Archivi giornalieri: 17 luglio 2020

Asili nido

SOCIALE: APPROVATA DOPO 40 ANNI LA LEGGE SUGLI ASILI NIDO

 

Approvata oggi la Proposta di Legge “Disposizioni in materia di sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia”, dopo quaranta anni dalla precedente legge regionale 59/80. Novità della legge sono aver introdotto il concetto di poli educativi 0-6 anni, che implicano la continuità tra nido e scuola dell’infanzia, e aver fornito una disciplina dettagliata per i servizi educativi integrativi

15/07/2020 – Approvata oggi, nella seduta di Consiglio regionale del Lazio, la Proposta di Legge “Disposizioni in materia di sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia”,dopo quaranta anni dalla precedente legge regionale 59/80. Novità della legge sono aver introdotto il concetto di poli educativi 0-6 anni, che implicano la continuità tra nido e scuola dell’infanzia, e aver fornito una disciplina dettagliata per i servizi educativi integrativi.
 
“L’approvazione della legge – dichiara l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli – è frutto di un grande lavoro di concertazione tra parti sociali e rappresentanti di nidi, cooperative e organizzazioni sindacali. Desidero ringraziare tutti i membri della IX Commissione, a partire dalla presidente Eleonora Mattia, nonché prima firmataria, e tutti i consiglieri regionali. Per questo importante traguardo. L’obiettivo che ci ha guidati in questo percorso – prosegue l’assessore – è sempre stato di elevare il livello qualitativo dell’offerta educativa, rendendola più aderente alle esigenze odierne delle famiglie e delle donne favorendone la diffusione su tutto il territorio regionale, comprese le zone periferiche e i piccoli centri e, dall’altro, quello di essere al fianco dei bambini del Lazio e delle loro famiglie”.
 
Per il Nido in senso stretto cambia la ricettività. Importante la previsione, per la sezione lattanti, di una quota di riserva per un numero di posti non inferiore al 20% rispetto a quelli autorizzati. Inoltre, rispetto alla normativa precedente, viene fissato per il Nido un orario quotidiano che, a partire dalla mattina, va da un minimo di sei ad un massimo di 12 ore, garantendo come minimo 5 giorni alla settimana per dieci mesi all’anno. Un’ulteriore e rilevante novità è la nascita di due servizi sperimentali particolarmente innovativi: uno di tipo diurno ad offerta pubblica che potrà essere attivato in strutture quali fattorie, agriturismi, riserva naturali e parchi, e l’altro previsto in orario notturno e nei giorni festivi all’interno dei servizi educativi aziendali. In questo secondo caso, la Regione promuove un servizio che, sulla base di specifiche e documentate esigenze lavorative dei genitori, può prevedere l’apertura anche nelle giornate di sabato e/o di domenica, durante le vacanze natalizie e pasquali, nei mesi estivi, nonché di notte.

“Dopo 40 anni la Regione Lazio ha nuova legge per bambini da 0 a 6 anni. Più qualità nell’offerta formativa, attenzione a servizi in periferia e in piccoli centri, inclusione bambini con bisogni educativi speciali. Ripartiamo da bambine e bambini, non sono parole ma fatti concreti” – così il presidente, Nicola Zingaretti.
 
“Con questa legge – conclude l’assessore Troncarelli – abbiamo voluto dare rilievo all’inclusione dei bambini con bisogni educativi speciali e al loro inserimento nei nidi per i quali, per la prima volta, viene previsto un piano educativo personalizzato e integrato con le competenze sanitarie, adeguato alle esigenze individuali. Inoltre, particolare attenzione è stata data alla qualità pedagogica, sia attraverso la previsione dettagliata di un progetto educativo e di un’equipe che partecipa alla sua stesura sia attraverso l’istituzione del sistema di accreditamento non previsto dalla L.R. 59/80, che mira ad una qualificazione complessiva dell’offerta pubblica e privata in tutta la Regione, per garantire alle famiglie un servizio omogeneo e qualitativo in tutto il territorio”.

 

Sant’ Alessio

 

Sant’ Alessio


Sant' Alessio

autore Luca Giordano anno 1661 titolo L’estasi di Sant’Alessio
Nome: Sant’ Alessio
Titolo: Mendicante
Nascita: IV Secolo, Roma
Morte: 14 luglio 412, Roma
Ricorrenza: 17 luglio
Tipologia: Commemorazione
Protettore di: mendicanti

« Santo Alesso fu figliuolo d’un nobilissimo uomo di Roma, il quale aveva nome Eufemiano, ed era il maggiore che visse nella corte dello Imperatore; Eufemiano uomo di tanta di tanta ricchezza e di tanta magnificenza, che continuamente aveva a suo servizio tremila donzelli, i quali vestivano di vestimenta di seta e cintole d’oro. Ed era costui tanto misericordioso al contrario dei poveri, che ogni dì nella sua abitazione aveva tre mense di poveri pellegrini, d’orfani e di vedove ».

Alessio era nato quando Eufemiano e sua moglie, Egle, erano già vecchi; era cresciuto virtuosamente e, giunto in età adatta, aveva rifiutato per moglie una nobile e ricca fanciulla. La vigilia delle nozze, però, si legge ancora, « si tolse dalle sue stanze e partì andando occultamente al mare ».

Giunse per mare a Edessa, in Asia Minore, dove si fece povero volontario. « Ciò che aveva portato con se lo diede ai poveri e vestendosi di umili panni, si stava cogli altri poveri sotto il portico della chiesa della Vergine Maria a ricevere la limosina; e della limosina che riceveva, quella che era a lui di necessità, prendeva per sé, e il resto lo dava ai poveri bisognosi ».

Il padre lo fece ricercare invano, dai suoi tremila servitori, alcuni dei quali giunsero anche a Edessa, lo videro, ma non lo riconobbero. Pianto ormai per morto, Alessio restò a Edessa per diciotto anni; poi riprese il mare e tornò a Roma. Per andare fino in fondo sulla via dell’umiliazione, si presentò alla casa paterna, fingendosi un povero pellegrino. Fu accolto con la consueta generosità, e ospitato in un sottoscala del palazzo. Vi restò, ignoto a tutti, altri diciassette anni.

Sentendosi prossimo alla morte, versò su un foglio la propria confessione e aspettò, steso sotto la scala, il momento del trapasso. Quel giorno nella città, si udì una voce dal cielo dire: « Cercate l’uomo di Dio, che preghi per la città di Roma! ». « Cercate nel monte Aventino, in casa di Eufemiano ».

Eufemiamo cercò, e con lui cercò l’Imperatore, detto Arcadio Onorio, e con loro cercò il Papa, Innocenzo. Non trovarono nessuno, finché si ricordarono del pellegrino nel sottoscala. Era morto, « e la sua faccia risplendeva a modo d’un angiolo. Dal foglio di carta che egli stringeva sul petto, venne conosciuta la verità, e cioè che il pellegrino sconosciuto a tutti era proprio Sant’Alessio, scomparso alla vigilia delle nozze e vissuto di elemosine nella casa del proprio padre ».

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma sant’Aléssio Confessore, figlio del Senatore Eufemiàno. Egli, nella prima notte delle nozze, partito di casa lasciando intatta la sposa, e, dopo lunga peregrinazione, tornato a Roma, con nuova arte deludendo il mondo, rimase incognito per diciassette anni nella casa patema, alloggiatovi come povero; ma dopo la morte, riconosciuto per una voce che si udì nelle chiese di Roma e per un suo scritto, al tempo del Papa Innocènzo primo, fu con sommo onore trasferito alla chiesa di san Bonifacio, dove rifulse per molti.
miracoli.