Marzo è il mese più tragico per le morti sul lavoro nel 2012

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Nel messaggio  inviato al Presidente di Confindustria,  in occasione del convegno “La Sicurezza conviene sempre”, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha sottolineato che “Le istituzioni, il mondo produttivo e le forze sociali sono più che mai chiamate ad assumere tutte le misure necessarie per assicurare il rispetto delle norme poste a garanzia della vita e dell’integrità fisica dei lavoratori” – e continuando – “Va riconosciuto come grande impegno comune quello della tutela dei valori primari, quali il lavoro e la persona, che la nostra Costituzione pone a fondamento della Repubblica.

Mai parole sono risultate così appropriate all’indomani della pubblicazione dell’indagine effettuata dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering. Sono state infatti 44 le vittime nel solo mese di marzo facendo così salire a  108 il numero dei decessi del primo trimestre 2012.

E ad emergere con i dati più sconfortanti sono la Lombardia (18)  e la Toscana (17).
Terza per numero di decessi è  l’Emilia Romagna (10), seguita da Veneto e Piemonte (9), dalla Campania (7) e dal Lazio (6).

L’agricoltura è il settore economico più a rischio con il 37,4 per cento dei casi di morti in tutto il Paese, seguito dal settore delle costruzioni.

Secondo l’indagine di Vega Engineering   gli stranieri deceduti sul lavoro sono il 14,3 per cento del totale. Mentre le fasce d’età più coinvolte nel dramma sono quelle che vanno dai 45 ai 54 anni  e quella tra i 55 e i 64 anni.

Ultimo grafico elaborato dagli esperti dell’Osservatorio di Vega Engineering è quello relativo ai giorni della settimana in cui gli episodi mortali sono stati più frequenti. Si scopre così che il venerdì continua ad essere il giorno più luttuoso della settimana: tra gennaio e marzo è deceduto il 19,4 per cento di tutte le vittime del lavoro.

Marzo è il mese più tragico per le morti sul lavoro nel 2012ultima modifica: 2012-04-24T13:03:41+02:00da vitegabry
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