Archivi giornalieri: 25 luglio 2020
il manifesto
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il Fatto Quotidiano
San Giacomo il Maggiore
San Giacomo il Maggiore
S. Giacomo il Maggiore fu uno dei dodici Apostoli. Perchè i Samaritani non avevano voluto ricevere i discepoli mandati da Gesù, Giacomo, col fratello Giovanni, si accostò al Divino Maestro e gli disse: « Signore, vuoi che diciamo al fuoco di discendere dal cielo a consumarli? ».
Ma Gesù benignamente rispose: « Non sapete di che spirito siete. Il Figlio dell’uomo non è venuto a perder le anime, ma a salvarle ». E S. Giacomo mostrò poi d’aver fatto frutto dell’eloquente lezione.
Nacque in Galilea circa dodici anni prima di Gesù. Era fratello di S. Giovanni, figlio di Zebedeo pescatore in Betsaida, sul lago di Tiberiade e di Salome, discepola di Gesù. L’appellativo « maggiore » gli venne dal fatto che la sua chiamata fu antecedente a quella dell’altro S. Giacomo, figlio di Alfeo, che fu detto perciò « minore ».
Chiamato all’apostolato da Gesù stesso, lo segui generosamente, abbandonando le reti e la barca del padre. Questa generosità gli fruttò una speciale benevolenza da parte del Divin Maestro sì da aver parte alle più intime confidenze di Lui: assistette con S. Pietro e S. Giovanni alla risurrezione della figlia di Giàiro, alla tua Trasfigurazione, partecipando pure molto da vicino all’agonia di Gesù nell’orto del Getsemani.
Essendo anch’egli uomo soggetto alle miserie, con S. Giovanni, come narra il Vangelo, consigliò sua madre Salome di domandare a Gesù che essi potessero entrare nel suo regno, e sedere alla destra e alla sinistra di Lui. Ed il Divin Maestro volto a loro disse: « Potete voi bere il calice che sto per bere, ed essere battezzati col battesimo col quale io sarò battezzato? ».
« Si, lo possiamo », risposero in fretta i due Apostoli. Ma Gesù replicò che in effetto essi avrebbero bevuto il suo calice, ma quanto all’essere collocati nei primi posti nel regno dei cieli era cosa spettante al Padre suo.
Disceso lo Spirito Santo nella Pentecoste, S. Giacomo fu uno dei più zelanti predicatori del Vangelo. tanto da spingersi fino in Spagna. Quivi lasciò un’impronta tale che molti secoli dopo, quando i Mori invasero quella terra mettendola a ferro e a fuoco, S. Giacomo era universalmente invocato e più di una volta fu veduto un guerriero celeste su di un cavallo bianco che faceva terribile strage degli infedeli.
Dalla Spagna tornato in Gerusalemme verso il 43, per ordine del re Erode Agrippa che voleva rendersi grato ai Giudei, fu fatto incarcerare e poi decapitare.
L’eroica confessione della sua fede convertì il soldato che l’aveva condotto ai giudici, il quale perciò ebbe anch’egli la grazia di morire martire. Il suo corpo, mèta di continui pellegrinaggi, riposa nella basilica di Compostela in Spagna.
PRATICA. In ogni sventura vediamo noi pure la mano di Dio che ci porge il calice, e diciamo prontamente: «O Signore, sia fatta sempre la tua santa volontà».
PREGHIERA. O Signore, santifica e custodisci il tuo popolo, affinchè, muniti dell’assistenza del tuo apostolo Giacomo, possiamo piacerti con una degna vita, e servirTi con tranquillità di spirito.
MARTIROLOGIO ROMANO Festa di san Giacomo, Apostolo, che, figlio di Zebedeo e fratello di san Giovanni evangelista, fu insieme a Pietro e Giovanni testimone della trasfigurazione del Signore e della sua agonia. Decapitato da Erode Agrippa in prossimità della festa di Pasqua, ricevette, primo tra gli Apostoli, la corona del martirio.
Pensioni
Pensioni ultime notizie: età media Quota 100, come cambia coi dati Inps
Pensioni ultime notizie: a quanto ammonta l’età media di chi fruisce della pensione anticipata Quota 100? Ecco come cambia con i dati Inps.
Pensioni ultime notizie: stando agli ultimi dati Inps, si registra un andamento in discesa nel primo semestre 2020 relativo al pensionamento anticipato rispetto a quello ordinario di vecchiaia. Se nel 2019 l’andamento sulle anticipate era stato crescente, anche a causa dell’introduzione di Quota 100 che permette di uscire a 62 anni di età (e 38 anni di contributi), per i primi sei mesi del 2020 non si può dire lo stesso. Con i nuovi dati Inps si può fare anche un’analisi sull’età media di chi esce con Quota 100 e di chi esce con la pensione di vecchiaia.
Pensioni ultime notizie: anticipata Quota 100 e vecchiaia, un po’ di numeri
Resta il fatto che il trend decrescente aveva dato segnali già nei primi 3 mesi del 2020, a differenza del 2019, quando Quota 100 contribuì a registrare oltre 200 mila uscite anticipate. Per ciò che concerne la pensione di vecchiaia, comunque, l’età media di uscita si attesta a 67 anni, che è il requisito minimo di uscita. Per i pensionamenti anticipati, invece, l’età media è di 61 anni e 4 mesi (4 mesi in meno per le donne), mentre nell’anno precedente, 2019, l’età media era di 1 anno in più: il numero relativo alla prima parte del 2020 dovrebbe essere collegato alle crisi aziendali che hanno causato diversi prepensionamenti.
Un altro aspetto da considerare è il sorpasso “di genere”, con i pensionamenti femminili che hanno superato quelli maschili. Interessante anche il dato relativo agli assegni di invalidità e di vecchiaia, che nei primi sei mesi del 2020 sono pari a un terzo di quanto calcolato nell’intero 2019. Le maggiori liquidazioni, dal punto di vista geografico, restano locate nel Settentrione, con il 52% registrato nei primi sei mesi del 2020, ovvero un +2% rispetto al 2019.
In conclusione, è interessante sottolineare come entro i primi 6 mesi del 2020 ci siano state 318.370 nuove pensioni in liquidazione, che vanno a rappresentare il 55,4% dei pensionamenti liquidati nell’intero 2019, quando furono 573.944.
REGIONE
CONI E REGIONE, “COMPAGNI DI SPORT”: AL VIA IL PROGETTO PER BIMBI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA
Pronti 5 EDUCAMP, all’Acquacetosa e a Corviale a Roma, gli altri 3 in Provincia di Viterbo, Frosinone e nell’Area Metropolitana di Roma
I due Enti hanno deciso di puntare su un aiuto concreto ai bambini, che nei mesi scorsi sono stati costretti a casa interrompendo totalmente l’attività motoria, alle associazioni sportive delle Federazioni e degli Enti di promozione e agli operatori dello sport. Il progetto prende il via con 5 Educamp per i bambini di tutta la regione. Il primo è già partito la scorsa settimana: 15 bambini provenienti da situazioni di difficoltà economiche partecipano gratuitamente all’Educamp dell’Acquacetosa e lo stesso accadrà per altre 5 settimane, per un totale di 90 partecipanti a titolo gratuito fino a settembre.
E da oggi 20 lunedì luglio anche al Campo dei Miracoli di Corviale arriverà “Coni e Regione, compagni di sport”.
Sempre oggi partono altri 3 Educamp CONI in altrettante province. Tutti e 3 beneficeranno del contributo di “CONI e Regione, compagni di sport”, grazie al quale ogni settimana i bambini potranno aderire con una tariffa agevolata. Vista la situazione di difficoltà economica in cui versano molte famiglie, sarà un modo per consentire la massima partecipazione.
Oggi sono partiti gli Educamp al Parco dei Monti Cimini (Viterbo), al Palasport di Alatri (Frosinone) e all’impianto del Colleferro Rugby 1965 (Area Metropolitana di Roma). Per due settimane consecutive, i ragazzi e le ragazze dai 6 ai 14 anni che partecipano al centro multisportivo organizzato dalla Ssd Calcio Sociale, avranno l’opportunità tutti i pomeriggi di provare alcune discipline sportive, come il tennis e il tiro a segno, insieme agli istruttori delle Federazioni sportive inviati dal CONI Lazio.
Questo è solo l’inizio, perché fino alla prima settimana di settembre i centri multisportivi sostenuti dal progetto “Coni e Regione, compagni di sport”, si moltiplicheranno nella regione, facendo così ripartire la macchina dello sport di base. Il progetto, che si concluderà a dicembre 2020 con altre iniziative a carattere sociale, darà l’opportunità a centinaia di bambine e bambini di partecipare agli Ecucamp, i centri multisportivi ideati dal CONI Nazionale, e a diversi centri multisportivi organizzati da associazioni sportive di tutto il territorio regionale. Ciò consentirà anche alle associazioni sportive di rimettersi in moto, così come a tecnici e operatori sportivi di tornare a svolgere il proprio lavoro.
PARCHI
PARCHI: APPROVATO PIANO DI ASSETTO DI DECIMA MALAFEDE
Approvato dal Consiglio regionale del Lazio il Piano di assetto della Riserva naturale di Decima Malafede, istituita con la legge regionale nel 1997
Parlare di Decima Malafede, vuol dire raccontare la storia di un territorio di elevato interesse naturalistico, paesaggistico, storico-archeologico, tipicamente agricolo-forestale, con tratti naturalistici di pregio, quali la Sughereta, il bosco di cerro, la Macchia di Capocotta e la Macchia Grande di Trigoria.
“Con l’approvazione definitiva del Piano abbiamo garantito la massima salvaguardia per le aree a maggiore naturalità, valorizzandone le peculiarità, favorendo la relazione e la continuità biologica con i territori limitrofi, privilegiandone la fruizione con percorsi ciclo-pedonali, garantendo inoltre una rete di collegamenti tra i diversi servizi presenti nella Riserva e favorendo l’attività agricola, in particolare di tipo tradizionale e a basso impatto ambientale. Grazie al Consiglio regionale per l’approvazione del piano dell’area naturale protetta più estesa all’interno del comune di Roma (circa 6.085 ettari) gestita da RomaNatura”. Queste le parole di Enrica Onorati, Assessore regionale all’Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali.
AVVISO
Ricerca
30 MILIONI IN 4 AVVISI PUBBLICI PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE
Presentati a Roma durante l’evento “La ricerca per il Lazio del futuro”. Obiettivo: contrastare gli effetti provocati dal coronavirus e integrare le eccellenze dell’università e del mondo della ricerca del Lazio con l’economia del territorio. I 30 milioni per i quattro bandi si aggiungono ai 5 stanziati a marzo a favore della ricerca per il vaccino contro il Covid-19 (come da Protocollo cofinanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca per 3 milioni di euro)
23/07/2020 – Quattro bandi regionali da complessivi 30 milioni di euro per ricerca, innovazione e start-up, al fine di contrastare le conseguenze dell’emergenza Covid-19 e, nel contempo, di orientare il modello di sviluppo del Lazio ancor più nettamente verso l’innovazione, il trasferimento tecnologico e la sostenibilità. Sono stati presentati oggi ai rappresentanti delle istituzioni, delle università, delle associazioni e degli organismi di ricerca nella sede della Regione Lazio durante l’evento “La ricerca per il Lazio del futuro”.
Presenti all’appuntamento, assieme al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, e gli assessori regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-up e Innovazione, Paolo Orneli, e al Lavoro e Nuovi Diritti, Formazione, Scuola e diritto allo studio universitario, Politiche per la ricostruzione, Claudio Di Berardino.
Lo scopo dei quattro bandi è duplice: da una parte si vuole sostenere il mondo della ricerca, aiutandone l’integrazione con la realtà delle imprese e permettendo la diffusione di nuovi procedimenti e prodotti in modo da portare l’innovazione fino al livello dei consumatori, rendendola percepibile e fruibile da tutti. Dall’altra invece si vuole rafforzare la lotta contro la diffusione del coronavirus, in modo da contribuire a contrastarne il più rapidamente possibile gli effetti.
Questo il dettaglio dei quattro avvisi:
· Il primo, “Progetti di Gruppi di Ricerca 2020”, è destinato a Organismi di ricerca e diffusione della conoscenza (università e centri di ricerca) con sede nel Lazio che presentino progetti singolarmente o in aggregazione tra loro, ha una dotazione da 20 milioni di euro (fondi Por-Fesr 2014-2020 e fondi regionali) e come scopo la realizzazione di programmi di ricerca e sviluppo di potenziale interesse delle imprese del Lazio nel quadro della Smart SpecialisationStrategy (S3) regionale, valorizzando l’eccellenza del capitale umano rappresentato dai ricercatori del Lazio. Ciascun progetto sarà finanziato al 100%, per un importo massimo di 150mila euro. Obiettivo finale: arrivare a finanziare fino a 140 gruppi di ricerca, per un totale di oltre 560 ricercatori laziali beneficiati. Il formulario per la partecipazione al bando si potrà compilare in modalità telematica sulla piattaforma Gecoweb a partire dal 30 settembre.
· Il secondo avviso, “Emergenza coronavirus e oltre”, ha una dotazione di 3 milioni di euro (fondi regionali) ed è pensato per finanziare progetti, presentati in partnership da Organismi di ricerca (Odr) e imprese, che possano portare sul mercato (entro 6 mesi al massimo) sia soluzioni per il contrasto al Covid-19 (medicinali, trattamenti, dispositivi medici, attrezzature ospedaliere e mediche, strumenti per la raccolta e/o il trattamento dei dati per il monitoraggio della diffusione del virus ecc.), sia strumentazioni, dispositivi, sistemi e applicazioni in un‘ottica di welfare innovativo (cura dei contagiati a domicilio tramite teleassistenza, telemonitoraggio, robotica dispositivi per lo svolgimento delle attività lavorative a distanza o sul posto di lavoro in condizioni di sicurezza, dispositivi per la protezione individuale da Covid-19 e per il distanziamento sociale ecc.). Il contributo concedibile a un singolo progetto non potrà essere inferiore a 150mila euro né superiore a 350mila. Il formulario per la partecipazione al bando si potrà compilare in modalità telematica sulla piattaforma Gecoweb a partire dal 7 settembre.
· Il terzo bando, “Dottorati Industriali”, è finanziato con 3 milioni di euro (fondi Por-Fse 2014-2020), ed è stato pensato per promuovere e ampliare la collaborazione tra il sistema della ricerca e dell’innovazione regionale e le imprese del Lazio. L’obiettivo è utilizzare le risorse regionali per cofinanziare circa 50 dottorati industriali ad alto contenuto innovativo promossi dalle partnership tra università (statali e private), Pmi e grandi imprese ed enti pubblici. I progetti di ricerca, della durata di 3 anni, devono essere coerenti con la S3 regionale. Scopo ultimo è valorizzare i giovani laureati delle università del Lazio, al fine di creare e facilitare i rapporti di collaborazione tra università e imprese, innovare il modello produttivo laziale investendo in ricerca e sviluppo e favorire l’inserimento nelle imprese laziali di giovani altamente qualificati. Il bando verrà pubblicato nel mese di settembre.
· Per quanto riguarda l’ultimo avviso, “Pre-Seed”, si tratta di un bando già aperto che è stato rifinanziato con una nuova iniezione di risorse pari a 4 milioni di euro (fondi Por-Fesr 2014-2020) – il che porta lo stanziamento totale a 8 milioni – e al quale è stata inserita una riserva di 1 milione di euro per progetti finalizzati alla gestione dell’emergenza Covid-19 e dei suoi impatti economici e sociali. Si tratta di un bando con cui la Regione intende finanziare con contributi a fondo perduto due tipologie di progetti: da una parte, con interventi fino a 30.000 euro sostiene la creazione e la fase avviamento di start up innovative, al fine di renderle interessanti per il mercato del capitale di rischio; dall’altra, al fine di rafforzare il legame tra il mondo della ricerca e le imprese, si promuove la nascita di spin-off della ricerca con interventi fino a 100.000 euro. Il bando è aperto in modalità telematica sulla piattaforma Gecoweb.
Maggiori informazioni sui bandi sono disponibili su www.lazioinnova.it e www.lazioeuropa.it.
Questo impegno della Regione Lazio si aggiunge all’intervento diretto nella lotta contro il coronavirus già messo in campo con il Protocollo d’intesa siglato a marzo assieme ai Ministeri dell’Università e della Ricerca Scientifica e della Salute, il Cnr e l’Irccs “Spallanzani”, per l’individuazione di un vaccino contro il Covid-19 per il quale è già in corso l’erogazione di 8 milioni di euro (5 dalla Regione e 3 dal Mur).
“Il Lazio è la regione italiana a piùalta densità di ricerca e università italiana e può diventare un
laboratorio per la ricerca e la formazione che sono però un temaglobale perché quando noi ci confrontiamo ci confrontiamo con ilmondo e per questo, sulla ricerca e la formazione serve che ci siauna strategia regionale, del Governo e dell’Ue che sia integrata. La scelta fatta dalla Regione Lazio di mettere insiemericerca e formazione è stata determinante” – così il ministro dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi.
“Siamo qui perché siamo la seconda regione italiana per pil,siamo la regione della Capitale e vogliamo dare il nostrocontributo alla rinascita italiana, convinti che possiamo vivereuna stagione nuova. Stiamo ricostruendo le condizioni per ungrande rilancio della prospettiva del nostro sistema paese edeuropeo e il tema della formazione, della scienza,dell’università e della ricerca è uno dei pilastri fondamentalidi questa sfida, che vogliamo rilanciare dentro una sintonia col
Governo”- così il presidente, Nicola Zingaretti.
Con il pacchetto per la ricerca da 30 milioni di euro suddiviso in quattro bandi pubblici che presentiamo oggi – ha detto l’assessore Orneli – progettiamo fin da subito il Lazio di domani. Questi interventi sono il frutto di un importante lavoro dei mesi scorsi e vedono protagoniste tutte le università del Lazio, in stretto raccordo con il mondo delle imprese”.
Al termine della presentazione degli avvisi si è tenuta la tavola rotonda “Università e impresa per un nuovo modello di sviluppo sostenibile e inclusivo”, cui hanno partecipato il coordinatore dell’Accordo Regione Lazio-Università del Lazio sul trasferimento tecnologico, Guido Fabiani, il presidente del Crul e rettore dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Giovanni Betta, il presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello, la prorettore alle Infrastrutture di Ricerca dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, Maria Sabrina Sarto, l’economista, membro del comitato di esperti LazioLab, Annamaria Simonazzi, il coordinatore del tavolo LazioLab “Ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico”, Andrea Lenzi, e la prorettore con delega ai rapporti col mondo del lavoro dell’università degli Studi di Roma Tre, Silvia Ciucciovino.
ALLEGATI
- Bando – Progetti di Gruppi di Ricerca 2020 (pdf 125,74KB)
- Bando – Emergenza Coronavirus e oltre (pdf 145,50KB)
- Bando – Dottorati Industriali (pdf 137,54KB)
- Bando – Pre-Seed (pdf 216,97KB)
CANTIERI
IL NUOVO VOLTO DEL LAZIO: INFRASTRUTTURE, CANTIERI E OPERE
Presentate oggi dal presidente, Nicola Zingaretti, dalla Ministra delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli e dall’assessore alla mobilità, Mauro Alessandri le opere infrastrutturali strategiche previste per il Lazio dal Decreto semplificazione. Si tratta di 9 opere: 6 interventi stradali, 2 sul ferro e una idrica
24/07/2020 – Presentate oggi dal presidente, Nicola Zingaretti, dalla Ministra delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli e dall’assessore alla mobilità, Mauro Alessandri le opere infrastrutturali strategiche previste per il Lazio dal Decreto semplificazione.
Si tratta di 9 opere, in particolare:
6 interventi stradali
– completamento della Civitavecchia-Orte
– realizzazione della Roma-Latina
– realizzazione della bretella Cisterna-Valmontone
– potenziamento a 4 corsie della via Salaria
– potenziamento della A24 e della A25, Roma-L’Aquila e Roma-Pescara
– proseguimento della Civitavecchia-Livorno da Tarquinia
2 interventi su ferro
– chiusura dell’anello ferroviario di Roma
– raddoppio ad Alta Capacità della linea Roma-Pescara
1 opera idrica
– nuova condotta per l’Acquedotto del Peschiera.
“Annunciamo scelte fatte, atti compiuti così come avvenuto con la presentazione del piano di investimenti delle Ferrovie della regione. Oggi possiamo parlare davvero di una svolta storica. Il Governo ha voluto dare un segnale concreto per la ripresa del nostro sistema economico nazionale scommettendo, tra le altre cose, su due punti particolarmente importanti, come gli investimenti per i nuovi cantieri e l’inserimento dello strumento del commissariamento che garantisce velocità e realizzazione di queste opere” – così il presidente, Nicola Zingaretti.
“Dietro queste scelte c’è un disegno, che riguarda la vita delle persone e rende più attrattivi i territori per gli insediamenti produttivi, che è quello di garantire all’80% degli abitanti dell’Italia e del Lazio di vivere a meno di un’ora da una grande infrastruttura di mobilità. L’80% dei laziali al
termine del completamento del piano vivranno a meno di un’ora di una grande arteria”- così la ministra delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli.
“Grazie al governo, alla strategia della Regione, col progetto LazioVeloce riaccende i motori dello sviluppo e si mette sul fuso orario di un’area moderna, competitiva. In 8 anni 13 miliardi di risorse, con opere centrali che, dopo tanti anni, finalmente partiranno e cambieranno la vita alla nostra mobilità, non solo a Roma e alla sua area metropolitana, ma a tutte le province rendendo più facile la vita alle imprese, al settore del turismo e a milioni di lavoratori. Non possiamo perdere un minuto, lo dobbiamo al processo di modernizzazione dei nostri territori, al sistema economico in difficoltà e ai cittadini ai quali potremo dire di aver mantenuto un altro impegno”- parole del vice presidente, Daniele Leodori.
PARCHI
PARCHI: APPROVATO PIANO DI ASSETTO DI DECIMA MALAFEDE
Approvato dal Consiglio regionale del Lazio il Piano di assetto della Riserva naturale di Decima Malafede, istituita con la legge regionale nel 1997
22/07/2020 – È stato approvato dal Consiglio regionale del Lazio il Piano di assetto della Riserva naturale di Decima Malafede, istituita con la legge regionale nel 1997. Un risultato importantissimo non solo per il sistema delle aree naturali regionali, ma anche per la Capitale e per l’intera regione vista la vastità della riserva e date le sue peculiarità naturalistiche, paesaggistiche e di stretta connessione con le attività agricole.
Parlare di Decima Malafede, vuol dire raccontare la storia di un territorio di elevato interesse naturalistico, paesaggistico, storico-archeologico, tipicamente agricolo-forestale, con tratti naturalistici di pregio, quali la Sughereta, il bosco di cerro, la Macchia di Capocotta e la Macchia Grande di Trigoria.
“Con l’approvazione definitiva del Piano abbiamo garantito la massima salvaguardia per le aree a maggiore naturalità, valorizzandone le peculiarità, favorendo la relazione e la continuità biologica con i territori limitrofi, privilegiandone la fruizione con percorsi ciclo-pedonali, garantendo inoltre una rete di collegamenti tra i diversi servizi presenti nella Riserva e favorendo l’attività agricola, in particolare di tipo tradizionale e a basso impatto ambientale. Grazie al Consiglio regionale per l’approvazione del piano dell’area naturale protetta più estesa all’interno del comune di Roma (circa 6.085 ettari) gestita da RomaNatura”. Queste le parole di Enrica Onorati, Assessore regionale all’Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali.