Archivi giornalieri: 1 aprile 2020

Normativa

Decreto-legge del 25/03/2020 n. 19
Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Decreto-legge del 11/03/2020 n. 16
Disposizioni urgenti per l’organizzazione e lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026 e delle finali ATP Torino 2021 – 2025, nonche’ in materia di divieto di pubblicizzazione parassitaria.

Decreto-legge del 09/03/2020 n. 14
Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID-19.

Decreto-legge del 08/03/2020 n. 11
Misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attivita’ giudiziaria.

Legge del 05/03/2020 n. 12
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, recante disposizioni urgenti per l’istituzione del Ministero dell’istruzione e del Ministero dell’universita’ e della ricerca.

Legge del 05/03/2020 n. 13
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Decreto-legge del 02/03/2020 n. 9
Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

il manifesto

 

Reazioni a catena. «Reddito di emergenza»: ora Crimi lo vuole «universale» come Grillo

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Scatta oggi fino al 30 aprile la gara tra i lavoratori autonomi e parasubordinati iscritti alla gestione separata Inps per aggiudicarsi il bonus di 600 euro previsto dal decreto “Cura Italia” emanato dal governo a marzo. La domanda può essere presentata online con un Pin, lo Spid, la carta nazionale dei servizi o la carta di identità elettronica sul sito dell’Inps e sarà accettata entro i limiti dei fondi stanziati. Chi non ha il Pin può rivolgersi all’Inps o ai patronati.

L’accredito arriverà sul conto corrente. Una decisione che ha sollevato polemiche tra le partite Iva nei giorni scorsi, anche se il governo ha assicurato il fondo sarà rifinanziato con il decreto di aprile, mentre l’importo sarà ampliato, probabilmente a 800 euro. Il sostegno spetta a chi ha percepito un reddito non superiore a 35mila euro, la cui attività è stata interrotta, o rallentata, dall’emergenza causata dal coronavirus.

È prevista una fascia di reddito tra 35 mila e 50 mila euro di lavoratori che hanno subìto una contrazione di almeno il 33% del fatturato nel primo trimestre 2020. Il decreto che eroga i 600 euro anche ai professionisti degli ordini professionali. Per 333 mila professionisti sono stati stanziati 200 milioni di euro di un «reddito di ultima istanza» che sarà versato dalle rispettive casse previdenziali e sarà rimborsato in seguito.

Non è al momento chiaro se questo avverrà attraverso una graduatoria. In entrambi i casi l’indennità non contribuisce alla formazione del reddito tassabile e non vale ai fini del calcolo della pensione nei termini di una contribuzione figurativa. Il «Cura Italia» ha stanziato per collaboratori e partita Iva 203,4 milioni; per commercianti, artigiani, coltivatori diretti,i mezzadri ei coloni iscritti alla gestione speciale dei lavoratori autonomi lo stanziamento è di 2 miliardi160 milioni; per gli stagionali del turismo e degli stabilimenti termali le risorse sono pari 103,8 euro; per gli operai agricoli a tempo determinato lo stanziamento è 396 milioni mentre per i lavoratori dello spettacolo lo stanziamento è di 48,6 milioni.

Per i lavoratori dello spettacolo è stato posto un limite di reddito entro i 50 mila euro, devono avere versato almeno 30 giornate lavorate nel 2019 e non devono essere stati titolari di un rapporto dipendente fino al 17 marzo. In totale il bonus dovrebbe raggiungere circa 4,8 milioni di lavoratori. Il sussidio è incompatibile con la pensione e il cosiddetto «reddito di cittadinanza».

L’Abi, i sindacati e i datori di lavoro hanno sottoscritto ieri una convenzione che permette di accreditare l’importo della cassa integrazione in deroga (3,3 miliardi) e ordinaria, il Fis (Fondo integrazione salariale) (5 miliardi in totale) direttamente sui conti correnti dei lavoratori. Le banche convenzionate potranno accreditare un antico fino a 1400 euro a chi è stato messo in Cig a zero ore per nove settimane. La ministra del lavoro ha confermato l’impegno di potenziare il fondo con il decreto di aprile.

Il «reddito di emergenza» (Rem) che dovrebbe coprire altri 3 milioni di persone sospese tra il precariato e l’inoccupazione non tutelati dai bonus per gli autonomi o le casse integrazioni è ancora confuso. In vista del decreto di aprile non è stato ancora del tutto chiarito se il Rem (pari ad altri 3 miliardi) è un’estensione del «reddito di cittadinanza» o un altro bonus che si aggiunge alla giungla normativa dell’emergenza. La ministra Catalfo starebbe pensando sia a un bonus che dovrebbe seguire le modalità semplificate per le altre misure, ma anche a un «rafforzamento e ampliamento del reddito di cittadinanza sulla base dell’allargamento dei requisiti sul patrimonio immobiliare, a tempo ovviamente». Sarebbero addirittura due misure diverse, non un’alternativa. Ad aggiungere confusione, come se si volesse saggiare il terreno, Vito Crimi ieri ha aperto all’opzione di Beppe Grillo su un reddito universale, ma per chi che ha perso il lavoro a causa del coronavirus pari a 780 euro, il massimale previsto

Lavoro e Diritti

Lavoro e Diritti: CIG ordinaria, in deroga e FIS: circolare INPS 47 con le istruzioni operative

 
CIG ordinaria, in deroga e FIS: circolare INPS 47 con le istruzioni operative

Posted: 31 Mar 2020 07:09 AM PDT

L’emergenza sanitaria e economica che sta attraversando l’Italia ha indotto il governo a rivedere l’intero meccanismo degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro. Grazie al D.L. n. 18/2020 (cd. “Decreto Cura Italia”) l’accesso alla CIGO, piuttosto che al Fondo di integrazione salariale (FIS) o alla CIGD, è stato reso più semplice. Basti pensare […]

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Modello RED 2020: nuova proroga, scadenza al 18 maggio

Posted: 31 Mar 2020 12:30 AM PDT

Più tempo per l’invio del modello RED 2020 dei pensionati. Infatti, l’originaria scadenza del 28 febbraio 2020 è stata prorogata prima al 31 marzo e poi al 18 maggio 2020 a causa delle oggettive difficoltà della situazione di emergenza sanitaria in atto sul territorio nazionale per la diffusione del Coronavirus. A tal fine, l’interessato potrà […]

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Cassazione

 

06Mar2020

27Feb2020

Cassazione: valutazione del giustificato motivo oggettivo

ordinanza n. 3819 del 14 febbraio 2020

27Feb2020

Cassazione: concetto di insubordinazione

ordinanza n. 3277 dell’11 febbraio 2020

20Feb2020

Cassazione: premio di fedeltà e computo nel TFR

ordinanza n. ordinanza n. 3625 del 13 febbraio 2020

20Feb2020

20Feb2020

07Feb2020

07Feb2020

07Feb2020

07Feb2020

Cassazione: stalking e licenziamento legittimo

sentenza n. 1890 del 28 gennaio 2020

05Feb2020

30Gen2020

30Gen2020

30Gen2020

25Gen2020

20Gen2020

20Gen2020

16Gen2020

16Gen2020

Cassazione: lavoro del consigliere di amministrazione

ordinanza n. 345 del 13 gennaio 2020

09Gen2020

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Sant’ Ugo di Grenoble

 

Sant’ Ugo di Grenoble


Nome: Sant’ Ugo di Grenoble
Titolo: Vescovo
Nascita: XVI Secolo, Castelnuovo nel Delfinato
Morte: 1 aprile 1132, Grenoble, Francia
Ricorrenza: 1 aprile
Tipologia: Commemorazione

S. Ugo nacque nel 1053 a Castelnuovo nel Delfinato, in Diocesi di Valenza.

Odilone, suo padre, era un bravo ufficiale che accoppiava i doveri del cristiano a quelli della sua professione. Consigliato da Ugo suo figlio, passò gli ultimi anni nella gran Certosa, in diocesi di Grenoble e morì centenario.

Sua madre, rimasta nel mondo, manifestò in sè il modello delle madri cristiane.

Nato da genitori si pii, Ugo parve tosto un fanciullo benedetto dal cielo. Attese con molto impegno ai suoi studi, senza trascurare la pietà. Aveva un grande desiderio di passare la sua vita nella solitudine, ma per le sue predare doti venne consacrato sacerdote e nominato canonico della cattedrale di Valenza. Amava la vita nascosta ed umile, mentre per le sue qualità e per il suo ingegno si distingueva fra tutti gli altri canonici.

Essendosi recato in quella città il vescovo di Die, Legato pontificio, ebbe a conoscere il giovane canonico e, apprezzandolo, se lo prese con sé. Gli affidò il difficile incarico di correggere gli abusi tra il clero: incarico che Ugo adempì con ogni impegno.

Nel 1080 il Legato pontificio convocò un concilio ad Avignone, nel quale trattavasi di eleggere un nuovo vescovo alla diocesi di Grenoble rimasta vacante. Il concilio unanimemente votò per Ugo, al quale fu giocoforza acconsentire.

In quei tempi i popoli, la cui istruzione era stata trascurata, si abbandonavano ai più detestabili vizi. S. Ugo subito comprese la situazione e avendo ricorso alla preghiera, deliberò di servirsi di tutti i mezzi possibili per rimediarvi. Con lunghe penitenze e fervide preghiere, invocò l’aiuto del cielo, ed aggiungendo saggi provvedimenti, in poco tempo la sua diocesi cambiò completamente aspetto. Permise Iddio che egli fosse travagliato da grandi infermità e da violente tentazioni, ma tutto superò con l’aiuto del Signore, inabissandosi sempre più nell’umiltà. Il molto lavoro non fu un impedimento alla sua vita ritirata e umile, anzi gliene infuse un così vivo desiderio, che Volle lasciare la diocesi per darsi alla solitudine. Conosciuta questa cosa, il Papa gli comandò di ritornare e rimanere tra le sue pecorelle, in vista del gran bene che vi operava, e S. Ugo ubbidiente subito vi ritornò, abbandonando per sempre ogni programma del genere.

Consigliò Brunone e i suoi compagni a ritirarsi a Certosa, località da lui ceduta a loro appositamente per fabbricarvi un cremo, e quivi spesso si recava a visitarli.

Aveva un grande orrore per ogni sorta di peccato benché minimo, per cui diceva sovente: « Le vanità e gli affetti disordinati possono mandare l’anima all’inferno ». Morì in tarda età il 1 aprile del 1132. Fu canonizzato nel 1134 da Innocenzo II.

PRATICA. Raccogliamoci nell’intimo del nostro cuore e quici piangiamo e detestiamo nostri peccati.

PREGHIERA. Deh! Signore, esaudisci le preghiere che t’innalziamo nella solennità del tuo beato confessore e pontefice Ugo e per l’intercessione e i meriti di lui, che seppe servirti degnamente, assolvici da tutti i nostri peccati.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Grenoble, in Frància, sant’Ugo Vescovo, che per molti anni condusse una vita solitaria, e illustre per la gloria di miracoli passò al Signore.