Archivi giornalieri: 13 aprile 2012

COSE DI SARDEGNA

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del 13/04/2012


SÌ ALLA LIMBA
ANCHE DAVANTI
AL GIUDICE
di FRANCESCO CASULA
Il Comitadu pro sa limba
sarda attraverso una
denuncia del suo Presidente
Mario Carboni, esprime una
forte protesta contro un
intollerabile atteggiamento di
discriminazione linguistica attuata
dal Pubblico ministero Armando
Mammone nel processo a
Salvatore Meloni a Oristano.
Questi i fatti: mentre l’imputato
parlava in Sardo, il giudice
Mammone non solo lo
interrompeva ma eccepiva sull’uso
della lingua sarda nel
dibattimento. C’è da chiedersi: ma
Mammone conosce la legislazione
che permette a un imputato il
diritto e la facoltà di potersi
esprimere in lingua sarda?
Sarebbe gravissimo che un alto
funzionario dello Stato che in suo
nome opera, non conosca una
legge che lo riguarda
direttamente. Non ci sono
giustificazioni di sorta. Ancor più
grave sarebbe se conoscesse la
legislazione e non la mettesse in
pratica. Sia come sia, si tratta –
come sottolinea Carboni – di un
ennesimo atto di prevaricazione
linguistica ai danni di un diritto
collettivo dei sardi, contro il
diritto civile inalienabile di un
intero popolo a parlare la propria
lingua e a essere giudicati nella
propria lingua in Sardegna,
territorio abitato da una
minoranza nazionale come lo è la
sarda. Diritto peraltro
riconosciuto non solo dall’Onu e
dal diritto internazionale ed
europeo ma codificato
chiaramente da una Legge statale
(la n. 482 del 1999) e ancor prima
dalla legge regionale n.26 del
1997. Diritto rivendicato dal
difensore di Meloni, l’avvocato
Cristina Puddu, secondo cui “l’uso
del Sardo è ampiamente previsto
dal codice penale con indiscussa
applicazione in tutto il territorio”.
Sulla rete, a proposito del giudice
Mammone che vieta l’uso del
Sardo, circola la proposta di una
raccolta di firme per spedirlo oltre
Tirreno. L’importante comunque è
che Mammone la smetta di
discriminare la Lingua sarda e che
alla ripresa del processo si attenga
alla Legge. Che parla chiaro. E che
deve solo osservare. Anche se non
fosse d’accordo. Rimane il
ragionevole dubbio e sospetto che
un giudice che nutre tali
pregiudizi e tali ostilità nei
confronti del Sardo, possa
giudicare con serenità e
obiettività i “reati ” ambientali ed
edilizi nell’occupazione di
Maldiventre, di cui Meloni è
imputato.