Archivio mensile:maggio 2015
Risultati filtrati per Messaggi
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Sono stati trovati circa 1532 risultati nella categoria Messaggi
Messaggio n. 3454 del 21-05-2015
Oggetto: Verifica della regolarità contributiva ai fini della fruizione dei benefici normativi e contributivi. Notifica dei preavvisi di irregolarità.
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Messaggio n. 3452 del 21-05-2015
Oggetto: Modalità di rilascio della Certificazione Unica 2015 per i pensionati residenti all’estero.
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Messaggio n. 3448 del 21-05-2015
Oggetto: Art. 5 D.L. 91/2014, convertito con modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n. 116. Incentivo per l’assunzione di giovani lavoratori agricoli. Adempimenti dei datori di lavoro e delle Sedi.
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Messaggio n. 3446 del 21-05-2015
Oggetto: Modello IG Str Aut- cod. SR41. Eliminazione del quadro D
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Messaggio n. 3363 del 19-05-2015
Oggetto: Circolare n. 90 del 6 maggio 2015. ERRATA CORRIGE
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Messaggio n. 3321 del 15-05-2015
Oggetto: Cure termali 2015. Aggiornamento elenchi strutture convenzionate.
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Messaggio n. 3284 del 14-05-2015
Oggetto: Istruzioni di compilazione della per le aspettative di cui alla Circolare n. 81 del 22/04/2015.
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Messaggio n. 3244 del 12-05-2015
Oggetto: Ammortizzatori sociali in deroga – D.I. 89936 dell’8 maggio 2015
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Messaggio n. 3096 del 06-05-2015
Oggetto: Misura della contribuzione correlata per i lavoratori in esodo ex articolo 4 della legge n. 92/2012. Domande presentate a decorrere dal 1° maggio 2015.
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Messaggio n. 3092 del 06-05-2015
Oggetto: Gestione Artigiani e Commercianti – Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti – Sezione Comunicazione bidirezionale
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Categoria: Messaggi
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Categoria: Sentenze
- Normativa numero 15914Versamento degli oneri relativi ai piani di ammortamento scaturiti da provvedimenti di riscatto e di ricongiunzione, nelle ipotesi di impossibilità…
Categoria: Normativa
- SR37Dichiarazione del datore di lavoro ai fini della concessione dell’indennità di disoccupazione o di mobilità.
Categoria: Modulistica
INFORMAZIONI DALLE PA
DA ‘WWW.IPSEMA.GOV.IT’
- Statistiche AwStats
- Istruzioni per l´autoliquidazione del premio 2012/2013 – Settore Navigazione
- Sala Stampa
DA ‘WWW.ENPAIA.IT’
- Enpaia – Archivio notizie
- Enpaia – GESTIONE ORDINARIA: CIRCOLARE ENPAIA N° 1 – 3 FEBBRAIO 2012
- Enpaia – Modalità e tempi di versamento dei contributi sospesi a seguito degli eventi di maggio 2012
DA ‘WWW.LAVORO.GOV.IT’
il manifesto
il Fatto Quotidiano
San Desiderio
San Desiderio di Langres (o da Genova)
Non di uno solo, ma di due Desideri fanno memoria oggi i calendari, o meglio il Martirologio Romano, perché nessuno dei due Santi è segnato nel Calendario della Chiesa universale.
Questi due Santi di nome Desiderio potrebbero essere fratelli gernelli: ambedue francesi, ambedue Vescovi, ambedue Martiri. Li divide, però, una distanza di due secoli esatti, perché il primo fu ucciso nel 407, mentre l’altro cadde duecent’anni dopo, nel 607.
Il Desiderio più anziano fu Vescovo di Langres, quando i feroci Vandali, barbari e Ariani, invasero la Francia. Assediata la città, i Vandali poterono conquistarla con grave difficoltà, perché i cittadini si batterono con indomito valore. Gli aggressori se ne vendicarono nel saccheggio, che fu d’inaudita ferocia. li Vescovo Desiderio cercò di mitigare le violenze, supplicando il capo dei barbari in nome del suo popolo. Gli presentò un Vangelo, ma il Vandalo, che pur era cristiano, anche se eretico, ordinò che il Vescovo fosse colpito a morte. Il libro del Vangelo fu macchiato dal suo sangue.
Non diversa fu la vicenda del secondo Desiderio, Vescovo di Vienne, nel Delfinato. Sul conto di lui e della sua attività apostolica possediamo diversi documenti. Sappiamo, tra l’altro, che fu zelante riformatore dei costumi ec-clesiastici nella propria diocesi.
Ma soprattutto egli si batté per convertire a miglior vita i Sovrani del tempo, ai quali rimproverò la condotta scandalosa. Incorse così nell’ira dei potenti, che una prima volta lo mandarono in esilio su un’isola, e più tardi, reintegrato nella sua dignità, lo fecero arrestare nella cattedrale.
Per strada, i soldati che lo trascinavano, andando forse al di là degli ordini avuti dal sovrano, lo massacrarono con le pietre, per finirlo poi a colpi di bastone. Anch’egli perciò venne onorato come Martire, soprattutto nella cit-tadina dove era stato ucciso, che più tardi prese il nome del Santo.
Questi due Santi sono i più noti tra quelli una decina in tutto chiamati Desiderio. In francese, tale nome suona Didier, ed è assai diffuso, sia nella toponomastica sia come nome di Battesimo. Più raro è invece in Italia il nome di Desiderio, portato da un celebre scultore fiorentino del ‘400, Desiderio da Settignano.
Eppure non tutti i Santi di nome Desiderio sono francesi come i due di oggi. Altri sono ricordati a Pistoia, a Pozzuoli, a Piacenza e a Gignese, in provincia di Novara. Il loro culto, però, ha avuto minor diffusione, limitando perciò anche la diffusione di questo bel nome, che esprime sia il desiderio di un figlio terreno, sia quello della sua eterna salvezza.
Le Monde
riforma pensioni
Riforma Pensioni, da 62 anni con penalizzazioni
Riforma Pensioni nella Legge di Stabilità, con uscita anticipata dal lavoro a 62 anni di età e assegno ridotto di almeno il 20%: le ultime ipotesi di Governo e le altre proposte di legge allo studio.
Il dubbio non è più “se” o “quando” ma “come”: in materia di Riforma Pensioni il premier Matteo Renzi e il ministero dell’Economia Carlo Padoan hanno ribadito a più riprese che il Governo, con la prossima Legge di Stabilità 2016, metterà a punto una nuova revisione del sistema pensionistico, che si concentrerà sulla flessibilità in uscita. Le anticipazioni mettono in luce i limiti e le rigidità della Riforma Fornero, con la conseguente necessità di individuare nuovi meccanismi per favorire forme di prepensionamento.
=> Riforma Pensioni nella Legge di Stabilità 2016
Il premier ha anticipato l’ipotesi di andare in pensione con qualche anno di anticipo in cambio di una riduzione dell’assegno. Fra le proposte più concrete di riforma spicca il prepensionamento con quattro anni di anticipo, quindi a 62 anni, con una decurtazione dell’assegno del 20%, per i contribuenti che calcolano la pensione interamente con il contributivo. Nel caso di calcolo misto, invece, ci sarebbe un’ulteriore penalizzazione intorno del 12%. Al di là delle ipotesi, ci sono diverse proposte di legge alla Camera, vediamole.
=> Calcolo pensione con il sistema contributivo misto
Proposta Damiano
Prevede la possibilità di ritirarsi con un minimo di 62 anni di età e 35 di contributi, con unapenalizzazione che riguarderebbe solo la parte retributiva. Con il requisito minimo, la penalizzazione dell’assegno sarebbe pari dell’8% e scenderebbe progressivamente con l’alzarsi dei requisiti. Esempi: chi si ritira a 62 anni, ma con 36 di contributi, subirebbe un taglio del 7,7%, che scende fino al 3% nel caso di 40 anni di contributi. Con 41 di contributi, non ci sarebbe più nessuna penalizzazione e ci si potrebbe sempre ritirare, indipendentemente dall’età.
Quota 100
Esistono due proposte, avanzate da Damiano e dalla Lega Nord. Entrambe, prevedono di ripristinare il sistema delle quote e concedono la possibilità di pensione anticipata per chi, appunto, sommando età anagrafica e anni di contribuzione raggiunge quota 100.
- La proposta Damiano prevede che il requisito minimo anagrafico sia di 62 anni e il minimo contributivo di 35 anni. Rispettando questi paletti, bisogna raggiungere 100, quindi, ad esempio, con 62 anni di età ci vorrebbero 38 anni di contributi, con 63 anni, 37 anni di contributi, con 64 anni, 36 anni contributi, e così via. La decorrenza sarebbe immediata, senza applicazione di ulteriori finestre mobili (quindi, la pensione decorrerebbe dalla maturazione del requisito). Par di capire che non ci sarebbero in questo caso penalizzazioni dell’assegno.
- La proposta della Lega (DDl 2955) è molto simile, ma i paletti sono più bassi: 58 anni di età e 35 di contribuzione. La somma deve sempre fare 100, quindi, a 58 anni di età sarebbero necessari 42 anni di contribuzione, a 59 anni 41 anni di contributi e così via.
Sulla stessa linea del Governo, proposte di legge a parte, anche Tito Boeri, presidente INPS.
=> Riforma Pensioni INPS: le anticipazioni di Boeri
Opzione donna
E’ un’altra proposta della Lega Nord, che prevede per le sole donne la possibilità di andare in pensione a 57 anni e tre mesi, con almeno 35 anni di contributi, rinunciando all’intera parte retributiva, quindi con un assegno calcolato con il solo sistema contributivo.
La situazione attuale
In base alle regole attualmente in vigore, l’età minima pensionabile è pari a 63 anni e 9 mesi per le donne dipendenti del privato, 64 anni e nove mesi per le lavoratrici autonome, 66 anni e tre mesi per gli uomini dipendenti del privato e per gli autonomi. Per la pensione dianzianità, ci vogliono invece 42 anni e sei mesi per gli uomini e 41 anni e sei mesi per le donne. Dall’anno prossimo, scattano i nuovi requisiti, sia per le pensioni di vecchiaia sia per quelle di anzianità.
=> I nuovi requisiti per la pensione dal 2016
ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE22/05/2015
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Esperto Pensioni
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 116 de 21 maggio 2015 è stato pubblicato il DL 21 maggio 2015, n. 65 (concernente “Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR”), con il quale il Governo ha, tra l’altro, dato attuazione alla Sentenza n. 70/2015 della Corte costituzionale.
Con l’articolo 1 del citato DL il Governo ha riscritto il comma 25 dell’articolo 24 del DL n. 201/2011 (dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale) attribuendo la perequazione al costo vita anche alle pensioni d’importo compreso tra tre volte e sei volte il trattamento minimo INPS. La perequazione al costo vita è attribuita con un criterio analogo alla perequazione già attribuita per gli anni 2014 e 2015 in base all’articolo 1, comma 483, della legge n. 147/2013: non più per scaglioni d’importo ma con riferimento all’intero importo della o delle pensioni facenti capo allo stesso soggetto.
A mio avviso per gli anni 2012 e 2013 la perequazione al costo vita dovrebbe essere attribuita in base ai seguenti prospetti:
Perequazione 1-1-2012 |
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Con riferimento all’importo mensile della pensione spettante nell’anno 2011 |
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Fino a |
Tra € 1.405,05 |
Tra € 1.873,40 |
Tra € 2.341,75 |
Oltre |
+ 2,70% |
+ 1,08% |
+ 0,54% |
+ 0,27% |
Incremento nella misura tale da raggiungere l’importo di |
|
comunque fino a concorrenza di |
comunque fino a concorrenza di |
e comunque fino a concorrenza di |
Perequazione 1-1-2013 |
||||
Con riferimento all’importo mensile della pensione spettante nell’anno 2012 |
||||
Fino a |
Tra € 1.443,00 |
Tra € 1.924,00 |
Tra € 2.405,00 |
Oltre |
+ 3,00% |
+ 1,20% |
+ 0,60% |
+ 0,30% |
Incremento nella misura tale da raggiungere l’importo di |
|
comunque fino a concorrenza di |
comunque fino a concorrenza di |
comunque fino a concorrenza di |
Con lo stesso articolo 1 del DL 21 maggio 2015, n. 65, è stato aggiunto il comma 25-bis all’articolo 24 del DL n. 201/2011 con il quale viene disposto, tra l’altro, che l’importo della perequazione relativo agli anni 2012 e 2013, per le pensioni d’importo compreso tra tre volte e sei volte il trattamento minimo INPS, è riconosciuto:
– per gli anni 2014 e 2015 nella misura del 20 per cento;
– dall’anno 2016 nella misura del 50 per cento.
Gli arretrati, relativi alla perequazione 2012 e 2013 e all’incremento 2014 e 2015, saranno liquidati d’ufficio con effetto dal 1° agosto 2015. Riteniamo che per le pensioni non più in pagamento (decesso del titolare senza diritto alla reversibilità) gli arretrati, patrimonio del defunto, dovranno essere richiesti dagli eredi.
Il Decreto-legge in oggetto contiene altri importanti provvedimenti dei quali è utile prenderne atto.
Coloro che avessero bisogno di informazioni con riferimento alla propria pensione sono pregati di rivolgersi alla sede locale del Sindacato Pensionati o alla sede locale del Patronato. Consigliamo, però, di attendere la pubblicazione della Circolare INPS con le disposizioni attuative del Decreto-legge.
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Stante l’incertezza sulla definizione della settima procedura di salvaguardia o di altro provvedimento per consentire l’accesso al pensionamento a coloro che sono rimesti senza lavoro e senza pensione laRete dei Comitati degli “esodati” ha convocato un ulteriore presidio a Roma davanti all’ingresso INPS con successivi presidi alle sedi dei principali quotidiani nazionali per il giorno 28 MAGGIO 2015 ORE 10.
Chi è nelle condizioni di poter partecipare è opportuno che sia presente.
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Con la Circolare n. 93 dell’8 maggio 2015 l’INPS ha fornito informazioni per la richiesta del c.d. “bonus bebè”.
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Con la Circolare n. 64 del 30 marzo 2015 l’INPS ha comunicato gli importi e le condizioni per il diritto all’assegno per il nucleo familiare e all’indennità di maternità concessi dai Comuni.
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Con la Circolare n. 2/2015 il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione ha fornito ulteriori precisazioni in merito alla soppressione del mantenimento in servizio.
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Sulla Gazzetta Ufficiale n. 99 del 30 aprile 2015 è stato pubblicato il Decreto n. 88332 relativo al prolungamento dell’intervento di tutela del reddito per le mensilità residue ricadenti nell’anno 2015.
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rassegna.it
Newsletter del 22/05/2015
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Anpi
Festa nazionale Anpi a Carpi
Si svolgerà a Carpi (Mo) dal 30 maggio al 2 giugno la quarta festa nazionale dell’Anpi. “E’ il 70mo anniversario della Liberazione e svolgere questa iniziativa in un luogo la brevissima distanza dal Campo di Fossoli, gestito dai fascisti e di “smistamento” per destinazioni terribili – i campi di sterminio in Germania – assume un significato particolarmente pregnante. Saranno quattro giorni ricchi di incontri, dibattiti, eventi musicali e teatrali da cui uscirà un quadro del Paese, nonché una rappresentazione significativa dello stato attuale dell’Associazione” – ha detto il presidente Carlo Smuraglia.
Tante le tematiche dei forum politico-culturali in programma: dal punto sul contrasto giuridico e politico ai neofascismi, alle modifiche della Costituzione, dal contributo del sud alla Liberazione, all’emancipazione femminile fino alla tavola rotonda sul “significato del 2 giugno oggi” condotta da Gad Lerner con Susanna Camusso, Cecilia Strada e Francesca Chiavacci.