Archivi giornalieri: 3 dicembre 2015

Patronati

Tagli ai Patronati – Marche, presidi davanti alle sedi provinciali Inps il 4 dicembre

“La Legge di Stabilità per il 2016 introduce nuovi tagli al Fondo Patronati (dopo quelli degli anni scorsi). – si legge in un comunicato diffuso dal Cepa Marche  e dalle Confederazioni sindacali – Un fondo, peraltro, alimentato dai contributi obbligatori dei lavoratori e non dalla fiscalità generale”.

“Con questi ulteriori tagli, – prosegue -si mette a rischio la gratuità dei servizi erogati per conto della Pubblica Amministrazione (pensioni, disoccupazioni, maternità, invalidità civile, infortuni, malattie professionali, titoli di soggiorno per gli immigrati, ecc…), oltre ai posti di lavoro degli operatori dei Patronati”.

“Solo nelle Marche, e solo i Patronati del CE.PA. (ACLI–INAS CISL–INCA CGIL–ITAL UIL) – sottolinea il comunicato – si avvalgono di 200 operatori e di oltre 150 collaboratori per supportare il servizio ai cittadini, nel 2014 hanno elaborato oltre 350.000 pratiche”.

“Tra le più significative: oltre 20.000 pratiche di pensione e 36.000 di ricostituzione, 10.000 prestazioni assistenziali, 80.000 domande di sostegno al reddito, 45.000 pratiche di infortuni sul lavoro e  malattie professionali e 30.000 domande/rinnovi di titoli di soggiorno e ricongiungimenti familiari per immigrati. E’ bene ricordare – ribadisce la nota dei patronati – che, su oltre 100 tipologie di pratiche previste nel paniere dell’attività obbligatoria e gratuita svolta dai Patronati, solo 34 sono remunerate con il Fondo Patronati”.

“Dal 2010, l’INPS ha imposto ai cittadini l’obbligo di accedere ai servizi solo per via telematica, – commenta la nota – senza curarsi della complessità del processo, delle poche conoscenze informatiche per molte persone, della scarsa conoscenza delle complesse procedure per l’accesso alle prestazioni previdenziali e assistenziali del nostro Paese, delegando ai Patronati il supporto necessario alle tutele dei cittadini”.

“I nuovi tagli al Fondo Patronati mettono il sistema  in crisi:  i cittadini saranno costretti a riversarsi in massa direttamente all’INPS per ricevere le tutele che l’Istituto non è più in grado di dare,  – conclude la nota – e in alternativa dovranno mettere mano al portafogli per pagare i servizi che fino ad oggi ricevono gratuitamente.

Per rendere visibili gli effetti che i tagli produrranno, il 4 DICEMBRE 2015 dalle ore 10,00 alle ore 12,30, gli operatori dei Patronati del CE.PA. Marche, insieme ai pensionati e ai delegati sindacali di CGIL-CISL-UIL, effettueranno 5 presidi davanti alle 5 sedi provinciali dell’Inps di Ancona, Pesaro, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno.

CGIL – CISL – UIL Marche

Centro Patronati Marche
ACLI – INAS CISL – INCA CGIL – ITAL UIL

Previdenza complementare

Cgil – E’ necessario rilanciare la previdenza complementare

“E’ necessario rafforzare la previdenza complementare attraverso la contrattazione e con politiche pubbliche  che invece di danneggiarla la promuovano, reimpiegando poi le risorse  nell’economia reale per la crescita del Paese”. Così Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, nel corso degli Stati generali della previdenza complementare convocati ieri da Cgil, Cisl e Uil.

“I fondi registrano risultati positivi per i rendimenti, i bassi costi di gestione e la governance trasparente e partecipata dei lavoratori. Sono frutto delle relazioni industriali e – continua Lamonica – dimostrano il valore del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro anche per la tutela previdenziale e il welfare”. Per la dirigente sindacale occorre quindi “rafforzare la previdenza complementare, promuovendo maggiori adesioni, attraverso la via negoziale. Gli interventi estemporanei del governo – sostiene – hanno rischiato e rischiano, al contrario, di danneggiarla”.

“È necessario – suggerisce Lamonica – innanzitutto riportare la tassazione sui rendimenti all’11% e sviluppare campagne di educazione previdenziale”. Inoltre, secondo la sindacalista, “il patrimonio dei Fondi può diventare una risorsa per il Paese” che “può essere utilizzato per le necessarie politiche di investimento pubblico rivolte alla creazione di nuova occupazione. Ma – precisa – servono trasparenza nel dibattito, sedi di confronto e proposte chiare. La previdenza complementare – conclude Lamonica – integra quella pubblica, su cui è necessario un intervento radicale. Per questo Cgil, Cisl e Uil hanno elaborato una piattaforma comune e il prossimo 17 dicembre terranno attivi interregionali per lanciare una vera e propria vertenza con il governo”.

Legge di Stabilità

Legge di Stabilità: Il 4 dicembre, flash mob a Milano contro i tagli al Fondo Patronati

Nel giorno di chiusura straordinaria degli uffici di Patronato, in programma il 4 dicembre prossimo, Acli, Inas, Inca e Ital terranno un presidio davanti alla sede RAI (Corso Sempione 27) dalle 10.00 alle 12.00 e invitano tutti i cittadini a partecipare ad un flash mob portando ciascuno un paio di scarpe in più che saranno allineate davanti ad una sedia vuota. 

Una protesta originale per dimostrare che con i tagli delle risorse destinate ai Patronati contenuti nella legge di Stabilità molte persone dovrebbero fare i conti con l’impossibilità di questi istituti di poter continuare a garantire la tutela previdenziale e socio assistenziale gratuita.

Infatti, se il parlamento dovesse approvare la riduzione di 28 milioni di euro del Fondo ministeriale, le conseguenze ricadrebbero ineluttabilmente sui cittadini, che saranno lasciati soli in balia di un mercato privato.

“Si tratta – spiegano all’Inca – di un’azione collettiva dal valore simbolico”. Per realizzarla, coloro che vorranno sostenere la protesta sono invitati a portare un paio di scarpe in più (avete capito bene!). Mettetele in borsa , nello zaino o dove vi è comodo…ma portatele! Creeremo una lunga fila immaginaria di persone davanti ad una sedia vuota, quella  che si troveranno davanti tutti gli utenti che oggi si rivolgono con fiducia ai patronati per avere la tutela gratuita nell’esercizio dei diritti”.

Appuntamento, dunque, a Milano, davanti alla sede della RAI in Corso Sempione 27 a partire dalle 10. 

Tagli ai Patronati

Tagli ai Patronati: Ce.Pa. Toscana,”Con approvazione norma effetti devastanti per il welfare”

“Rivedere al più presto la Legge di Stabilità 2016 che, ad oggi, prevede un taglio di 28 milioni di euro ai patronati, che si aggiungono ai 35 milioni dell’anno passato portando a 63 milioni di euro il totale delle risorse in meno in due anni”. A chiederlo, in una lettera indirizzata a tutti i parlamentari toscani è il Ce.Pa. (Acli, Inas, Inca e Ital) Toscana.

Il fondo patronati, spiega Ce.Pa. non è alimentato dalla fiscalità generale, ma attraverso il prelievo sui contributi versati dai lavoratori agli enti previdenziali. 

“Stornando una parte di questi contributi sulla fiscalità – scrive nella lettera il Ce.Pa. Toscana – si compie una operazione volta solo ed esclusivamente a incamerare nuove risorse che per legge sono destinate al funzionamento dei patronati”.

“I servizi da noi erogati, per conto dello Stato o degli enti – aggiunge il Ce.Pa. – permettono un risparmio di 269 milioni di euro per la pubblica amministrazione; per ogni euro speso per i patronati lo Stato risparmia 0,68 euro garantendo a milioni di cittadini l’accesso gratuito a diritti socio previdenziali che la Corte Costituzionale ha ribadito con la sentenza n. 42 del 2000. Se la norma venisse approvata – spiega il Ce.Pa. – avrebbe un effetto devastante sul sistema patronati che in Italia dà lavoro a circa 12.000 persone, rappresentando per milioni di cittadini (anziani, disoccupati, lavoratori ecc.) un punto di riferimento importantissimo a cui rivolgersi per accedere ai servizi di welfare”.

rassegna sindacale

del 03/12/2015

Pagliaro (Cgil Sicilia): serve risposta immediata per precari siciliani

02 dicembre 2015 ore 19.25

Pesaro, 4/12 iniziativa in memoria di Adele Bei

Lo Spi Cgil promuove una pubblicazione e un incontro per ricordare la sindacalista e partigiana, tra le 21 “madri costituenti” della Repubblica 
02 dicembre 2015 ore 19.12

Modello contrattuale: prosegue il confronto tra Cgil, Cisl e Uil

Seconda tappa del percorso per le tre segreterie confederali impegnate per la costruzione di una proposta condivisa da presentare alle imprese. Registrati “ulteriori punti di convergenza” su centralità del Ccnl e rafforzamento del II livello 
02 dicembre 2015 ore 18.47

Gruppo Fs: le privatizzazioni rischiano di “frenare” il treno da 389 km/h

Secondo la Filt Cgil Toscana la sinergia fondamentale tra Italcertifer, Trenitalia e RFI per raggiungere risultati di eccellenza è messa a rischio dal progetto di “spacchettamento” del gruppo 
02 dicembre 2015 ore 18.04

Reggio Calabria: inaugurata sede Cgil all’interno dell’Azienda ospedaliera

02 dicembre 2015 ore 17.57

Cgil Potenza: a gennaio via alla consultazione sul nuovo Statuto

02 dicembre 2015 ore 17.48

Pesaro, lavoratori Megas.net impugnano licenziamenti

02 dicembre 2015 ore 17.13

Lombardia, sindacati chiedono incontro a Regione su Eni

02 dicembre 2015 ore 17.11

Slc Cgil e Inca: lavoratori sport e spettacolo alle prese con disservizi Inps

02 dicembre 2015 ore 17.08

Crisi Open.Co e Lavoranti in Legno: si attende il piano industriale

Centinaia di lavoratori interessati 
02 dicembre 2015 ore 16.57

Rilanciare la previdenza complementare, cambiare quella pubblica

Lamonica (Cgil) agli Stati generali della previdenza complementare delle confederazioni: riportare la tassazione all’11%. Fillea: sindacati uniti per cambiare la legge. Dati Covip: 6,5 mln di iscritti alla previdenza integrativa 
02 dicembre 2015 ore 16.38

Caprari Modena: riprendono gli scioperi

02 dicembre 2015 ore 16.22

Piombino in piazza per la ex Lucchini

La giornata di stop e il corteo. La preoccupazione degli operai e dei sindacati per un piano industriale che Aferti e Mise non portano avanti. Landini (Fiom): “Basta chiacchiere, servono atti concreti” 
02 dicembre 2015 ore 16.13

Don Gnocchi: Cgil Cisl Uil, 11/12 sciopero nazionale

02 dicembre 2015 ore 16.03

Pensioni: Fillea, sindacati uniti per cambiare legge 

02 dicembre 2015 ore 15.58

Gorizia, appello dei pensionati Cgil: un’Europa senza muri

02 dicembre 2015 ore 15.46

Consumatori: le tariffe aumentano in modo esponenziale

02 dicembre 2015 ore 15.32

E. Romagna: Crisi Open.Co e Lavoranti Legno: sindacati, cooperazione presenti piano industriale

02 dicembre 2015 ore 15.29

Flc Cgil Sardegna, Ivo Vacca è il nuovo segretario

02 dicembre 2015 ore 15.19

Sicilia: Cgil e Auser, troppi ritardi su piano triennale handicap

02 dicembre 2015 ore 15.11

Cartiera di Arsiero Ngp (Vicenza), riprende l’attività

Baù (Slc Cgil): “Ottimo risultato” 
02 dicembre 2015 ore 15.07

Bologna, lavoratori approvano Ccnl chimico industria

02 dicembre 2015 ore 14.46

Cgil Toscana: buona scuola o scuola “alla buona”? Grave carenza personale Ata

02 dicembre 2015 ore 14.43

Riforma del capitalismo, il ruolo strategico dello Stato

Nell’avvicendarsi di tutti i grandi cicli tecnologici e nella spinta verso le innovazioni fondamentali l’intervento dello Stato è decisivo, non solo “facilitatore”, ma creatore diretto, motore e traino dello sviluppo 
02 dicembre 2015 ore 13.45

Infrastrutture: senza risorse non si riparte

Solari (Cgil) a RadioArticolo1: “Anzichè privatizzare i grandi gruppi per fare cassa, servono investimenti, soprattutto quelli più innovativi, di processo e prodotto, se si vuole davvero puntare allo sviluppo. La stessa ricetta vale per l’occupazione” 
02 dicembre 2015 ore 13.23

Teatro Vittorio Emanuele (Messina), indetto stato agitazione

02 dicembre 2015 ore 13.12

Monier (Matera), allarme per futuro azienda

02 dicembre 2015 ore 12.58

Supermercati Effe3 (Como), firmato accordo per cigs

02 dicembre 2015 ore 12.42

Cgil Piacenza, al via XII edizione “Musica al Lavoro”

02 dicembre 2015 ore 12.33

L’Italia spaccata dalla crisi

L’analisi del benessere equo e sostenibile dell’Istat è la fotografia di un paese diviso. Il nord cresce mentre il sud è fermo. I giovani sono esclusi dal mondo del lavoro, i neet aumentano a dismisura. Differenze anche su scuola, ambiente e salute 
02 dicembre 2015 ore 12.27

Consorzio Asi Gioia Tauro, 3 dicembre sciopero

02 dicembre 2015 ore 12.01

Solo un mese per salvare la Tsw di Chiusi

L’allarme della Fiom Cgil: fare presto per dare speranza a 25 lavoratori in cassa integrazione 
02 dicembre 2015 ore 11.27

Difesa: il ministro Pinotti ignora i lavoratori civili

02 dicembre 2015 ore 11.24

Piemonte: iniziative contro tagli a patronati

02 dicembre 2015 ore 11.20

Lazio: consorzi di bonifica, situazione al collasso

02 dicembre 2015 ore 11.15

Filcams: il lavoro festivo non è un obbligo

02 dicembre 2015 ore 10.51

Modena: il 3/11 sciopero alla Kuehne Nagel

02 dicembre 2015 ore 10.31

Fiom Puglia: Cillis segretario generale

02 dicembre 2015 ore 10.25

Trapani: Poste Italiane, sciopero a oltranza dipendenti pulizie

02 dicembre 2015 ore 09.37

Senza regole non si va lontano

Finanziamenti e incentivi sono fondamentali per stimolare un settore in crescita dalle molte potenzialità. Ma, come ha dimostrato la chiusura di Eber Pop sta ormai divenendo chiaro a molti che senza una regolamentazione i rischi sono troppo alti 
02 dicembre 2015 ore 09.31

Ast a un anno dall’accordo: il futuro va chiarito

Fiom e Cgil Umbria si confrontano a Terni con Regione e governo sulle prospettive delle acciaierie. Emerge una richiesta comune: quali sono le reali intenzioni di Thyssen? La multinazionale dica se vuole restare e investire, oppure risanare per poi vender 
02 dicembre 2015 ore 09.28

Cagliari: Iperpan, 80 dipendenti rischiano il posto

02 dicembre 2015 ore 09.23

Anche in Italia cresce la sharing economy

Il lavoro è divenuto un vero e proprio bene da scambiare, ma soprattutto da condividere. E accanto al lavoro c’è anche la formazione. È un mercato senza leader e in pochi ancora hanno un giro d’affari significativo. Solo il 7% ha oltre 500.000 utenti 
02 dicembre 2015 ore 09.15

Riforma del capitalismo, convegno a Roma

Presentazione e dibattito del volume Ediesse, realizzato con il contributo dei dirigenti sindacali ed economisti che compongono il Forum Cgil dell’economia. Appuntamento a Roma alle ore 14. Conclude i lavori il segretario generale Susanna Camusso 
02 dicembre 2015 ore 08.54

Firenze: assemblea provinciale del personale Ata

02 dicembre 2015 ore 08.46

RadioArticolo1, i programmi di mercoledì 2 dicembre

02 dicembre 2015 ore 08.38

San Francesco Saverio

 

 


San Francesco Saverio

Nome: San Francesco Saverio
Titolo: Sacerdote
Ricorrenza: 03 dicembre
Protettore di:marinai, missionari, missioni

Il giorno 7 aprile dell’anno 1506, nel castello di Saverio, nella Navarra, nasceva colui che Urbano VIII chiamerà « l’Apostolo delle Indie », S. Francesco Saverio. 

Fin dall’adolescenza si applicò con amore appassionato allo studio delle lettere, nelle quali conseguì ottimi risultati. Già professore di Filosofia nel collegio di S. Barbara in Parigi, si incontrò per provvidenza di Dio con S. Ignazio di Loyola. Questi gli ripeteva instancabilmente la sentenza evangelica: « Che giova all’uomo acquistare il mondo intero, se poi perde la sua anima? ».

Coll’aiuto della grazia il santo fondatore dei Gesuiti lo indusse a riflettere bene su ciò, facendogli comprendere la verità e l’importanza di questa massima, tanto che egli abbandonando ogni progetto mondano, si diede con tutte le sue energie alla causa santa del Signore, sotto l’esperta guida di S. Ignazio. Frattanto Francesco divenne diacono e finalmente, dopo due mesi di aspre penitenze, potè celebrare con indicibile effusione di cuore, la sua prima Messa. 

In questo frattempo Giovanni III, re del Portogallo, avendo udita la fama dei compagni di Ignazio, ne chiese alcuni per mandarli missionari nelle Indie orientali. 

Ignazio saputo questo e illuminato dal cielo, scelse il Saverio, il quale accettò volentieri la missione affidatagli. 

Ricevuta la benedizione papale, partì e arrivò felicemente a Goa, principale città delle Indie, che fu la prima a ricevere i frutti della parola di Francesco. Da Goa passò a Malacca, indi a Trovancore e nelle terre circostanti: dovunque l’apostolo infaticabile operava conversioni e prodigi. 

Il suo zelo veramente non ebbe confini. Si spinse fin nel Giappone, dopo esser ritornato a Goa, per rivedere le cristianità già fondate, e colà pure il divino seme produsse molti buoni frutti. 

Sebbene esausto di forze, concepì il progetto di inoltrarsi nella immensa Cina, e lo aveva quasi attuato, quando il Signore, contentandosi dell’eroico suo proposito, lo chiamò a sò nella gloria. 

Questo Santo, tanto insigne, si distinse in tre virtù in modo particolare. Nel suo grande zelo : un unico desiderio aveva: saziare il Cuore di Gesù famelico di anime. Per questo ideale, non badò a sacrifici, a lacrime, ad umiliazioni, a dolori, a sangue. Si distinse ancora per l’ubbidienza eroica ch’egli abbracciò nonostante gli ordinasse di abbandonare i suoi cari, la famiglia e la terra natia, per andare solo, lontano, verso luoghi sconosciuti. 

Fu eroico inoltre il suo spirito di sacrificio che lo portò ad un amor di Dio tanto grande da fargli spostare due costole dalla parte del cuore. 

Morì su uno scoglio arido e desolato di fronte alla Cina, avendo per unica compagnia e conforto un servo indigeno. Moltiplicandosi i miracoli ricevuti per sua intercessione, fu elevato agli onori degli altari e proclamato celeste protettore di tutte le missioni cattoliche. 

PRATICA . _ Una preghiera e una offerta per le missioni cattoliche. 

PREGHIERA. — Signore, che per mezzo del tuo servo Francesco Saverio, hai voluto aggregare alla tua Chiesa nuovi popoli. concedi a noi di imitare nell’esempio delle virtù colui di cui ammiriamo i meriti. Bibl., CONNOR, Invoca il Saverio, Ed. Paoline. 

Lascia un pensiero su San Francesco Saverio