Archivi giornalieri: 27 aprile 2020

Coronavirus

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27 Aprile 2020

 

 

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Fase 2, monitoraggio ogni 15 giorni

Le novità del decreto in vigore dal 4 maggio non sono radicali perché la Fase 2 è organizzata per step: è stata spacchettata in Fase 2a e una Fase 2b, definite “transizione iniziale” e “transizione avanzata”. E’ scritto nell’allegato del Dpcm firmato domenica sera da Giuseppe Conte. Ecco i permessi e i divieti.

Il numero delle vittime sale di nuovo sopra quota 300 ma la curva epidemiologica scende allo 0.87%. In totale quasi 200mila casi

La protesta dei commercianti

“Danni gravissimi”, “miliardi di euro persi”: a protestare per una ripartenza considerata troppo prudente sono le associazioni di commercianti e artigiani italiani.

Mattarella: “Scuole chiuse, una ferita per tutti”

“Care ragazze, cari ragazzi”, “l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha sconvolto le nostre vite”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto nel programma “Maestri” di Rai Cultura.

 

 

 

“In Piemonte si rischia di richiudere tutto dopo due settimane”

Giovanni Di Perri – Il virologo: “Al momento i dati non consigliano una fase 2, tra 10 giorni chissà”

di Stefano Caselli

 

 

 

Bonomi riparte dal modello Marchionne

Nuova linea – Attacco al governo e all’ad di Intesa e il superamento dei contratti nazionali

di Salvatore Cannavò

 

 

L’intervista

“Così il virus ha infettato la comunicazione politica”

Christian Salmon – Lo scrittore francese, inventore dello storytelling applicato ai leader: “Vi spiego come l’emergenza è entrata nel linguaggio”

di Giacomo Salvini

 

 

Fate uscire anche noi anziani. No alle discriminazioni

Circa un mese fa un arzillo ottuagenario di Milano si era spostato insieme alla sua compagna parecchio più giovane nella sua seconda casa nella Riviera di Ponente, ad Albissola o a Varazze, non ricordo con precisione, luoghi che conosco molto bene perché da giovane, da buon milanese, per le vacanze andavo in Liguria (i ricchi […]

di Massimo Fini

 

 

La questione cattolica

La Chiesa si rivolta ai tempi del Covid

Le proposte dei vescovi: niente segno di pace, accessi regolati. Ma Ieri dal governo via libera solo ai funerali e con pochi presenti. Ancora stop alle messe

di Ferruccio Sansa

 

 

“Il dopo? Vorrei celebrare il rito entrando in casa della gente”

“Ricordo quando andai da padre Alex Zanotelli nella baraccopoli di Korogocho, vicino a Nairobi. Durante la settimana non c’erano sempre celebrazioni in chiesa. Si andava nelle baracche, a trovare la gente, e si celebrava lì. La domenica c’era la grande messa dove ognuno portava la propria esperienza quotidiana. Ecco, io sogno che dopo il trauma […]

di Don Gianni Grondona

 

 

 

I processi targati Microsoft: arriva la spia in tribunale?

Fino al 30 giugno, i dibattimenti si possono fare online, con Skype e Teams. “Validate dall’Agid”, dice il ministero. Ma il Garante della privacy mette in guardia: “Gli Usa possono acquisire informazioni”

di Paolo Dimalio

 

 

Controlli di massa

Dentro il Grande Fratello (tra privacy e malattia)

Un report europeo raccoglie le soluzioni di tracciamento digitale per frenare i contagi. Germania, Francia e Italia per il controllo via Bluetooth, ma Google e Apple si rifiutano. E la salute minaccia le libertà

di Nicola Borzi

 

 

Polonia, “Stop all’aborto” con la scusa del covid-19

Fondamentalisti cattolici – Il partito conservatore al potere (PiS) ha presentato due disegni di legge per bandire l’educazione sessuale a scuola e rendere illegale l’interruzione della gravidanza

di Corentin Léotard

 

 

 

Mascherine e rifiuti sanitari. Cortocircuito da epidemia

Dai materiali pericolosi gettati dai contagiati che sono a casa (per l’Iss il Covid resta sulla spazzatura fino a 9 giorni), alla mole sempre crescente degli scarti dei reparti infettivi

di Pietro Mecarozzi

 

 

 

Il virus è propaganda: ecco la task force cinese anti-Usa

Pechino: la Fase 2 serve per ripulire l’immagine dello Stato. Creata una squadra di “guerrieri lupo” che attaccano chiunque parli male del Paese. Poi c’è il capo del Dipartimento informazioni

di Michela AG Iaccarino

 

 

Mutui, sospensione delle rate: tra ritardi e (brutte) sorprese

In futuro la scelta di accedere alla misura potrebbe precludere la possibilità di surroga

di Patrizia De Rubertis

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DECRETO LEGISLATIVO 6 febbraio 2020, n. 4

DECRETO LEGISLATIVO 6 febbraio 2020, n. 4

Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante: «Codice della protezione civile». (20G00016) (GU n.35 del 12-2-2020 )

note: Entrata in vigore del provvedimento: 27/02/2020

Testo in vigore dal: 27-2-2020
ATTIVA I RIFERIMENTI NORMATIVI IN MULTIVIGENZA
 
                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
 
  Visti gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione; 
  Visto l'articolo 117, terzo comma, della Costituzione; 
  Vista la legge 16 marzo 2017, n. 30, recante delega al Governo  per
il riordino delle disposizioni  legislative  in  materia  di  sistema
nazionale della protezione civile e, in  particolare,  l'articolo  1,
comma 7; 
  Visto il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1,  recante  codice
della protezione civile; 
  Ritenuto di dover procedere ad adottare disposizioni integrative  e
correttive del decreto legislativo n. 1 del 2018; 
  Vista la preliminare  deliberazione  del  Consiglio  dei  ministri,
adottata nella riunione del 21 novembre 2019; 
  Acquisita l'intesa in sede di Conferenza  unificata,  nella  seduta
del 15 gennaio 2020; 
  Vista la relazione del Presidente del Consiglio dei  ministri  alle
Camere, presentata  su  proposta  del  Capo  del  Dipartimento  della
protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, di cui
all'articolo 1, comma 7, della legge 16 marzo 2017, n. 30; 
  Udito il parere del  Consiglio  di  Stato  espresso  dalla  Sezione
consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 27 gennaio 2020; 
  Acquisiti i pareri delle Commissioni  parlamentari  competenti  per
materia e per i profili finanziari della Camera dei  deputati  e  del
Senato della Repubblica; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri,  adottata  nella
riunione del 6 febbraio 2020; 
  Sulla proposta  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri,  di
concerto con i Ministri  dell'interno,  della  difesa,  degli  affari
esteri e  della  cooperazione  internazionale,  del  lavoro  e  delle
politiche sociali, dell'ambiente e della tutela del territorio e  del
mare, dell'economia e delle  finanze,  per  i  beni  e  le  attivita'
culturali e per il turismo, delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                                Emana 
                  il seguente decreto legislativo: 
 
                               Art. 1 
 
          Modifiche all'articolo 2 del decreto legislativo 
                        2 gennaio 2018, n. 1 
 
  1. All'articolo 2 del decreto legislativo 2  gennaio  2018,  n.  1,
sono apportate le seguenti modificazioni: 
    a) al comma 4, lettera g), sono aggiunte, in  fine,  le  seguenti
parole: «, che possono prevedere scambi di personale delle componenti
territoriali e centrali  per  fini  di  aggiornamento,  formazione  e
qualificazione  del  personale  addetto  ai  servizi  di   protezione
civile»; 
    b) al comma 7,  dopo  le  parole  «dai  beni  culturali  e»  sono
inserite  le  seguenti:  «paesaggistici,  dalle  strutture  e   dalle
infrastrutture pubbliche e private e». 
                                    N O T E 
 
          Avvertenza: 
 
            Il testo delle  note  qui  pubblicato  e'  stato  redatto
          dall'amministrazione  competente  per  materia,  ai   sensi
          dell'art.10,  commi  2  e  3,   del   testo   unico   delle
          disposizioni    sulla    promulgazione     delle     leggi,
          sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica
          e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica  italiana,
          approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n.1092, al solo fine
          di  facilitare  la  lettura  delle  disposizioni  di  legge
          modificate o alle  quali  e'  operato  il  rinvio.  Restano
          invariati il valore e l'efficacia  degli  atti  legislativi
          qui trascritti. 
              Per le direttive CEE vengono  forniti  gli  estremi  di
          pubblicazione  nella  Gazzetta  Ufficiale  delle  Comunita'
          europee (GUCE). 
 
          Nota al titolo: 
              Il  decreto  legislativo  2  gennaio  2018,  n.  1,  e'
          pubblicato  nella  Gazzetta  ufficiale   della   Repubblica
          italiana del 22 gennaio 2018, n. 17. 
 
          Note alle premesse: 
 
              L'art. 76 della Costituzione stabilisce che l'esercizio
          della funzione legislativa  non  puo'  essere  delegato  al
          Governo se non con determinazione  di  principi  e  criteri
          direttivi e soltanto  per  tempo  limitato  e  per  oggetti
          definiti. 
              L'articolo  87  della  Costituzione   conferisce,   tra
          l'altro,  al  Presidente  della  Repubblica  il  potere  di
          promulgare le leggi e di emanare i decreti aventi valore di
          legge ed i regolamenti. 
              L'art. 117 della Costituzione dispone, tra l'altro, che
          la potesta' legislativa e' esercitata dallo Stato  e  dalle
          Regioni  nel  rispetto  della  Costituzione,  nonche'   dei
          vincoli  derivanti  dall'ordinamento  comunitario  e  dagli
          obblighi internazionali. 
 
          Note all'art. 1: 
 
              - Si riporta  di  seguito  il  testo  dell'art.  2  del
          decreto legislativo n. 1  del  2018,  come  modificato  dal
          presente decreto: 
                «Art. 2 (Attivita' di protezione civile). -  1.  Sono
          attivita'  di   protezione   civile   quelle   volte   alla
          previsione, prevenzione  e  mitigazione  dei  rischi,  alla
          gestione delle emergenze e al loro superamento. 
                2.  La   previsione   consiste   nell'insieme   delle
          attivita', svolte anche con il concorso di soggetti  dotati
          di  competenza  scientifica,  tecnica   e   amministrativa,
          dirette all'identificazione e allo studio, anche  dinamico,
          degli scenari di rischio  possibili,  per  le  esigenze  di
          allertamento del Servizio nazionale, ove  possibile,  e  di
          pianificazione di protezione civile. 
                3.  La  prevenzione   consiste   nell'insieme   delle
          attivita' di natura strutturale e non  strutturale,  svolte
          anche in forma integrata, dirette a evitare o a ridurre  la
          possibilita' che si verifichino danni conseguenti a  eventi
          calamitosi anche sulla base delle conoscenze acquisite  per
          effetto delle attivita' di previsione. 
                4. Sono attivita' di prevenzione non  strutturale  di
          protezione civile quelle concernenti: 
                  a)   l'allertamento   del    Servizio    nazionale,
          articolato  in  attivita'   di   preannuncio   in   termini
          probabilistici, ove possibile e sulla base delle conoscenze
          disponibili, di monitoraggio e  di  sorveglianza  in  tempo
          reale degli eventi e  della  conseguente  evoluzione  degli
          scenari di rischio; 
                  b) la pianificazione  di  protezione  civile,  come
          disciplinata dall'art. 18; 
                  c) la  formazione  e  l'acquisizione  di  ulteriori
          competenze  professionali  degli  operatori  del   Servizio
          nazionale; 
                  d) l'applicazione e l'aggiornamento della normativa
          tecnica di interesse; 
                  e) la diffusione della conoscenza e  della  cultura
          della protezione civile, anche con il coinvolgimento  delle
          istituzioni  scolastiche,  allo  scopo  di  promuovere   la
          resilienza delle comunita' e  l'adozione  di  comportamenti
          consapevoli  e  misure  di  autoprotezione  da  parte   dei
          cittadini; 
                  f) l'informazione alla popolazione sugli scenari di
          rischio e le relative norme di comportamento nonche'  sulla
          pianificazione di protezione civile; 
                  g)   la   promozione    e    l'organizzazione    di
          esercitazioni ed altre attivita' addestrative e  formative,
          anche con il coinvolgimento delle comunita', sul territorio
          nazionale al fine di  promuovere  l'esercizio  integrato  e
          partecipato  della  funzione  di  protezione  civile,   che
          possono prevedere  scambi  di  personale  delle  componenti
          territoriali  e  centrali  per   fini   di   aggiornamento,
          formazione  e  qualificazione  del  personale  addetto   ai
          servizi di protezione civile; 
                  h) le attivita' di cui  al  presente  comma  svolte
          all'estero,  in  via  bilaterale,  o   nel   quadro   della
          partecipazione  dell'Italia   all'Unione   europea   e   ad
          organizzazioni  internazionali,  al  fine   di   promuovere
          l'esercizio  integrato  e  partecipato  della  funzione  di
          protezione civile; 
                  i) le attivita' volte ad assicurare il raccordo tra
          la pianificazione di protezione civile e la  pianificazione
          territoriale e le procedure amministrative di gestione  del
          territorio per gli  aspetti  di  competenza  delle  diverse
          componenti. 
                5.  Sono  attivita'  di  prevenzione  strutturale  di
          protezione civile quelle concernenti: 
                  a) la partecipazione all'elaborazione  delle  linee
          di indirizzo nazionali e regionali per la definizione delle
          politiche di prevenzione strutturale dei rischi naturali  o
          derivanti  dalle  attivita'  dell'uomo  e   per   la   loro
          attuazione; 
                  b)  la  partecipazione  alla  programmazione  degli
          interventi finalizzati alla mitigazione dei rischi naturali
          o  derivanti  dall'attivita'  dell'uomo  e  alla   relativa
          attuazione; 
                  c)  l'esecuzione  di  interventi   strutturali   di
          mitigazione del rischio, in occasione di eventi calamitosi,
          in  coerenza  con  gli  strumenti   di   programmazione   e
          pianificazione esistenti; 
                  d) le azioni integrate di prevenzione strutturale e
          non strutturale per finalita' di protezione civile  di  cui
          all'art. 22. 
                6. La gestione dell'emergenza consiste  nell'insieme,
          integrato e coordinato, delle  misure  e  degli  interventi
          diretti ad  assicurare  il  soccorso  e  l'assistenza  alle
          popolazioni colpite dagli eventi calamitosi e agli  animali
          e la riduzione del  relativo  impatto,  anche  mediante  la
          realizzazione di interventi indifferibili e urgenti  ed  il
          ricorso a procedure semplificate, e la  relativa  attivita'
          di informazione alla popolazione. 
                7.    Il    superamento    dell'emergenza    consiste
          nell'attuazione coordinata delle misure volte  a  rimuovere
          gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di  vita
          e di lavoro, per ripristinare i servizi  essenziali  e  per
          ridurre il rischio residuo nelle aree colpite dagli  eventi
          calamitosi, oltre che alla ricognizione dei fabbisogni  per
          il  ripristino  delle  strutture  e  delle   infrastrutture
          pubbliche e private danneggiate, nonche' dei  danni  subiti
          dalle attivita' economiche e produttive, dai beni culturali
          e paesaggistici, dalle  strutture  e  dalle  infrastrutture
          pubbliche e private e dal patrimonio edilizio  e  all'avvio
          dell'attuazione  delle   conseguenti   prime   misure   per
          fronteggiarli.». 

Parlamento

ATTUALITA’ E COMUNICAZIONE

Lavoro e Diritti

Lavoro e Diritti: Chi può presentare il 730 e chi è esonerato dalla dichiarazione dei redditi

Chi può presentare il 730 e chi è esonerato dalla dichiarazione dei redditi

Posted: 27 Apr 2020 07:43 AM PDT

Chi può presentare il 730 (modello 730/2020 ordinario o precompilato)? Chi deve usare il modello Redditi PF? Infine chi è esonerato dalla dichiarazione dei redditi? Come ogni anno, è ormai tempo di iniziare a pensare alla dichiarazione dei redditi. Ricordiamo che il 730, oltre ad essere lo strumento mediante il quale si è obbligati a […]

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Fase 2 Covid-19: misure di prevenzione sul lavoro e elenco DPI validati dall’INAIL

Posted: 27 Apr 2020 01:18 AM PDT

Il Presidente del Consiglio ha annunciato in conferenza stampa le misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 nella cosiddetta Fase 2 contenute nel DPCM 26 aprile 2020. Dal 4 maggio l’Italia passerà quindi ufficialmente alla fase successiva dell’emergenza, ovvero al periodo durante il quale si avrà la riapertura graduale delle attività produttive. Si tratta pertanto di […]

L’articolo Fase 2 Covid-19: misure di prevenzione sul lavoro e elenco DPI validati dall’INAIL proviene da Lavoro e Diritti – La tua guida facile su lavoro, pensioni, fisco e welfare.

 

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La morte di Antonio Gramsci

1 Juillet 2016 , Rédigé par anpi-lissone Publié dans #Resistenza italiana

Antonio Gramsci

Gramsci si spegne all’alba del 27 aprile 1937. Ha appena compiuto quarantasei anni. Quarto di sette figli di Francesco Gramsci e Giuseppina Marcias, Antonio – Nino, come era chiamato in famiglia – era nato ad Ales, in provincia di Cagliari, il 22 gennaio del 1891.

Quando muore è in corso la guerra di Spagna. Una batteria di artiglieri garibaldini porta il suo nome.

Negli scritti che gli vengono dedicati sulla stampa comunista viene sempre definito capo del partito.

Nel parco di cultura Gor’kij a Mosca, campeggia il ritratto di Gramsci e il suo figliolo minore, Giuliano (che il padre non ha mai potuto vedere), allora sui dieci anni, lo scopre con sorpresa e vuole sapere dalla madre Giulia «tutto ciò che si riferisce» alla sua vita e alla sua sorte.

La fama internazionale, la solidarietà antifascista, non leniscono molto l’isolamento di Gramsci, che non è stato meno profondo negli ultimi anni di semiprigionia, di vigilanza poliziesca strettissima, immutata, anzi rafforzatasi nel passaggio dalla clinica di Formia a quella Quisisana di Roma.

Il malato si trova, fino alla vigilia della morte, in «libertà condizionale», piantonato e sorvegliato. Le sue condizioni di salute sono gravi anche se non ci si aspetta che possano da un momento all’altro diventare gravissime.

Gramsci era stato trasferito alla clinica di Roma (accompagnato da un commissario di PS e da due agenti) il 23 agosto 1935. Ciò è avvenuto soltanto perché, dopo reiterati solleciti della cognata Tatiana e il certificato medico del professor Puricelli, appariva urgente sottoporre il malato ad un intervento chirurgico di ernia. Era stata scelta la clinica Quisisana di Roma, «presi gli ordini da S.E. il capo del governo» e dopo attenti sopralluoghi, perché, secondo il capo della polizia «si presta(va) a una più efficace vigilanza».

Oltre alle visite assidue del fratello Carlo, e a quelle periodiche di Sraffa (Piero Sraffa, antifascista torinese, vicino ai comunisti, quelli dell’«Ordine Nuovo», che ha conosciuto nella prima giovinezza, insegna a Cambridge ed è un economista di grande valore), egli è assistito senza posa dalla cognata Tatiana. La moglie, Giulia Schucht, è stata lunghi anni ammalata, ricoverata in una clinica per malattie nervose. A Gramsci é stata taciuta la gravità dello stato di salute della sua compagna.

Giulia non verrà a trovarlo, probabilmente perché non è in grado di affrontare tale viaggio, e sarà un nuovo motivo di dolore per il prigioniero (che indirizza in questo ultimo periodo frequenti, affettuosissime lettere ai due figli). La sua esistenza nella clinica Quisisana è meno tormentata di quella passata a Formia ma le forze declinano di mese in mese.

Durante il 1936, Gramsci comincia a progettare di trasferirsi in Sardegna non appena finirà il periodo della «libertà vigilata », cioè nell’aprile del 1937.

La sera del 25 aprile 1937 sopravviene improvvisamente un’emorragia cerebrale. Neppure in questa estrema circostanza è assistito adeguatamente dal punto di vista clinico (mentre le suore della clinica gli mandano un sacerdote).

Gramsci si spegne all’alba del 27 aprile, alle 4,10.

La cognata è al suo capezzale: poco dopo arriverà il fratello Carlo. Soltanto questi due congiunti possono vedere la salma, «circondati da una folla di agenti e di funzionari del Ministero degli Interni», ricorda Tatiana. Un fonogramma del questore di Roma, il 28 aprile, dà conto dei funerali: «Comunico che questa sera, alle 19,30, ha avuto luogo il trasporto della salma noto Gramsci Antonio seguito soltanto dai familiari. Il carro ha proceduto al trotto dalla clinica al Verano dove la salma è stata posta in deposito in attesa di essere cremata».

Il cadavere sarà cremato il 5 maggio. I giornali italiani dànno la notizia della morte di Gramsci in poche righe attraverso un dispaccio dell’agenzia Stefani: «É morto nella clinica privata Quisisana di Roma, dove era ricoverato da molto tempo, l’ex deputato comunista Gramsci». L’eco all’estero, sui giornali democratici in Europa e in America, nella stampa comunista e antifascista, sarà grandissima.

Il 22 maggio 1937 (18 giorni prima di venire ucciso con il fratello Nello), Carlo Rosselli, in una commemorazione alla sala Huyghens di Parigi, ricordava Gramsci come uomo «intimo, riservato, razionale, severo, nemico dei sensitivi e delle cose facili, fedele alla classe operaia nella buona come nella cattiva sorte, agonizzante in una cella, con tutto un esercito di poliziotti che cercano di sottrarlo al ricordo e all’amore di un popolo …». Per Gramsci «conta(va) solo la coerenza e la fedeltà a un ideale, a una causa, che vive di se stessa, indipendentemente da ogni carriera e da ogni interesse personale».

La notizia del sacrificio e l’esaltazione della figura del capo comunista vengono divulgate sulle onde dell’etere da una trasmissione di «Radio Milano», cioè dall’emittente che i comunisti hanno in Spagna e che in Italia viene ascoltata tutte le sere, verso le ore ventitre, da numerossimi radioascoltatori nostante divenga di mese in mese più intensa la caccia della polizia a quanti captano la voce della Spagna. Sulla base dell’intercettazione fatta dalla stazione di Imperia dei carabinieri apprendiamo che la trasmissione speciale in onore di Gramsci, con la partecipazione di oratori comunisti, socialisti e di “Giustizia e Libertà” italiani, ebbe luogo il 22 maggio 1937. In essa si descrive la vita del rivoluzionario, si cita il “processone” del 1928, si dà conto della solidarietà dei combattenti spagnoli per la libertà, si ricordano gli altri prigionieri politici del fascismo e si conclude: «Il nome di Antonio Gramsci sta scritto a lettere d’oro sulla bandiera dei lavoratori italiani».

Bibliografia:
Paolo Spriano - Storia del Partito comunista italiano – Einaudi 1970
La morte di Antonio Gramsci
La morte di Antonio Gramsci