Archivi giornalieri: 26 giugno 2013

INCA

Piccinini, presidente Inca Cgil: “I Patronati, punto di riferimento importante nel processo di mobilità dei cittadini e lavoratori italiani”

Le due giornate con i responsabili del Patronato INCA operanti all’estero che si sono svolte a Roma nei giorni scorsi rappresentano “Un appuntamento annuale di verifica dell’attività e in vista dell’attività futura, alla luce dell’attuale momento storico-sociale che sta cambiando profondamente, come è risultato con grande evidenza nel corso dell’incontro – ha affermato Morena Piccinini, presidente del Patronato INCA CGIL ad Italiannetwork.

“Perché – ha sottolineato Piccinini – all’interno della dimensione dei Paesi europei emerge chiaramente come la dimensione della crisi non interessa soltanto l’Italia ma anche Paesi che fino ad ora erano stati considerati abbastanza al di fuori della contingenza. “ In buona sostanza, prosegue Piccinini, si  determina una situazione per la quale la stessa condizione di precarieta’ dei lavoratori ormai non e’ piu’ patrimonio tipico ed esclusivo del nostro Paese ma si sta  diffondendo”.

Inoltre, evidenzia una ripresa pesante della mobilità dei cittadini  e dei lavoratori italiani – e non solo dei giovani  laureati – come avveniva qualche anno fa e derivante dalla ricerca di opportunita’ migliori o dalla curiosità e dalla predisposizione individuale e culturale. Oggi siamo in presenza di grandi numeri di persone non solo giovani ma anche di età matura.”  E – fa presente la presidente dell’Inca – “Non è insolito vedere come gli esodati, spesso ritrovatisi in una situazione di disperazione,  cerchino occasioni di lavoro magari nei Paesi limitrofi,  chiedendo appoggio a lontani parenti.

Quindi, siamo in presenza di un processo che ritorna ad essere molto ampio e nella due giorni ci siamo detti che la mission dell’INCA in Italia ed all’estero è soprattutto “esserci”, di essere punto fondamentale per tutti i lavoratori ed i pensionati che incontrano questa fase di difficoltà economica e punto di riferimento della difficoltà della rete di protezione sociale che costruiamo…Naturalmente, fa presente la Presidente del Patronato INCA “E’ necessario che cambi anche l’assetto organizzativo…

 “Abbiamo verificato per l’ennesima volta l’agibilità di quei mercati del lavoro e la possibilità che stanno offrendo sul versante occupazionale”, fa presente la Presidente del Patronato INCA, che a proposito del recente viaggio negli USA ed in Canada ha sottolineato che “.. il Canada è ritornato ad essere uno dei grandi Paesi attrattivi per l’immigrazione italiana e devo dire che anche lì ci sono diverse attività che si stanno espandendo fino alla campagna che è in procinto di essere varata delle immigrazione non perfettamente regolare . Questo ci fa dire che in realtà i problemi che abbiamo in Italia hanno molte similitudini rispetto a quanto avviene anche negli altri paesi”

E sulla riforma dei Comites e CGIE, dunque sulla rappresentanza, la presidente dell’Inca sottolinea che “Noi abbiamo le rappresentanze che ci sono state riconosciute insieme anche alla rappresentanza della CGIL, in seno al Consiglio Generale degli Italiani all’estero,  comunque il protagonismo primo è degli eletti all’estero. Credo, quindi, che si riproponga il problema di mettere in valore queste rappresentanze, ormai da troppo tempo lasciate con poche risorse, pochi strumenti e pochi spazi decisionali e di conseguenza di efficacia nella rappresentanza. (la versione integrale dell’intervista su http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=14235). 

Modulistica

Modulistica | 123 documenti trovati in 0 secondi
 
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Nuova modulistica Al fine di agevolare ed uniformare le attività delle competenti Unità territoriali, è stato elaborato il modulo di comunicazione da inviare ai superstiti3 , nonché il modulo di domanda da compilare a cura degli aventi diritto4 che dovrà essere inviato dall’Unità competente in allegato alla comunicazione stessa

   
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http://www.inail.it/internet/default/Normativa/Bancadatinormativa/ProvvedimentiInail/Circolari/p/dettaglioBDN/index.html?wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentDataFile=N1872220448&wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentRegionTemplate=RT_DETTAGLIO_NORMATIVA&_windowLabel=normativa_wcmplaceholder_1

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INAIL

ISTRUZIONI PER L’USO DELLA MODULISTICA Per consentire alle Unità periferiche il pagamento decentrato e la gestione delle variazioni che comportano riliquidazione, è stato istituito il mod

   
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http://www.inail.it/internet/default/Normativa/Bancadatinormativa/ProvvedimentiInail/Circolari/p/dettaglioBDN/index.html?wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentDataFile=P1018863693&wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentRegionTemplate=RT_DETTAGLIO_NORMATIVA&_windowLabel=normativa_wcmplaceholder_1

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INAIL

Quadro A Denuncia di iscrizione Ditta – dati Anagrafici (.pdf 19 KB) – (.xls 160 KB) Quadro A1 Denuncia di iscrizione Ditta – dati Anagrafici (.pdf 19 KB) – (.xls 153 KB) Quadro B Denuncia di iscrizione – sede dei lavori – (da usare anche per apertura di posizioni assicurative territoriali successive alla prima denuncia) (.pdf 32 KB) Quadro C Denuncia di iscrizione – assicurazione lavoratori dipendenti assimilati descrizione dell’attività (.pdf 50 KB) – (.xls 17 KB) Quadro C1 Denuncia di

   
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http://www.inail.it/internet/default/Modulistica/Gestionerapportoassicurativo/Datoredilavoro/Modellididenunciadiesercizioevariazione/index.html

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i) «decreto della modulistica », il decreto del Ministro dello sviluppo economico in data 2 novembre 2007 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n […] e la «Comunicazione unica su supporto informatico» come insieme dei file informatici previsti dal decreto della modulistica trascritti su supporto magnetico/ottico rimovibile […] I dati inviati agli enti sono quelli previsti nel decreto della modulistica relativamente a: a) modello di Comunicazione unica

   
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http://www.inail.it/internet/default/Normativa/Bancadatinormativa/Normativanazionale/DecretoPresidenzaConsiglioMinistri/p/dettaglioBDN/index.html?wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentDataFile=N1950911302&wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentRegionTemplate=RT_DETTAGLIO_NORMATIVA&_windowLabel=normativa_wcmplaceholder_1

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INAIL

consegna della semplice modulistica

   
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http://www.inail.it/internet/default/Bandieconcorsi/Bandidigara/p/Dettagliobandi/index.html?wlpnewPage_contentDataFile=P660349622&wlpnewPage_contentRegionTemplate=RT_BANDO_DETTAGLIO&_windowLabel=newPage

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INAIL

Anche per le denunce di variazione dei dati anagrafici si rende necessario l’inserimento di questo adempimento tra quelli che dovranno essere unificati, mentre nell’immediato, vista l’irrilevanza ai fini assicurativi, si dovrà procedere alla riorganizzazione degli aspetti procedurali e della modulistica nonché, nella logica della omogeneizzazione degli adempimenti, rivisitare l’attuale termine di 8 giorni previsto dall’art

   
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http://www.inail.it/internet/default/Normativa/Bancadatinormativa/ProvvedimentiInail/DELIBERECIVConsigliodiIndirizzoeVigilanza/p/dettaglioBDN/index.html?wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentDataFile=P1026167698&wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentRegionTemplate=RT_DETTAGLIO_NORMATIVA&_windowLabel=normativa_wcmplaceholder_1

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INAIL

o fornire, unitamente alla modulistica già a disposizione sul sito internet, chiare e circostanziate modalità per la compilazione delle istanze di oscillazione, nel duplice intento di agevolare i datori di lavoro e l’Ente sul piano del procedimento istruttorio e dei relativi costi amministrativi, valutando la percorribilità di una trasmissione delle predette istanze in via telematica

   
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http://www.inail.it/internet/default/Normativa/Bancadatinormativa/ProvvedimentiInail/DELIBERECIVConsigliodiIndirizzoeVigilanza/p/dettaglioBDN/index.html?wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentDataFile=P1026417282&wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentRegionTemplate=RT_DETTAGLIO_NORMATIVA&_windowLabel=normativa_wcmplaceholder_1

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INAIL

Piani, programmi, disposizioni, modulistica , ecc […] Modulistica Sono documenti di registrazione richiamati dal manuale o dalle procedure, con cui si dà evidenza dell’applicazione del SGSL (ad esempio verbali di consultazione, coinvolgimento, informazione e formazione del personale, ecc

   
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sicurezza

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SICUREZZA

Sulla base delle considerazioni che precedono, è emersa l’opportunità di procedere ad un aggiornamento della modulisticain vigore (vedi all. n. 1) e predisporre un nuovo fac-simile di attestazione (vedi all. n. 2) da rilasciare all’Ufficio richiedente, in sede di visita di controllo dello stato invalidante

   
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http://www.inail.it/internet/default/Normativa/Bancadatinormativa/ProvvedimentiInail/Circolari/p/dettaglioBDN/index.html?wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentDataFile=P1020055911&wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentRegionTemplate=RT_DETTAGLIO_NORMATIVA&_windowLabel=normativa_wcmplaceholder_1

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INAIL

Nel testo in consultazione sono disponibili le metodiche e la modulistica utilizzata per l’analisi, la valutazione del rischio e l’indagine sanitaria

   
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sicurezza

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SICUREZZA

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Infortuni sul lavoro

 

 
Ricerca effettuata per Infortunio sul lavoro | 484 documenti trovati in 0 secondi
 
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lavoro , qualora non si tratti di attività interamente da ricomprendere nella nuova voce, deve altresì comunicare per il quadriennio 1977/80 – o per il minor periodo, nell’ipotesi in cui l’attività abbia avuto inizio successivamente al 1° gennaio 1977 – il numero dei dipendenti occupati nelle lavorazioni ora previste dalla voce 0813 e, per ciascun anno del periodo sopraindicato, l’ammontare delle retribuzioni complessivamente erogate a tali dipendenti nonchè, per ciascun anno medesimo, i

   
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http://www.inail.it/internet/default/Normativa/Bancadatinormativa/ProvvedimentiInail/Circolari/p/dettaglioBDN/index.html?wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentDataFile=P1018200209&wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentRegionTemplate=RT_DETTAGLIO_NORMATIVA&_windowLabel=normativa_wcmplaceholder_1

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INAIL

PRESTAZIONI ECONOMICHE – ESPORTABILITA’ Il lavoratore che ha diritto a prestazioni in denaro derivanti da infortuniosul lavoro o da malattia professionale, le riceverà integralmente, senza limitazioni e restrizioni, ovunque risieda15 […]INFORTUNIO IN ITINERE L’ infortunio che si verifica sul territorio di una Parte contraente diverso dalla Parte competente è considerato come avvenuto sul territorio di quest’ultima32 […] NOTIFICA DI INFORTUNIO Ogni infortunio sul lavoro che causi o possa causare la

   
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INAIL

Provvidenze in favore delle vedove e degli orfani dei grandi invalidi sul lavoro deceduti per cause estranee all’ infortuniosul lavoro o alla malattia professionale ed adeguamento dell’assegno di incollocabilità di cui all’art 180 del Testo Unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n

   
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http://www.inail.it/internet/default/Normativa/Bancadatinormativa/ProvvedimentiInail/Circolari/p/dettaglioBDN/index.html?wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentDataFile=N1872220448&wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentRegionTemplate=RT_DETTAGLIO_NORMATIVA&_windowLabel=normativa_wcmplaceholder_1

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INAIL

a estendere la tutela al danno biologico, con un costo di circa 350 miliardi, e all’ infortunio in itinere […] a stanziare 800 miliardi complessivi per finanziare le aziende che investono in sicurezza nei luoghi di lavoro , in formazione sui temi della prevenzione,  in progetti di reinserimento degli invalidi nei posti di lavoro

   
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http://www.inail.it/internet_web/wcm/idc/groups/internet/documents/document/cms_import_1797.htm

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INAIL

Quando l’ infortunio sul lavoro si verifica o quando la malattia professionale è, constatata per la prima volta sanitariamente nel territorio di uno Stato membro diverso dallo Stato competente, la dichiarazione di infortunio sul lavoroo di malattia professionale deve essere effettuata in conformità alle disposizioni della legislazione dello Stato competente, fatte salve, se del caso, le disposizioni legali vigenti nello Stato membro sul territorio del quale si è verificato l’ infortuniosul

   
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http://www.inail.it/internet/default/Normativa/Bancadatinormativa/Normativanazionale/Regolamenti/p/dettaglioBDN/index.html?wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentDataFile=P1016364499&wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentRegionTemplate=RT_DETTAGLIO_NORMATIVA&_windowLabel=normativa_wcmplaceholder_1

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INAIL

59 del 7 ottobre 1985 Oggetto: Rivalutazione annuale delle prestazioni economiche per infortunio sul lavoro e malattia professionale dei settori industriale ed agricolo e per i medici colpiti da malattie e lesioni causate dall’azione dei raggi X e delle sostanze radioattive, con decorrenza 1° luglio 1985 […] Rivalutazione annuale delle prestazioni economiche perInfortunio sul lavoro e malattia professionale nel settore agricolo dal 1° luglio 1985 […] Rivalutazione annuale delle prestazioni economiche

   
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http://www.inail.it/internet/default/Normativa/Bancadatinormativa/ProvvedimentiInail/Circolari/p/dettaglioBDN/index.html?wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentDataFile=P1018859643&wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentRegionTemplate=RT_DETTAGLIO_NORMATIVA&_windowLabel=normativa_wcmplaceholder_1

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INAIL

Il lavoro che segue costituisce, nei propositi, il contributo all’impegno comune della Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione dell’INAIL […] Il lavoro svolto in casa, come collaboratore domestico o come assistente ad anziani o persone malate, può comportare dei rischi per il lavoratore […] L’ infortunio è un evento dannoso e improvviso che si verifica mentre si lavora

   
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sicurezza

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SICUREZZA

Registra la domanda sul “Protocollo delle domande e delle concessioni dello speciale assegno continuativo mensile – legge 5 maggio 1976, n.248”, mod […] 30 – I “Sopracopertina di infortunio con rendita di inabilita” e sul mod

   
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http://www.inail.it/internet/default/Normativa/Bancadatinormativa/ProvvedimentiInail/Circolari/p/dettaglioBDN/index.html?wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentDataFile=P1018863693&wlpnormativa_wcmplaceholder_1_contentRegionTemplate=RT_DETTAGLIO_NORMATIVA&_windowLabel=normativa_wcmplaceholder_1

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INAIL

COMPITO: descrizione del compito e del luogo di lavoro /attività/situazione che ha determinato l’insorgenza del pericolo/rischio/esito. ∗ PROBLEMATICA: descrizione di come, quando ed in che forma il pericolo/rischio sorge e degli effetti e degli esiti che produce (qualsiasi malanno, malattia, infortunio , effetti sulla produzione e sul lavoro ecc

   
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sicurezza

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SICUREZZA

Il grado di menomazione dell’integrità psicofisica causato da infortunio sul lavoro o malattia professionale, quando risulti aggravato da menomazioni preesistenti concorrenti derivanti da fatti estranei al lavoro o da infortuni o malattie professionali verificatisi o denunciate prima della data di entrata in vigore del decreto ministeriale di cui al comma 3 e non indennizzati in rendita, deve essere rapportato non all’integrità psicofisica completa, ma a quella ridotta per effetto delle

   
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http://www.inail.it/internet_web/wcm/idc/groups/internet/documents/document/cms_import_1836.htm

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INAIL

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Censis

Indagine Censis/Unipol, imprese italiane in ritardo in Ue

Solo il 49% delle nostre imprese adotta forme flessibili degli orari di lavoro, a fronte del 51% in Francia, il 55% in Spagna, il 58% in Germania, il 70% in Danimarca e Regno Unito, l’83% in Finlandia. Solo Portogallo (48%) e Grecia (34%) mostrano valori più bassi di quelli italiani. E’ quanto emerge da un’analisi realizzata da Censis e Unipol Gruppo Finanziario.

La flessibilità dell’orario, per favorire la conciliazione con i tempi della famiglia, è la prima delle misure adottate da molte imprese all’avanguardia nel campo del welfare aziendale, spesso accompagnate da altri aiuti offerti ai lavoratori, come i servizi di babysitteraggio per i figli piccoli, fino agli asili nido aziendali.

In Italia il 59% dei lavoratori deve rispettare un orario stabilito rigidamente dalla propria azienda, percentuale più alta che in Germania (55%), ma soprattutto rispetto a Finlandia (45%), Olanda e Svezia (40%). Anche le imprese italiane che permettono di utilizzare le ore di straordinario accumulate per usufruire di giorni di ferie sono solo il 15%, a fronte del 28% di quelle francesi e britanniche, del 43% delle tedesche, del 53% delle danesi, del 66% delle finlandesi. In Italia i lavoratori part-time sono 3,5 milioni, pari al 17% del totale. Nel nostro Paese anche la diffusione del part-time è inferiore alla media europea (20%) e lontana dalle percentuali di Germania (26,7%), Gran Bretagna (27,2%), Svizzera (35,9%), Olanda (49,8%). Le donne italiane in part-time sono il 31,1% delle lavoratrici rispetto a una media europea del 32,6% e percentuali che arrivano al 43,3% in Gran Bretagna, 45,6% in Germania, 60,9% in Svizzera, 77% in Olanda. Anche il telelavoro è scarsamente diffuso: riguarda il 3% degli occupati italiani maschi e il 5% delle donne, valori tra i più bassi in Europa.

Considerando i lavoratori maschi, soltanto la Turchia presenta una percentuale inferiore a quella dell’Italia (2,3%). I valori sono superiori in Germania (7,4%), Spagna (8,4%), Francia (9,9%) e Gran Bretagna (11,8%). E il nostro Paese rimane agli ultimi posti anche per quanto riguarda la diffusione del telelavoro tra le donne, lontano da Francia (7,3%), Germania (7,6%), Svezia (8,2%), Spagna (9,5%) e Olanda (9,7%).

Censis e Unipol mettono in evidenza che gli strumenti di welfare aziendale possono aiutare molte famiglie, migliorare la qualità della vita di lavoratori e lavoratrici, contribuire a maggiori livelli di occupazione. ”Le esperienze finora condotte in Italia e all’estero – affermano Censis ed Unipol – dimostrano che più welfare aziendale significa maggiore motivazione dei lavoratori, migliore qualità della vita, una più buona copertura sanitaria e previdenziale, in una prospettiva di modernizzazione dell’organizzazione del lavoro”.

Ocse

Ocse: Italia poco istruita, solo il 15% ha una laurea

L’Italia è un paese poco istruito, ha una laurea solo il 15% della popolazione tra i 25 e 64 anni. E’ quanto emerge dal rapporto Ocse “Education at Glance”, diffuso oggi (25 giugno). Il nostro paese è molto sotto la media Ocse, che si attesta al 32%.

“Sebbene i tassi di ingresso agli studi superiori siano aumentati all’inizio del 2000 – si legge nel rapporto – dati più recenti mostrano che parte dell’aumento era solo temporaneo”. I ragazzi che dichiaravano l’intenzione di fare l’università nel 2000 erano infatti saliti al 39%, per poi arrivare al 50% nel 2002 e al 56% nel 2006. Poi l’inversione di tendenza: nel 2011 erano il 48% contro la media Ocse del 60%.

L’Italia – spiega la ricerca – detiene anche un altro primato: quello dei professori più “vecchi”. “Nel 2001 il 47,6% degli insegnanti elementari erano sopra i 50 anni. Una percentuale che sale al 61% nella scuola secondaria e al 62,5% in quella superiore. Attempati ma anche tra i peggio pagati dell’area. Il salario d’ingresso per i professori italiani si attesta sui 29.418 dollari annui contro i 31.348 di tutta l’area”.

Nella nostra penisola, infine, la spesa media per studente è ferma da 15 anni. Così l’indagine: “E’ l’unico paese dell’area Ocse che dal 1995 non ha aumentato la spesa per studente nella scuola primaria e secondaria”, cresciuta di appena lo 0,5% in termini reali su 15 anni, contro una media che supera il 60%. 

Tortura

Oggi, 26 giugno giornata contro la tortura

Per la giornata mondiale contro la tortura, appuntamento alle 18 nella capitale a piazza Farnese. Un’occasione importante per sostenere la campagna della Fp Cgil: “3leggi per la giustizia e i diritti”, ovvero su tortura, carcere e droghe

“La giornata mondiale contro la tortura è un’occasione importante per dare un ulteriore impulso alla raccolta di firme a sostegno delle tre proposte di legge di iniziativa popolare. La mancanza di una legge sulla tortura è forse una delle peggiori falle del nostro sistema e ha causato violazioni dei diritti umani inconciliabili con la democrazia. É giunta l’ora di porre rimedio a questa vergogna”. Con queste parole Salvatore Chiaramonte, segretario nazionale della Fp Cgil, rinnova la partecipazione attiva alla campagna “3leggi per la giustizia e i diritti” da parte della propria federazione, che rappresenta tra gli altri i lavoratori del settore giudiziario e penitenziario.

I promotori della campagna, tra questi la Cgil Nazionale e l’Associazione Antigone, terranno oggi 26 giugno, a partire dalle ore 18, un’iniziativa in Piazza Farnese a Roma, a cui parteciperanno esponenti del mondo dello spettacolo e della società civile come Ilaria Cucchi, Daniele Vicari e Paolo Calabresi.

“Da una parte c’è la necessità di ricondurre il sistema alla sua funzione originaria, che non è certamente la cura delle tossicodipendenze e del disagio, né la repressione, ma il reinserimento dei detenuti. Dall’altra – conclude Chiaramonte – è necessario inserire nel nostro sistema istituti che tutelino le persone oltre a garantire loro una pena equa e condizioni di vita umane”.

Sicurezza sul lavoro

Cgil, Cisl, Uil denunciano peggioramenti per la sicurezza sul lavoro

Con il cosiddetto decreto del fare, si sono introdotte gravi modifiche che intervengono su disposizioni fondamentali in materia di prevenzione, in particolare in quei settori e contesti lavorativi a più alta esposizione ai rischi e già caratterizzati da un numero rilevante di infortuni gravi, mortali e di malattie professionali”. Lo sostengono in una nota unitaria i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil Fabrizio Solari, Luigi Sbarra e Paolo Carcassi.

I tre sindacalisti sono molto critici e netti. “Confermando la pratica invalsa nel confondere interventi di semplificazione burocratica con alleggerimento delle tutele in materia di prevenzione, il Governo dimostra di non conoscere adeguatamente la materia della salute e sicurezza sul lavoro  e di aver agito in ossequio a logiche che non pongono la riduzione degli eventi infortunistici e tecnopatici a priorità di intervento, come la garanzia di  un’idonea organizzazione del lavoro”.

“Per evitare – si legge sempre nella nota – che quanto disposto nel decreto giunga, a fine agosto, a confermarsi, decretando la definitiva approvazione delle modifiche, puntuale e determinata sarà l’azione che unitariamente verrà intrapresa attraverso ogni canale istituzionale e sindacale (a partire dalle commissioni parlamentari) al fine di interrompere l’iter legislativo. Contiamo, inoltre, di svolgere un’azione puntuale di merito all’interno dei lavori della Commissione consultiva permanente, nel nostro ruolo di componenti ufficiali, vista la funzione determinante attribuita nell’articolato del decreto a tale organismo a composizione tripartita”. 

Pacchetto lavoro

Lavoro – Presentato il pacchetto lavoro da 1,5miliardi di euro

Il pacchetto sul lavoro vale 1,5 miliardi di euro coperti con la riprogrammazione dei fondi Ue e fondi nazionali. Lo ha detto il premier Enrico Letta nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che si è tenuto oggi. “E’ una scelta molto importante, prevede un aiuto ai giovani e guarda all’inclusione sociale. Abbiamo voluto dare un segnale netto ad una della categorie più svantaggiate. Ora ci attende una battaglia europea a favore dei giovani”.

“Abbiamo voluto aiutare le assunzione a tempo indeterminato con una decontribuzione- ha continuato Letta – che non compromette il futuro pensionistico dei giovani”. ”Complessivamente, le decisioni assunte andranno ad aiutare l’assunzione in 18 mesi di 200 mila giovani italiani”.  Il provvedimento avrà ”un’intensità maggiore nel Centrosud ma riguarda anche il Nord”, ha spiegato. Misure, quelle varate oggi, che potranno dare ”un colpo duro alla grandissima piaga rappresentata dalla disoccupazione giovanile”.

Il pacchetto lavoro – ha proseguito Letta prevede anche  incentivi per quegli imprenditori che assumono lavoratori disoccupati in Aspi. L’incentivo alle imprese sarà finanziato con la quota parte dell’Aspi non utilizzato dal lavoratore assunto a tempo indeterminato.

Nasce anche la carta per l’inclusione sociale. E’ un intervento, ha spiegato ancora Letta, dedicato alla lotta contro la povertà estrema, sperimentale, da estendere a tutte le regioni del Mezzogiorno. Sarà infine collegata ad un provvedimento già in Parlamento l’intervento specifico a favore dell’assunzione di disabili, dopo che i governi precedenti hanno tagliato tutti i fondi per l’occupazione dei disabili.

Il segretario generale della Cgil, Camusso a margine di una tavola rotonda organizzata dalla Camera del Lavoro di Firenze ha sottolineato che  ”E’ positivo che il provvedimento degli incentivi si rivolga ad assunzioni a tempo indeterminato, a trasformazioni di contratti precari in contratti a tempo indeterminato, quindi questo è sicuramente un segnale positivo”. 
”Come sempre, poi – ha aggiunto Camusso, – un decreto bisogna leggerlo per capirne esattamente gli elementi, quindi non siamo in grado di andare oltre a questa prima valutazione. Possiamo comunque confermare che il senso vero di una svolta per condurre il Paese fuori da questa crisi può venire solo se c’è un intervento significativo di redistribuzione dei redditi, che non è l’oggetto di questo decreto”.
Più in generale, secondo la leader della Cgil, ”bisogna guardare all’abbassamento delle tasse dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, bisogna fare provvedimenti sugli investimenti e la creazione di occupazione, e non continuare ad alleggerire il carico fiscale di chi invece ha molte proprietà e molte rendite”.

P.a.

P.a., la pensione può attendere ..

I dipendenti pubblici a domanda possono prestare in servizio fino ai 70 anni d’età per migliorare la pensione. L’amministrazione, infatti, non deve e non può collocare a riposo i lavoratori che abbiamo raggiunto i limiti di età per la permanenza in servizio fissato a 65 anni. Lo ha stabilito il Tar Lazio nella sentenza n. 2446/13, ribaltando l’indirizzo interpretativo della riforma Fornero sulle pensioni per il settore pubblico e annullando la circolare n. 2/2012 dell’allora ministro p.a. F.Patroni Griffi. Secondo la circolare infatti la riforma Fornero stabilendo che la vecchia disciplina continua a valere per i soggetti che maturano i requisiti di pensione entro il 31.12.2011aveva tratto un vincolo per le p.a.: l’obbligo di collocare a riposo a partire dal 2012, al compimento dei 65 anni (limite ordinamentale), i dipendenti che nel 2011 erano in possesso della massima anzianità contributiva (40 anni) o della quota (96) o comunque dei requisiti per una pensione.

Il collocamento a riposo nella p.a. è dunque obbligatorio nella sola ipotesi in cui il dipendente abbia maturato i requisiti sia per la pensione di vecchiaia che per quella di anzianità. In altre ipotesi, è facoltà del lavoratore avvalersi dei nuovi requisiti.

da ItaliaOggi

Cassazione

Cassazione – Rischio perdita assegno disoccupazione se si aspetta l’esito su causa licenziamento

E’ quanto emerge dalla sentenza di Cassazione n. 15770/13. Rischia infatti di perdere l’assegno di disoccupazione chi non presenta la domanda all’Inps subito dopo il licenziamento per giusta causa ma aspetta che si definisca il giudizio contro il datore di lavoro: il termine per accampare il diritto all’indennità scatta a partire dalla data di cessazione del rapporto di lavoro e il relativo decorso è rilevabile d’ufficio.

E’ stato così bocciato il ricorso della lavoratrice che prima di farsi viva con l’Inps ha atteso addirittura il passaggio in giudicato della sentenza sfavorevole che confermava la legittimità del licenziamento irrogatole.