Archivi giornalieri: 14 giugno 2013

Osservatorio Inca Cgil per le politiche sociali in Europa


Il diritto agli assegni di disoccupazione in caso di espatrio

ýPubblichiamo un’interessante Nota a cura degli avvocati Nusco e Sessa, circa la sentenza con la quale il Tribunale di Napoli ha confermato che il diritto alle indennità di disoccupazione riconosciuto in Italia ad un lavoratore espatriato in un paese non facente parte dell’UE, non decade qualora il paese ospitante abbia stipulato una convenzione internazionale con l’Italia. Il principio enunciato trova applicazione, oltre che nei casi di espatrio dei cittadini italiani, anche in caso di rientro nei Paesi d’origine dei lavoratori extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia.

Manuale di diritto europeo su asilo, frontiere e immigrazione

ýLa Corte europea dei diritti dell’uomo e l’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione europea (Fra) hanno pubblicato il Manuale di diritto europeo su asilo, frontiere e immigrazione. Il manuale tiene conto sia della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, sia di quella della Corte di giustizia dell’Unione europea. Destinatari sono soprattutto avvocati, giudici, pubblici ministeri, polizia di frontiera, funzionari dell’immigrazione, Ong ed altri organismi che potrebbero trovarsi nella necessità di affrontare problematiche legali in uno degli ambiti esaminati dal manuale.

Relazione sul funzionamento della libera circolazione nell’UE

ýSecondo la relazione della Commissione europea sul funzionamento del sistema di circolazione interno all’UE, nel periodo da ottobre a dicembre 2012 sono stati registrati 13.600 attraversamenti illegali delle frontiere, con una diminuzione del 52% rispetto al quarto trimestre del 2011. Mentre nel periodo luglio/settembre 2012 oltre la metà di tutti gli attraversamenti illegali sono stati segnalati in Grecia, nel periodo ottobre/dicembre 2012 l’Italia ha comunicato il 31% di tutti i rilevamenti (4.231 persone), seguita dalla Grecia con il 30% dei rilevamenti (4.035 persone).

La Commissione europea presenta i risultati del progetto Tesse, realizzato dall’Inca Cgil

Segnaliamo l’ultimo numero della newsletter Social Europe della Commissione europea, che presenta tra l’altro i risultati del progetto Tesse realizzato dall’Inca Cgil in Europa, nel periodo 2011-2012. La newsletter contiene anche un’interessante intervista a Stefano Tricoli (in inglese), presidente dell’Inca Belgio, e rilancia la versione integrale del Passaporto dei diritti, la guida multilingue realizzata dall’Inca nel quadro del progetto. Buona lettura!

Osservatorio Inca Cgil per le politiche sociali in Europa


Il diritto agli assegni di disoccupazione in caso di espatrio

ýPubblichiamo un’interessante Nota a cura degli avvocati Nusco e Sessa, circa la sentenza con la quale il Tribunale di Napoli ha confermato che il diritto alle indennità di disoccupazione riconosciuto in Italia ad un lavoratore espatriato in un paese non facente parte dell’UE, non decade qualora il paese ospitante abbia stipulato una convenzione internazionale con l’Italia. Il principio enunciato trova applicazione, oltre che nei casi di espatrio dei cittadini italiani, anche in caso di rientro nei Paesi d’origine dei lavoratori extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia.

Manuale di diritto europeo su asilo, frontiere e immigrazione

ýLa Corte europea dei diritti dell’uomo e l’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione europea (Fra) hanno pubblicato il Manuale di diritto europeo su asilo, frontiere e immigrazione. Il manuale tiene conto sia della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, sia di quella della Corte di giustizia dell’Unione europea. Destinatari sono soprattutto avvocati, giudici, pubblici ministeri, polizia di frontiera, funzionari dell’immigrazione, Ong ed altri organismi che potrebbero trovarsi nella necessità di affrontare problematiche legali in uno degli ambiti esaminati dal manuale.

Relazione sul funzionamento della libera circolazione nell’UE

ýSecondo la relazione della Commissione europea sul funzionamento del sistema di circolazione interno all’UE, nel periodo da ottobre a dicembre 2012 sono stati registrati 13.600 attraversamenti illegali delle frontiere, con una diminuzione del 52% rispetto al quarto trimestre del 2011. Mentre nel periodo luglio/settembre 2012 oltre la metà di tutti gli attraversamenti illegali sono stati segnalati in Grecia, nel periodo ottobre/dicembre 2012 l’Italia ha comunicato il 31% di tutti i rilevamenti (4.231 persone), seguita dalla Grecia con il 30% dei rilevamenti (4.035 persone).

La Commissione europea presenta i risultati del progetto Tesse, realizzato dall’Inca Cgil

Segnaliamo l’ultimo numero della newsletter Social Europe della Commissione europea, che presenta tra l’altro i risultati del progetto Tesse realizzato dall’Inca Cgil in Europa, nel periodo 2011-2012. La newsletter contiene anche un’interessante intervista a Stefano Tricoli (in inglese), presidente dell’Inca Belgio, e rilancia la versione integrale del Passaporto dei diritti, la guida multilingue realizzata dall’Inca nel quadro del progetto. Buona lettura!

Notizie dal Ministero

Primo piano
 
 
Logo Vertice Italia, Francia, Germania, Spagna sull'occupazione giovanile
 

Occupazione giovanile: il 14 giugno a Roma il vertice tra i ministri economici e del lavoro di Italia, Francia, Germania, Spagna 
Un confronto, proposto dal Ministro Giovannini nel corso degli incontri tenuti a Parigi la scorsa settimana, che nasce dal riconoscimento che un rapido miglioramento del mercato del lavoro è condizione indispensabile per rilanciare la crescita dell’economia europea


Palazzo Montecitorio
 

Incremento del Fondo per le non autosufficienze, procedura di valutazione dei rischi nelle piccole imprese, sostegno all’occupazione e lavoratori esodati 
Questi i temi principali affrontati dal Ministro Enrico Giovannini, oggi alla Camera dei Deputati per rispondere alle interrogazioni a risposta immediata


 

Lavoratori ‘Salvaguardati’ – Terza procedura 
Emanata la circolare n. 19 del 5 giugno 2013, attuativa del Decreto interministeriale del 22 aprile 2013. Contiene le istruzioni operative per le Direzioni territoriali del lavoro ed è corredata dalla modulistica ed in particolare dal modello di ISTANZA che dovrà essere presentata dal lavoratore.


 
Notizie
 
 

14/06/2013

Interpello 
On line le risposte a nuovi quesiti

14/06/2013

Strategia nazionale di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali 
Pubblicate le proposte della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro

12/06/2013

Cinque per mille 
Pubblicata la sezione dedicata alle FAQ (domande più frequenti)

10/06/2013

ASpI e mini-ASpI 
Possibilità di erogazione in unica soluzione

Ministero del lavoro e delle Poloitiche Sociali

10/06/2013

Incentivi per il lavoro in favore di donne e giovani under 29 
Sono oltre 24 mila i contratti attivati al 31 marzo grazie alla Legge 214/211 ‘Salva Italia’

07/06/2013

Codice di comportamento dei dipendenti pubblici 
Pubblicato il Decreto del Presidente della Repubblica

06/06/2013

Finanziamento della Cassa Integrazione in Deroga 
Firmati i decreti che stanziano complessivamente 780 milioni per il sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in crisi

06/06/2013

Sostegno all’occupazione delle persone svantaggiate 
Registrato dalla Corte dei Conti il Decreto Ministeriale del 20 marzo 2013

06/06/2013

Rapporto sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza 
Conferenza stampa dal Ministro Giovannini presso la sede di Via Veneto

05/06/2013

Linee programmatiche in materia di politiche sociali 
Audizione del Ministro Giovannini alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica

04/06/2013

Elenco dei soggetti autorizzati ad effettuare lavori sotto tensione 
Pubblicato il Decreto Dirigenziale del 30 maggio 2013

31/05/2013

Progetti sperimentali finanziati dal Fondo Nazionale per il volontariato 
Graduatoria progetti sperimentali presentati dalle organizzazioni di volontariato ammessi a contributo per l’anno 2012

30/05/2013

Interpello 
On line le risposte a nuovi quesiti

Logo OECD 2013

30/05/2013

Visita del Ministro Enrico Giovannini a Bruxelles e Parigi 
Al centro dei colloqui il tema della lotta alla disoccupazione

29/05/2013

Lavoratori ‘salvaguardati’ 
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il terzo decreto che interessa 10.130 lavoratori

28/05/2013

Apprendistato: disciplina generale e regime contributivo 
Disponibile la Circolare INAIL n. 27 del 24 maggio 2013

27/05/2013

Lavoratori autonomi volontari del corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico 
Disponibile il Decreto per le indennità 2013

22/05/2013

Rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga e altre misure urgenti 
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge n. 54 del 21 maggio 2013

22/05/2013

Mercato del lavoro e occupazione 
Incontro del Ministro Enrico Giovannini con i rappresentanti delle Parti Sociali

21/05/2013

ASpI e mini ASpI per i soci lavoratori delle cooperative 
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto per le aliquote 2013

Logo Forum PA 2013

21/05/2013

Forum PA 2013 
Il Ministero partecipa con lo stand ‘La Casa del Welfare’

20/05/2013

Interventi a sostegno dell’occupazione 
Incentivi per i datori di lavoro

Aliquote

L’Inps fissa le aliquote medie

Via libera dell’Inps alle  aliquote contributive medie relative al periodo 2003-2012, da utilizzare per i soggetti che esercitano l’opzione per la liquidazione della pensione con il s sistema contributivo nell’anno 2013.

L0opzione per il calcolo della pensione con il sistema contributivo è una facoltà esercitabile dagli assicurati che hanno complessivamente almeno 15 anni di contributi, di cui almeno cinque versati nel sistema contributivo.

Attualmente possono esercitare l’opzione solo ed esclusivamente coloro che hanno meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995.

L’aliquota contributiva media relativa l decennio 2003-2012 risulta per Fondo pensioni lavoratori dipendenti pari a 32,88%, per gli artigiani 18,92%, per i commercianti 19,13% e per i coltivatori diretti 20.,43%.

Sole 24Ore

Amianto

Amianto: Fincantieri deve risarcire famiglie 4 operai morti

Fincantieri dovrà risarcire 3,5 milioni di euro alle famiglie di quattro operai dello stabilimento di Ancona, deceduti tra il 2007 e il 2008 per patologie come il mesotelioma o il carcinoma polmonare derivanti dall’esposizione all’amianto fra gli anni Sessanta e Ottanta.

Lo ha stabilito il giudice del lavoro di Ancona Tania De Antoniis, accogliendo altrettanti ricorsi. Atteso per settembre il pronunciamento su altri quattro ricorsi analoghi, relativi al decesso di 4 lavoratori del cantiere.

UE

Parità uomo/donna: l’Italia in coda alla classifica Ue

Se l’Unione europea è ancora a metà strada verso l’obiettivo di una reale parità fra uomini e donne, l’Italia ne ha decisamente molta di più da percorrere, piazzandosi agli ultimi posti della classifica. E’ quanto emerge dalla pagella stilata dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (Eige), sulla base di un nuovo ‘indice’ legato alle aree critiche di confronto fra i due sessi: lavoro, soldi, sapere, tempo, potere e salute.

Il risultato è che l’Ue in media raggiunge quota 54, considerando che uno equivale alla totale assenza di parità e 100 alla piena uguaglianza di genere. Il punteggio dell’Italia è un magro 40,9, al pari della Slovacchia e poco più avanti di Grecia (40), Bulgaria (37) e Romania (35,3). Sopra alla media risultano invece Svezia (74,3), Danimarca (73,6), Finlandia (73,4), Olanda (69,7), Gran Bretagna (60,4), Belgio (59,6), Francia (57), Slovenia (56) Irlanda (55,2).

La Spagna risulta essere pienamente allineata con la media Ue (54), mentre alle sue spalle si collocano Germania (51,6) e Lussemburgo (50,7), seguite da Austria (50,4), Estonia (50), Repubblica Ceca (44,4), Polonia (44,1), Lettonia (44,4), Lituania (43.6), Cipro (42), Malta (41,6), Ungheria (41,4) e Portogallo (41,3).

In quale settore mancano soprattutto le donne? Ai posti di comando, in politica come nelle grandi aziende: qui la media Ue è a quota 38, ma l’Italia si ferma ancora più indietro, a quota 18,6, classificandosi terz’ultima davanti al Lussemburgo (14,7) e a Cipro (12,2).

Ocse

Ocse: “L’immigrazione è tornata a crescere nel 2011”

L’immigrazione è tornata a crescere, dopo tre anni di continuo calo durante la crisi, grazie soprattutto ai migranti che si spostano all’interno dell’Unione Europea. Ma le prospettive di lavoro per gli immigrati sono peggiorate, con circa uno su due disoccupati in Europa ancora in cerca di lavoro, dopo più di 12 mesi. Lo rivela l’International Migration Outlook dell’Ocse, diffuso oggi. Secondo il rapporto, l’immigrazione nei paesi dell’Ocse è aumentata del 2 per cento nel 2011 rispetto all’anno precedente, raggiungendo quasi i 4 milioni. E si stima un aumento simile nel 2012.

L’immigrazione all’interno dell’Unione Europea è aumentata del 15 per cento, dopo un calo di quasi il 40 per cento durante la crisi. La tendenza delle persone a lasciare i paesi più colpiti dalla crisi sta accelerando, in crescita del 45 per cento dal 2009 al 2011. Il numero di greci e spagnoli che si trasferiscono in altri paesi dell’Unione Europea è raddoppiato dal 2007, raggiungendo rispettivamente i 39 mila e i 72 mila. La Germania ha visto un aumento del 73 per cento degli immigrati greci tra il 2011 e il 2012, quasi il 50 per cento per i cittadini spagnoli e portoghesi e il 35 per cento per gli italiani. L’immigrazione verso gli Stati Uniti è rimasta sostanzialmente stabile nel 2011, con un aumento solo del 2 per cento. L’Italia ha registrato un calo del numero di immigrati dell’11 per cento: – 44 per cento rispetto al 2007. Ma la situazione del mercato del lavoro è peggiorata drasticamente per gli immigrati, con la disoccupazione in aumento di quasi cinque punti percentuali tra il 2008 e il 2012, a fronte di un salto di 3 punti tra i nativi. Giovani immigrati e poco qualificati sono stati i più colpiti. L’impatto è stato più forte per i migranti provenienti da America Latina e Nord Africa.

La disoccupazione di lunga durata è aumentata considerevolmente: la quota di immigrati disoccupati nei paesi Ocse che sono stati senza lavoro per più di un anno è aumentata dal 31 per cento del 2008 al 44 per cento nel 2012. “I governi a corto di liquidi dovrebbero evitare di tagliare sistematicamente programmi di integrazione, ma concentrarsi su misure come la lingua e di formazione professionale, e concentrarsi sui gruppi più vulnerabili, come i giovani immigrati”, dice l’Ocse.

Il rapporto analizza anche l’impatto fiscale dell’immigrazione. E rileva che innalzare i livelli di occupazione dei migranti a quello dei nativi genererebbe notevoli ritorni economici, in particolare in paesi come il Belgio, la Francia e la Svezia, con un’estesa popolazione di immigrati stabiliti. Combattere la discriminazione è essenziale per raggiungere questo obiettivo. La relazione valuta infine il livello di discriminazione nei paesi, rilevando che una persona con un nome immigrato, per esempio, deve inviare almeno il doppio delle applicazioni per ottenere un colloquio di lavoro.

“I governi devono fare tutto il possibile per migliorare le prospettive di lavoro degli immigrati”, ha detto il segretario generale dell’Ocse Angel Gurría, presentando il rapporto a Bruxelles. “Affrontare la disoccupazione elevata e di lunga durata ora è essenziale. Continuare ad aiutare gli immigrati a integrarsi assicurerà anche che possano svolgere il loro ruolo nel guidare la crescita, non appena riprenderà l’economia globale”. 

redattore sociale

Assegni di disoccupazione

Diritto agli assegni di disoccupazione in caso di espatrio

Un’interessante Nota a sentenza (in corso di pubblicazione sulla rivista Il Diritto del Mercato del Lavoro), a proposito della sentenza con la quale il Tribunale di Napoli, Sezione distaccata di Capri, ha confermato che il diritto alle indennità di disoccupazione riconosciuto in Italia ad un lavoratore espatriato in un paese non facente parte dell’Unione europea né dello Spazio economico europeo, non decade qualora il paese ospitante abbia stipulato una convenzione internazionale con l’Italia in materia di sicurezza sociale, al fine di garantire la libera circolazione della manodopera.

Il principio enunciato trova applicazione, oltre che nei casi di espatrio dei cittadini italiani, anche in caso di rientro nei Paesi d’origine dei lavoratori extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia i quali, sotto il profilo delle prestazioni assicurative sociali, sono equiparati ai cittadini italiani.

Nel caso specifico, il lavoratore, nato in Argentina e residente in Italia, in possesso della cittadinanza italiana e con doppio passaporto italiano ed argentino, aveva richiesto ed ottenuto l’indennità ordinaria di disoccupazione non agricola per gli anni 2009 e 2010. L’Inps dal canto suo aveva accolto, in entrambi i casi, le istanze del lavoratore, senza tuttavia mai provvedere alla materiale liquidazione degli importi spettanti. L’Inps non aveva contestato i requisiti assicurativi e contributivi del richiedente, ma aveva posto a giustificazione della mancata erogazione il fatto che il ricorrente risultasse espatriato in Argentina per alcuni mesi, e che non avesse fatto pervenire alla competente sede Inps il passaporto autenticato e la certificazione di espatrio con motivazione.

Il dispositivo del Tribunale di Napoli è particolarmente interessante, sia perché le attuali difficili condizioni del mercato del lavoro e la conseguente crescente mobilità dei lavoratori a livello internazionale portano con sé l’esigenza di garantire la protezione sociale delle persone ben oltre i confini del singolo Stato, sia perché questo caso si inquadra al di fuori dei regolamenti europei sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale. Questi ultimi, infatti, ammettono l’esportabilità delle prestazioni di disoccupazione in un altro paese dello Spazio economico europeo, sia pur per un periodo limitato di tempo ed a determinate condizioni, ma non hanno alcun effetto sul lavoratore disoccupato che espatri in paese non comunitario e non convenzionato con l’Italia, il quale andrebbe quindi immediatamente incontro alla decadenza dal diritto all’indennità di disoccupazione.

Nel caso in questione, invece, a proteggere il diritto del lavoratore disoccupato espatriato interviene la convenzione bilaterale tra i due paesi (Italia e Argentina) la quale sancisce il principio della cosiddetta “assimilazione del territorio”, secondo cui i lavoratori aventi diritto a prestazioni di sicurezza sociale da uno dei due Stati Contraenti, le riceveranno integralmente e senza alcuna limitazione o restrizione, ovunque essi risiedano.

Le autrici della Nota concludono sottolineando l’importanza delle convenzioni di sicurezza sociale come strumento insostituibile per la tutela dei diritti individuali dei lavoratori (e persino per una maggiore competitività delle imprese), e denunciando il ritardo maturato dall’Italia nel portare a compimento tale percorso di reciprocità e di coordinamento, inspiegabilmente non ancora concluso persino con paesi caratterizzati dall’alta concentrazione di italiani residenti all’estero o, al contrario, dall’elevata presenza di lavoratori immigrati in Italia.

www.osservatorioinca.org

Carceri

Carceri: domiciliari fino a 6 anni

Un emendamento per far scattare la detenzione domiciliare per i delitti puniti con la reclusione
fino a sei anni e un decreto in dirittura d’arrivo che toccherà dai 3 ai 4 mila detenuti e che, assicura il Guardasigilli, non mette a rischio la sicurezza dei cittadini. Si intensifica l’azione del governo sull’emergenza carceri, un fronte da subito indicato dal ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri come una assoluta priorità. La novità del giorno è il testo governativo che emenda la legge delega sulla messa alla prova e
le pene alternative al carcere, all’esame della commissione Giustizia della Camera.

L’originario ddl bipartisan di Donatella Ferranti (Pd) ed Enrico Costa (Pdl) prevedeva l’applicazione dei domiciliari per i delitti puniti con la reclusione non superiore nel massimo a quattro anni. Ora, la modifica depositata depositata dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, innalza questa possibilità per i delitti puniti fino a sei anni.
E inoltre fa sì che la reclusione presso il domicilio diventi una vera e propria pena principale, stabilita dal giudice al momento della sentenza, e non più una misura alternativa qual è oggi considerata. L’emendamento del governo, tuttavia, fissa alcuni ‘paletti’: l’esecutivo viene infatti delegato a “valutare la possibilità di escludere l’applicazione della reclusione
presso il domicilio per singoli reati di grave allarme sociale se puniti con pene non inferiori nel massimo a quattro anni”.
Un provvedimento agile, pensato sia per tamponare nell’immediato l’emergenza estate, quando sempre la situazione delle carceri si
fa più difficile, sia per cominciare a predisporre misure strutturali in grado di rispondere alle richieste dell’Europa, dopo che la Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia per la situazione carceraria e le ha dato un anno di tempo per individuare soluzioni strutturali. “Al Consiglio dei Ministri di sabato prossimo – ha confermato oggi il ministro – sarà approvato un decreto per alleggerire la pressione sulle carceri,
con modifiche sia in entrata che in uscita: è un provvedimento tampone, urgente, che farà uscire non più di  3-4.000 detenuti”. “E’ un primo passo”, aggiunge a cui seguiranno altri
provvedimenti.   

Patronati

Riforma Patronati

Assistenza più ampia e di qualità

Via libera alla riforma dei patronati. A fissare le nuove regole è il decreto 20 febbraio, che dà attuazione alla mini riforma prevista dalla legge di stabilità per il 2013 (L. n. 228/2012). 

Il traguardo è fissato al 1° gennaio 2015, data a partire dalla quale i patronati in regola (cioè legittimati ad operare) siano quelli operanti con sedi presenti in almeno la metà delle province situate nelle cinque aree geografiche in cui risulta diviso il nostro Paese in base alla classificazione Nuts1 prevista dalla Comunità Europea.

Un’altra novità della riforma riguarda i servizi offerti dai patronati che in base al nuovo decreto, oltre che migliorati in qualità dovranno risultare anche più ampi. Pertanto in aggiunta alle prestazioni già offerte il decreto prevede altri 42 servii tra cui il rilascio del Cud Inps, le domande per assegni familiari, il riscatto dei periodi assicurativi, le autorizzazioni ai contributi volontari.

da ItaliaOggi