Archivi giornalieri: 17 giugno 2013

Collocamento per i giovani

Ue propone rete europea uffici di collocamento per i giovani

I servizi di pubblico impiego sono fondamentali per far funzionare la “garanzia per i giovani” che troverà loro impiego entro quattro mesi dalla fine degli studi, per questo la Commissione propone oggi di creare una rete di uffici di collocamento nazionali, per organizzarli meglio e renderli più efficienti nella gestione delle offerte ai giovani. In base alla proposta ogni Stato nominerà un membro che siederà nel ”board” della rete Ue di servizi all’impiego, che dovrebbe essere attiva già dal 2014 con l’ok degli Stati.

”I servizi di pubblico impiego devono giocare un ruolo cruciale nell’aiutare 26 milioni di disoccupati in Europa a trovare un lavoro, perciò la Commissione vuole che collaborino per massimizzare l’efficienza, imparando molto l’uno dall’altro”, ha detto il commissario all’occupazione Lazlo Andor.

Andor sa bene che in molti Paesi, Italia compresa, i servizi all’occupazione non funzionano: ”Nelle raccomandazioni ai Paesi abbiamo chiesto a Italia, Spagna, Francia, Ungheria, Lituania, Romania e Repubblica Ceca di agire con urgenza per rendere efficienti i propri servizi”, ha spiegato il commissario, convinto che uffici di collocamento funzionanti possano intercettare la domanda e l’offerta di lavoro e far funzionare la ”garanzia dei giovani”. Perché nonostante l’elevata disoccupazione, ci sono ancora 1,7 milioni di posizioni vacanti in Europa.

La cooperazione tra servizi nazionali potrà anche ”facilitare la realizzazione dei progetti per l’occupazione finanziati dal fondo sociale Ue”.
La Commissione spera che le ”best practice” europee aiutino gli Stati più deboli sul fronte dei servizi di orientamento per chi cerca un lavoro. Ad esempio, ricorda il commissario, dall’esempio austriaco è nata la ”garanzia dei giovani”, fiore all’occhiello del Paese che la Ue ha deciso di fare sua.

auser

“Abbiamo bisogno di volontari!” l’appello dell’Auser

L’Auser è impegnata a tutto campo anche quest’anno per aiutare gli anziani, soprattutto quelli che vivono da soli, ad affrontare con serenità i disagi legati all’estate. Protagonista è il servizio di Telefonia Sociale e aiuto alla persona Filo d’Argento, dotato di un Numero Verde Nazionale gratuito 800-995988, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20.

Il Piano dell’Auser prevede una risposta articolata e diversificata che viene  incontro ad  esigenze di aiuto concreto, di compagnia e socializzazione, di informazione e prevenzione.

Sul sito www.auser.it  da lunedì 17 giugno è  attiva    la sezione speciale “Emergenza Estate”  nella quale  trovare tutte le notizie utili per aiutare gli anziani e le loro famiglie ad affrontare con serenità il periodo estivo. Lo spazio sul sito rimarrà attivo e aggiornato per tutta l’estate fino a settembre inoltrato.

Abbiamo bisogno di volontari!

Il  presidente nazionale dell’Auser Enzo Costa  lancia un appello per fare volontariato in Auser nel periodo estivo  e si rivolge  ai giovani ed ai pensionati che vogliono dedicare  qualche ora della settimana e dare una mano a  chi sta peggio  “perché aiutare gli altri fa bene”.
“Siamo in campo anche quest’anno – sottolinea il presidente Costa- con i nostri volontari e la nostra capillare rete sul territorio, ma la richieste che ci giungono sono tantissime ed abbiamo bisogno di volontari per poter dare una risposta a tutti. Basta poco per dare serenità ad un anziano solo, una telefonata, una visita a casa, una passeggiata da fare insieme. Ecco perché ci appelliamo a tutti i cittadini, ai pensionati e soprattutto ai giovani, di aiutarci, di essere al nostro fianco per portare un po’ di serenità agli anziani che, soprattutto d’estate sentono di più il peso della solitudine”.

Le persone si possono mettere in contatto con il numero verde nazionale del Filo d’Argento 800-995988, la loro richiesta verrà istradata alla sede Auser più vicina.

Servizi per l’infanzia

Inps: pubblicato il bando per accesso contributi ai servizi per l’infanzia

Dal 14 giugno, è pubblicato sul sito dell’Inps il bando  per la presentazione da parte delle madri lavoratrici della domanda di accesso al contributo economico utilizzabile, in alternativa al congedo parentale, per il servizio di baby-sitting oppure per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati.

Una misura prevista dalla legge sulla riforma del lavoro del 2012 che ha introdotto, in maniera sperimentale per gli anni 2013-2015, la possibilità per la madre lavoratrice di richiedere la corresponsione di sostegni economici volti al supporto della genitorialità.

La domanda, dovrà essere presentata all’Inps per via telematica, accedendo al portale Internet dell’Istituto (www.inps.it) tramite Pin o attraverso il supporto dei patronati. La presentazione delle domande sarà consentita dalle ore 11 del giorno 1° luglio 2013 fino al giorno 10 luglio 2013. L’Inps informa le madri interessate che, ai fini della corretta presentazione della domanda, è necessario: richiedere preventivamente il Pin ”online” e convertirlo in tempo utile in Pin ”dispositivo”; presentare preventivamente e in tempo utile all’Inps la dichiarazione Isee (qualora non sia già presente nelle banche dati dell’Inps una dichiarazione Isee valida).

La dichiarazione deve essere presentata all’Istituto in via telematica o rivolgendosi a un Caf convenzionato. Si evidenzia che la scelta del voucher o del contributo per la retta ai servizi per l’infanzia deve essere effettuata al momento della domanda ed è vincolante e di conseguenza non può essere successivamente modificata.

Da ricordare, inoltre, che, in caso di scelta del contributo per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati le mamme, prima della presentazione della domanda, dovranno preventivamente effettuare l’iscrizione del minore esclusivamente presso una delle strutture aderenti alla sperimentazione presenti nell’elenco consultabile sul sito www.inps.it.

Cig

Cgil – Cig, i dati peggiorano. Il 22 in piazza

Gli ultimi dati Inps evidenziano un calo degli interventi in deroga: uno dei motivi per cui i sindacati scendono in piazza a Roma. Cgil: “Sistema in crisi profondissima, serve politica industriale”.

A maggio sono state autorizzate complessivamente 89,3 milioni di ore di cassa integrazione. Rispetto al mese di maggio 2012, nel quale furono autorizzate 105,5 milioni di ore, si registra un calo pari a -15,4%. Questi i dati diffusi oggi (14 giugno) dall’Inps. Il dato complessivo – spiega – risente soprattutto del calo degli interventi di cassa integrazione in deroga che su base tendenziale cala del 4,8%. Aumentano invece le ore di Cigs, del +8,4% rispetto a maggio dello scorso anno. Cig in deroga -52% su base tendenziale.

Per la Cgil “l’andamento della cassa integrazione si rivela sempre più pericoloso. Nel dato di maggio leggiamo infatti tutti gli sviluppi negativi legati allo strumento della cassa in deroga e che sono uno dei principali motivi per i quali sabato 22 giugno saremo in piazza a Roma con Cisl e Uil dietro le parole ‘Lavoro è democrazia’”. E’ quanto afferma il segretario confederale Elena Lattuada.

Per la dirigente sindacale “serve un effettivo finanziamento dello strumento degli ammortizzatori in deroga. Il calo registrato lo scorso mese dalla cassa in deroga è infatti di certo non imputabile ad un minore ricorso a questo strumento ma ad una concreta mancanza di risorse. Motivi per i quali il governo deve al più presto procedere alla ripartizione del miliardo di risorse individuato per finanziare la cassa integrazione e mobilità in deroga tra le regioni. Un processo da avviare subito per dare urgenti risposte a migliaia di lavoratrici e di lavoratori in estrema difficoltà”. Quanto al complessivo andamento della cassa, aggiunge, “il calo della ordinaria compensato dalla straordinaria ci dice che ci avviciniamo velocemente alla soglia del miliardo di ore anche per il 2013. Segnali inequivocabili di un sistema produttivo ancora pericolosamente in caduta”.

Secondo Lattuada “è il lavoro la vera emergenza e gli ammortizzatori sociali, pur essendo in questo momento vitali, non sono il modo per immaginarsi un futuro. Così come limitarsi ad intervenire sulle regole, senza una politica che rilanci la domanda interna, non ci porterà lontano. La crisi è ancora in una fase profondissima, serve l’adozione di una politica industriale che tuteli e rilanci la natura manifatturiera della nostra economia, che salvaguardi l’occupazione e il prezioso patrimonio che le lavoratrici e i lavoratori di questo paese costituiscono”, conclude.

Dati Inps su Cig e Aspi

Dati Inps su Cig e Aspi

A maggio sono state autorizzate complessivamente 89,3 milioni di ore di cassa integrazione. Rispetto al mese di maggio 2012, nel quale furono autorizzate 105,5 milioni di ore, si registra un calo pari a -15,4%. Questi i dati diffusi  dall’Inps. Il dato complessivo – spiega l’Istituto – risente soprattutto del calo degli interventi di cassa integrazione in deroga che su base tendenziale cala del 4,8%. Aumentano invece le ore di Cigs, del +8,4% rispetto a maggio dello scorso anno. Cig in deroga -52% su base tendenziale.

Ad aprile 2013 invece sono state presentate 93.631 domande di ASpI e 18.261 domande di mini ASpI, le nuove prestazioni per la disoccupazione involontaria entrate in vigore a gennaio 2013. Lo comunica sempre l’Inps segnalando che nello stesso mese sono state inoltrate 978 domande di disoccupazione (tra ordinaria e speciale edile), 13.690 domande di mobilità e 239 di disoccupazione ordinaria ai lavoratori sospesi, per un totale – considerando anche ASpI e mini ASpI – di 126.799 domande, il 26,4% in più rispetto al mese di aprile 2012 (100.332 domande).

Complessivamente, nel primo quadrimestre 2013 sono state presentate 558.340 domande, pari al 15,7% in più rispetto alle 482.494 domande presentate nel corrispondente quadrimestre del 2012.

Esodati

Esodati: Cgil, il confronto non si può rinviare

“Il confronto sugli esodati non può essere rinviato a settembre”. Così il segretario nazionale della Cgil, Vera Lamonica, replica al ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, che ha affermato che “Il tema pensionistico sarà affrontato dopo l’estate”.

“Nel suo discorso di insediamento al Parlamento il presidente del Consiglio Enrico Letta – ricorda la sindacalista – ha sostenuto di voler riparare alla rottura del Patto Stato – cittadini che si è consumato con la vicenda esodati. Successivamente il ministro Giovannini ha affermato di voler ricostruire una ‘mappa concettuale’ prima di definire orientamenti e decisioni, cosa che abbiamo ritenuto positiva e di buon senso”.

“Ora però – prosegue Lamonica – non si può dire che tutta la materia viene rinviata a settembre. Chiediamo al ministro, che, come si è impegnato a fare, convochi il sindacato ed avvii la discussione su come si costruisce una norma di completamento delle salvaguardie, che tolga dall’incertezza e dall’angoscia migliaia di lavoratori. Eliminando tutti i paletti ed i filtri, introdotti dai vari decreti Fornero, che hanno prodotto la paradossale situazione per cui le domande dei lavoratori non coprono la disponibilità già finanziata”.

Inoltre, conclude il segretario della Cgil, “E’ altrettanto necessario che si apra un vero confronto anche sulla rivisitazione dell’intera riforma, che sta mostrando, di fronte alla catastrofe dell’occupazione, tutta la sua insostenibilità”.

Contribuzione volontaria

Contribuzione volontaria

Entro il prossimo 1° luglio i lavoratori autorizzati alla contribuzione volontaria devono saldare all’Inps la prima rata dei contributi dovuti per il 2013 e relativa al trimestre gennaio-marzo.

E’ questo un appuntamento da non mancare perché basta un solo giorno di ritardo e la legge annulla il versamento e respinge la somma al mittente.

Ma la possibilità offerta a chi abbia perso il lavoro di continuare a versare per conto proprio i contributi all’Inps, al fine di non perdere insieme al lavoro anche i contributi già versati,  costa sempre di più. Infatti  per quest’anno si prevede una spesa minima di 2.872 euro se si era lavoratore dipendente e addirittura 4.146 euro se si era lavoratore parasubordinato.

Per effettuare i versamenti volontari occorre ottenere l’autorizzazione dall’Inps o da altro Ente di appartenenza il cui rilascio è  subordinato  all’interruzione del rapporto di lavoro che ha dato origine all’obbligo assicurativo, ma anche in caso di sospensione dal lavoro per periodi di breve durata (aspettativa per motivi di famiglia), o dovuta a specifiche norme di legge (congedi per formazione, congedi per motivi familiari, etc.) o per attività di lavoro a part time etc.

Per ulteriori e maggiori informazioni sull’argomento le sedi dell’Inca, dislocate su tutto il territorio nazionale, sono a completa disposizione.