BELPIETRO MAURIZIO) – a pag.1
 PIANO: LA RINUNCIA DEL PAPA
L’UNITA’
Int. a VELTRONI WALTER – “GESTO DI GRANDE CORAGGIO PER LA CHIESA E’ UNA SFIDA”  (BUFALINI JOLANDA) – a pag.7
L’UNITA’
Int. a ROSEN DAVID – “NESSUNO COME LUI HA COLTIVATO LE RELAZIONI CON GLI EBREI”  (DE GIOVANNANGELI UMBERTO) – a pag.5
L’UNITA’
Int. a MARTINS JOSE SARAIVA – “EVENTO RARO MA PREVISTO HA AGITO PER IL BENE”  (MELATO CARLO) – a pag.7
L’UNITA’
GESTO NEL SOLCO DEL CONCILIO  (NICOLINI GIOVANNI) – a pag.1
L’UNITA’
LE FORZE DI UN PAPA  (SARDO CLAUDIO) – a pag.1

Rassegna stampa del 12 febbraio 2013 (La Stampa)

PRIMO PIANO: LA RINUNCIA DEL PAPA
LA STAMPA
CHOC TRA I FEDELI “MA E’ LA FORZA DELLA CHIESA”  (BRAMBILLA MICHELE) – a pag.1
LA STAMPA
E ALLA FINE SI E’ SCIOLTO IN LACRIME  (TORNIELLI ANDREA) – a pag.1
LA STAMPA
LA STAMPA
LA STAMPA
LA STAMPA
IL SUO PAESE IN BAVIERA “UMANO E CORAGGIOSO”  (ALVIANI ALESSANDRO) – a pag.10
LA STAMPA
“NESSUN COMMENTO TROVO INDECENTE MI VENGA CHIESTO”  (MATTIOLI ALBERTO) – a pag.13
LA STAMPA
Int. a NAVARRO VALLS JOAQUIN – “GIOVANNI PAOLO II SOFFRI’ FINO ALL’ULTIMO MA NIENTE PARAGONI” (GALEAZZI GIACOMO) – a pag. 12/13
LA STAMPA
Int. a BERNSTEIN CARL – “IL PAPA MENO MODERNO HA COMPIUTO LA SCELTA PIU’ MODERNA POSSIBILE” (MASTROLILLI PAOLO) – a pag.12
LA STAMPA
LA STAMPA
TEOLOGIA LAICA LA RIVOLUZIONE DI BENEDETTO  (RUSCONI GIAN ENRICO) – a pag.1
LA STAMPA
UN GESTO CHE PARLA ANCHE AI POLITICI  (SORGI MARCELLO) – a pag.36
LA STAMPA
IL CORAGGIO DELL’INTELLETTUALE  (LA SPINA LUIGI) – a pag.37
LA STAMPA
LA STAMPA
Int. a CHIRRI GIOVANNA – LA VATICANISTA DELL’ANSA “HO DATO LA NOTIZIA E POI MI SONO MESSA A PIANGERE”  (MASCI RAFFAELLO) – a pag.4

Rassegna stampa del 12 febbraio 2013 (Repubblica)

PRIMO PIANO: LA RINUNCIA DEL PAPA
LA REPUBBLICA
LA REPUBBLICA
I DUE PONTEFICI IN VATICANO  (MANCUSO VITO) – a pag.1
LA REPUBBLICA
LA REPUBBLICA
ANCHE PAOLO VI TENTATO DALLA “RINUNCIA”  (BRERA PAOLO G., VITALE GIOVANNA) – a pag.52
LA REPUBBLICA
Int. a FARINA RAFFAELE – “LUI PARLAVA, NOI ERAVAMO PIETRIFICATI”  (O.L.R.) – a pag.3
LA REPUBBLICA
Int. a RATZINGER GEORG – “DA MESI SAPEVO DEI DUBBI DI MIO FRATELLO”  (TARQUINI ANDREA) – a pag.4
LA REPUBBLICA
Int. a DZIWICSZ STANISLAO – “MA I DOLORI VANNO AFFRONTATI E IL PAPA NON SCENDE DALLA CROCE WOJTYLA RIMASE FINO ALLA FINE”  (LA ROCCA ORAZIO) – a pag.7
LA REPUBBLICA
Int. a MORETTI NANNI – LA PROFEZIA DI MORETTI “UN PAPA TROPPO UMANO COME QUELLO DEL MIO FILM” (MALTESE CURZIO) – a pag.13
LA REPUBBLICA
Int. a FILORAMO GIOVANNI – “RATZINGER, PENULTIMO PAPA DELLA LISTA DI SAN MALACHIA”  (VAN BUREN ALIX) – a pag.51
LA REPUBBLICA
IL PASTORE E IL POTERE  (SCALFARI EUGENIO) – a pag.1
LA REPUBBLICA
LA COSCIENZA DELLA RINUNCIA  (NAVARRO VALLS JOAQUIN) – a pag.1
LA REPUBBLICA
L’IRRUZIONE DELLA MODERNITA’  (MAURO EZIO) – a pag.1
LA REPUBBLICA
I VELENI IN CODA A OTTO ANNI DI SOLITUDINE  (ANSELMI GIULIO) – a pag.9
LA REPUBBLICA
MA IL POTERE NON SI SVUOTA MAI  (VELADIANO MARIAPIA) – a pag.37
LA REPUBBLICA
LA REPUBBLICA
Int. a LE GOFF JACQUES – “ABDICA COME I RE UNA RIVOLUZIONE QUEL TRONO VUOTO DOPO 600 ANNI” (MARTINOTTI GIAMPIERO) – a pag.53

Rassegna stampa del 12 febbraio 2013 (Il Messaggero e Sole 24)

O: LA RINUNCIA DEL PAPA
IL MESSAGGERO
QUESTI 7 ANNI NEL MOMENTO PIU’ DIFFICILE  (NAPOLITANO GIORGIO) – a pag.1
IL MESSAGGERO
Int. a VALLINI AGOSTINO – “NON DOBBIAMO SCORAGGIARCI”  (LOMBARDI MARIA) – a pag.9
IL MESSAGGERO
Int. a PERA MARCELLO – PERA: HA VOLUTO EVITARE L’AGONIA PUBBLICA DI GIOVANNI PAOLO II  (CONTI MARCO) – a pag.11
IL MESSAGGERO
IL MESSAGGERO
PORTARE IL VANGELO NEL SEGNO DELLA MODERNITA’  (GARELLI FRANCO) – a pag.1
IL MESSAGGERO
RATZINGER L’INNOVATORE INCOMPRESO  (SCARAFFIA LUCETTA) – a pag.1
IL MESSAGGERO
Int. a KUNG HANS – “DECISIONE QUASI RIVOLUZIONARIA”  (RAUHE WALTER) – a pag.7
PRIMO PIANO: LA RINUNCIA DEL PAPA
IL SOLE 24 ORE
“NOI CAPIREMO DOPO”  (NAPOLETANO ROBERTO) – a pag.1
IL SOLE 24 ORE
TURBATI, CHINIAMO IL CAPO  (CIAMPI CARLO AZEGLIO) – a pag.1
IL SOLE 24 ORE
IL SOLE 24 ORE