Lavoro e legalità

Fillea-Cgil, proposta legge per tutelare lavoro e legalità

Una proposta di legge di iniziativa popolare in tema di appalti. Con tre obiettivi politici. E’ quella presentata dalla Cgil e che è al centro del convegno, a Roma, al Centro congressi Frentani, promosso da Fillea e Cgil, a sostegno, appunto, della raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare.

Il primo obiettivo da raggiungere, per il sindacato, con la nuova legge, è di “affermare una tutela reale dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti pubblici e privati messi in discussione da almeno tre provvedimenti legislativi in questi ultimi 2 anni”. E ancora, continua la Cgil, “portare un ulteriore contributo per il contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra le imprese, che non solo finiscono per ripercuotersi pesantemente sulle stesse condizioni di lavoro, ma che perpetuano un quadro di riferimento della competitività fra le imprese caratterizzato dalla dominanza dei costi in alternativa alla qualità e alle capacità imprenditoriali”.

Poi, aggiunge il sindacato di Corso d’Italia, “consolidare ed estendere la clausola sociale riferita al mantenimento del posto di lavoro in caso di cambio di appalto affermando che, laddove cambia di titolare dell’appalto ma si è in presenza della continuità del lavoro, è legittimo consolidare la continuità dei rapporti di lavoro in essere”. Per realizzare “questi tre obiettivi, la legge afferma senza possibilità di equivoci -aggiunge il sindacato- quanto originariamente previsto dalla legge 276 del 2003, ovvero che il committente dell’appalto è responsabile in solido, entro il limite dei due anni, del trattamento salariale e contributivo dei lavoratori in appalto in caso di inadempienza dell”appaltatore”.

“Questo vincolo lo si estende, innovando l’attuale normativa, a tutti i lavoratori impiegati non occasionalmente da una parte terza e in particolare alle funzioni di logistica e di trasporto nonché nei rapporti di affiliazione commerciale”, spiega.

Per il sindacato, “questa proposta complessiva, sorta dall”esigenza di porre riparo alle storture introdotte dal decreto legge n.5/20123 prima e dalla legge n. 92/2012 poi e, successivamente, dal dl n. 76/2013, si propone di raggiungere l’obiettivo da cui è partita, ma anche l’ambizione di produrre una iniziativa nella direzione della ”pulizia” del mercato anomalo degli appalti per quanto attiene alla concorrenza sleale, nonché un passo significativame

Lavoro e legalitàultima modifica: 2015-03-05T18:05:25+01:00da vitegabry
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