Amianto

Tumore del colon ed amianto

I primi casi di fibrosi polmonare da amianto, sono stati descritti all’inizio del l900. Nel l924 venne descritta la fibrosi polmonare dovuta ad inalazione di polveri di amianto: essa fu chiamata “pneumoconiosi da amianto” e in seguito nel 1927 “asbestosi” (che è il termine attualmente in uso).

Una prima descrizione e introduzione della parola mesotelioma fu opera di Klemperer e Rabin, ma è soltanto nel 1960 che Wagner, Sleggs e Marchants descrivono 33 casi di mesotelioma della pleura associati ad esposizione ad amianto.
Ma il problema degli effetti sanitari dell’esposizione ad amianto era noto in Italia fin dagli inizi del’9O0. Ne è testimonianza una relazione del Prof.Enrico Vigliani nella conferenza del 1964, promossa dall’Accademia delle Scienze di New York.In Italia, riferiva infatti, Vigliani, gli effetti patologici dovuti all’inalazione di fibre dell’amianto furono osservati per la prima volta nel l9O8. In uno studio successivo, egli evidenziò che molti lavoratori delle industrie tessili in cui veniva usato asbesto avevano un’attesa di vita inferiore a causa del loro decadimento fisico e della tisi. Fu solo comunque nel 1930 che Lovisetto e Mussa pubblicarono i risultati di uno studio clinico e radiologico sull’asbestosi. Nel 1939 Mottura pubblicò le osservazioni autoptiche ed istopatologiche di due casi di severe asbestosi. Nel 1940 Vigliani condusse un’indagine clinica ed ambientale in 4 industrie tessili dell’asbesto. In quello studio furono esaminati clinicamente 442 lavoratori e di essi 353 furono sottoposti anche a radiografia: furono diagnosticati 76 casi di asbestosi delle quali 4O si trovavano ad uno stadio moderato o avanzato. A seguito dei risultati di tale indagine fu proposto una concentrazione ambientale massima accettabile di 2OO fflcc.

I risultati delle segnalazioni di casi di asbestosi, di neoplasie del polmone e di mesoteliomi della pleura e del peritoneo e di altri tumori associati all’esposizione ad asbesto, e più in generale i risultati dell’incidenza di queste patologie in popolazioni esposte ad asbesto professionalmente o ambientalmente, furono presentati nella conferenza di New  York nel 1964. Quelle relazioni rappresentavano i risultati di studi su larga scala avviati in vari paesi europei, del Nord America del sud Africa del Giappone e di altri ancora a partire dagli anni’4O e ‘5O’.

Da allora, resoconti casistici, indagini epidemiologiche su popolazioni esposte e ricerche sperimentali, hanno inconfutabilmente dimostrato l’azione cancerogena dell’amianto.

n 26° 2013 numero newsletter.doc

Amiantoultima modifica: 2013-11-26T18:08:17+01:00da vitegabry
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