Archivi giornalieri: 8 giugno 2023

Atti giudiziari: criteri di redazione in bozza

Atti giudiziari: criteri di redazione in bozza

È stata inviata al CNF per il relativo parere, la bozza di decreto che stabilisce i criteri di redazione e limiti di dimensione degli atti del processo civile, nonché gli schemi informatici degli atti giudiziari, attraverso la strutturazione di campi necessari per l’inserimento delle informazioni nei registri del processo.
Per approfondimenti si consiglia il volume: Formulario commentato del processo civile dopo la Riforma Cartabia

Bozza del decreto

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1. Chiarezza e sinteticità

Viene ribadito il principio secondo cui gli atti devono esporre gli argomenti in modo chiaro e sintetico dettando al contempo l’articolazione di citazioni, ricorsi, comparse di risposta, memorie difensive, atti di intervento, che in modo compatibile si applicano anche agli ulteriori atti del processo civile.

2. Indicazione del numero di ruolo

Gli atti processuali che sono cronologicamente successivi alla costituzione in giudizio devono indicare il numero di ruolo del processo a cui si riferiscono.

3. Limiti di carattere

Salvo alcune esclusioni e deroghe previste dal medesimo decreto, l’esposizione deve essere contenuta entro tre limiti di carattere:

  • 50.000 per atto di citazione, ricorso, comparsa di risposta, memoria difensiva, atti di intervento e chiamata di terzi, comparse e note conclusionali, atti introduttivi dei giudizi di impugnazione;
  • 25.000 per memorie, repliche, tutti gli altri atti del giudizio;
  • 4000 per le note scritte in sostituzione dell’udienza nei casi in cui non sia necessario svolgere attività difensive possibili soltanto in sede di udienza.

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4. Spazi esclusi

Viene altresì precisato che nel conteggio del numero massimo di caratteri non sono computati gli spazi.

5. Regole e tecniche redazionali

L’articolo 6 della bozza contempla le regole e le tecniche redazionali, disponendo l’interlinea pari a 1,5, margini orizzontali e verticali di 2,5 cm, caratteri di dimensioni pari a 12 punti.

6. Osservatorio permanente

La stessa bozza prevede l’istituzione di un osservatorio permanente sulla funzionalità di criteri redazionali e dei limiti dimensionali stabiliti dallo stesso decreto, al rispetto del principio di chiarezza e sinteticità degli atti del processo. Tale osservatorio provvede anche a raccogliere elementi di valutazione ai fini dell’aggiornamento del decreto medesimo con cadenza biennale. Tra i membri, nominati dal Ministro, sono inclusi esperti nella linguistica giudiziaria.

7. Efficacia

L’inizio dell’efficacia del decreto è stato fissato al 30 giugno 2023, con applicazione finanche ai procedimenti che pendono a tale data.

Volume consigliato

Il Volume si configura come uno strumento completo e operativo di grande utilità per il Professionista che deve impostare un’efficace strategia difensiva nell’ambito del processo civile. L’opera fornisce per ogni argomento procedurale lo schema della formula, disponibile anche on line in formato editabile e stampabile.

 

FORMATO CARTACEO

Formulario commentato del processo civile dopo la Riforma Cartabia

Il testo, aggiornato al D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (riforma Cartabia) e alla L. 29 dicembre 2022, n. 197, raccoglie oltre 200 formule, ciascuna corredata da norma di legge, commento, indicazione dei termini di legge o scadenze, delle preclusioni e delle massime giurisprudenziali.Il Volume si configura come uno strumento completo e operativo di grande utilità per il Professionista che deve impostare un’efficace strategia difensiva nell’ambito del processo civile.L’opera fornisce per ogni argomento procedurale lo schema della formula, disponibile anche on line in formato editabile e stampabile.Lucilla NigroAutore di formulari giuridici, unitamente al padre avv. Benito Nigro, dall’anno 1990. Avvocato cassazionista, Mediatore civile e Giudice ausiliario presso la Corte di Appello di Napoli, sino al dicembre 2022.

 

Lucilla Nigro | Maggioli Editore 2023

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Bonus psicologo: scaduti i termini per utilizzarlo

 

Bonus psicologo: scaduti i termini per utilizzarlo

Fino al 20 giugno gli psicoterapeuti potranno inserire i dati di fatturazione delle sedute confermate.

Pubblicazione: 8 giugno 2023

Sono scaduti i termini per utilizzare il Bonus psicologo, il contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia, da parte degli utenti. Fino al 20 giugno 2023 gli psicoterapeuti potranno inserire i dati di fatturazione delle sedute confermate.

 A luglio saranno disponibili le graduatorie.

 Maggiori informazioni nel messaggio 8 giugno 2023, n. 2127

San Medardo

 

San Medardo


Nome: San Medardo
Titolo: Vescovo
Nascita: 457 circa, Salency, Francia
Morte: 545 circa, Noyon, Frància
Ricorrenza: 8 giugno
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Patrono di:
Arcevia
S. Medardo, uno dei più illustri Vescovi della Chiesa di Francia del VI secolo, nacque circa l’anno 457 a Salency nella Piccardia. Nettardo, suo padre, usciva da una nobile casa di Francia e aveva un posto distinto a Corte. Protasia, sua madre, discendeva da una antica famiglia romana venuta ad abitare nella Gallia ed aveva portato al marito gran copia di beni in dote, tra cui la tenuta di Salency, poco lontano dalla città di Noyon. Era ella donna di singolare pietà e coi suoi esempi e colle sue lezioni formò di buon’ora il suo figliolo alla virtù. Nettardo, il quale dopo Dio doveva a lei la sua conversione al Cristianesimo, la assecondava in tutto e contribuì non poco a rendere efficaci le sollecitudini della moglie nell’educazione del piccolo Medardo. Egli da parte sua dimostrò fin dalla prima giovinezza un’indole ottima e una grande inclinazione alla pietà ed alla virtù.

Coloro che ne hanno scritto la vita quasi tutti suoi contemporanei, asseriscono cne i suoi primi anni furono pieni di azioni meravigliose e che spiccava in lui in modo straordinario l’amore ai poveri. Appena raggiunta l’età conveniente, fu mandato a studiare prima a Vermend, capitale della provincia, poscia a Tournai, ove il re Childerio teneva allora la sua corte.

Lo splendore delle umane grandezze non esercitò alcun fascino sul cuore del santo giovane: egli disprezzava tutto ciò che non era Dio. I genitori suoi, ammirando in lui la felice disposizione che aveva verso la vita ritirata e devota, lo richiamarono a Vermend e l’affidarono al Vescovo, perchè lo istruisse nelle divine Scritture. Medardo corrispose a meraviglia alla diligenza del santo Prelato.

Non conosceva che la Chiesa, la sua camera e gli ospedali. Lo studio e la preghiera occupavano tutto il suo tempo, il digiuno e la mortificazione erano in lui continui. Una virtù si grande non poteva rimanere nascosta sotto il moggio. Il Vescovo lo ammise nel Clero e lo ordinò Sacerdote in età di 33 anni e Medardo divenne presto il più bell’ornamento del Clero.

Predicava il Vangelo al popolo con una dolcezza che inteneriva i cuori più induriti, ed i suoi discorsi acquistavano maggior efficacia dai suoi esempi. Impiegava nella contemplazione e nella preghiera tutto il tempo che gli rimaneva libero dalle opere del ministero: era dolce, sempre equanime e paziente nelle avversità, umile affabile e benefico nella prosperità.

Morto nel 530 Alomero, Vescovo del paese, i voti di quelli che avevano il diritto di nominare il successore si raccolsero ad unanimità sopra Medardo. Invano egli si servì di mille industrie per allontanare da sè la grande dignità: non furono buone le scuse della sua umiltà: fu consacrato Vescovo da S. Remigio e tutta la Francia conobbe ben presto di non avere un vescovo più santo di lui. La sua nuova dignità potè ben aggiungere qualche esterno splendore a tutte le sue virtù, ma non intaccò in alcun modo la sua umiltà, ne la sua vita austera. Lungi dal considerare l’episcopato come un posto d’onore, di riposo e di comando, si credette obbligato, nonostante la sua età di 72 anni, di raddoppiare le sue fatiche e di aggiungere alle sue austerità le cure delle sollecitudini pastorali. Essendo stata la città di Vermend ridotta in uno stato derlores, ole dal furore delle guerre, il Santo trasportò la sua sede vescovile a Noyon.

Frattanto, essendo morto S. Eleuterio, Vescovo di Tournai, Medardo venne incaricato dal Papa di reggere anche questa diocesi: così d’allora in poi le due diocesi di Noyon e Tournai rimasero congiunte ed ebbero uno stesso Vescovo per lo spazio di 5 oo anni. La beata morte di S. Medardo avvenne circa l’anno 545. Egli fu universalmente compianto da tutti i francesi, come se essi avessero perduto il loro padre e il loro protettore. Venne prima seppellito nella Cattedrale di Noyon: poscia solennemente trasportato per volere di Re Clotario a Soissons.

Fortunato e S. Gregorio di Tours, che vissero nel medesimo secolo, riferiscono che ai loro di la festa di S. Medarclo di Noyon celebravasi in tutta la Francia con grandissima solennità. Furono innalzati Chiese e Oratori in suo onore non solo in Francia, ma anche in Inghilterra. Una particella della sua reliquia s; conserva nella chiesa parrocchiale del suo nome a Parigi.

PRATICA. Oggi compirò un’opera di misericordia materiale e una di misericordia spirituale

PREGHIERA S. Medardo, pregate per noi