“I dati sulla cassa integrazione sono l’ennesimo grido d’allarme che giunge dal mondo del lavoro: una situazione drammatica che richiederebbe un’iniziativa da parte del governo, attraverso l’adozione di una precisa scelta strategica in termini di politica industriale”. Così il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, commenta l’aumento del 3,6 per cento della Cassa integrazione su base annua diffuso dall’Inps.

Per la dirigente sindacale “non è più rimandabile scegliere determinati settori e comparti strategici, investire risorse, a partire da quelle pubbliche e stimolare quelle private, e adottare politiche specifiche per rilanciare il complesso industriale del nostro paese. Troppe vertenze stanno arrivando ad un punto di non ritorno”.

Secondo Lattuada, inoltre, “i singoli tavoli al ministero dello Sviluppo economico non bastano più: serve una risposta complessiva di rilancio e sostegno dell’industria perché il paese ne ha un estremo bisogno. Proseguire, di mese in mese, con questa drammatica sequenza di numeri negativi, equivale a condannare il Paese ad un inevitabile declino. E’ ora che il governo intervenga, senza invocare sterili strategie per incrementare la produttività quando è il lavoro e la sua tenuta la vera emergenza”, conclude.