Archivi giornalieri: 18 aprile 2020

Lavoro e Diritti

Lavoro e Diritti: Bonus eBike 2020: cos’è, come funziona e come ottenerlo

 
Bonus eBike 2020: cos’è, come funziona e come ottenerlo

Posted: 17 Apr 2020 06:13 AM PDT

Nell’ultima legge di bilancio è stato introdotto il Bonus eBike 2020 con l’obiettivo di accelerare la micromobilità elettrica riducendo di conseguenza le emissioni inquinanti. Con l’arrivo delle belle giornate e la speranza che presto saremo tutti di nuovo liberi di uscire, anche se con le dovute cautele, molti staranno pensando di acquistare un monopattino o […]

L’articolo Bonus eBike 2020: cos’è, come funziona e come ottenerlo proviene da Lavoro e Diritti – La tua guida facile su lavoro, pensioni, fisco e welfare.

Misure e aiuti per i dipendenti pubblici: il punto della situazione

Posted: 17 Apr 2020 05:36 AM PDT

L’evolversi dell’emergenza connessa alla diffusione del Coronavirus ha reso necessaria l’adozione di numerosi interventi normativi, fra cui misure e aiuti per i dipendenti pubblici. Il Decreto Cura Italia, oltre a misure di potenziamento del Servizio Sanitario nazionale e di sostegno economico per imprese, lavoratori autonomi e professionisti, contiene delle misure specificamente rivolte al pubblico impiego […]

L’articolo Misure e aiuti per i dipendenti pubblici: il punto della situazione proviene da Lavoro e Diritti – La tua guida facile su lavoro, pensioni, fisco e welfare.

Come andare in pensione in anticipo: la guida in 8 passi dell’INPS

Posted: 17 Apr 2020 01:44 AM PDT

Come andare in pensione in anticipo rispetto ai normali requisiti previsti dalla normativa? Il susseguirsi repentino di norme in materia pensionistica, comporta spesso una forte incertezza su quali forme previdenziali è possibile aderire. Non è facile districarsi oggi giorno su quale strada è meglio seguire per accedere alla pensione. Ogni lavoratore ha una carriera lavorativa […]

L’articolo Come andare in pensione in anticipo: la guida in 8 passi dell’INPS proviene da Lavoro e Diritti – La tua guida facile su lavoro, pensioni, fisco e welfare.

Agenzia delle Entrate: Numero Verde call center assistenza fiscale

Posted: 17 Apr 2020 12:30 AM PDT

Il Numero Verde Agenzia delle Entrate è uno dei canali che il Fisco mette a disposizione degli utenti per l’assistenza fiscale, oltre che per l’assistenza catastale e ipotecaria. Oltre al contatto telefonico tramite numeri verde gratuiti l’Agenzia mette a disposizione numerosi altri canali che vanno dal contatto via web, al contatto via SMS, alle email e […]

L’articolo Agenzia delle Entrate: Numero Verde call center assistenza fiscale proviene da Lavoro e Diritti – La tua guida facile su lavoro, pensioni, fisco e welfare.

Inps Risponde: cos’è e come funziona l’assistenza online con PIN o senza

Posted: 16 Apr 2020 03:00 AM PDT

Inps Risponde è un servizio che l’Istituto di Previdenza mette a disposizione per l’assistenza online. Questo canale telematico funziona al pari di un contact center e permette di contattare l’Istituto per ricevere chiarimenti e informazioni su aspetti normativi o procedurali sulle singole pratiche personali oppure sui diversi servizi disponibili. Il servizio può essere usato dagli […]

L’articolo Inps Risponde: cos’è e come funziona l’assistenza online con PIN o senza proviene da Lavoro e Diritti – La tua guida facile su lavoro, pensioni, fisco e welfare.

 

il manifesto

il manifesto

Lombardia. Malati di Covid nelle case di cura? Per il presidente «il controllo spettava alle aziende sanitarie»

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana <img src=”https://static.ilmanifesto.it/2020/04/18desk2-riapertura-solo-fontana-e-il-soldato-ap.jpg” alt=”Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana” />
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

«Abbiamo fatto una delibera che è stata proposta dai nostri tecnici. Ci hanno detto che a determinate condizioni la cosa si poteva fare. Noi ci siamo adeguati». La politica che si adegua, questo vorrebbe farci credere il presidente lombardo Attilio Fontana che ieri mattina in tv ha scaricato su non meglio precisati tecnici e dipendenti regionali la responsabilità di aver mandato i pazienti Covid dagli ospedali alle Rsa lombarde. Uno scaricabarile che arriva nel pieno delle inchieste giudiziarie sulla strage nelle case di riposo lombarde.

LA FIRMA DELLA DELIBERA dell’8 marzo che ha aperto le porte delle Rsa ai pazienti Covid positivi è di Fontana e della sua giunta, a partire dall’assessore alla Sanità Gallera. «Su proposta dell’assessore Giulio Gallera» è scritto nell’incipit della delibera. Che la politica prenda decisioni sentendo i tecnici è nella prassi, assumendosene però la responsabilità pubblica. Le parole di Fontana sono uno scaricabarile vergognoso per chi governa, e diventano ciniche e crudeli nella regione che più d’ogni altra non ha saputo arginare la diffusione del coronavirus. Ciniche perché da bravo avvocato quale Fontana è, utilizza tecnicismi buoni in tribunale ma inaccettabili in politica. Crudeli perché aumentano la distanza tra chi governa e le vittime, lasciate nello sconforto da una politica che prima non è stata capace di prendersi cura dei loro cari e ora è incapace di relazionarsi al dolore. Nella sua apparizione tv Fontana scarica anche la responsabilità dei controlli nelle Rsa, «è dell’Ats – l’Azienda Territoriale Sanitaria – che si è recata sul posto e ha verificato se ci fossero le condizioni o meno». Anche queste sembrano parole pronunciato da un avvocato in tribunale.

Ovviamente non è il presidente della giunta a dover andare a controllare di persona, ma se qualcosa non sta funzionando, ed è questo il caso, deve intervenire con tutto lo sforzo materiale necessario. La Regione Lombardia non lo ha fatto, dalle Rsa operatori e personale medico hanno raccontato dell’assenza di dispositivi di protezione, di indicazioni non chiare, di mancata assistenza logistica e mancato supporto medico.

Fontana però rifarebbe tutto: «Sulle Rsa credo proprio che non abbiamo assolutamente sbagliato niente» ha detto al Tgr Lombardia. «L’Ats doveva controllare le condizioni delle delibere, ossia l’isolamento in singoli reparti e dipendenti dedicati esclusivamente a quei pazienti e, sulla base delle risultanze tecniche, abbiamo portato avanti il provvedimento». Lo rifareste? «Certamente, in quel periodo drammatico che stavamo vivendo».

NELLE RSA LOMBARDE si è consumata una strage, 1.822 i morti ufficiali, quelli reali sarebbero almeno il triplo. Nella sola provincia di Bergamo i decessi nelle Rsa sono stati circa 1.500 secondo la Cgil che ha raccolto i numeri struttura per struttura. La Lombardia ha il 12% dei morti totali nel mondo per Covid secondo l’Oms. Con la delibera dell’8 marzo la giunta lombarda chiedeva alle Rsa di ospitare Covid positivi dimessi dagli ospedali per liberare posti letto. Non era un obbligo e veniva chiesto alle strutture di isolare i pazienti Covid dagli altri.

E ci mancherebbe altro. Ma è così, dicono gli ispettori del ministero della Salute che stanno indagando su quanto accaduto al Pio Albergo Trivulzio, che il Pat è diventato un focolaio della strage silenziosa, perché la Lombardia ha violato le disposizioni nazionali che chiedevano di non far entrare nuovi ospiti nelle Rsa. «Le disposizioni prevedevano che non entrassero dall’esterno possibili soggetti contagiati» ha confermato la sottosegretaria alla salute Sandra Zampa. E se c’è una cosa, una, su cui tutti sono d’accordo dall’inizio è proprio che gli anziani sono i soggetti più a rischio e da tutelare maggiormente. Può essere stato consigliato male Fontana, ma la responsabilità politica delle scelte è sua.

QUELLO DELLE RSA è anche un sistema economico. A chi ha accolto pazienti Covid la Regione ha pagato una retta da 150 euro al giorno, una cifra più alta di quanto pagano mediamente i familiari, tra i 70 e i 90 euro. Enti privati le Rsa, ma accreditati, inseriti nel sistema sanitario regionale e spesso, come nel caso del Trivulzio, controllati dalla politica. Secondo il rapporto annuale dei pensionati della Cisl Lombardia «la Regione non versa la quota sanitaria prevista per legge che dovrebbe essere pari al 50% della retta totale» dice Emilio Didonè, segretario regionale della Fnp Cisl Lombardia. «Così le rette per le famiglie sono sempre più care». In alcuni casi, come all’Auxologico di Milano, si arriva anche a 3 mila euro al mese.

San Galdino

 

San Galdino


San Galdino

Nome: San Galdino
Titolo: Vescovo
Nascita: 1096, Milano
Morte: 18 aprile 1176, Milano
Ricorrenza: 18 aprile
Tipologia: Commemorazione

Nel 1162 Federico Barbarossa, Imperatore di Germania, saccheggia Milano. È il periodo in cui nelle città italiane si sono costituiti i Liberi Comuni e contro queste autonomie lotta appunto il Barbarossa; è il periodo della Lega Lombarda, del giuramento di Pontida, quando i comuni si alleano per resistere all’autorità imperiale e conservare le loro libertà, sostenuti spesso dai vescovi locali. È lotta di potere anche nella Chiesa, lacerata tra Papa Alessandro III e l’antipapa Vittore IV che sostiene l’Imperatore con i cardinali a lui fedeli. Galdino della Sala, nominato da Papa Alessandro arcivescovo di Milano nel 1166, diede il suo appoggio politico alla Lega Lombarda ma si occupò soprattutto dei poveri di Milano, dei diseredati, dei carcerati per debiti. Il Vescovo predicò con grande energia contrò l’eresia catara che sosteneva un rigido contrasto tra il principio del bene e quello del male, dicendo che al male e non a Dio apparteneva ogni forma di possesso e di potere. Galdino morì improvvisamente, dopo aver predicato un’ultima volta, sul pulpito della sua Cattedrale.