Archivio mensile:maggio 2015
Il Fatto Quotidiano
Pentecoste
Pentecoste
« …Vi dico la verità, è meglio per voi che me ne vada, perché se io non vado, non verrà a voi il Consolatore; quando sarò andato, ve lo manderò e venendo, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio ». Così aveva detto Gesù agli Apostoli poco tempo prima di salire al cielo.
Come nella creazione dell’uomo cooperarono tutte le tre Persone della SS. Trinità, così pure nella redenzione doveva cooperare il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Già aveva cooperato il Padre con la preparazione remota e col mandare il suo unico Figlio; aveva cooperato Gesù Cristo con la sua passione e morte: ora doveva cooperare lo Spirito Santo, col vivificare, sostenere e santificare le anime.
Asceso Gesù al cielo, gli Apostoli si radunarono nel cenacolo e con Maria Vergine si prepararono a ricevere il Consolatore promesso.
All’alba del decimo giorno un forte rumore scosse la casa, e in un attimo tutte le 120 persone che si trovavano radunate nell’ampia sala attorno a Maria, si inginocchiarono tremanti ed ecco che sopra le loro teste comparve un globo di fuoco dividendosi in tante fiammelle che andarono a posarsi su ciascuno, mentre una candida colomba aleggiava sul capo di Maria. « Repleti sunt omnes Spiritu Sancto, et coeperunt loqui variis linguis ». « Furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare diverse lingue ».
Ammirabile discesa d’amore, meravigliosa opera dello Spirito: quale cambiamento, quale rigenerazione produsse!
Gli Apostoli, che ancora pensavano a un regno temporale del Messia, son diventati spirituali; da deboli e timidi pieni di forza e coraggio, poichè la grazia dello Spirito Santo li ha resi giusti, fedeli, umili, vincitori del mondo.
E mentre prima si erano nascosti ed avevano abbandonato il Maestro nella passione, ora si dividono il mondo, predicano a tutti Gesù risorto, rinfacciano a tutti i loro peccati e i vizi e non risparmiano neppure gli stessi crudeli imperatori, e anche nei più atroci tormenti non cessano di predicare Gesù.
S. Pietro, che pur costituito da Gesù capo della Chiesa, era stato vinto da una semplice servetta ed aveva rinnegato Gesù, ora dà inizio alla predicazione e converte subito 3.000 Giudei. Da quel giorno lo zelo degli Apostoli non conobbe confini.
E quella Chiesa fondata da Gesù, che sembrava essere travolta dalla bufera che accompagnò la sua morte, colla venuta dello Spirito Santo si rianima, si fortifica, esce da quelle mura, cominciando a far proseliti e stendendo le sue tende dall’uno all’altro mare.
Persecuzioni di ogni genere, calunnie, eresie, scismi, si scatenarono in ogni tempo contro la Chiesa, contro il Papa, ma essa assistita, confortata e aiutata dallo Spirito Santo, ha resistito impavidamente.
Morirono i persecutori, i malvagi ministri di Satana, si spensero le diverse sette antireligiose, ma la Chiesa, opera di Dio, rimase, come « torre ferma che non crolla mai ».
PRATICA. Invochiamo in questa giornata i doni dello Spirito Santo.
PREGHIERA. O Signore, che quest’oggi con l’illustrazione dello Spirito Santo hai ammaestrato i cuori dei fedeli, dà a noi di gustare per mezzo dello Spirito ciò che è bene e di godere sempre della Sua consolazione
La guerra italiota e le migliaia di Sardi morti
All’isola il triste primato della media più alta di morti
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Esattamente cento anni fa il 24 maggio 1915 l’Italia entrava in guerra. Una “strage inutile”, “una spaventosa carneficina” la definirà il papa Benedetto XV. Un valente sardo come Emilio Lussu – che proprio in quella guerra acquisterà prestigio e fama – parteciperà alla Guerra con entusiasmo, da interventista convinto e “chiassoso”, giustificandola “moralmente e politicamente”.
Al fronte però sperimenterà sulla propria pelle l’assurdità e l’insensatezza della guerra: con la protervia, ottusità e stupidità dei generali che mandano al macello sicuro i soldati; con i miliardi di pidocchi, la polvere e il fumo, i tascapani sventrati, i fucili spezzati, i reticolati rotti, i sacrifici inutili. Ma soprattutto con l’olocausto degli uomini sfracellati e le foreste zeppe di crani nei cimiteri militari; con i 13.602 sardi morti su 100 mila pastori, contadini, braccianti chiamati alle armi: i figli dei borghesi, proprio quelli che la guerra la propagandavano come “gesto esemplare” alla D’Annunzio o, cinicamente, come “igiene del mondo” alla futurista, alla guerra non ci sono andati. La retorica patriottarda e nazionalista sulla guerra come avventura e atto eroico, va a pezzi. “Abbasso la guerra”, “Basta con le menzogne” gridavano, ammutinandosi con Lussu, migliaia di soldati della Brigata Sassari il 17 Gennaio 1916 nelle retrovie carsiche, tanto da far scrivere allo stesso Lussu – in «Un anno sull’altopiano» – “Il piacere che io sentii in quel momento, lo ricordo come uno dei grandi piaceri della mia vita”.
Anche perché, in cambio dei 13.602 sardi morti in guerra, (1386 morti ogni diecimila chiamati alle armi, la percentuale più alta d’Italia, la media nazionale infatti è di 1049 morti) – per non parlare delle migliaia di mutilati e feriti – ci sarà il retoricume delle medaglie, dei ciondoli, delle patacche. Ma la gloria delle trincee – sosterrà lo storico sardo Carta- Raspi – “non sfamava la Sardegna”.
Nascerà dalla sua esperienza sul fronte l’opposizione netta, radicale, decisa di Lussu alla guerra: ”di guerre non ne vogliamo più – scriverà – e vogliamo collaborare e allontanare la guerra vita natural durante nostra e dei nostri figli e a renderla impossibile per sempre, disarmandola”.
Portale lavoro regione lazio
RIMO PIANO
COMUNICATO – PROROGA TERMINE DIRETTIVA G11651/2014
COMUNICAZIONI ART. 4 COMMA 9 LEGGE 223/91 – ISCRIZIONE LAVORATORI LISTE DI MOBILITA’
COMUNICATO FONDO PER LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO (FPA) 2014 – “PROGETTO ALITALIA 2014”
AVVISI E BANDI
- AVVISO PUBBLICO “INTESA CONCILIAZIONE TEMPI DI VITA E DI LAVORO PER IL 2012 – ATTO REP. 119/CU DEL 25 OTTOBRE 2012. “PROGRAMMA ATTUATIVO INTESA 2”. “SPERIMENTAZIONI DI MODELLI ORGANIZZATIVI FLESSIBILI…
- PROGETTO OSO – AVVISO PUBBLICO “REALIZZAZIONE DI PIANI DI INTERVENTO PER IL SOSTEGNO ALL’OCCUPABILITÀ DEI CITTADINI DI PAESI TERZI RESIDENTI NEL TERRITORIO ITALIANO”
- PROMOZIONE DI PERCORSI DI TIROCINIO RIVOLTI A SOGGETTI A RISCHIO DI DISCRIMINAZIONE
- 03/02/2015 – PROGETTO “O.S.O. – ORIENTAMENTO SOSTEGNO OCCUPABILITÀ” FINANZIATO NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA “FONDO EUROPEO PER L’INTEGRAZIONE DI CITTADINI DI PAESI TERZI” (FEI) 2007-2013.
- GESTIONE ATTIVITA’ AVVISO “DAVID”
- RICOLLOCAMENTO DEI LAVORATORI PERCETTORI DI AMMORTIZZATORI SOCIALI NEL PERIODO 2010/2012
- COMUNICATI SU AVVISO PUBBLICO “TIROCINI FORMATIVI PROFESSIONALIZZANTI”
- PIANI FORMATIVI DI CARATTERE AZIENDALE, TERRITORIALE E SETTORIALE – FORMAZIONE SPECIALISTICA PER SOGGETTI OCCUPATI O IN REGIME DI AMMORTIZZATORI SOCIALI.
OFFERTE DI LAVORO
- 20/05/15 – CENTRO PER L’IMPIEGO DI CINECITTà: 10 PROGRAMMATORI JAVA
- 19/05/15 – GI GROUP: 30 OPERATORI INBOUND
- 18/05/15 – OBIETTIVO LAVORO: CUOCHI
- 14/05/15 – GI GROUP: 8 ADDETTI ALLA CUCINA E SALA
- 13/05/15 – CENTRO PER L’IMPIEGO DI FROSINONE: 10 AGENTI DI COMMERCIO
- 11/05/15 – LA RETE EURES: 1 ADDETTO GESTIONE CONTRATTI
- 11/05/15 – LA RETE EURES DELLA PROVINCIA DI SALERNO: 116 MEDICI
- 08/05/15 – OBIETTIVO LAVORO: ADDETTI RIFORNIMENTO SCAFFALI
- 08/05/15 – LA RETE REGIONALE EURES: 45 GIOVANI PER DISNEYLAND PARIS
- 04/05/15 – GI GROUP: 135 CALL CENTER INBOUND
- 30/04/15 – ROCK CENTER CAFè: STUDENTI PER LAVORO ESTIVO A MANHATTAN
- 29/04/15 – DARWIN STAFF: 200 POSTI IN VILLAGGI TURISTICI ENAVI DA CROCIERA
- 23/04/15 – CENTRO PER L’IMPIEGO DI FROSINONE: 10 AGENTI DI COMMERCIO
- 02/01/12 – LAVORO PIù: 13 PROFILI
- 19/01/11 – L’AGENZIA PER IL LAVORO MAXWORK CERCA 7RISORSE DA IMPIEGARE NEL SETTORE DELLA CHIMICA E DEL TURISMO ALBERGHIERO
- 09/11/10 – L’AGENZIA PER IL LAVORO MAXWORK
- 20/10/10 – MCDONALD’S
- 18/10/10 – L’AGENZIA PER IL LAVORO ALI SPA
STAGE – TIROCINI – BORSE DI STUDIO
29/04/15 – Informazioni utli – COM2: corso gratuito per tecnico della promozione di eventi 2015
23/04/15 – Opportunità di reddito – Marriott Hotel: giovani per nuove strutture alberghiere
20/04/15 – Opportunità di reddito – Agenzia Europea per i Medicinali (EMA): tirocini a Londra per laureati
17/04/15 – Opportunità di reddito – Centro per l’Impiego Porta Futuro: 53 tirocini nelle vendite
17/04/15 – Informazioni utili – CPL Healthcare: giornata informativa per infermieri
15/04/15 – Opportunità di reddito – Centro per l’Impiego di Velletri: 8 educatori professionali
14/04/15 – Opportunità di reddito – Ikea: percorso formativo per laureati under 27
09/04/15 – Opportunità di reddito – Gruppo Pam: tirocini per laureati in economia e architettura
08/04/15 – Informazioni utili – Alitur: Career Day per laureati in tutte le discipline
06/04/15 – Informazioni utili – World Education Program (WEP): 3 borse di studio
02/04/15 – Opportunità di reddito – Virtus Italia: 48 volontari per il Servizio Civile Nazionale
01/04/15 – Informazioni utili – Roma Capitale: corso di qualifica per 215 assistenti familiari
26/03/15 – Informazioni utili – Provincia di Latina: corso per imprenditori agricoli
25/03/15 – Informazioni utili – Roma Capitale: selezione per pratica forense
23/03/15 – Opportunità di reddito – Servizio Civile Nazionale: 876 volontari
20/03/15 – Opportunità di reddito – La Sapienza: 4 borse di collaborazione per studenti
16/03/15 – Informazioni utili – Magica: corsi gratuiti sulla creazione di siti, blog e pubblicità online
COMUNICAZIONI AMMINISTRATIVE
- COMUNICATO PER I SOGGETTI ATTUATORI DELL’AVVISO PUBBLICO “ALTA FORMAZIONE”
- COMUNICATO AI BENEFICIARI DELLA SOVVENZIONE GLOBALE “LAVORO IN CHIARO”
- AGGIORNAMENTO ELENCHI ACCREDITATI
- AGGIORNAMENTO ELENCHI ACCREDITATI PER L’AUTORIZZAZIONE
- AGGIORNAMENTO ELENCHI ACCREDITATI PER ESENZIONE
- COMUNICATO RELATIVO ALL’AVVIO DI ATTIVITA’ DEI SOGGETTI ATTUATORI DELL’ AVVISO PUBBLICO “TIROCINI FORMATIVI PROFESSIONALIZZANTI”.
- DGR 459 DEL 17/12/2013 – ACCREDITAMENTO DEI SOGGETTI CHE EROGANO ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E DI ORIENTAMENTO NELLA REGIONE LAZIO
- COMUNICATO RELATIVO ALL’AVVIO DI ATTIVITA’ DEI SOGGETTI ATTUATORI DELL’AVVISO PUBBLICO “TIROCINI FORMATIVI PROFESSIONALIZZANTI”
Quirinale
PRIMO PIANO
“Palermo chiama Italia”. Mattarella con gli studenti per il XXIII anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio
“Palermo chiama Italia” è il titolo della manifestazione che si è svolta nell’Aula Bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Senato Pietro Grasso per ricordare il XXIII anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio.
163° ANNIVERSARIO DELLA POLIZIA
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 163° anniversario della costituzione della Polizia di Stato, ha ricevuto al Quirinale il Capo della Polizia Alessandro Pansa, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, accompagnato da una rappresentanza di allievi della Scuola Superiore di Polizia e della Scuola Allievi Agenti di Piacenza.
FESTA DELLA REPUBBLICA
In occasione della Festa della Repubblica, il maestro Riccardo Muti ha accettato l’invito del Capo dello Stato a tenere un concerto il 1° giugno, nel Salone dei Corazzieri al Quirinale, alla presenza del Corpo diplomatico accreditato presso lo Stato Italiano. Il maestro Muti dirigerà l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” . Il concerto, che sarà trasmesso in diretta dalla Rai alle ore 17.00, prevede musiche di Verdi, Bellini e Rossini. Il programma della Festa della Repubblica proseguirà con il ricevimento nei giardini del Quirinale, durante il quale il Presidente della Repubblica incontrerà, oltre alle alte cariche istituzionali e gli Ambasciatori esteri, esponenti della cultura, dell’economia e della società civile.
L’EVENTO
“Venendo qui allo stadio per quella che sono certo sarà una serata di sport autentico pensavo – e penso – ai tanti italiani che seguono il calcio e chiedono che sia vissuto come uno sport e che sia praticato con correttezza assoluta, in campo e sugli spalti”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prima di assistere allo stadio Olimpico alla finale della Coppa Italia 2015 tra Lazio e Juventus. “Riguardo tutti questi comportamenti fraudolenti, imbrogli e inganni occorre – ha aggiunto il Capo dello Stato – procedere rapidamente con severità. Il divario tra questi fenomeni che vengono denunciati e che periodicamente affiorano e la passione con cui tanta gente segue il calcio fa indignare davvero. Per questo serve severità e rapidità. Occorre fare di tutto perché il calcio sia vissuto costantemente in maniera autentica”.
LA VISITA IN TUNISIA
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita ufficiale nella Repubblica Tunisina a due mesi dal tragico attentato al Museo del Bardo, è stato accolto al suo arrivo con gli onori militari dal Presidente della Repubblica Tunisina, Beji Caid Essebsi alla sede della Presidenza a Cartagine (video). I due Capi di Stato si sono intrattenuti a colloquio, successivamente allargato alle delegazioni ufficiali, al termine del quale hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa (video). Il Capo dello Stato ha quindi incontrato il Primo Ministro, Habib Essid al Palazzo Dar Dhiafa. Nell’occasione è stato firmato il Memorandum d’Intesa della Cooperazione italio-tunisina per il periodo 2014-2016. Nel pomeriggio si è recato all’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo dove è stato accolto dal Presidente Mohamed Ennaceur. Di fronte all’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo riunita in sessione plenaria il Presidente Mattarella ha pronunciato un discorso (video).
LA VISITA AL SERMIG
La visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Torino si è conclusa al Sermig – Servizio Missionario Giovani – dove il Capo dello Stato ha visitato l’Arsenale della Pace, accolto dal Presidente del Sermig, Ernesto Olivero, e dai bambini e dai ragazzi del quartiere di Porta Palazzo. Il Presidente Mattarella è quindi intervenuto nella Sala Polifunzionale dell’Arsenale alla cerimonia della 1° Giornata del Perdono nel corso della quale ha risposto ad alcune domande dei giovani del Centro (video) e ha pronunciato un discorso (video). Nell’occasione ha incontrato gli ospiti, i giovani, e i volontari che operano nella struttura guidata da Ernesto Olivero.
IL SALONE DEL LIBRO
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al suo arrivo a Torino ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della 28° edizione del Salone Internazionale del Libro nel corso della quale sono intervenuti: Rolando Picchioni, Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura; Ernesto Ferrero, Direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro; Piero Fassino, Sindaco di Torino; Sergio Chiamparino, Presidente della Giunta Regionale del Piemonte; Susanne Schütz, Ministro Plenipotenziario, Incaricata d’Affari dell’Ambasciata in Italia della Repubblica Federale di Germania. La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Presidente Mattarella.
Profughi sul campo di battaglia
Migliaia di civili in fuga da Ramadi bloccati sulla strada per Baghdad ·
23 maggio 2015
Oltre quarantamila abitanti in fuga da Ramadi, capoluogo della provincia irachena di Al Anbar riconquistato la settimana scorsa dal cosiddetto Stato islamico (Is), sono bloccati lungo la strada verso Baghdad, in un’area che si annuncia campo di battaglia nelle prossime ore.
L’esercito iracheno, secondo quanto riferito stamane dalla Bbc, impedisce infatti il transito sul ponte di Bzebiz sull’Eufrate, passaggio obbligatorio per l’accesso alla capitale da quella direzione. I comandi militari temono che tra i civili in fuga si possano mescolare i miliziani dell’Is che riuscirebbero così ad infiltrarsi nella capitale. In Siria, nel frattempo, le forze governative appaiono sempre più in difficoltà di fronte all’offensiva dell’Is, vincente negli ultimi giorni nella provincia di Homs, dove è ubicata la storica città di Palmira. Tra l’altro, le forze siriane sembrano sempre meno in grado di impedire i movimenti delle formazioni jihadiste alle frontiere. Dopo che l’Is, nell’offensiva su Palmira, ha preso il controllo del valico di Al Tanaf, al confine con l’Iraq, gli unici posti di frontiera operativi ancora nelle mani delle forze governative sono quelli con il Libano. Nel frattempo, l’Is ha rivendicato anche la strage di ieri nella moschea sciita di Qatif, in Arabia Saudita, che secondo l’ultimo bilancio fornito dalle autorità locali ha provocato ventuno morti e un’ottantina di feriti.
– See more at: http://www.osservatoreromano.va/it/news/profughi-sul-campo-di-battaglia#sthash.GCjvBCPv.dpuf
Il lavoro secondo Francesco
Nell’udienza a settemila rappresentanti delle Associazioni cristiane lavoratori italiani ·
23 maggio 2015
Di fronte alle disuguaglianze nel mondo globale bisogna «proporre alternative eque e solidali che siano realmente praticabili»: parlando a circa settemila rappresentanti delle Associazioni cristiane lavoratori italiani, ricevuti sabato 23 maggio in occasione del settantesimo anniversario della fondazione delle Acli, Papa Francesco ha messo in guardia da un sistema economico dove comanda il dio denaro e ha ricordato che il lavoro deve avere quattro caratteristiche: «libertà, creatività, partecipazione e solidarietà».
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
ALLE ACLI (ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI)
IN OCCASIONE DEL 70° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE
Aula Paolo VI
Sabato, 23 maggio 2015
Cari fratelli e sorelle,
vi saluto con affetto in occasione del 70° anniversario della fondazione delle Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani, e ringrazio il Presidente per le sue parole tanto cortesi. Questo anniversario è un’occasione importante per riflettere sulla vostra “anima” associativa e sulle ragioni fondamentali che vi hanno spinto e vi spingono tuttora a viverla con impegno e passione.
Alle porte della vostra Associazione oggi bussano nuove domande, che richiedono nuove e qualificate risposte. Quello che è cambiato nel mondo globale non sono tanto i problemi, quanto la loro dimensione e la loro urgenza. Inedite sono l’ampiezza e la velocità di riproduzione delle disuguaglianze. Ma questo non possiamo permetterlo! Dobbiamo proporre alternative eque e solidali che siano realmente praticabili.
L’estendersi della precarietà, del lavoro nero e del ricatto malavitoso fa sperimentare, soprattutto tra le giovani generazioni, che la mancanza del lavoro toglie dignità, impedisce la pienezza della vita umana e reclama una risposta sollecita e vigorosa. Risposta sollecita e vigorosa contro questo sistema economico mondiale dove al centro non ci sono è l’uomo e la donna: c’è un idolo, il dio-denaro. E’ questo che comanda! E questo dio-denaro distrugge, e provoca la cultura dello scarto: si scartano i bambini, perché non si fanno: si sfruttano o si uccidono prima di nascere; si scartano gli anziani, perché non hanno la cura dignitosa, non hanno le medicine, hanno pensioni miserabili… E adesso, si scartano i giovani. Pensate, in questa terra tanto generosa, pensate a quel 40%, o un po’ di più, di giovani dai 25 anni in giù che non hanno lavoro: sono materiale di scarto, ma sono anche il sacrificio che questa società, mondana e egoista, offre al dio-denaro, che è al centro del nostro sistema economico mondiale.
Davanti a questa cultura dello scarto, vi invito a realizzare un sogno che vola più in alto. Dobbiamo far sì che, attraverso il lavoro – il «lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale» (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 192) – l’essere umano esprima ed accresca la dignità della propria vita. Vorrei dire qualcosa su queste quattro caratteristiche del lavoro.
Il lavoro libero. La vera libertà del lavoro significa che l’uomo, proseguendo l’opera del Creatore, fa sì che il mondo ritrovi il suo fine: essere opera di Dio che, nel lavoro compiuto, incarna e prolunga l’immagine della sua presenza nella creazione e nella storia dell’uomo. Troppo spesso, invece, il lavoro è succube di oppressioni a diversi livelli: dell’uomo sull’altro uomo; di nuove organizzazioni schiavistiche che opprimono i più poveri; in particolare, molti bambini e molte donne subiscono un’economia che obbliga a un lavoro indegno che contraddice la creazione nella sua bellezza e nella sua armonia. Dobbiamo far sì che il lavoro non sia strumento di alienazione, ma di speranza e di vita nuova. Cioè, che il lavoro sia libero.
Secondo: il lavoro creativo. Ogni uomo porta in sé una originale e unica capacità di trarre da sé e dalle persone che lavorano con lui il bene che Dio gli ha posto nel cuore. Ogni uomo e donna è “poeta”, capace di fare creatività. Poeta vuol dire questo. Ma questo può avvenire quando si permette all’uomo di esprimere in libertà e creatività alcune forme di impresa, di lavoro collaborativo svolto in comunità che consentano a lui e ad altre persone un pieno sviluppo economico e sociale. Non possiamo tarpare le ali a quanti, in particolare giovani, hanno tanto da dare con la loro intelligenza e capacità; essi vanno liberati dai pesi che li opprimono e impediscono loro di entrare a pieno diritto e quanto prima nel mondo del lavoro.
Terzo: il lavoro partecipativo. Per poter incidere nella realtà, l’uomo è chiamato ad esprimere il lavoro secondo la logica che più gli è propria, quella relazionale. La logica relazionale, cioè vedere sempre nel fine del lavoro il volto dell’altro e la collaborazione responsabile con altre persone. Lì dove, a causa di una visione economicistica, come quella che ho detto prima, si pensa all’uomo in chiave egoistica e agli altri come mezzi e non come fini, il lavoro perde il suo senso primario di continuazione dell’opera di Dio, e per questo è opera di un idolo; l’opera di Dio, invece, è destinata a tutta l’umanità, perché tutti possano beneficiarne.
E quarto, il lavoro solidale. Ogni giorno voi incontrate persone che hanno perso il lavoro – questo fa piangere –, o in cerca di occupazione. E prendono quello che capita. Alcuni mesi fa, una signora mi diceva che aveva preso un lavoro, 10/11 ore, in nero, a 600 euro al mese. E quando ha detto: “Ma, niente di più?” – “Ah, se non le piace se ne vada! Guardi la coda che c’è dietro di lei”. Quante persone in cerca di occupazione, persone che vogliono portare a casa il pane: non solo mangiare, ma portare da mangiare, questa è la dignità. Il pane per la loro famiglia. A queste persone bisogna dare una risposta. In primo luogo, è doveroso offrire la propria vicinanza, la propria solidarietà. I tanti “circoli” delle ACLI, che oggi sono da voi rappresentati qui, possono essere luoghi di accoglienza e di incontro. Ma poi bisogna anche dare strumenti ed opportunità adeguate. E’ necessario l’impegno della vostra Associazione e dei vostri Servizi per contribuire ad offrire queste opportunità di lavoro e di nuovi percorsi di impiego e di professionalità.
Dunque: libertà, creatività, partecipazione e solidarietà. Queste caratteristiche fanno parte della storia delle ACLI. Oggi più che mai siete chiamati a metterle in campo, senza risparmiarvi, a servizio di una vita dignitosa per tutti. E per motivare questo atteggiamento, pensate ai bambini sfruttati, scartati; pensate agli anziani scartati, che hanno una pensione minima e non sono curati; e pensate ai giovani scartati dal lavoro: e cosa fanno? Non sanno cosa fare, e sono in pericolo di cadere nelle dipendenze, cadere nella malavita, o andarsene a cercare orizzonti di guerra, come mercenari. Questo fa la mancanza di lavoro!
Vorrei toccare brevemente ancora tre aspetti – è un po’ lungo questo discorso, scusatemi -. Il primo: la vostra presenza fuori d’Italia. Iniziata al seguito dell’emigrazione italiana, anche oltreoceano, essa è un valore molto attuale. Oggi molti giovani si spostano per cercare un lavoro adeguato ai propri studi o per vivere un’esperienza diversa di professionalità: vi incoraggio ad accoglierli, a sostenerli nel loro percorso, ad offrire il vostro supporto per il loro inserimento. Nei loro occhi potete trovare un riflesso dello sguardo dei vostri padri o dei vostri nonni che andarono lontano per lavorare. Possiate essere per loro un buon punto di riferimento.
Inoltre, la vostra Associazione sta affrontando il tema della lotta alla povertà e quello dell’impoverimento dei ceti medi. La proposta di un sostegno non solo economico alle persone al di sotto della soglia di povertà assoluta, che anche in Italia sono aumentate negli ultimi anni, può portare benefici a tutta la società. Allo stesso tempo va evitato che nella povertà scivolino coloro che fino a ieri vivevano una vita dignitosa. Noi, nelle parrocchie, nelle Caritas parrocchiali, vediamo questo tutti i giorni: uomini o donne che si avvicinano un po’ di nascosto per prendere il cibo da mangiare… Un po’ di nascosto perché sono diventati poveri da un mese all’altro. E hanno vergogna. E questo succede, succede, succede… Fino a ieri vivevano una vita dignitosa… Basta un niente oggi per diventare poveri: la perdita del lavoro, un anziano non più autosufficiente, una malattia in famiglia, persino – pensate il terribile paradosso – la nascita di un figlio: ti può portare tanti problemi, se sei senza lavoro. E’ una importante battaglia culturale, quella di considerare il welfare una infrastruttura dello sviluppo e non un costo. Voi potete fare da coordinamento e da motore dell’“Alleanza nuova contro la povertà”, che si propone di sviluppare un piano nazionale per il lavoro decente e dignitoso.
E infine, ma non per importanza, il vostro impegno abbia sempre il suo principio e il suo collante in quella che voi chiamate ispirazione cristiana, e che rimanda alla costante fedeltà a Gesù Cristo e alla Parola di Dio, a studiare e applicare la Dottrina sociale della Chiesa nel confronto con le nuove sfide del mondo contemporaneo.
L’ispirazione cristiana e la dimensione popolare determinano il modo di intendere e di riattualizzare la storica triplice fedeltà delle ACLI ai lavoratori, alla democrazia, alla Chiesa. Al punto che nel contesto attuale, in qualche modo si potrebbe dire che le vostre tre storiche fedeltà – ai lavoratori, alla democrazia e alla Chiesa – si riassumono in una nuova e sempre attuale: la fedeltà ai poveri.
Vi ringrazio di questo incontro, e benedico voi e il vostro lavoro. E per favore, non dimenticatevi di pregare per me, ne ho bisogno.
Adesso, prima di dare la benedizione, vi invito a pregare la Madonna: la Madonna che è tanto fedele ai poveri, perché lei era povera. Ave o Maria, …
[Benedizione]
-
Papa Francesco
– See more at: http://www.osservatoreromano.va/it/news/il-lavoro-secondo-francesco#sthash.GkA3zUKB.dpuf
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rassegna.it
Newsletter del 23/05/2015
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