LIBRETTO PERSONALE DI RADIOPROTEZIONE Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali provvede alla vidimazione del “libretto personale di radioprotezione” per i lavoratori esposti a rischio di radiazioni ionizzanti. I datori di lavoro hanno l’obbligo di predisporre il libretto per ogni lavoratore, apponendo timbro e sottoscrizione e di inviarlo a: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Il datore di lavoro privato deve inviare – unitamente a ciascun libretto – l’attestazione del versamento di € 12,91 (come prescritto dal D.M. 3 ottobre 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 287 dell’11 dicembre 2001) da effettuare presso la sezione della tesoreria provinciale dello Stato territorialmente competente, direttamente ovvero sul conto corrente postale intestato alla sezione medesima, con l’indicazione della causale del versamento e l’imputazione al Capo XXVII, capitolo di entrata 3670. In casi eccezionali è possibile consegnare le richieste a mano, previo appuntamento da prendersi telefonando al numero 06 46834913 o scrivendo al seguente indirizzo:Div6TutelaLavoro@lavoro.gov.it. Il richiedente riceverà il numero di protocollo della sua richiesta; qualora ciò non fosse possibile si fornirà unicamente timbro e data della ricezione. Sarà invece possibile ritirare i provvedimenti di persona o con delega previo accordo con l’Amministrazione (di regola l’utente potrà fissare un appuntamento al momento in cui riceve comunicazione della definizione del provvedimento). • Rilascio libretti personali di radioprotezione (Allegato XI, punto 1.2 del D.Lgs 230/95 e s.m.i.) • Autorizzazione datore di lavoro di impresa esterna per l’esercizio dell’attività presso terzi esercenti attività comportanti l’impiego di radiazioni ionizzanti (art. 62, comma 4, del D.L.gs. n. 230/95 e s.m.i. e D.M. 4/1/2001 – G.U. n. 78 del 3.4.2001) • Autorizzazione lavoratore autonomo di impresa esterna per l’esercizio dell’attività presso terzi esercenti attività comportanti l’impiego di radiazioni ionizzanti (art. 62, comma 4, del D.L.gs. n. 230/95 e s.m.i. e D.M. 4/1/2001 – G.U. n. 78 del 3.4.2001) • Notifica datore di lavoro di impresa esterna per l’esercizio dell’attività presso terzi esercenti attività comportanti l’impiego di radiazioni ionizzanti (art. 62, comma 4, del D.L.gs. n. 230/95 e s.m.i. e D.M. 4/1/2001 – G.U. n. 78 del 3.4.2001) • Notifica lavoratore autonomo di impresa esterna per l’esercizio dell’attività presso terzi esercenti attività comportanti l’impiego di radiazioni ionizzanti (art. 62, comma 4, del D.L.gs. n. 230/95 e s.m.i. e D.M. 4/1/2001 – G.U. n. 78 del 3.4.2001) Normativa di riferimento: Decreto Interministeriale del 3 ottobre 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.287 dell’11 dicembre 2001 Decreto Legislativo n. 241 del 26 maggio 2000, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 140/L del 31 agosto 2000, supplemento ordinario alla G.U. n. 203, serie generale, del 31 agosto 2000. Decreto Legislativo n. 230 del 17 marzo 1995, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 74 del 13 giugno 1995, supplemento ordinario alla G.U. n. 136, serie generale, del 13 giugno 1995 (art. 62, comma 3; art. 81, comma 6; art. 90, comma 5) |
BUONE PRASSI
Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 valorizza il ruolo delle cosiddette “buone prassi” ai fini del miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro e le definisce puntualmente come “soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle regioni, dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e dagli organismi paritetici di cui all’articolo 51, validate dalla Commissione consultiva permanente di cui all’articolo 6, previa istruttoria tecnica dell’ISPESL, che provvede ad assicurarne la più ampia diffusione”.
Per la presentazione di soluzioni coerenti con la citata norma di legge, la Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha elaborato un modello da presentare, ai fini della “validazione” della buona prassi.
Per l’avvio della relativa procedura di selezione delle buone prassi, è necessario compilare il modello in ogni sua parte, corredarlo di documentazione di supporto e predisporre, in allegato al medesimo modello, una relazione riassuntiva, redatta in modo chiaro e semplice, al fine di consentire una più efficace e rapida divulgazione della buona prassi.
L’intera documentazione deve essere raccolta su CD-ROM e inoltrata al seguente indirizzo:
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
D.G. Tutela condizioni di lavoro
Divisione III
Via Fornovo 8 – 00192 Roma
Tel.06.4683.4059
Fax.06.4683.4260
Oppure la citata documentazione può essere inviata al seguente indirizzo mail:
Div3TutelaLavoro@lavoro.gov.it
• Modello di presentazione (formato .doc 185 Kb)
In caso di richiesta di validazione di una “buona prassi” che riguardi, in tutto o in parte, le differenze di genere, è possibile avvalersi – per la compilazione del modello di presentazione – delle indicazioni contenute nel documento “Buone prassi e differenze di genere”.
• Buone prassi e differenze di genere (formato .pdf 10,19 Kb)
• Buone prassi validate dalla Commissione Consultiva Permanente
LINEE GUIDA E BUONE PRASSI
Linee Guida
Le presenti linee guida sono state elaborate per indirizzare e facilitare i comportamenti dei soggetti della sicurezza, sia pubblici che privati, nella applicazione delle misure di salute e sicurezza, in particolari settori di attività, al fine di poter realizzare una più qualificata opera di prevenzione.
- per l’esecuzione di lavori temporanei in quota con l’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante ponteggi metallici fissi di facciata
Documento (formato .pdf – 333 Kb)
Allegato (formato .pdf – 295 Kb) - per la scelta, l’uso e la manutenzione delle scale portatili
Documento (formato .pdf – 523 Kb) - per la scelta, l’uso e la manutenzione di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto
Documento (formato .pdf – 550 Kb) - per l’esecuzione di lavori temporanei in quota con l’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi
Documento (formato .pdf – 820 Kb)
Per la consultazione dell’intera raccolta di linee guida vai al sito dell’ INAIL ex ISPESL all’indirizzohttp://www.ispesl.it/documentazione/linee.asp
INTERPELLO Con Decreto Direttoriale del 28 settembre 2011 è stata istituita la Commissione per gli interpelli prevista dall’articolo 12 comma 2 del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nel lavoro (Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81) ed è stato attivato l’indirizzo di posta elettronica interpellosicurezza@lavoro.gov.it. I quesiti di ordine generale sull’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro possono essere inoltrati alla Commissione per gli interpelli, esclusivamente tramite posta elettronica, dagli organismi associativi a rilevanza nazionale degli enti territoriali e gli enti pubblici nazionali, nonché dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e dai consigli nazionali degli ordini o collegi professionali. Le istanze di interpello trasmesse da soggetti non appartenenti alle categorie indicate o privi dei requisiti di generalità non potranno essere istruite. Non saranno pertanto istruiti i quesiti trasmessi, ad esempio, da studi professionali, associazioni territoriali dei lavoratori o dei datori di lavoro, Regioni, Province e Comuni. Le indicazioni fornite nelle risposte ai quesiti costituiscono criteri interpretativi e direttivi per l’esercizio delle attività di vigilanza. Prima di inoltrare l’istanza si prega di verificare:
INTERPELLI PUBBLICATI
Anno 2013 24 ottobre 2013 – n. 15/2013 24 ottobre 2013 – n. 14/2013 24 ottobre 2013 – n. 13/2013 24 ottobre 2013 – n. 12/2013 24 ottobre 2013 – n. 11/2013 24 ottobre 2013 – n. 10/2013 24 ottobre – n. 9/2013 24 ottobre 2013 – n. 8/2013 2 maggio 2013 – n. 7/2013 2 maggio 2013 – n. 5/2013 2 maggio 2013 – n. 4/2013 2 maggio 2013 – n. 2/2013 2 maggio 2013 – n. 1/2013 ________________________________________________
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LEGISLAZIONE
In Italia la salute e la sicurezza sul lavoro sono regolamentate dal Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, anche noto come Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, entrato in vigore il 15 maggio 2008, e dalle relative disposizioni correttive, ovvero dal Decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106 e da successivi ulteriori decreti.
Il testo del Decreto Legislativo n. 81 pubblicato in questa sezione viene periodicamente aggiornato e coordinato con tutte le modifiche introdotte.
• Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro
Edizione ottobre 2013 (formato .pdf 11,62)
Per consultare le principali norme di modifica del Testo Unico in versione originale vai alla pagina dedicata
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• Atti della Conferenza Stato-Regioni
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NORME E CIRCOLARI DI SETTORE
Anno 2013
Decreto Dirigenziale 31 luglio 2013 (formato .pdf 10,2 Mb)
Soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’articolo 71, comma 11, del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 come modificato e integrato dal Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106.
Circolare n.31 del 18 luglio 2013 (formato .pdf 280 Kb)
D.M. 11 aprile 2011 concernente la ‘Disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all.VII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81, nonché i criteri per l’abilitazione dei soggetti di cui all’art.71, comma 13, del medesimo decreto legislativo – Chiarimenti
Circolare n.30 del 16 luglio 2013 (formato .pdf 280 Kb)
Segnaletica di sicurezza – D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., Allegato XXV – Prescrizioni generali. Uso e rispondenza dei pittogrammi con la norma UNI EN ISO 7010:2012 – Chiarimenti
Circolare n. 28 del 2 luglio 2013 (formato. pdf 422 Kb)
Chiarimenti e indicazioni sull’utilizzo delle benne miscelatrici per la produzione di calcestruzzo al fine di garantire la tutela degli operatori durante l’uso di dette attrezzature e di ridurre, riconsiderando anche i livelli di sicurezza di tali macchinari, il rischio di infortuni nel settore.
Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69 (formato .pdf 9,44 Mb)
“Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 144 del 21 giugno 2013.
Circolare del Ministero della Salute del 10 giugno 2013 (formato .pdf 190.33 Kb)
Chiarimenti su alcuni aspetti del decreto ministeriale 9 luglio 2012 in merito alle modalità di trasmissione delle informazioni relative ai dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori
Circolare n.21 del 10 giugno 2013 (formato .pdf 1.62 Mb)
Chiarimenti, tenuto conto della circolare n.12/2013 di questo Ministero, in merito all’applicazione dell’Accordo del 22 febbraio 2012 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori
Decreto Dirigenziale 30 maggio 2013 (formato .pdf 1.03 Mb)
Aziende autorizzate ad effettuare i lavori sotto tensione di cui all’articolo 82, comma 1, lettera c), del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 come modificato e integrato dal Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106
Circolare n. 18 del 23 maggio 2013 (formato .pdf 1.89 Mb)
D.M. 11 aprile 2011 – Disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’All. VII del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonché i criteri per l’abilitazione dei soggetti di cui all’art.71, comma 13, del medesimo decreto legislativo – Chiarimenti
Decreto Dirigenziale del 24 aprile 2013 (formato .pdf 5.38 Mb)
Elenco dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’articolo 71, comma 11, del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 come modificato e integrato dal Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106
Decreto Interministeriale del 27 marzo 2013 (formato .pdf 0,94 Mb)
Semplificazione in materia di informazione, formazione e sorveglianza sanitaria dei lavoratori stagionali del settore agricolo
Decreto Interministeriale del 6 marzo 2013 (formato .pdf 2,77 Mb)
Criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro
Decreto Interministeriale del 4 marzo 2013 (formato .pdf 481,88 Kb)
Criteri generali di sicurezza relativi alle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attivita’ lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare
IL SISTEMA DI PREVENZIONE
La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro rappresenta una assoluta priorità per l’Italia che, con l’approvazione definitiva nel luglio 2009 del decreto “correttivo” (D.lgs. 3 agosto 2009, n. 106) al Testo unico n. 81/2008, ha completato il disegno di riforma iniziato nel 2007, equiparando l’Italia agli standard normativi internazionali ed europei.
In tal modo, il nostro Paese si è dotato di una legislazione moderna e uniforme sul territorio nazionale, elemento essenziale per perseguire l’obiettivo posto dall’Unione Europea di ridurre del 25% gli infortuni sul lavoro entro il 2012.
Tale obiettivo, pur essendo ambizioso, assume una grande importanza, non solo per i costi sociali che il fenomeno infortunistico produce (oltre 45 miliardi di euro all’anno nel 2005 secondo i dati INAIL, pari al 3,21% del PIL), ma principalmente per la sua dimensione sociale ed umana, in quanto tali costi costituiscono il riflesso materiale di beni inestimabili quali la vita e la salute dei lavoratori.
La strategia di prevenzione promossa dal Ministero privilegia, nel rinnovato contesto normativo, non più un approccio sanzionatorio e repressivo ma l’adozione di misure condivise tra Amministrazioni e parti sociali, volte a promuovere la prevenzione e la sicurezza sul lavoro attraverso la formazione e l’informazione, la qualificazione delle imprese e la semplificazione degli adempimenti burocratici.
L’efficacia del sistema di prevenzione, infatti, passa inevitabilmente per una effettiva collaborazione tra lavoratori e aziende, in un contesto di competenze precisamente definite delle Amministrazioni pubbliche.
Perché il “sistema” funzioni è fondamentale che lavoratori e datori di lavoro siano a conoscenza e rispettino i loro diritti e doveri, in un ciclo continuo:
• i lavoratori devono essere consapevoli di avere il diritto irrinunciabile ad un luogo di lavoro rispettoso delle norme, ma anche il dovere di partecipare attivamente alla formazione, di utilizzare i dispositivi di sicurezza e di seguire tutte le norme dettate dal datore di lavoro. Il lavoratore ha poi il dovere di segnalare al datore di lavoro, specie tramite il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), eventuali carenze del sistema o miglioramenti apportabili ad esso;
• il datore di lavoro ha il dovere di considerare la salute e la sicurezza del lavoratore importante quanto la produzione, di valutare il rischio e prevenirlo con soggetti e strutture di supporto: Medico Competente e Servizio di Prevenzione e Protezione. Deve, conseguentemente alle attività di valutazione dei rischi da lavoro, attuare le misure di prevenzione degli infortuni previste dalla Legge, senza eccezioni o ritardi.
D’altro verso, le Amministrazioni pubbliche sono chiamate a supportare lavoratori e datori di lavoro a prevenire gli infortuni sul lavoro. Così il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha intrapreso con una serie di controlli, specialmente nel settore edile, dove si verificano il maggior numero di infortuni, anche mortali, ad esempio ispezionando nell’anno 2008 oltre 22.000 cantieri e impartendo 27.000 prescrizioni in materia di salute e sicurezza.
Il Ministero intende inoltre attivare ogni possibile sinergia con soggetti pubblici e privati per migliorare i livelli di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. In tale contesto è stato definito un Accordo per l’anno 2009 in Conferenza Stato Regioni per il finanziamento di attività promozionali ed è in fase di definizione l’analogo accordo per l’anno 2010, mentre è stato razionalizzato il coordinamento degli interventi ispettivi su tutto il territorio nazionale.
Tra le altre attività in corso, si segnalano:
• l’istituzione di un Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione (SINP) che consenta alle Pubbliche Amministrazioni la condivisione di informazioni in materia di prevenzione degli infortuni e vigilanza sulle violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
• la valorizzazione degli accordi aziendali, territoriali e nazionali nonché dei codici di condotta etici e delle buone prassi in materia;
• la costruzione di un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi in settori a particolare rischio infortunistico, in modo che possano in tali settori operare solo coloro che siano in regola, con l’introduzione di una “patente a punti” per il settore edile.
A queste azioni è stata affiancata una costante campagna di informazione, con tanti interventi, tra cui unanewsletter dedicata, alla quale verrà affiancato l’inserimento della salute e della sicurezza nei programmi scolastici ed universitari, in modo da sollecitare tra i futuri lavoratori la diffusione della cultura della prevenzione in ambiente di lavoro.
COMMISSIONE CONSULTIVA PERMANENTE Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n.81 e s.m.i., anche noto come Testo unico di salute e sicurezza sul lavoro, delinea un vero e proprio sistema istituzionale di organismi deputati alla elaborazione ed applicazione delle misure di prevenzione e protezione. In tale contesto un ruolo fondamentale è attribuito alla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro (ricostituita con Decreto Ministeriale del 3 dicembre 2008), nella quale, come previsto dall’art.6 del Testo unico, sono presenti paritariamente rappresentanti delle Amministrazioni centrali, delle Regioni e delle parti sociali. Articoli pirotecnici. Impianti di produzione e deposito Proposte per una strategia nazionale di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria Valorizzazione degli accordi sindacali, codici di condotta ed etici Procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Metodologie e interventi tecnici per la riduzione del rumore negli ambienti di lavoro Valutazione e gestione del rischio chimico negli ambienti di lavoro Procedure tecniche da seguire nel caso di sollevamento persone con attrezzature non previste a tal fine Manuale illustrato per lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati Buone prassi e differenze di genere Circolare esplicativa sull’applicazione dei Regolamenti Europei REACH, CLP e SDS nell’ambito del D.Lgs. n. 81/2008 Aggiornamento Banca Dati CPT di Torino Parere sul concetto di ‘eccezionalità’ di cui al Decreto Legislativo 81/2008 Procedure per la fornitura di calcestruzzo in cantiere Orientamenti pratici per la determinazione delle esposizioni sporadiche e di deboli intensità (ESEDI) Indicazioni per la valutazione dello stress lavoro-correlato Buone prassi |