Archivi giornalieri: 27 maggio 2015

CGIL

“Contarsi per contare”. Al via la campagna della Cgil

E’ partita ieri su Twitter e Facebook la campagna della Cgil per spiegare a tutti gli iscritti e ai delegati l’importanza di far partecipare le aziende per cui lavorano al censimento Inps sulla rappresentanza. Unica condizione è che le aziende aderiscano a Confindustria, che è firmataria dell’accordo con i sindacati. Il censimento è infatti uno dei tasselli fondamentali dell’accordo sulla rappresentanza firmato il 10 gennaio del 2014 da Cgil Cisl e Uil con Confindustria – ed è per questo che formalmente a oggi si può applicare solo alle aziende aderenti all’associazione datoriale. D’ora in poi, infatti, saranno validi solo i contratti nazionali stipulati da chi rappresenta almeno il 50% più uno dei lavoratori e poi sottoposti all’ulteriore passaggio dell’approvazione da parte dei lavoratori stessi, che in questo modo hanno davvero l’ultima parola sugli accordi siglati.

Come è noto, in base all’accordo del 2014 le modalità di calcolo della effettiva rappresentatività delle organizzazioni sindacali si basano, oltre che sul calcolo dei voti riportati da ciascuna organizzazione nelle elezioni delle Rsu, sul numero degli iscritti che le aziende dovranno comunicare all’Inps aderendo volontariamente al censimento partito col mese di maggio.

“Ecco perché – afferma la Cgil – è importante sollecitare la partecipazione di ogni azienda al censimento e verificare la trasmissione corretta dei dati sugli iscritti. “ContarsiXContare è lo slogan scelto per questa campagna – realizzata con il contributo di rassegna.it che ne ha curato la grafica – che nei prossimi giorni rimbalzerà sul web e sui social del sistema Cgil per ricordare a tutti gli iscritti, dirigenti e delegati l’importanza di questo passaggio. Perché da adesso, ciò che veramente conterà ai tavoli di contrattazione saranno i voti dei lavoratori e la loro volontà”.

La campagna è stata rilanciata ieri sia dal portale della Cgil nazionale (www.cgil.it), sia dal sito di rassegna: http://www.rassegna.it/articoli/2015/05/25/122030/contarsixcontare-sui-social-la-campagna-cgil. La campagna nazionale si svilupperà principalmente sui social network, in particolare la pagina Facebook della Cgil nazionale e il suo account Twitter.

Sant’ Agostino di Canterbury


Sant' Agostino di Canterbury

Nome: Sant’ Agostino di Canterbury
Titolo: Vescovo
Ricorrenza: 27 maggio

Volgeva l’anno 596 quando i Sassoni, gli Angli e gli Juti, popoli germanici pagani, cacciati i Bretoni occuparono l’odierna Inghilterra.Angli sunt? Angeli fiant!, disse San Gregorio Magno. Non potendo andarvi lui stesso salito al Pontificato, scelse un gagliardo manipolo di suoi monaci benedettini e li inviò alla conquista dei conquistatori. Capo di questo eroico manipolo era Agostino, priore del monastero di SantAndrea. Giunti in Francia, atterriti dalle relazioni loro fatte, si arrestarono spaventati.

Il Papa, anima grande, li rincorò e quei missionari rianimati, con alcuni francesi per interpreti, approdavano nel 597 all’isola di Thanet in numero di quaranta.

Agostino notificò la sua venuta ad Etelberto, re di Kent, il più potente re dell’eptarchia. Questi andò a visitarli in quell’isola e dopo familiari conversazioni: « I vostri discorsi, disse, sono assai belli, lusimsbiere e magnifiche le promesse, ma sembrano un po’ incerte. Però non sarà permesso che siate molestati; predicate pure liberamente ai miei popoli ». Li condusse nella capitale Canterbury dove li provvide di tutto quanto abbisognavano.

Quegli ardenti figli di San Benedetto si erano preparati alla missione con veglie, austerità, digiuni e ferventi preghiere ed ora erano pronti a suggellare col sangue la loro fede. Alla loro infuocata parola, fecondata dallo Spirito Santo, le genti accorrevano in folla, abbandonavano le loro superstizioni e venivano battezzate. La conversione del re (che poi si fece santo) fu seguita da quella di un’innumerevole moltitudine di sudditi. Nel Natale del 597 diecimila furono i rigenerati alla grazia nelle acque battesimali del Tamigi.

Poco appresso Agostino, invitato dal Papa, passò in Francia per essere consacrato vescovo ad Arles. Nel 601, il Papa gli mandò il pallio e lo costituì metropolita d’Inghilterra.

Agostino scriveva spessissimo a Roma per informare il Papa e consigliarsi in ogni contingenza.

Favorito del dono dei miracoli, attirava le moltitudini alla croce, e la fede progrediva mirabilmente di giorno in giorno. Alla sua prima visita pastorale, fu accolto ovunque con entusiasmo.

Volle pure arrivare ai Bretoni, i quali cacciati dagli invasori, come dicemmo, si erano ritirati sulle montagne del Galles. Essi erano cristiani, però avevano degenerato. Agostino, giunto alla loro frontiera, chiamò a concilio i loro vescovi e sacerdoti: costoro con varie pretese vollero che si convocasse un Sinodo generale: Agostino acconsentì, ma essi si ostinarono nei loro errori, onde Agostino, piangendo, predisse il loro sterminio. Finalmente, estenuato dalle fatiche apostoliche, volava al cielo il 28 maggio del 607.

PRATICA. Tre quarti degli uomini sono ancora nelle tenebre dell’idolatria e della superstizione. Preghiamo e aiutiamo le opere missionarie. 

PREGHIERA. O Signore, che con la predicazione e i miracoli del tuo beato confessore e vescovo Agostino, ti sei degnato illuminare della luce della vera fede la Nazione inglese, concedi, te ne preghiamo per la sua intercessione, che i cuori degli erranti ritornino all’unità della vera fede, e noi restiamo fedeli alla tua santa volontà.