Archivio mensile:maggio 2015

Giornata Nazionale della Previdenza

GNP 2015: A scuola di previdenza

Grande successo per la ‘‘Giornata Nazionale della Previdenza e del Lavoro’’ (GNP) manifestazione organizzata da Itinerari Previdenziali che, nella prima edizione napoletana, ha leggermente superato quota 7.000 partecipanti, in crescita rispetto alle edizioni precedenti, con un’adesione importante non solo degli addetti ai lavori, ma anche di famiglie, giovani e cittadini comuni interessati a saperne di più.

“Siamo partiti con tutte le preoccupazioni di una logistica e di una piazza nuova poiché abbiamo costruito da zero un vero e proprio edificio della previdenza”, traccia il bilancio il Prof. Alberto Brambilla, Presidente CTS Itinerari Previdenziali, organizzatore della GNP.  “Siamo soddisfatti della risposta della Piazza, di Napoli e dei cittadini. L’afflusso di pubblico è stato enorme e costante, le scuole hanno aderito con entusiasmo e soprattutto abbiamo riscontrato una forte curiosità rispetto ai temi trattati. Cosa voglio dire? Quando la gente sa di poter trovare risposte su previdenza, lavoro, sanità e alimentazione, coglie l’opportunità di informarsi. Questo deve stimolare tutti, specialmente la parte politica poiché non si può pensare di fare leggi sempre più complicate. Lo Stato deve andare di più verso i cittadini”.

Protagoniste di questa edizione e soprattutto del giorno conclusivo, le nuove generazioni. Oltre un migliaio di studenti delle scuole superiori si sono dati appuntamento al Teatro Augusteo per imparare l’ABC della previdenza. Non una lezione, ma un momento di confronto diretto che ha permesso alle scuole di esprimere attraverso un video la propria visione di sviluppo sostenibile e lavoro.

I giovani partecipanti alla GNP 2015 sembrano preoccupati del loro futuro occupazionale e previdenziale, sebbene a prevalere non sia lo sconforto, quanto piuttosto la consapevolezza di doversi mettere in gioco per trovare o creare un lavoro e, in seconda battuta per assicurarsi una pensione.

Le occasioni per informarsi, però, affermano molti giovani visitatori, sono scarse: famiglia, scuola e televisione le più ricorrenti. E molte sono le incognite sugli strumenti pratici per potersi assicurare un futuro sereno, uno tra tutti la previdenza complementare.

“Crediamo molto che la diffusione della cultura previdenziale dipenda anche dalla modalità che utilizziamo. Spesso si comunica con tecnicismi e in modo non positivo. La previdenza complementare ha enormi vantaggi che vanno spiegati con chiarezza e semplicità per raggiungere efficacemente i cittadini, smontando così luoghi comuni diffusi”, spiega Doriana Silvestri dell’Associazione Italiana per la Cultura Previdenziale, “I ragazzi si chiedono se andranno mai in pensione e hanno bisogno di risposte. E’ vero che il momento è difficile, ma hanno delle strade. Mai come in questo momento hanno la possibilità di portare avanti le loro vere passioni perché non c’è una strada più semplice di un’altra e la previdenza complementare permette di offrire una sicurezza aggiuntiva”. 

Mafie

Mafie: don Ciotti, sconfitte se Costituzione fosse applicata

“La nostra democrazia è ancora malata nonostante la bellezza della nostra Costituzione che è il primo testo che se applicato sconfiggerebbe radicalmente le mafie”. A dirlo è stato don Luigi Ciotti, intervenendo ad una manifestazione a Siderno in occasione del decimo anniversario dell’omicidio di Gianluca Congiusta, un commerciante ucciso in un agguato di ‘ndrangheta il 24 maggio 2005. All’iniziativa hanno partecipato numerosi sindaci della Locride.

“Fare memoria – ha detto, tra l’altro, don Ciotti – significa non solo ricordare occasionalmente ma un impegno preciso accanto ai familiari delle vittime per chiedere giustizia. C’è bisogno di una partecipazione attiva e responsabile di tutti i cittadini e dell’associazionismo perché il cambiamento c’è se inizia da noi. Le mafie si sconfiggono nel momento in cui la gente ha la dignità e recupera la libertà attraverso un lavoro onesto, una cultura adeguata ed i diritti che in questo periodo vengono sempre meno”.

Infine, parlando del ruolo della politica, don Ciotti ha sottolineato come questa “deve essere l’arte del servire gli altri per il bene comune e non del servirsi degli altri”.

ansa

Pensioni: Inps

Pensioni: Inps, da giugno tutte in pagamento al 1° del mese

”Da giugno 2015 tutte le pensioni saranno pagate dall’Inps a partire dal primo giorno del mese. È quanto stabilito dal decreto legge n. 65 del 21 maggio 2015, contenente ”Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie Tfr”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps.

”A partire dal primo giugno, quindi, tutti i pagamenti dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento pagate agli invalidi civili, oltre che delle rendite vitalizie dell’Inail, saranno unificati, permettendo così a quei pensionati che hanno più di una pensione in differenti gestioni, che prevedevano fino ad oggi il pagamento in giorni diversi, di incassarle nello stesso giorno”, continua la nota.

”Nel caso in cui il primo del mese sia un giorno festivo, oppure non bancabile, il pagamento avverrà nel primo giorno utile immediatamente successivo”, conclude l’Inps.

Sottopagati

Cgil Piemonte, boom dei voucher, lavoratori sottopagati

“Il turismo in Piemonte dà lavoro al 6,3% degli occupati e genera il 2,6% del valore aggiunto. E’ un settore che crea lavoro e ricchezza, ma gran parte di questo lavoro è sottopagato, precario, con redditi bassi e pochi diritti”. Lo ha detto Enrica Valfrè, segretario generale della Cgil Torino, durante il convegno “La bellezza di Torino nasce dal lavoro”, al quale hanno partecipato Carlo Alberto Carpignano, direttore Ascom, Claudio Treves, segretario generale
nazionale Nidil, Elisabetta Mesturino, segretaria generale Filcams Torino, Franco Martini segretario nazionale Cgil.

“E’ un terziario ”povero” e frammentato – ha detto Valfrè – fatto di lavoratori ”invisibili” che noi vorremmo provare a far  emergere. Vorremmo arrivare a una forte riduzione delle forme più precarie, a partire dai voucher, estendere i diritti a chi ne è privo, introducendo qualche maggiore elemento di tutela”.

La maggior presenza di arrivi di turisti nel 2014 – secondo i dati illustrati nel convegno – non ha incrementato l’occupazione, ma c’è stato un calo degli avviamenti e dei volumi di lavoro. Sono esplosi i ”voucher”: in Piemonte nel commercio da circa 198.000 nel 2011 passiamo a 1.069.000 nel 2014, nel turismo da 41.124 a 666.287. Il valore retributivo rispetto alla media di tutti i dipendenti italiani è inferiore dell’8,4% per chi lavora nel commercio, del 17% per chi opera nel settore dei ristoranti e degli alberghi.

Filcams e Cgil lanciano alcune proposte alle associazioni imprenditoriali e alle istituzioni: una maggiore programmazione degli eventi con la creazione di un pool che coinvolga più assessorati, la possibilità di estendere i diritti a chi viene impiegato con le forme di lavoro più precarie, introducendo un orario minimo per chi è occupato con un contratto di lavoro intermittente, l’apertura di una contrattazione funzionale al consolidamento delle imprese per strutturare il lavoro che c’è e crearne di nuovo.

ansa

Novità e approfondimenti

PMI.it lunedì 25 Maggio 2015

Novità e approfondimenti

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San Beda detto il Venerabile

San Beda detto il Venerabile


San Beda detto il Venerabile

Nome: San Beda detto il Venerabile
Titolo: Sacerdote e dottore della Chiesa
Ricorrenza: 25 maggio

Beda significa uomo che prega. Nacque l’anno 672 sui confini della Scozia. 

A sette anni i genitori lo affidarono a S. Benedetto Biscopio, il quale ammirando le belle disposizioni del fanciullo, lo predilesse e lo formò nella pietà e nella scienza. A 12 anni fu vestito dell’abito benedettino. Nel 691 fu ordinato diacono ed alcuni anni dopo sacerdote. 

La vita di questo grande fu tutta nascosta: la spese nell’osservanza monastica, nella preghiera, negli studi sacri, nell’insegnamento e nello scrivere libri. Dalla sua scuola uscirono uomini grandi, e dalla sua penna una cinquantina di opere in cui tratta di quasi tutto lo scibile umano sacro e profano. 

Interpreta in modo ammirabile la Sacra Bibbia alla luce delle opere dei Padri della Chiesa che egli conosceva profondamente. I suoi scritti eran sì sodi, sì sapienti e di tanta autorità, che lui vivente, venivano letti pubblicamente nelle chiese. Il sapere di quest’uomo desta meraviglia! 

Vi fu uno che geloso di tanta scienza lo accusò di eresia. Beda, amante della verità, compose uno scritto in sua difesa, mostrandosi però pronto ad abbandonare le sue idee, qualora apparissero erronee. 

La moderazione, la dolcezza, l’umiltà e la chiarezza che traspaiono da quell’apologia dissiparono come per incanto la calunnia, e il Santo ebbe nuovi e più entusiasti ammiratori. 

Gran numero di persone ricorrevano ai lumi dei suoi consigli, ed egli accoglieva tutti amorevolmente e soddisfaceva con somma carità tutti, dal più umile e rozzo al Più alto dignitario. 

Praticando in tutta l’estensione il motto: ora et labora del suo padre, S. Benedetto, ravvivò lo studio col soffio della pietà più profonda e studiò non per sfoggio di erudizione, ma per conoscere e far conoscere sempre meglio le meraviglie di Dio, per sentire più profondamente nel cuore le verità della fede e per metterle in pratica con l’esercizio delle più sublimi virtù. 

Fu perfetto monaco e perfetto studioso! 

Anche nell’ultima sua dolorosa infermità, non diminuì punto la sua grande attività di scrittore. 

Godeva tal fama di santità, che, ancora vivente, fu soprannominato Venerabile, soprannome che ancor oggi gli rimane. 

Mentre colla faccia rivolta alla chiesa recitava con fervore e ad alta voce il Gloria Patri, il divino programma della sua vita, gli Angeli si presero la sua bell’anima e la portarono in Paradiso (a. 735), poichè: Qui fecerit et docuerit, magnus vocabitur in regno coelorum: «chi avrà praticato e insegnato, sarà grande nel regno dei cieli ». 

PRATICA. — Aiutare e pregare per il più grande apostolato dei nostri tempi: l’Apostolato della Stampa. 

PREGHIERA. O Signore, che illustri la tua Chiesa coll’erudizione del tuo beato confessore e dottore Beda, concedi propizio ai tuoi servi d’essere sempre illuminati dalla sua sapienza e aiutati dai suoi meriti.