Giovani CGIL – Abolizione dei contratti che nascondono sfruttamento legalizzato

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“Truffati” dal Governo, che aveva più volte sbandierato una riforma del lavoro volta innanzitutto alle nuove generazioni, i Giovani della CGIL accusano l’esecutivo di aver utilizzato i precari come uno “specchietto per allodole”, nulla sarebbe stato fatto per combattere realmente la precarietà. I precari “servono a giustificare l’ideologia della flessibilità, che ancora una volta viene proposta come soluzione a tutti i mali e che oggi aveva bisogno di un bel restyling”. Affermano i giovani della CGIL, secondo i quali la prima operazione da fare è quella di ridurre le oltre 46 tipologie contrattuali, molte di esse forme di lavoro “usa e getta”.

Abolire i contratti che nascondono sfruttamento legalizzato è solo uno dei primi provvedimenti che secondo i giovani della CGIL è necessario prendere per contrastare la precarietà. E’ importante, inoltre, favorire “un vero contratto di formazione e accesso al lavoro. L’apprendistato deve essere privilegiato quale contratto d’ingresso al lavoro”. Allo stesso tempo per i ‘Giovani NON+ disposti a tutto’ è fondamentale impedire gli abusi di contratti a termine, collaborazioni, partite iva, stage, per questo suggeriscono l’aumento dei costi per il datore di lavoro: “in molti casi siamo in presenza di contratti sottocosto ottenuti attraverso finto lavoro autonomo. Servono regole chiare!”.
 
Infine, è indispensabile estendere le tutele. Il diritto alla maternità e paternità, il diritto alla malattia “devono essere diritti universali e garantiti a tutte le tipologie di lavoro”, rivendicano i giovani della CGIL che ribadiscono, inoltre, l’importanza di estendere l’indennità di disoccupazione a tutti coloro che oggi ne sono esclusi. Per questo i ‘Giovani NON+ disposti a tutto’ proseguono le loro campagne informative per svelare tutte le ‘bugie’ sulla riforma del lavoro

Giovani CGIL – Abolizione dei contratti che nascondono sfruttamento legalizzatoultima modifica: 2012-04-17T10:17:38+02:00da vitegabry
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