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adioArticolo1 – Morena Piccinini, presidente Inca, il taglio ai Patronati è illegittimo

“Accompagnamento dall’età più giovane all’età anzianissima. Noi non siamo coloro che compilano le domande di pensione. I cittadini, soprattutto nei piccoli paesi, si rivolgono a noi e sempre più spesso i patronati sono l’elemento essenziale per far funzionare la pubblica amministrazione. Un esempio? Il processo di informatizzazione e telematizzazione dell’Inps, senza il nostro lavoro di assistenza agli anziani non sarebbe stata possibile. Stesso discorso per tutto il lavoro di assistenza ai nostri emigrati che svolgiamo all’estero”.

Così ieri il presidente dell’Inca, Morena Piccinini, ha spiegato a Radio Articolo 1 il ruolo centrale dei patronati nel corso di una intervista curata da Giorgio Sbordoni sui tagli del governo. “Se l’Inps può dire di aver portato a termine la riforma lo deve al fatto che noi abbiamo assorbito tutto quello che non assorbivano più loro. In generale lo Stato dovrebbe esserci grato per quello che facciamo. E invece, al contrario, il governo torna ad usare l’accetta. Il taglio al fondo pubblico per i patronati è stato l’anno scorso di 35 milioni strutturali dal 2015 in poi. Ora se ne aggiungono altri 48, che dopo tutte le proteste dei patronati e dei sindacati confederali ora sono stati ricondotti a 28. Parliamo comunque sempre di 63 milioni. E se le cose dovessero rimanere così, vuol dire che solo l’Inca perderebbe tra i 12 e i 13 milioni”.

Secondo Morena Piccinini così viene rimessa in discussione la funzionalità interna e saranno inevitabili pesanti ricadute sui cittadini. “Te la faranno pagare” è infatti lo slogan scelto per la campagna nazionale contro i tagli del governo. Ma non ci sono solo i tagli brutali. C’è una precisa scelta politica da parte del governo. “Non si vuole fare solo cassa. Accanto al taglio ai patronati c’è un altro messaggio – ha spiegato ieri in radio Piccinini – i patronati si facciano pagare come i commercialisti e i liberi professionisti. Viene cioè rimessa in discussione l’attività gratuita che i patronati svolgono, la natura universalistica del servizio offerto ai cittadini. Vi diamo meno soldi , ma fatevi pagare la prestazione. Fatevi pagare quello che avete finora fatto gratis”.

Il governo Renzi ha fatto una precisa scelta culturale. Fuori dal diritto universale, solo prestazioni a pagamento. Ma c’è anche un altro elemento di fondo che rende illegittima, oltre che violenta la scelta del governo. “Il fondo per i patronati – ricorda la presidente dell’Inca – viene costituito attraverso un prelievo, seppur minimo, dalle buste paga dei lavoratori. Il taglio deciso dal governo, oltre a non apportare un maggior vantaggio al cittadino, rischia di trasformarsi in un vero e proprio furto. Perché la contribuzione non si riduce. E quei soldi dove andranno? Usati per giustificare i tagli della spending review. Altri 28 milioni sono iscritti nel bilancio risparmi del Ministero del lavoro. Ma siamo di fronte ad un uso improprio dei contributi dei lavoratori. Totalmente illegittimo”.

Per rispondere a questa ingiustizia è partita una grande azione di mobilitazione in tutta l’Italia, sia come Inca, sia come Cepa, ovvero tutti i patronati di tutti i sindacati. Anche le tre confederazioni sono mobilitate a tutti i livelli territoriali e in questi giorni si stanno moltiplicando gli incontri con i parlamentari che sempre secondo Morena Piccinini, si stanno dimostrando consapevoli della posta in gioco. Il governo continua però ad attaccare i patronati perché vuole lasciare il  cittadino da solo in un mercato senza regole. Ma si sta facendo un errore gravissimo, anche perché “i patronati sono complementari alla pubblica amministrazione”.

Per riascoltare l’intervento di Morena Piccinini nel corso della trasmissione Elleradio è disponibile il podcast sul sito: http://www.radioarticolo1.it/audio/2015/11/30/26408/tagli-ai-patronati-te-la-faranno-pagare-cara-in-studio-m-piccinini-presidente-inca

Articolo1ultima modifica: 2015-12-02T10:53:41+01:00da vitegabry
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