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Riforma pensioni

Riforma pensioni/ Quota 100, Boccia replica a Rutte: non è strutturale

Pubblicazione: 20.07.2020 Ultimo aggiornamento: 17:08 – Lorenzo Torrisi

Riforma pensioni, intervistato dalla Stampa, Francesco Boccia ha risposto anche a una domanda relativa a Quota 100 contestata da Rutte

francesco boccia stato di emergenza
Francesco Boccia, ministro degli Affari Regionali (Foto LaPresse)
 

LE PAROLE DI BOCCIA

Intervistato dalla Stampa, Francesco Boccia ha risposto anche a una domanda relativa a Quota 100, volta in particolare a sapere se sarebbe contento, nei panni di un cittadino olandese o svedese, di contribuire alla misura di riforma pensioni che scadrà l’anno prossimo. “Ci sono momenti storici in cui occorrono misure per riequilibrare il sistema, non si tratta di una misura strutturale. Come ci sono scelte italiane incomprensibili per loro, ce ne sono di loro incomprensibili per noi. Non è che i Paesi del Nord siano stinchi di santi: lo vedremo quando cominceremo a parlare di fisco comune”, è la risposta del ministro degli Affari regionali, secondo cui “se vogliamo fare un passo avanti dalla moneta unica alla bandiera, serve parlare di fisco, di debiti, di difesa. Passi avviati in passato, ma sempre condizionati da interessi nazionali”. Dunque Boccia tiene a precisare che Quota 100 andrà a scadere e che in Europa bisognerebbe riuscire ad avere un sistema fiscale comune anche per evitare “concorrenza” tra i diversi Paesi su questo fronte.

 

LE MOTIVAZIONI DELLA CONSULTA

È stata depositata oggi la motivazione della sentenza con cui la Corte Costituzionale si è pronunciata sulle pensioni di inabilità chiedendo il cosiddetto “incremento al milione” “fin dal compimento dei 18 anni, senza aspettare i 60”. Come si legge in un comunicato della Consulta, la sentenza spiega che “il requisito anagrafico finora previsto dalla legge è irragionevole in quanto ‘le minorazioni fisio-psichiche, tali da importare un’invalidità totale, non sono diverse nella fase anagrafica compresa tra i diciotto anni (ovvero quando sorge il diritto alla pensione di invalidità) e i cinquantanove, rispetto alla fase che consegue al raggiungimento del sessantesimo anno di età, poiché la limitazione discende, a monte, da una condizione patologica intrinseca e non dal fisiologico e sopravvenuto invecchiamento’”. Importante un passaggio in cui si fa presenta che la maggior spesa a carico dello Stato che si avrà per l’innalzamento di tali pensioni “non viola l’articolo 81 Cost. poiché sono in gioco diritti incomprimibili della persona”.

BARBAGALLO (UIL) “NO RIFORME RICHIESTE DA UE”

Per l’ex segretario unitario Uil, oggi nuovo segretario Uil Pensionati Carmelo Barbagallo le richieste dei Paesi Ue al Consiglio Europeo su possibile nuova riforma pensioni sono da rispedire al mittente immediatamente: «Ogni richiesta di nuove riforme delle pensioni, che provenga da altri Stati europei o da forze politiche italiane, va rispedita al mittente. Il sistema pensionistico è pienamente sostenibile». Nella nota Uil l’ex segretario aggiunge «E’ fondamentale far ripartire subito la Commissione di studio sulla classificazione e comparazione a livello europeo e internazionale della spesa pubblica nazionale per finalità previdenziali e assistenziali», così si potrà arrivare alla separazione tra previdenza e assistenza dimostrando «che la spesa per la previdenza in Italia è sotto il 12%, perfettamente in linea con quella delle altre nazioni europee».

LA CIRCOLARE ADE SULLA FLAT TAX AL 7%

Con una circolare diffusa alla fine della scorsa settimana, l’Agenzia delle Entrate, come ricorda informazionefiscale.it, fornisce informazioni e chiarimenti sulla flat tax al 7% di cui possono usufruire i pensionati che dall’estero si trasferiscono nei piccoli comuni del Sud Italia. “Non conta la Nazionalità: anche un pensionato italiano, residente all’estero e titolare di pensione estera potrà fruire della tassazione di vantaggio. L’agevolazione si applica a patto che la persona fisica sia stata non residente in Italia per almeno cinque periodi d’imposta precedenti a quello in cui l’opzione diviene efficace”, spiega il portale specializzato in temi fiscali, che specifica anche che la flat tax è utilizzabile quando si trasferisce la residenza “nei comuni fino a 20.000 abitanti di di Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia” o “nei comuni colpiti dal sisma del 24 agosto 2016, del 26 e 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017 con un massimo di 3.000 abitanti”. Sul numero di abitanti contano i dati Istat riferiti al 1° gennaio dell’anno precedente a quello in cui avviene il trasferimento della residenza fiscale in Italia.

GLI EFFETTI DI QUOTA 100 FINO A FINE 2021

È stallo al Consiglio europeo chiamato a decidere sul Recovery fund. Secondo quanto viene riportato dai media, Mark Rutte, Premier olandese che rappresenta l’ala più intransigente dei Paesi frugali, rimprovera al nostro Paese di aver varato una riforma pensioni con Quota 100. Repubblica scrive che all’orecchio di Rutte potrebbe essere arrivato “l’eco del recente rapporto di Itinerari previdenziali, realizzato da Alberto Brambilla, grande esperto di previdenza, già leghista, ma assai critico su quota 100. Nel recente ‘Quo vadis quota 100?’ ha detto che l’effetto Covid peserà come un macigno: fino ad oggi le richieste sono state minori del previsto ma nei prossimi due anni la crisi e i possibili licenziamenti, potrebbero aumentare la propensione degli italiani a prepensionarsi. Nonostante il taglio permanente del 10 per cento dell’assegno ci potrebbero essere 100 mila uscite in più. Con un aumento dei costi, già previsti a 48,5 miliardi”. Le preoccupazioni olandesi nascerebbero quindi dal fatto che Quota 100 durerà ancora un anno e mezzo, incidendo sulla spesa pubblica.

RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI CAZZOLA

Giuliano Cazzola, in un intervento su startmag.it, ricorda che il Rapporto 2020 della Corte dei Conti sul coordinamento della finanza pubblica ha fatto emergere che “quota 100, anziché essere un criterio di flessibilità, si è rivelata un’uscita assai rigida, non solo per il modo in cui erano combinati i requisiti anagrafici e contributivi, ma anche per le caratteristiche della platea di lavoratori a cui era rivolta”. Infatti, scrive l’ex deputato, “i dati raccolti dalla CdC dimostrano che ad azzeccare di preciso la quota 100 doc (ovvero 62+38) sono state nel 2019 circa 5mila pensioni, il 3% del totale (rispetto alle 156.700 liquidate pari al 58% di quelle previste nella Relazione Tecnica), mentre in generale i lavoratori che si sono avvalsi della deroga avevano un’anzianità si servizio maggiore di 38 anni”.

I DATI DELLA CORTE DEI CONTI

Tutto questo “significa che le generazioni dei baby boomers interessate erano in grado di far valere un’anzianità minima di 38 anni prima di aver compiuto i 62 anni di età. E quindi per conseguire anche il requisito anagrafico questi soggetti hanno dovuto rimanere in attività ancora per qualche anno”. Secondo la Corte dei Conti, “la discriminante più importante, nell’adesione a Quota 100” è stata “l’anzianità contributiva piuttosto che l’età. In sostanza,  l’uscita anticipata ha finito per  attrarre principalmente coloro che – per anzianità contributiva – avevano la minima distanza dalla soglia prevista per l’uscita anticipata”. Finita Quota 100, dunque, la pensione di anzianità resterà probabilmente il canale più usato per accedere alla quiescenza.

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Manuale e quiz con soluzione commentata

Autori Giuseppe Cotruvo (a cura di)
Editore Maggioli Editore
Formato Cartaceo
Dimensione 17×24
Pagine 952
Pubblicazione Luglio 2020 (I Edizione)
ISBN / EAN 8891645098 / 9788891645098
Collana concorsi pubblici

• Ragionamento logico

• Diritto costituzionale

• Diritto amministrativo

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Il testo si suddivide in 2 parti.

La prima parte del volume presenta una selezione di prove ufficiali assegnate nei concorsi gestiti dal RIPAM FORMEZ degli ultimi 2 anni, con quiz delle seguenti tipologie:
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All’interno delle prove ufficiali sono presenti anche quiz di altre materie di cui sono fornite le risposte esatte.

Ad ogni quiz di logica di tutte le prove è collegata una videolezione di Giuseppe Cotruvo con la spiegazione della giusta tecnica di risoluzione.

Tutte le videolezioni (circa 800) sono disponibili nella sezione online, raggiungibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al libro.

La seconda parte presenta una sezione teorica, seguita da una selezione di quiz con soluzione commentata su diritto costituzionale, diritto amministrativo e contabilità di stato ed enti pubblici.

Nella sezione online su www.maggiolieditore.it, raggiungibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al testo, sono disponibili le videolezioni di Giuseppe Cotruvo e gli aggiornamenti normativi.

Giuseppe Cotruvo
Uno dei più conosciuti e apprezzati esperti nazionali di didattica e manualistica concorsuale: vanta un’esperienza ultradecennale nell’insegnamento della quizzistica di logica ed è autore di decine di manuali editi da Maggioli.

Libri consigliati

Sant’ Apollinare di Ravenna

 

Sant’ Apollinare di Ravenna


Nome: Sant’ Apollinare di Ravenna
Titolo: Vescovo e martire
Nascita: I Secolo, Antiochia di Siria
Morte: I Secolo, Ravenna
Ricorrenza: 20 luglio
Tipologia: Commemorazione
Protettore di: epilessia, gotta

S. Pietro dopo la Pentecoste, ricolmo di Spirito Santo, andava ovunque predicando che il tempo della salvezza era giunto ed era necessaria la fede in Gesù Cristo, per avere la vita eterna. Un giorno che l’Apostolo andava insegnando tali verità in Antiochia ad un numero ristretto di persone, scorse fra esse un giovanetto di bella presenza, di intelligenza svegliata e di cuore puro: si chiamava Apollinare. Allorché Pietro si trovò solo, se lo chiamò vicino, e con modi paterni, aiutato dalla grazia di Dio, finì per conquistarlo totalmente alla fede.

I genitori del giovanetto, ancora pagani, dopo varie resistenze, apersero le porte alla grazia divina: non solo si fecero cristiani, ma permisero al figlio di seguire l’Apostolo. E quando S. Pietro partì per Roma, Apollinare, che aveva udito e gustato tutta la bellezza dell’apostolato cristiano, volle seguirlo per diffondere la vera, unica, divina religione, la sola che poteva rendere felici dando ai fedeli un premio eterno.

A Roma attese maggiormente a istruirsi e ad accrescere l’amore verso le cose celesti. I suoi progressi furono così mirabili che S. Pietro lo credette degno di essere sacerdote e vescovo della Chiesa.

Da Roma il Santo fu inviato nella diocesi di Ravenna, perchè col suo zelo reggesse quella Chiesa che già vi era formata e conquistasse alla fede gli altri infedeli. Ed egli lavorò instancabilmente, con uno zelo degno di un apostolo di Cristo.

Ma le conversioni che egli operava ed i miracoli che faceva gli attirarono le ire e la persecuzione dei pagani. Tutto egli sopportò per amore del suo Dio.

Gli fu intimato anche di non predicare; ma come poteva egli contenere il fuoco ardente della verità che gli bruciava in petto?

Un giorno Apollinare guarì la moglie di un tribuno e poi la battezzò col marito e tutti quei di casa. Saputa tal cosa, il governatore fece arrestare il Santo e condottolo nel tempio di Giove: « Sacrifica, gl’impose, se hai cara la vita ». « No, rispose l’amante di Cristo, non voglio sacrificare: meglio sarebbe l’usare del vostro oro e argento a sollievo dei poveri, invece d’adoperarlo per onorare demoni ». Spiacque tal risposta ai pagani, per cui fu battuto e lasciato quasi morto.

Avvenne pure che un altro giorno risuscitasse una figlia di un certo Rufo, patrizio di Ravenna, e che stupiti a tal fatto molti si convertissero. Allora lo stesso imperatore diede ordine al prefetto di costringere Apollinare a sacrificare agli dèi, ed in caso di rifiuto, di esiliarlo. Rifiutò infatti il Santo, e per questo, dopo essere stato crudelmente battuto, fu fatto imbarcare per l’esilio. Ma a causa di una tempesta il naviglio naufragò. Apollinare e due soldati che poi ricevettero il Battesimo poterono salvarsi.

Ritornò il nostro Santo alcun tempo dopo a Ravenna, ove compì altri prodigi e nuove conversioni: ma non potendolo più sopportare, i pagani presero il santo Vescovo e lo batterono in modo così barbaro che per le piaghe riportate spirò dopo sette giorni di spasimo. Era l’anno 70 dopo Cristo.

PRATICA. La nostra fede sia la nostra gloria: teniamoci pronti a difenderla dai nemici.

PREGHIERA. Dio, rimuneratore delle anime fedeli, che consacrasti questo giorno col martirio del tuo beato sacerdote Apollinare, deh! fa’ che noi tuoi servi conseguiamo il perdono per le sue preghiere.

MARTIROLOGIO ROMANO. Sant’Apollinare, vescovo, che, facendo conoscere tra le genti le insondabili ricchezze di Cristo, precedette come un buon pastore il suo gregge, onorando la Chiesa di Classe presso Ravenna in Romagna con il suo glorioso martirio. Il 23 luglio migrò al banchetto eterno.