Archivio mensile:maggio 2015

Pentecoste

Pentecoste


Pentecoste

Nome: Pentecoste
Ricorrenza: 24 maggio

« …Vi dico la verità, è meglio per voi che me ne vada, perché se io non vado, non verrà a voi il Consolatore; quando sarò andato, ve lo manderò e venendo, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio ». Così aveva detto Gesù agli Apostoli poco tempo prima di salire al cielo.

Come nella creazione dell’uomo cooperarono tutte le tre Persone della SS. Trinità, così pure nella redenzione doveva cooperare il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Già aveva cooperato il Padre con la preparazione remota e col mandare il suo unico Figlio; aveva cooperato Gesù Cristo con la sua passione e morte: ora doveva cooperare lo Spirito Santo, col vivificare, sostenere e santificare le anime. 

Asceso Gesù al cielo, gli Apostoli si radunarono nel cenacolo e con Maria Vergine si prepararono a ricevere il Consolatore promesso. 

All’alba del decimo giorno un forte rumore scosse la casa, e in un attimo tutte le 120 persone che si trovavano radunate nell’ampia sala attorno a Maria, si inginocchiarono tremanti ed ecco che sopra le loro teste comparve un globo di fuoco dividendosi in tante fiammelle che andarono a posarsi su ciascuno, mentre una candida colomba aleggiava sul capo di Maria. « Repleti sunt omnes Spiritu Sancto, et coeperunt loqui variis linguis ». « Furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare diverse lingue ». 

Ammirabile discesa d’amore, meravigliosa opera dello Spirito: quale cambiamento, quale rigenerazione produsse! 

Gli Apostoli, che ancora pensavano a un regno temporale del Messia, son diventati spirituali; da deboli e timidi pieni di forza e coraggio, poichè la grazia dello Spirito Santo li ha resi giusti, fedeli, umili, vincitori del mondo. 

E mentre prima si erano nascosti ed avevano abbandonato il Maestro nella passione, ora si dividono il mondo, predicano a tutti Gesù risorto, rinfacciano a tutti i loro peccati e i vizi e non risparmiano neppure gli stessi crudeli imperatori, e anche nei più atroci tormenti non cessano di predicare Gesù. 

S. Pietro, che pur costituito da Gesù capo della Chiesa, era stato vinto da una semplice servetta ed aveva rinnegato Gesù, ora dà inizio alla predicazione e converte subito 3.000 Giudei. Da quel giorno lo zelo degli Apostoli non conobbe confini. 

E quella Chiesa fondata da Gesù, che sembrava essere travolta dalla bufera che accompagnò la sua morte, colla venuta dello Spirito Santo si rianima, si fortifica, esce da quelle mura, cominciando a far proseliti e stendendo le sue tende dall’uno all’altro mare. 

Persecuzioni di ogni genere, calunnie, eresie, scismi, si scatenarono in ogni tempo contro la Chiesa, contro il Papa, ma essa assistita, confortata e aiutata dallo Spirito Santo, ha resistito impavidamente. 

Morirono i persecutori, i malvagi ministri di Satana, si spensero le diverse sette antireligiose, ma la Chiesa, opera di Dio, rimase, come « torre ferma che non crolla mai ». 

PRATICA. Invochiamo in questa giornata i doni dello Spirito Santo. 

PREGHIERA. O Signore, che quest’oggi con l’illustrazione dello Spirito Santo hai ammaestrato i cuori dei fedeli, dà a noi di gustare per mezzo dello Spirito ciò che è bene e di godere sempre della Sua consolazione

La guerra italiota e le migliaia di Sardi morti

All’isola il triste primato della media più alta di morti

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Esattamente  cento anni fa il 24 maggio 1915 l’Italia entrava in guerra. Una “strage inutile”, “una spaventosa carneficina” la definirà il papa Benedetto XV. Un valente sardo come Emilio Lussu – che proprio in quella guerra acquisterà prestigio e fama – parteciperà alla Guerra con entusiasmo, da interventista convinto e “chiassoso”, giustificandola “moralmente e politicamente”.

Al fronte però sperimenterà sulla propria pelle l’assurdità e l’insensatezza della guerra: con la protervia, ottusità e stupidità dei generali che mandano al macello sicuro i soldati; con i miliardi di pidocchi, la polvere e il fumo, i tascapani sventrati, i fucili spezzati, i reticolati rotti, i sacrifici inutili. Ma soprattutto con l’olocausto degli uomini sfracellati e le foreste zeppe di crani nei cimiteri militari; con i 13.602 sardi morti su 100 mila pastori, contadini, braccianti chiamati alle armi: i figli dei borghesi, proprio quelli che la guerra la propagandavano come “gesto esemplare” alla D’Annunzio o, cinicamente, come “igiene del mondo” alla futurista, alla guerra non ci sono andati. La retorica patriottarda e nazionalista sulla guerra come avventura e atto eroico, va a pezzi. “Abbasso la guerra”, “Basta con le menzogne” gridavano, ammutinandosi con Lussu, migliaia di soldati della Brigata Sassari il 17 Gennaio 1916 nelle retrovie carsiche, tanto da far scrivere allo stesso Lussu – in «Un anno sull’altopiano» – “Il piacere che io sentii in quel momento, lo ricordo come uno dei grandi piaceri della mia vita”.

Anche perché, in cambio dei 13.602 sardi morti in guerra, (1386 morti ogni diecimila chiamati alle armi, la percentuale più alta d’Italia, la media nazionale infatti è di 1049 morti) – per non parlare delle migliaia di mutilati e feriti – ci sarà il retoricume delle medaglie, dei ciondoli, delle patacche. Ma la gloria delle trincee – sosterrà lo storico sardo Carta- Raspi – “non sfamava la Sardegna”.

Nascerà dalla sua esperienza sul fronte l’opposizione netta, radicale, decisa di Lussu alla guerra: ”di guerre non ne vogliamo più – scriverà – e vogliamo collaborare e allontanare la guerra vita natural durante nostra e dei nostri figli e a renderla impossibile per sempre, disarmandola”.
 

 

Portale lavoro regione lazio

 

AVVISI E BANDI

OFFERTE DI LAVORO

 

STAGE – TIROCINI – BORSE DI STUDIO

29/04/15 –  Informazioni utli – COM2: corso gratuito per tecnico della promozione di eventi 2015

27/04/15 –  Opportunità di reddito – Comune di Milano: 3 premi di laurea sui temi della corruzione e della criminalità

23/04/15 –  Opportunità di reddito – Marriott Hotel: giovani per nuove strutture alberghiere

21/04/15 –  Opportunità di reddito – ASSOFIN: 10 borse di studio per neolaureati in materie economico-giuridiche e statistiche

20/04/15 –  Opportunità di reddito – Agenzia Europea per i Medicinali (EMA): tirocini a Londra per laureati

17/04/15 –  Opportunità di reddito – Centro per l’Impiego Porta Futuro: 53 tirocini nelle vendite

17/04/15 –  Informazioni utili – CPL Healthcare: giornata informativa per infermieri

15/04/15 –  Opportunità di reddito – Centro per l’Impiego di Velletri: 8 educatori professionali

14/04/15 –  Opportunità di reddito – Ikea: percorso formativo per laureati under 27

10/04/15 –  Opportunità di reddito – Agenzia Industrie Difesa: 30 tirocini post diploma per addetti chimico fisici

09/04/15 –  Opportunità di reddito – Gruppo Pam: tirocini per laureati in economia e architettura

08/04/15 –  Informazioni utili – Alitur: Career Day per laureati in tutte le discipline

06/04/15 –  Informazioni utili – World Education Program (WEP): 3 borse di studio

02/04/15 –  Opportunità di reddito – Virtus Italia: 48 volontari per il Servizio Civile Nazionale

01/04/15 –  Informazioni utili – Roma Capitale: corso di qualifica per 215 assistenti familiari

26/03/15 –  Informazioni utili – Provincia di Latina: corso per imprenditori agricoli

25/03/15 –  Informazioni utili – Roma Capitale: selezione per pratica forense

23/03/15 –  Opportunità di reddito – Legambiente: concorso fotografico a premi “Coste e fiumi – paesaggi in mutazione”

23/03/15 –  Opportunità di reddito – Servizio Civile Nazionale: 876 volontari

20/03/15 –  Opportunità di reddito – La Sapienza: 4 borse di collaborazione per studenti

18/03/15 –  Informazioni utili – Amnesty International e Associazione 21 Luglio: corso di formazione per rom e sinti

16/03/15 –  Informazioni utili – Magica: corsi gratuiti sulla creazione di siti, blog e pubblicità online

Quirinale

PRIMO PIANO

Il Presidente Mattarella

 

“Palermo chiama Italia”. Mattarella con gli studenti per il XXIII anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio

“Palermo chiama Italia” è il titolo della manifestazione che si è svolta nell’Aula Bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Senato Pietro Grasso per ricordare il XXIII anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio.

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163° ANNIVERSARIO DELLA POLIZIA

Il Presidente Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 163° anniversario della costituzione della Polizia di Stato, ha ricevuto al Quirinale il Capo della Polizia Alessandro Pansa, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, accompagnato da una rappresentanza di allievi della Scuola Superiore di Polizia e della Scuola Allievi Agenti di Piacenza.

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FESTA DELLA REPUBBLICA

Riccardo Muti

In occasione della Festa della Repubblica, il maestro Riccardo Muti ha accettato l’invito del Capo dello Stato a tenere un concerto il 1° giugno, nel Salone dei Corazzieri al Quirinale, alla presenza del Corpo diplomatico accreditato presso lo Stato Italiano. Il maestro Muti dirigerà l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” . Il concerto, che sarà trasmesso in diretta dalla Rai alle ore 17.00, prevede musiche di Verdi, Bellini e Rossini. Il programma della Festa della Repubblica proseguirà con il ricevimento nei giardini del Quirinale, durante il quale il Presidente della Repubblica incontrerà, oltre alle alte cariche istituzionali e gli Ambasciatori esteri, esponenti della cultura, dell’economia e della società civile.

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L’EVENTO

Il Presidente Mattarella consegna la Coppa Italia

“Venendo qui allo stadio per quella che sono certo sarà una serata di sport autentico pensavo – e penso – ai tanti italiani che seguono il calcio e chiedono che sia vissuto come uno sport e che sia praticato con correttezza assoluta, in campo e sugli spalti”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prima di assistere allo stadio Olimpico alla finale della Coppa Italia 2015 tra Lazio e Juventus. “Riguardo tutti questi comportamenti fraudolenti, imbrogli e inganni occorre – ha aggiunto il Capo dello Stato – procedere rapidamente con severità. Il divario tra questi fenomeni che vengono denunciati e che periodicamente affiorano e la passione con cui tanta gente segue il calcio fa indignare davvero. Per questo serve severità e rapidità. Occorre fare di tutto perché il calcio sia vissuto costantemente in maniera autentica”.

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LA VISITA IN TUNISIA

Il Presidente Mattarella a Tunisi

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita ufficiale nella Repubblica Tunisina a due mesi dal tragico attentato al Museo del Bardo, è stato accolto al suo arrivo con gli onori militari dal Presidente della Repubblica Tunisina, Beji Caid Essebsi alla sede della Presidenza a Cartagine (video). I due Capi di Stato si sono intrattenuti a colloquio, successivamente allargato alle delegazioni ufficiali, al termine del quale hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa (video). Il Capo dello Stato ha quindi incontrato il Primo Ministro, Habib Essid al Palazzo Dar Dhiafa. Nell’occasione è stato firmato il Memorandum d’Intesa della Cooperazione italio-tunisina per il periodo 2014-2016. Nel pomeriggio si è recato all’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo dove è stato accolto dal Presidente Mohamed Ennaceur. Di fronte all’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo riunita in sessione plenaria il Presidente Mattarella ha pronunciato un discorso (video).

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LA VISITA AL SERMIG

Il Presidente Mattarella al Sermig

La visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Torino si è conclusa al Sermig – Servizio Missionario Giovani – dove il Capo dello Stato ha visitato l’Arsenale della Pace, accolto dal Presidente del Sermig, Ernesto Olivero, e dai bambini e dai ragazzi del quartiere di Porta Palazzo. Il Presidente Mattarella è quindi intervenuto nella Sala Polifunzionale dell’Arsenale alla cerimonia della 1° Giornata del Perdono nel corso della quale ha risposto ad alcune domande dei giovani del Centro (video) e ha pronunciato un discorso (video). Nell’occasione ha incontrato gli ospiti, i giovani, e i volontari che operano nella struttura guidata da Ernesto Olivero.

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IL SALONE DEL LIBRO

Il Presidente Mattarella

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al suo arrivo a Torino ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della 28° edizione del Salone Internazionale del Libro nel corso della quale sono intervenuti: Rolando Picchioni, Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura; Ernesto Ferrero, Direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro; Piero Fassino, Sindaco di Torino; Sergio Chiamparino, Presidente della Giunta Regionale del Piemonte; Susanne Schütz, Ministro Plenipotenziario, Incaricata d’Affari dell’Ambasciata in Italia della Repubblica Federale di Germania. La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Presidente Mattarella.

Profughi sul campo di battaglia

 

Migliaia di civili in fuga da Ramadi bloccati sulla strada per Baghdad ·

23 maggio 2015

  

Oltre quarantamila abitanti in fuga da Ramadi, capoluogo della provincia irachena di Al Anbar riconquistato la settimana scorsa dal cosiddetto Stato islamico (Is), sono bloccati lungo la strada verso Baghdad, in un’area che si annuncia campo di battaglia nelle prossime ore.

L’esercito iracheno, secondo quanto riferito stamane dalla Bbc, impedisce infatti il transito sul ponte di Bzebiz sull’Eufrate, passaggio obbligatorio per l’accesso alla capitale da quella direzione. I comandi militari temono che tra i civili in fuga si possano mescolare i miliziani dell’Is che riuscirebbero così ad infiltrarsi nella capitale. In Siria, nel frattempo, le forze governative appaiono sempre più in difficoltà di fronte all’offensiva dell’Is, vincente negli ultimi giorni nella provincia di Homs, dove è ubicata la storica città di Palmira. Tra l’altro, le forze siriane sembrano sempre meno in grado di impedire i movimenti delle formazioni jihadiste alle frontiere. Dopo che l’Is, nell’offensiva su Palmira, ha preso il controllo del valico di Al Tanaf, al confine con l’Iraq, gli unici posti di frontiera operativi ancora nelle mani delle forze governative sono quelli con il Libano. Nel frattempo, l’Is ha rivendicato anche la strage di ieri nella moschea sciita di Qatif, in Arabia Saudita, che secondo l’ultimo bilancio fornito dalle autorità locali ha provocato ventuno morti e un’ottantina di feriti.

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Il lavoro secondo Francesco

 

Nell’udienza a settemila rappresentanti delle Associazioni cristiane lavoratori italiani ·

23 maggio 2015

  

Giulio Turcato, «Gli scaricatori» (1949, particolare)

Di fronte alle disuguaglianze nel mondo globale bisogna «proporre alternative eque e solidali che siano realmente praticabili»: parlando a circa settemila rappresentanti delle Associazioni cristiane lavoratori italiani, ricevuti sabato 23 maggio in occasione del settantesimo anniversario della fondazione delle Acli, Papa Francesco ha messo in guardia da un sistema economico dove comanda il dio denaro e ha ricordato che il lavoro deve avere quattro caratteristiche: «libertà, creatività, partecipazione e solidarietà».

Il discorso del Papa 

IT ]


DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
ALLE ACLI (ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI)
IN OCCASIONE DEL 70° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE

Aula Paolo VI
Sabato, 23 maggio 2015

[Multimedia]


 

Cari fratelli e sorelle,

vi saluto con affetto in occasione del 70° anniversario della fondazione delle Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani, e ringrazio il Presidente per le sue parole tanto cortesi. Questo anniversario è un’occasione importante per riflettere sulla vostra “anima” associativa e sulle ragioni fondamentali che vi hanno spinto e vi spingono tuttora a viverla con impegno e passione.

Alle porte della vostra Associazione oggi bussano nuove domande, che richiedono nuove e qualificate risposte. Quello che è cambiato nel mondo globale non sono tanto i problemi, quanto la loro dimensione e la loro urgenza. Inedite sono l’ampiezza e la velocità di riproduzione delle disuguaglianze. Ma questo non possiamo permetterlo! Dobbiamo proporre alternative eque e solidali che siano realmente praticabili.

L’estendersi della precarietà, del lavoro nero e del ricatto malavitoso fa sperimentare, soprattutto tra le giovani generazioni, che la mancanza del lavoro toglie dignità, impedisce la pienezza della vita umana e reclama una risposta sollecita e vigorosa. Risposta sollecita e vigorosa contro questo sistema economico mondiale dove al centro non ci sono è l’uomo e la donna: c’è un idolo, il dio-denaro. E’ questo che comanda! E questo dio-denaro distrugge, e provoca la cultura dello scarto: si scartano i bambini, perché non si fanno: si sfruttano o si uccidono prima di nascere; si scartano gli anziani, perché non hanno la cura dignitosa, non hanno le medicine, hanno pensioni miserabili… E adesso, si scartano i giovani. Pensate, in questa terra tanto generosa, pensate a quel 40%, o un po’ di più, di giovani dai 25 anni in giù che non hanno lavoro: sono materiale di scarto, ma sono anche il sacrificio che questa società, mondana e egoista, offre al dio-denaro, che è al centro del nostro sistema economico mondiale.

Davanti a questa cultura dello scarto, vi invito a realizzare un sogno che vola più in alto. Dobbiamo far sì che, attraverso il lavoro – il «lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale» (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 192) – l’essere umano esprima ed accresca la dignità della propria vita. Vorrei dire qualcosa su queste quattro caratteristiche del lavoro.

Il lavoro libero. La vera libertà del lavoro significa che l’uomo, proseguendo l’opera del Creatore, fa sì che il mondo ritrovi il suo fine: essere opera di Dio che, nel lavoro compiuto, incarna e prolunga l’immagine della sua presenza nella creazione e nella storia dell’uomo. Troppo spesso, invece, il lavoro è succube di oppressioni a diversi livelli: dell’uomo sull’altro uomo; di nuove organizzazioni schiavistiche che opprimono i più poveri; in particolare, molti bambini e molte donne subiscono un’economia che obbliga a un lavoro indegno che contraddice la creazione nella sua bellezza e nella sua armonia. Dobbiamo far sì che il lavoro non sia strumento di alienazione, ma di speranza e di vita nuova. Cioè, che il lavoro sia libero.

Secondo: il lavoro creativo. Ogni uomo porta in sé una originale e unica capacità di trarre da sé e dalle persone che lavorano con lui il bene che Dio gli ha posto nel cuore. Ogni uomo e donna è “poeta”, capace di fare creatività. Poeta vuol dire questo. Ma questo può avvenire quando si permette all’uomo di esprimere in libertà e creatività alcune forme di impresa, di lavoro collaborativo svolto in comunità che consentano a lui e ad altre persone un pieno sviluppo economico e sociale. Non possiamo tarpare le ali a quanti, in particolare giovani, hanno tanto da dare con la loro intelligenza e capacità; essi vanno liberati dai pesi che li opprimono e impediscono loro di entrare a pieno diritto e quanto prima nel mondo del lavoro.

Terzo: il lavoro partecipativo. Per poter incidere nella realtà, l’uomo è chiamato ad esprimere il lavoro secondo la logica che più gli è propria, quella relazionale. La logica relazionale, cioè vedere sempre nel fine del lavoro il volto dell’altro e la collaborazione responsabile con altre persone. Lì dove, a causa di una visione economicistica, come quella che ho detto prima, si pensa all’uomo in chiave egoistica e agli altri come mezzi e non come fini, il lavoro perde il suo senso primario di continuazione dell’opera di Dio, e per questo è opera di un idolo; l’opera di Dio, invece, è destinata a tutta l’umanità, perché tutti possano beneficiarne.

E quarto, il lavoro solidale. Ogni giorno voi incontrate persone che hanno perso il lavoro – questo fa piangere –, o in cerca di occupazione. E prendono quello che capita. Alcuni mesi fa, una signora mi diceva che aveva preso un lavoro, 10/11 ore, in nero, a 600 euro al mese. E quando ha detto: “Ma, niente di più?” – “Ah, se non le piace se ne vada! Guardi la coda che c’è dietro di lei”. Quante persone in cerca di occupazione, persone che vogliono portare a casa il pane: non solo mangiare, ma portare da mangiare, questa è la dignità. Il pane per la loro famiglia. A queste persone bisogna dare una risposta. In primo luogo, è doveroso offrire la propria vicinanza, la propria solidarietà. I tanti “circoli” delle ACLI, che oggi sono da voi rappresentati qui, possono essere luoghi di accoglienza e di incontro. Ma poi bisogna anche dare strumenti ed opportunità adeguate. E’ necessario l’impegno della vostra Associazione e dei vostri Servizi per contribuire ad offrire queste opportunità di lavoro e di nuovi percorsi di impiego e di professionalità.

Dunque: libertà, creatività, partecipazione e solidarietà. Queste caratteristiche fanno parte della storia delle ACLI. Oggi più che mai siete chiamati a metterle in campo, senza risparmiarvi, a servizio di una vita dignitosa per tutti. E per motivare questo atteggiamento, pensate ai bambini sfruttati, scartati; pensate agli anziani scartati, che hanno una pensione minima e non sono curati; e pensate ai giovani scartati dal lavoro: e cosa fanno? Non sanno cosa fare, e sono in pericolo di cadere nelle dipendenze, cadere nella malavita, o andarsene a cercare orizzonti di guerra, come mercenari. Questo fa la mancanza di lavoro!

Vorrei toccare brevemente ancora tre aspetti – è un po’ lungo questo discorso, scusatemi -. Il primo: la vostra presenza fuori d’Italia. Iniziata al seguito dell’emigrazione italiana, anche oltreoceano, essa è un valore molto attuale. Oggi molti giovani si spostano per cercare un lavoro adeguato ai propri studi o per vivere un’esperienza diversa di professionalità: vi incoraggio ad accoglierli, a sostenerli nel loro percorso, ad offrire il vostro supporto per il loro inserimento. Nei loro occhi potete trovare un riflesso dello sguardo dei vostri padri o dei vostri nonni che andarono lontano per lavorare. Possiate essere per loro un buon punto di riferimento.

Inoltre, la vostra Associazione sta affrontando il tema della lotta alla povertà e quello dell’impoverimento dei ceti medi. La proposta di un sostegno non solo economico alle persone al di sotto della soglia di povertà assoluta, che anche in Italia sono aumentate negli ultimi anni, può portare benefici a tutta la società. Allo stesso tempo va evitato che nella povertà scivolino coloro che fino a ieri vivevano una vita dignitosa. Noi, nelle parrocchie, nelle Caritas parrocchiali, vediamo questo tutti i giorni: uomini o donne che si avvicinano un po’ di nascosto per prendere il cibo da mangiare… Un po’ di nascosto perché sono diventati poveri da un mese all’altro. E hanno vergogna. E questo succede, succede, succede… Fino a ieri vivevano una vita dignitosa… Basta un niente oggi per diventare poveri: la perdita del lavoro, un anziano non più autosufficiente, una malattia in famiglia, persino – pensate il terribile paradosso – la nascita di un figlio: ti può portare tanti problemi, se sei senza lavoro. E’ una importante battaglia culturale, quella di considerare il welfare una infrastruttura dello sviluppo e non un costo. Voi potete fare da coordinamento e da motore dell’“Alleanza nuova contro la povertà”, che si propone di sviluppare un piano nazionale per il lavoro decente e dignitoso.

E infine, ma non per importanza, il vostro impegno abbia sempre il suo principio e il suo collante in quella che voi chiamate ispirazione cristiana, e che rimanda alla costante fedeltà a Gesù Cristo e alla Parola di Dio, a studiare e applicare la Dottrina sociale della Chiesa nel confronto con le nuove sfide del mondo contemporaneo.

L’ispirazione cristiana e la dimensione popolare determinano il modo di intendere e di riattualizzare la storica triplice fedeltà delle ACLI ai lavoratori, alla democrazia, alla Chiesa. Al punto che nel contesto attuale, in qualche modo si potrebbe dire che le vostre tre storiche fedeltà – ai lavoratori, alla democrazia e alla Chiesa – si riassumono in una nuova e sempre attuale: la fedeltà ai poveri.

Vi ringrazio di questo incontro, e benedico voi e il vostro lavoro. E per favore, non dimenticatevi di pregare per me, ne ho bisogno.

Adesso, prima di dare la benedizione, vi invito a pregare la Madonna: la Madonna che è tanto fedele ai poveri, perché lei era povera. Ave o Maria, …

[Benedizione]

 

  •  
  • Papa Francesco
 
 

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rassegna.it

Newsletter del 23/05/2015

Fillea Palermo: appalti, incontro in prefettura (22/05/2015 19:03)

  Il sindacato degli edili della Cgil ha chiesto più attenzione per i disoccupati, protocolli di legalità, controlli sui lavori in corso, e ha denunciato casi di mancato rispetto delle norme contrattuali e del pagamento degli stipendi

Federconsumatori Umbria: eletti i nuovi organismi (22/05/2015 18:09)

Trasporti, Filt: 27/5 a Roma assemblea nazionale con Camusso(22/05/2015 16:47)

Cgil Trentino, un sindacato alla frontiera (22/05/2015 16:34)

  Franco Ianeselli, neo segretario generale della categoria, spiega a RadioArticolo1: “Per noi stare alla frontiera ha un significato di tipo geografico. Ma è anche un’esperienza di relazioni sindacali e industriali, di partenariato e partecipazione”

Fca-Cnh, Fiom: accordo taglia diritto di sciopero (22/05/2015 16:24)

  I metalmeccanici della Cgil: “Azienda, Fim, Uilm, Uglm, Fismic e Associazione quadri hanno trovato un’intesa che mina uno dei diritti fondamentali che la nostra Costiituzione assicura ai lavoratori”

La Fp Cgil compie 35 anni: “Siamo qui per contare” (22/05/2015 15:44)

  In quattro giorni di congresso, dal 14 al 18 aprile del 1980, esattamente 35 anni fa, nasceva la Funzione pubblica della Cgil. Dettori: “Celebriamo quest’anno con il rinnovo del contratto”

Emilia Romagna, alimentaristi approvano piattaforma per il rinnovo (22/05/2015 14:36)

  L’attivo unitario di Fai, Flai e Uila dell’Emilia Romagna, riunitosi giovedì 21 maggio 2015 a Bologna, ha approvato, con una sola astensione, le piattaforme per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro

Filctem Lecce vince elezioni Fondo Pegaso con 77,6%(22/05/2015 14:33)

Lazio: sindacati, per il piano di rientro sanità Regione calpesta diritti (22/05/2015 14:31)

Vignola (Mo), 23/5 inaugurazione nuova sede lega Spi e Area diritti (22/05/2015 11:58)

Cassa in deroga: Cgil Umbria, altro che tempi record, ritardi di 14 mesi (22/05/2015 11:57)

Scuola: Fp Cgil, 22/5 a Bologna iniziativa ‘Costruire Futuro’ con Dettori e Puglisi (22/05/2015 11:50)

Umbriadue Servizi (Terni), Filctem Cgil vince elezioni Rsu(22/05/2015 09:55)

Delega lavoro, 27/5 incontro governo-parti sociali (22/05/2015 09:49)

Durc elettronico, governo penalizza imprese oneste (22/05/2015 09:37)

  Per la Fillea Cgil il provvedimento dell’esecutivo sul nuovo Documento unico di regolarità contributiva indebolisce il sistema delle verifiche e non contrasta l’evasione, a tutto vantaggio dei “soliti furbetti”

Igiene ambientale: pre-intesa per il rinnovo (22/05/2015 09:25)

  Revocato lo sciopero di 24 ore previsto per lunedì 25 maggio. L’intesa coinvolge oltre 45 mila addetti e prevede la definizione del confronto sul piano normativo. Dettori (Fp): “Firma importante.Risposte economiche ai lavoratori, più servizi ai cittadini