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Inps: disavanzo 2013 sale a 10,7 miliardi, pesa rosso Ipdap

Sale ancora il disavanzo finanziario di competenza dell’Inps, per il 2013 atteso a 10.721 milioni di euro, 2.762 milioni in più rispetto ai 7.959 milioni previsti per il 2012. A pesare è sempre l’incorporazione dell’ex Inpdap (insieme all’ex Enpals, con cui nel 2012 è nato il cosiddetto super-Inps), che ha portato in dote conti tutti negativi. Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps ha approvato il bilancio di previsione dell’Istituto per il 2013, con due voti contrari della delegazione Uil.

Nella sua relazione, il Civ torna a ribadire la necessità di sottoporre ad ”un attento monitoraggio” tutti i Fondi o Gestioni amministrati dall’Inps che “presentano consistenti disavanzi economici con effetti negativi sul saldo generale del bilancio dell’Istituto. E quindi a valutarne “la futura evoluzione” aggiornando ”al più presto i bilanci tecnici”, nonchè “la sostenibilità dell’intero sistema”. E di portare, quindi, i risultati di tali valutazioni all’attenzione dei ministeri vigilanti, quello del Lavoro, delle Politiche sociali e dell’Economia, “per gli eventuali e opportuni interventi correttivi”. 

A chiedere un intervento legislativo in tempi stretti per “ripianare il debito e trovare adeguate soluzioni”, senza “confondere” i patrimoni di Inps e Inpdap, è la Uil, che motivando il no al bilancio di previsione 2013 evidenzia come in due anni con l’incorporazione dell’ex Istituto di previdenza dei dipendenti pubblici “si sono persi 26 miliardi di euro”. 

Un disavanzo, aggiunge la Uil, che “necessariamente sarà sempre più in crescita per il blocco del turn over e per l’incremento dei pensionati che determinano un preoccupante rapporto iscritti/pensionati”.

Tornando ai risultati principali indicati nel bilancio di previsione per quest’anno, si segnala un aumento anche del disavanzo economico e un calo del patrimonio netto dell’Istituto, mentre aumentano le entrate contributive (+0,9%), ma non quanto la spesa per pensioni (+1,7%).

Nello specifico, il disavanzo economico di esercizio è indicato in 9.714 milioni di euro, con un incremento di 739 milioni rispetto al disavanzo economico previsto per il 2012 (8.975 milioni). 

Per effetto di questo, il patrimonio netto dell’Inps al 31 dicembre 2013 scenderà a 15.416 milioni di euro. Si prevedono 303.077 milioni di euro di prestazioni istituzionali, con un incremento di 6.672 milioni (+2,3%) rispetto ai 296.405 milioni previsti per il 2012. 

In particolare, la spesa per prestazioni pensionistiche risulta pari a 265.877 milioni di euro (261.333 milioni nel 2012), con un incremento di 4.544 milioni di euro (+1,7%).

(ANSA).

INPSultima modifica: 2013-02-27T17:21:03+01:00da vitegabry
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