Archivi giornalieri: 17 aprile 2012

Il salario minimo entra nel vocabolario dell’Ue

 

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Per la prima volta nei documenti della Commissione Ue appare l’ipotesi del salario minimo garantito, uno strumento che può “aiutare a prevenire la crescente povertà tra i lavoratori” e limitare “la distruttiva corsa al ribasso del costo del lavoro”.

I virgolettati sono parte di una Comunicazione, che verrà presentata domani a Strasburgo dal commissario agli affari sociali Laszlo Andor, nella quale si insiste anche sulla necessità di “rafforzare il dialogo sociale”, da cui dipende “in maniera cruciale” il “successo delle politiche sul lavoro”.

Quanto alla creazione di impiego, Bruxelles propone di attingere ai fondi Ue, di potenziare i sussidi per l’assunzione di giovani e disoccupati di lungo corso, di tagliare il cuneo fiscale e di lottare contro il nero.

In particolare la Commissione individua tre settori su cui puntare: l’economia verde, salute e assistenza sociale e telecomunicazioni. Altro aspetto su cui batte Bruxelles è quello della creazione di un vero e proprio mercato unico europeo, un obiettivo da raggiungere aumentando il coordinamento tra i 27, rimuovendo gli ostacoli alla mobilità e facilitando il riconoscimento delle competenze. Dal 2008 ad oggi sono 6 milioni i posti di lavoro andati in fumo nella Ue.

Giovani CGIL – Abolizione dei contratti che nascondono sfruttamento legalizzato

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“Truffati” dal Governo, che aveva più volte sbandierato una riforma del lavoro volta innanzitutto alle nuove generazioni, i Giovani della CGIL accusano l’esecutivo di aver utilizzato i precari come uno “specchietto per allodole”, nulla sarebbe stato fatto per combattere realmente la precarietà. I precari “servono a giustificare l’ideologia della flessibilità, che ancora una volta viene proposta come soluzione a tutti i mali e che oggi aveva bisogno di un bel restyling”. Affermano i giovani della CGIL, secondo i quali la prima operazione da fare è quella di ridurre le oltre 46 tipologie contrattuali, molte di esse forme di lavoro “usa e getta”.

Abolire i contratti che nascondono sfruttamento legalizzato è solo uno dei primi provvedimenti che secondo i giovani della CGIL è necessario prendere per contrastare la precarietà. E’ importante, inoltre, favorire “un vero contratto di formazione e accesso al lavoro. L’apprendistato deve essere privilegiato quale contratto d’ingresso al lavoro”. Allo stesso tempo per i ‘Giovani NON+ disposti a tutto’ è fondamentale impedire gli abusi di contratti a termine, collaborazioni, partite iva, stage, per questo suggeriscono l’aumento dei costi per il datore di lavoro: “in molti casi siamo in presenza di contratti sottocosto ottenuti attraverso finto lavoro autonomo. Servono regole chiare!”.
 
Infine, è indispensabile estendere le tutele. Il diritto alla maternità e paternità, il diritto alla malattia “devono essere diritti universali e garantiti a tutte le tipologie di lavoro”, rivendicano i giovani della CGIL che ribadiscono, inoltre, l’importanza di estendere l’indennità di disoccupazione a tutti coloro che oggi ne sono esclusi. Per questo i ‘Giovani NON+ disposti a tutto’ proseguono le loro campagne informative per svelare tutte le ‘bugie’ sulla riforma del lavoro

Ue. La parità tra uomo e donne essenziale per la crescita economica

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Promuovere maggiormente la presenza delle donne nel mercato del lavoro e’ una condizione sine qua non, per raggiungere uno degli obiettivi piu’ ambiziosi dell’Ue: un tasso di occupazione del 75% della popolazione europea adulta entro il 2020.

Così, secondo una relazione pubblicata  dalla Commissione europea sui progressi realizzati nel 2011 in tema di parità di sessi, ”progredire verso la parità uomo-donna, ed in particolare verso l’equilibrio nei posti di responsabilità, stimola la crescita economica”. Tuttavia, nonostante il 60% dei nuovi laureati siano donne, poche riescono a scalare le “vette” aziendali.

Per la vicepresidente della Commissione Ue, Viviane Reding, responsabile dei diritti fondamentali, ”sono evidenti, le ragioni economiche a favore di una maggiore occupazione femminile e di una maggiore presenza delle donne ai vertici aziendali”. Ad esempio, ”le aziende con una percentuale piu’ alta di donne nei consigli di amministrazione sono piu’ performanti rispetto a quelle guidate da soli uomini”.

Per fare in modo che un maggior numero di donne possa inserirsi e restare nel mercato del lavoro – il loro tasso di occupazione e’ del 62,1% nell’Ue, rispetto al 75,1% degli uomini – la Commissione europea sostiene la necessita’ di ”promuovere un migliore equilibrio tra vita privata e professionale, attraverso strutture adeguate di assistenza all’infanzia, un migliore accesso a formule di lavoro flessibili, e facendo in modo che i sistemi fiscali e previdenziali non penalizzino le persone che costituiscono la seconda fonte di reddito”. Passi avanti, se pur insufficiente, si stanno facendo sia sul divario retributivo tra i sessi, anche se ”le donne guadagnano ancora il 16,4% in meno degli uomini per ogni ora di lavoro”, sia contro la violenza, soprattutto domestica.

Tappa a Siena per la Carovana internazionale antimafie

 

Martedì 17 aprile, la Carovana Internazionale Antimafie promossa da Arci, Libera, associazione Avviso Pubblico, Cgil, Cisl e Uil fa tappa a Siena e vuole tenere accesi i riflettori su giustizia sociale e lotta contro ogni forma di illegalità.

L’appuntamento è dalle ore 17.30 alle ore 19.30, con un presidio in Piazza Matteotti, per poi continuare al Circolo Arci

Risorgimento ai Due Ponti, in Via Aretina, 192, con la “Cena della legalità e della solidarietà’, gustando i prodotti di Libera provenienti da terreni confiscati alla mafia. Il costo della cena è di 18 euro e il ricavato sarà interamente devoluto alle attività della Carovana Internazionale Antimafie.

La tappa senese sarà dedicata all’intreccio pericoloso fra organizzazioni criminali, sfruttamento del lavoro, caporalato e migranti, temi che toccano anche la provincia di Siena e sui quali occorre una presa di coscienza seria da parte di tutti, istituzioni, associazioni e cittadini.

Alle iniziative dedicate al passaggio della Carovana Internazionale Antimafie parteciperanno il presidente della Provincia, Simone Bezzini; il sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi; l’assessore regionale Luca Ceccobao e altri rappresentanti di istituzioni, associazioni e organizzazioni sociali, oltre ad Alessandro Cobianchi, responsabile legalità dell’Arci nazionale.

La Carovana Internazionale Antimafie, la cui prima edizione risale a 18 anni fa, è partita pochi giorni fa, il 10 aprile, da Roma e concluderà il suo viaggio l’11 ottobre in Sicilia, dopo aver attraversato tutte le Regioni d’Italia, con tappe anche in Tunisia e in Francia. In Toscana le tappe saranno articolate su dodici giorni, dal 12 al 23 aprile, toccando le zone dove si trovano beni confiscati alla criminalità organizzata, sessantuno in tutta la regione.

Ad accompagnare i furgoni della carovana ci sarà anche una mostra, realizzata dalla Regione Toscana e dedicata ai campi di lavoro antimafia dello scorso anno. I dodici giorni toscani, compresa la tappa senese, saranno, poi, raccontati in un diario quotidiano che sarà pubblicato on line sul sito di Arci Toscana (www.arcitoscana.it) e della Cgil (www.cgiltoscana.it).

      (Adnkronos)

Premio “Solidarietà diritto e progresso” a Guglielmo Epifani

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In occasione del ventennale della Associazione “Solidarietà Diritto e Progresso”– (Assodipro), si svolgerà l’incontro su “I diritti e il lavoro”, il 15 maggio prossimo, presso la sala Mons. Di Liegro, Palazzo Valentini – in via IV Novembre n. 119/A, alle ore 15.

Al dibattito, patrocinato della Provincia di Roma, parteciperanno esponenti delle Istituzioni, del Parlamento, degli Enti Locali, i Sindacati di Polizia, le Associazioni e Rappresentanti COCER.

Nell’ambito del convegno sarà consegnato il premio “Premio Solidarietà Diritto e Progresso” a Guglielmo Epifani, ex segretario generale della Cgil e presidente della fondazione Bruno Trentin.

Immigrazione: il 18 Aprile a Brescia Conferenza internazionale

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“Far emergere le analogie e le differenze tra immigrazione ed emigrazione nell’Europa, dagli anni della ricostruzione industriale ad oggi e viceversa”. E’ questo l’obiettivo della Conferenza Internazionale dal titolo “I modelli di insediamento”, promossa dalla Fondazione G. Di Vittorio e dalla Fondazione F. Ebert, che si terrà mercoledì 18 aprile a Brescia presso la Chiesa di San Cristo, Via Piamarta 9, a partire dalle ore 10.

Il tema della conferenza, spiegano i promotori, rappresenta una delle priorità tematiche rispetto alle quali lo scopo è di “produrre esempi utili per la ricerca storica e sociologica, nonché per la migliore elaborazione delle politiche rivolte ai fenomeni migratori”.

All’iniziativa è prevista la partecipazione di esperti e studiosi con i quali le due Fondazioni, in Italia e in Germania, stringono rapporti di reciproca collaborazione. La città di Brescia è stata scelta, riferiscono i promotori, “per sviluppare un confronto tra questa provincia e la realtà del distretto industriale di Stoccarda”.

Il programma della Conferenza è stata elaborato con la partecipazione dei dipartimenti delle politiche globali e dell’immigrazione della Cgil Nazionale, della Cgil di Brescia e di Lecce, della Segreteria Nazionale del sindacato della Funzione Pubblica. Alla conferenza internazionale è prevista la partecipazione di Claudio Piccinini, coordinatore uffici immigrazione dell’Inca Nazionale.