Archivi giornalieri: 29 dicembre 2015
Interpelli al Ministero del Lavoro di dicembre 2015 0
Interpelli al Ministero del Lavoro di dicembre 2015 0
La Direzione Generale per l’attività ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha provveduto a pubblicare sul portale ministeriale le risposte ai nuovi interpelli in materia di lavoro del 15, 16 e 22 dicembre.
Gli interpelli numerati dal 27 al 33 del 2015 sono stati posti dall’Assocontact, dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, da Confindustria, Associazione nazionale cooperative di produzione e lavoro, Alleanza delle cooperative italiane, dalla CGIL e dal CNA e riguardano il T.U. Sicurezza sul Lavoro, i licenziamenti collettivi, la responsabilità solidale in materia contributiva, l’esonero contributivo triennale, la DIS-COLL, il lavoro accessorio e e il contributo di solidarietà.
Gli interpelli sono interpretazioni autentiche date dal Ministero del Lavoro rispetto a dubbi o lacune sulla normativa vigente e possono essere posti esclusivamente da associazioni riconosciute a livello nazionale, qui potete trovare la nostra raccolta di interpelli al Ministero del Lavoro.
Interpello numero 27/2015 del 15/12/2015
Destinatario: Assocontact
Istanza: applicazione art. 2, comma 2, D.Lgs. n. 81/2015.
Interpello numero 27/2015 del 15/12/2015 (213,3 KiB, 32 download)
Interpello numero 28/2015 del 15/12/2015
Destinatario: Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro
Istanza: procedura di licenziamento collettivo ai sensi dell’art. 3, comma 3, L. n. 223/1991
Interpello numero 28/2015 del 15/12/2015 (216,3 KiB, 27 download)
Interpello numero 29/2015 del 15/12/2015
Destinatario: Confindustria, Associazione nazionale cooperative di produzione e lavoro, Alleanza delle cooperative italiane
Istanza: responsabilità solidale in materia contributiva – limite di due anni
Interpello numero 29/2015 del 15/12/2015 (159,6 KiB, 17 download)
Interpello numero 30/2015 del 16/12/2015
Destinatario: Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro
Istanza: esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato – Gruppi parlamentari
Interpello numero 30/2015 del 16/12/2015 (169,1 KiB, 13 download)
Interpello numero 31/2015 del 22/12/2015
Destinatario: CGIL
Istanza: accesso DIS-COLL
Interpello numero 31/2015 del 22/12/2015 (159,7 KiB, 19 download)
Interpello numero 32/2015 del 22/12/2015
Destinatario: Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro
Istanza: ambito applicativo del lavoro accessorio – settore marittimo e maestri di sci
Interpello numero 32/2015 del 22/12/2015 (160,2 KiB, 9 download)
Interpello numero 33/2015 del 22/12/2015
Destinatario: CNA
Istanza: regime contributivo previdenziale ed assistenziale del contributo di solidarietà
Interpello numero 33/2015 del 22/12/2015 (246,8 KiB, 9 download)
Corriere della Sera
Il Fatto Quotidiano
San Tommaso Becket
Tommaso nacque a Londra il 21 dicembre 1117. I suoi nobili genitori dotati di molta pietà lo allevarono con gran cura, e lo applicarono allo studio delle lettere nelle quali fece molto progresso.
Perduti i genitori ancora in tenera età, si appassionò per la caccia. Ma Gesù che lo aveva destinato ad essere una fiaccola della sua Chiesa, lo richiamò da quella vita dissipata liberandolo con un miracolo dall’affogare in un fiume durante la caccia al falcone. Studiò lettere e divenne avvocato, ma vedendo le ingiustizie che si commettevano, disgustato da quella professione, abbracciò la vita ecclesiastica ritirandosi a Canterbury.
L’Arcivescovo di questa città, vedendo i rari talenti di Tommaso, lo promosse arcidiacono della sua chiesa. Giunta la fama di lui alle orecchie del re d’Inghilterra Enrico II, questi lo volle presso di sé e lo elesse suo cancelliere.
Morto Teobaldo, arcivescovo di Canterbury, il re pensò subito di elevare a quella dignità il suo cancelliere, che dopo alcune resistenze accettò.
Ma le buone relazioni fra re e arcivescovo durarono poco, perché Tommaso lasciò il cancellierato e pose ogni studio per difendere i beni della chiesa usurpati dal sovrano.
Il re, mutato l’amore in odio, minacciò di deporre il santo Arcivescovo, qualora non avesse desistito dalla difesa dei diritti della Chiesa.
Sono disposto e preparato non solo a perdere la dignità, ma anche la vita, piuttosto che mancare ai miei doveri rispose il Santo.
Vedendosi abbandonato dagli stessi suoi prelati, per sfuggire la morte, si travestì e fuggi in Francia, ai piedi del Pontefice Alessandro III, pregandolo di accettare la sua rinunzia all’arcivescovado di Canterbury.
Enrico III intanto inviava lettere di pugno al re di Francia e al santo Pontefice, minacciando persino coloro che lo avevano accolto. Intervenuto un accordo tra il Papa, il re di Francia e quello d’Inghilterra, l’Arcivescovo potè tornare alla sua sede. Ma se fu ricevuto di cuore da quelli che lo amavano, trovò pure quelli che lo odiavano: e questi non furono contenti finché non lo videro morto.
Calunniarono il Santo presso il re, e questi che covava ancora il suo odio sotto le apparenti correttezze della etichetta, scagliò parole di maledizione contro l’Arcivescovo e contro coloro che nutriti alla sua mensa non erano capaci di liberarlo da costui.
Ciò udito, quattro ufficiali del re si portarono a Canterbury ed assassinarono il santo Arcivescovo in chiesa, durante il vespro.
PRATICA. Difendiamo sempre i diritti della Chiesa.
PREGHIERA. Dio, per la cui Chiesa il glorioso vescovo Tommaso cadde sotto le spade degli empi, deh, fa’ che quanti implorano il tuo aiuto, conseguano lo effetto salutare della loro preghiera.