Archivi giornalieri: 27 aprile 2012

Pensionati italiani i più poveri d’Europa

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Nel 2010 quasi la metà dei pensionati, 7,6 milioni, il 45,4% del totale, ha ricevuto pensioni (una o più prestazioni) per un importo medio totale mensile inferiore a 1.000 euro. Per 2,4 milioni (14,4%) le prestazioni non superano i 500 euro.  E’ quanto emerge dalla rilevazione condotta dall’Istat insieme all’Inps.

Nel 2010 a fronte di una riduzione del numero totale delle prestazioni pensionistiche dello 0,3% circa su base annua, il numero delle pensioni d’invalidità è sceso nettamente, con un calo del 6,6%.  In riduzione, -1,34%, sono risultate anche le pensioni di invalidità civile.

Il sindacato pensionati della Cgil, sottolinea come ”i dati  confermino che un intervento sui redditi da pensione non è più rinviabile, visto che da anni stiamo assistendo ad un progressivo e drammatico impoverimento dei pensionati italiani a fronte di un costante aumento del prelievo fiscale, del costo dei servizi sanitari e di assistenza, dei prezzi e delle tariffe”.

Per lo Spi è  quindi ”urgente che il governo si adoperi per tutelare il potere d’acquisto delle pensioni, togliendo il blocco della rivalutazione annuale iniquamente adottato con la riforma Fornero e intervenendo per ridurre il prelievo fiscale che è diventato insostenibile”.

I diritti dei lavoratori affetti da patologie tumorali

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Sono due milioni le persone che in Italia hanno avuto una diagnosi di cancro, di cui 700 mila in età lavorativa.

Per aiutare questi lavoratori e queste lavoratrici, per farli sentire meno soli, qualche giorno fa, presso il ministero del lavoro, è stato presentato un Vademecum di tre pagine per far loro conoscere quali sono i loro diritti e come farli valere.

L’opuscolo, messo a punto dai consiglieri di parità insieme a Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confsal etc.  è stato stampato in 15 mila copie che saranno distribuite  nei presidi territoriali, nei patronati, nei centri per l’impiego e negli ambulatori.

Cnel in Senato: la riforma del mercato del lavoro contiene lacune e proposte positive

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Il disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro, al di là delle puntuali valutazioni delle parti sociali, contiene proposte in buona parte positive, ma non si possono non sottolineare alcune lacune nell’impianto complessivo, il quale va potenziato con misure urgenti a favore ed efficaci, soprattutto riguardo all’inclusione e alla valorizzazione dei giovani e delle donne.

Il Presidente del Cnel ha inquadrato le osservazioni del Consiglio dell’Economia e del Lavoro nel più ampio quadro dei provvedimenti necessari a rilanciare la crescita dell’economia, senza i quali – ha sostenuto – sarebbe assai difficile contrastare durevolmente una disoccupazione giunta al 9,3% (contro una media europea del 10,8%) che si attesta al 10,3% per le donne, all’8,6% per gli uomini ed al 31,9% tra i giovani, con punte che arrivano al 49,2% per le donne nel Mezzogiorno.
 
Secondo il Cnel  “occorre intervenire con urgenza e priorità, con strumenti che non siano solo di austerità, ma soprattutto di crescita, di creazione di nuova e buona occupazione, in un’ottica di “patto”, non di conflitto, fra generazioni. Occorre ricercare un più stretto legame fra le riforme in atto in materia di lavoro e previdenza e il più ampio progetto di crescita economica e produttiva del nostro Paese. Una visione strategica sulla buona occupazione deve saper coniugare le esigenze delle imprese con quelle dei lavoratori, bilanciando flessibilità e tutele, prevedendo, altresì, un sistema organico ed inclusivo di sostegno al reddito dei lavoratori, sia in caso di sospensione dell’attività produttiva che di perdita del posto di lavoro.”

UE – Chiede diritti per i lavoratori stagionali

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Migliorare le condizioni dei lavoratori stagionali che giungono da Paesi terzi nell’Ue e garantir loro i diritti sociali. Lo chiede la Commissione Libertà civili del Parlamento europeo, che ha approvato quasi all’unanimita’ (52 voti a favore e un solo astenuto) la relazione proposta dell’eurodeputato britannico Claude Moraes.

Le norme proposte mirano a evitare lo sfruttamento dei lavoratori stagionali provenienti da Paesi esterni all’Unione europea evitando che i soggiorni temporanei diventino permanenti.

 ”Vogliamo affrontare lo sfruttamento garantendo diritti di base e condizioni minime di lavoro”, ha detto Moraes.

I documenti per il soggiorno devono essere concessi in base alla durata: un visto per la zona Schengen deve avere durata fino a 3 mesi e un visto di lungo periodo o un permesso di soggiorno per permanenza, tra i 3 e i 6 mesi.

(ansa)

Primo Maggio a Rieti

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Quest’anno sarà la città di Rieti a ospitare i comizi dei segretari generali di Cgil, Cisl, Uil per festeggiare il Primo Maggio.

Le tre Confederazioni dedicano infatti la festa dei lavoratori alla “provincia dimenticata” dove è più difficile trovare soluzioni alle numerose crisi aziendali. 

A Rieti prenderanno la parola dal palco i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.

Il corteo, che verrà aperto dallo striscione “Lavoro e crescita per uscire dalla crisi”, partirà da piazza Mazzini per sfilare per le vie del centro cittadino e concludersi in piazza Cesare Battisti.

Dalle ore 11 RadioArticolo1 (ww.radioarticolo1.it) trasmetterà in diretta streaming gli interventi dei tre segretari confederali.

Esodati: la Cgil Sicilia avvia censimento nominativo online

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La CGIL Sicilia ha dato il via a un censimento degli esodati nell’isola. Dopo un primo screening che ha evidenziato l’esistenza nella regione di 2.077 persone coinvolte in accordi collettivi o individuali di esodo incentivato e mobilità, il sindacato ha annunciato di aver avviato un’indagine dettagliata per fare emergere la gravità delle varie situazioni individuali.

Per fare questo ha istituito un coordinamento regionale e ha aperto  una finestra di dialogo sul proprio sito Internet. Cliccando infatti su www.sicilia.CGIL.it si potrà accedere a “SOS esodati”, una sezione dedicata nella quale sarà possibile registrarsi, aggiungendo così il proprio nome e la propria peculiare situazione, a quelli già censiti dal sindacato.

“Tra i 400 postali esodati e tra i 500 bancari – ha detto Ferruccio Donato, Segretario Regionale d’organizzazione della CGIL-  abbiamo già individuato, chi da gennaio, chi da aprile è senza stipendio nè pensione ”.

“Le soluzioni prospettate dall’Esecutivo sono impraticabili – ha aggiunto Mariella Maggio, Segretaria Generale della CGIL Sicilia -, l’unica strada percorribile è l’applicazione per queste persone delle vecchie regole pensionistiche, quelle che erano in vigore al momento della sottoscrizione degli accordi.

Il governo – ha sottolineato Maggio – deve essere del resto il primo a rispettare le regole e a non fare venire meno la certezza del diritto, se vogliamo un paese in cui tutti rispettino le regole e contribuiscano al bene comune”.