Archivi giornalieri: 24 aprile 2012

Estensione tutele e domande malattia e congedo parentale lavoratori iscritti gestione separata

NEWS

 

La riforma dei servizi informatici Inps, iniziata nel 2011 e finalizzata alla messa in opera della modalità telematica  per le  istanze di tutte le prestazioni è giunta adesso a quelle di malattia/degenza ospedaliera e di congedo parentale  anche per i lavoratori iscritti alla gestione separata.

L’attivazione per queste domande, iniziata il 1° aprile scorso, con un periodo transitorio previsto fino al 30 dello stesso mese, diventa obbligatoria  dal 1° maggio 2012 e da allora le stesse dovranno essere presentate esclusivamente tramite il canale telematico.

Presentazione della domanda tramite WEB.

Per l’invio telematico delle domande, è necessario che l’utente sia in possesso del PIN dispositivo. Diversamente, se  l’utente ne sia sprovveduto ovvero sia in possesso solo del PIN non dispositivo, sarà la procedura telematica a guidarlo nell’acquisizione dello stesso, al fine che l’istanza inviata possa essere completata. Questo servizio è disponibile tra quelli online dedicati al cittadino.
   
Presentazione della domanda tramite Patronato

Gli utenti possono rivolgersi agli uffici INCA, presenti su tutto il territorio nazionale, www.inca.it/dovesiamo.html  che redigeranno le domande secondo le modalità già in uso.

Presentazione della domanda tramite Contact Center Multicanale

Gli utenti possono contattare direttamente l’Istituto telefonando al numero verde 803164, previo possesso del PIN dispositivo.

Certificati medici

I certificati di degenza ospedaliera o di malattia eventualmente redatti su carta, non potranno essere inviati in allegato alla domanda per via telematica, dovranno invece seguire la modalità tradizionale di invio all’INPS in attesa della messa a punto del sistema anche per  questi casi.

Estensione tutele

Nel messaggio Inps n. 4143 si comunica che tutti gli iscritti alla gestione separata, compresi i professionisti, a far data dal 1° gennaio 2012, hanno diritto all’estensione dell’indennità giornaliera di malattia e al trattamento economico per congedo parentale, per i  professionisti,   ovviamente non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria.
 
Lo stesso Ministero del Lavoro è intervenuto sull’argomento con l’interpello n.42/11, ampliando la platea dei beneficiari e giungendo alla seguente conclusione: “la tutela della malattia è estesa, così come, per le medesime argomentazioni, la tutela della maternità e dell’assegno al nucleo familiare, a tutti gli iscritti alla gestione separata con la sola esclusione di coloro i quali siano iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria e dei pensionati”.

Invalidi civili e le verifiche straordinarie Inps per il 2012

NEWS

 

Il piano di verifica sanitaria e reddituale su 500.000 invalidi previsto dalla legge 122/2010 cominciato con 100.000 verifiche  nel 2010 e proseguito con altre 250.000 nel 2011, sarà concluso nel 2012 con  ulteriori 250.000 controlli che saranno gestiti dall’Inps.

L’Inps (mess. n.6796/12) conferma anche per quest’anno le indicazioni impartite per le verifiche del biennio 2010-2011,  ma aggiunge tra le verifiche sulla sussistenza dei requisiti sanitari  quelle relative all’handicap grave. 

Le persone interessate dalle verifiche dell’Inps, sono quelle esistenti nel casellario delle pensioni alla data del 1° gennaio 2012 e i titolari di prestazione con decorrenza anteriore al 1° aprile 2007.

Del campione (250.000) faranno quindi parte:
i  titolari di indennità di accompagnamento (invalidi e ciechi) e di comunicazione di età compresa tra i 18 ed i 67 anni compiuti;
i titolari di assegno mensile di età compresa tra i 45 ed i 60 anni compiuti;
i titolari di prestazione economica con revisione a scadenza nel 2012; 
le persone con handicap grave.                                            

I soggetti esclusi dalle verifiche dell’Inps saranno:
gli ultrasessantacinquenni titolari di assegno e pensione sociale sostitutivi che non siano anche titolari di indennità di accompagnamento;
coloro nei cui confronti sia già avvenuto il riconoscimento di  portatori di menomazioni e patologie ingravescenti, inclusi i soggetti affetti da sindrome di talidomide che siano titolari di indennità di accompagnamento o di comunicazione;
i residenti nella Regione della Valle d’Aosta e nelle province autonome di Trento e Bolzano che saranno verificati in base agli statuti locali  e alle relative  norme di attuazione;
i titolari di prestazione da revisionare entro la metà di giugno 2012.

Le persone interessate alla verifica riceveranno dall’Inps una raccomandata con la richiesta della documentazione medica.

Tale documentazione non sarà invece richiesta  ai soggetti titolari di prestazione a scadenza per revisione. In questo caso la documentazione sanitaria sarà prodotta dagli interessati in sede di  visita diretta.

I destinatari della raccomandata, entro 15 giorni dal ricevimento, dovranno inviare al Centro medico-legale dell’Inps  competente la documentazione richiesta .

Se la Commissione medica non può svolgere alcuna valutazione in base alla documentazione che l’interessato ha inviato si procede con la convocazione a visita diretta.

La convocazione a visita è prevista anche per coloro che non invieranno nessuna documentazione sanitaria e sarà  effettuata dalla  sottocommissione decentrata.

Tra coloro che saranno convocati direttamente a visita  rientrano i titolari di prestazione a scadenza per revisione.

Se l’interessato non può recarsi alla visita perchè intrasportabile o ricoverato  può inviare  al Centro Medico Legale dell’Inps, entro i 7 giorni precedenti la data di convocazione , la certificazione sanitaria che attesti la sua condizione (intrasportabile o ricoverato) con la richiesta di visita  domiciliare o presso la struttura sanitaria di ricovero.

Nei casi in cui la convocazione arrivi anche a invalidi affetti da patologie rientranti tra quelle di cui al DM 2 agosto 2007 sarà opportuno far pervenire alla Commissione medica preposta la certificazione sanitaria attestante la gravità delle infermità al fine di usufruire dell’esonero anche da ulteriori verifiche.

Le sedi dell’Inca, dislocate su tutto il territorio nazionale, sono a disposizione per fornire ulteriori e più approfondite informazioni.

Marzo è il mese più tragico per le morti sul lavoro nel 2012

NEWS

 

Nel messaggio  inviato al Presidente di Confindustria,  in occasione del convegno “La Sicurezza conviene sempre”, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha sottolineato che “Le istituzioni, il mondo produttivo e le forze sociali sono più che mai chiamate ad assumere tutte le misure necessarie per assicurare il rispetto delle norme poste a garanzia della vita e dell’integrità fisica dei lavoratori” – e continuando – “Va riconosciuto come grande impegno comune quello della tutela dei valori primari, quali il lavoro e la persona, che la nostra Costituzione pone a fondamento della Repubblica.

Mai parole sono risultate così appropriate all’indomani della pubblicazione dell’indagine effettuata dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering. Sono state infatti 44 le vittime nel solo mese di marzo facendo così salire a  108 il numero dei decessi del primo trimestre 2012.

E ad emergere con i dati più sconfortanti sono la Lombardia (18)  e la Toscana (17).
Terza per numero di decessi è  l’Emilia Romagna (10), seguita da Veneto e Piemonte (9), dalla Campania (7) e dal Lazio (6).

L’agricoltura è il settore economico più a rischio con il 37,4 per cento dei casi di morti in tutto il Paese, seguito dal settore delle costruzioni.

Secondo l’indagine di Vega Engineering   gli stranieri deceduti sul lavoro sono il 14,3 per cento del totale. Mentre le fasce d’età più coinvolte nel dramma sono quelle che vanno dai 45 ai 54 anni  e quella tra i 55 e i 64 anni.

Ultimo grafico elaborato dagli esperti dell’Osservatorio di Vega Engineering è quello relativo ai giorni della settimana in cui gli episodi mortali sono stati più frequenti. Si scopre così che il venerdì continua ad essere il giorno più luttuoso della settimana: tra gennaio e marzo è deceduto il 19,4 per cento di tutte le vittime del lavoro.

Per i diritti di tutte!

NEWS

Assembla donne della Flai Cgil

Nell’intervenire alla Terza assemblea delle donne della Flai Cgil, Morena Piccinini, presidente dell’Inca, ha sottolineato che “la pensione per le donne è proprio come l’illustrazione della guida Inca- Flai, un frutto posto sempre più in alto che ognuna di noi farà sempre più fatica a raggiungere non solo perché si è allontanata nel tempo l’età pensionabile, ma perché quella cosiddetta riforma voluta dal governo Monti-Fornero contiene tante cattiverie, tante iniquità, tante ingiustizie tali da trasformare il raggiungimento del diritto a pensione, una corsa ad ostacoli   a cui dobbiamo aggiungere una maggiore precarietà delle condizioni di lavoro soprattutto per le donne”.

“Per questi motivi – ha ribadito Piccinini – , per la Cgil la questione delle pensioni non è chiusa. E’ stato applicato un metodo fra i più rigidi in Europa,  sono stati allungati i requisiti per andare in pensione con un accanimento persecutorio nei confronti delle categorie più esposte, quelle dei giovani e delle donne e l’unica flessibilità consentita è la scelta di andare in pensione fra i 67 e i 70 anni di età”.

“E il settore agricolo – ha proseguito il presidente dell’Inca – è il più penalizzato, ad esempio è stata  imposta l’elevazione del requisito contributivo minimo (da 15 a 20 anni) non tenendo conto della specificità del settore caratterizzato da lavoro stagionale e discontinuo, così come l’esclusione della contribuzione figurativa  per il raggiungimento del requisito dei 20 anni, significa estromettere le donne che hanno fatto figli, che si sono dedicate al lavoro di cura, etc.”.

“Ma anche le modifiche sul voucher esteso a tutte le tipologie di impresa e a tutti i lavoratori, comporterà  un passaggio – secondo Piccinini -, per buona parte dei lavoratori agricoli,  ad un’area di precarietà estrema visto che  non sono contemplati né i diritti previdenziali, né le tutele contrattuali” e dunque questo significa far fuori i diritti delle donne, aumentando l’ingiustizia sociale e creando sempre più disparità di genere”.

“Il decreto di dicembre è stato la tomba delle pensioni, quello sulle liberalizzazioni ha fatto soltanto un dispetto alle commesse di tutta Italia e null’altro, la riforma del mercato del lavoro rischia di tradursi in un’accelerazione della disoccupazione – ha detto Susanna Camusso, segretaria generale Cgil -. Sulla questione degli esodati si scherza col fuoco, mentre sull’articolo 18 si è tentato uno sfregio insopportabile, su cui occorre ancora vigilare, soprattutto riguardo i prossimi passaggi parlamentari. Il governo, insomma, continua a dimostrare di non conoscere cosa è il lavoro, né di volerlo conoscere”.

“Un paese – ha concluso Camusso – deve avere un’idea, un obiettivo, altrimenti è solo un insieme di persone che difficilmente trova una sintesi. E questo non c’è: siamo divisi tra chi non ce la fa e chi invece non avverte il problema perché, in questa confusione, guadagna per sé alle spalle degli altri. Serve un progetto della produzione e del lavoro, serve ridurre le disuguaglianze e rafforzare il welfare, serve soprattutto dire alle imprese di cambiare, a quelle imprese che in tutti questi anni hanno fatto profitti e dato ben poco, portando il paese alla condizione di oggi, un’Italia senza qualità e senza innovazione”.