Archivi giornalieri: 27 aprile 2016

rassegna sindacale

Giurisprudenza

CORTE DI CASSAZIONE

Sentenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 aprile 2016, n. 7885

Fiscale

Tributi – Reddito d’impresa – Spese di ammodernamento azienda – Ammortamento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 aprile 2016, n. 7892

Fiscale

Tributi – IVA – Commercio di autovetture usate importate da paesi membri dell’Unione Europea – Regime del margine – Prova di applicazione del regime speciale sin dall’origine

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 aprile 2016, n. 7894

Fiscale

Tributi – Rettifica reddito di società – Presunzione di distribuzione del maggior reddito ai soci – Quantificazione del maggiore reddito presumibile

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 aprile 2016, n. 7944

Fiscale

Tributi – Agevolazioni prima casa – Revoca – Appartamento di lusso

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 aprile 2016, n. 8059

Lavoro, Fiscale

Professionisti – Cessazione attività – Compensi percepiti dopo la cessazione dell’attività – Soggetti a IVA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 aprile 2016, n. 8067

Lavoro

Assistenza obbligatoria – Cumulo di reddito da lavoro e trattamento pensionistico – Inpgi – Art. 76, co. 4, L. n. 388/2000

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 aprile 2016, n. 8081

Lavoro

Previdenza – Dirigente – Pensione integrativa – Riliquidazione – Computo

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 aprile 2016, n. 8086

Lavoro

Rapporto di lavoro – Prestazione all’estero – Bonus – Incidenza sul TRF – Esclusione – Contrattazione collettiva

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 aprile 2016, n. 8127

Fiscale

Tributi – Accertamento sintetico – Spese per incrementi patrimoniali – Prova liberatoria – Conferimenti in società effettuati con denaro di un parente proveniente da reddito prodotto all’estero – Ammissibilità della prova – Accertamento illegittimo

Legislazione

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 14 aprile 2016

Lavoro, Fiscale

Aggiornamento del tasso da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione ai fini della concessione ed erogazione delle agevolazioni a favore delle imprese

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Decreto

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Decreto 21 marzo 2016

Lavoro, Fiscale

Disciplina dei criteri per la destinazione del due per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, a favore di associazioni culturali, ai sensi dell’articolo 1, comma 985, della legge 28 dicembre 2015, n. 208

Prassi

AGENZIA DELLE ENTRATE

Comunicato

AGENZIA DELLE ENTRATE – Comunicato 22 aprile 2016

Fiscale

Circolare patent box – 150 giorni e non 180 per i documenti da allegare alla domanda

INPS

Circolare

INPS – Circolare 22 aprile 2016, n. 66

Lavoro

Convenzione per adesione tra l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e l’Ente Bilaterale Nazionale dei Call Center (EBINCALL) avente ad oggetto la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento dell’Ente Bilaterale

INPS – Circolare 22 aprile 2016, n. 67

Lavoro

Convenzione per adesione tra l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e l’Ente Nazionale Bilaterale Lavoro Impresa e Terziario “E.N.B.L.I.T.” avente ad oggetto la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento dell’Ente Bilaterale

Messaggio

INPS – Messaggio 22 aprile 2016, n. 1799

Lavoro

Determinazione del Presidente 30 marzo 2016 n. 43 avente ad oggetto “convenzione finalizzata a disciplinare l’estinzione dietro cessione del quinto della pensione di prodotti di finanziamento concessi a pensionati INPS”.

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Comunicato

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 23 aprile 2016

Lavoro, Fiscale

Approvazione della delibera n. 47/2015 adottata dal Consiglio di indirizzo generale dell’Ente di previdenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati, in data 18 settembre 2015.

MINISTERO DELLA SALUTE

Circolare

MINISTERO DELLA SALUTE – Circolare 14 aprile 2016, n. 15006

Fiscale

Esportazione verso gli Stati Uniti d’America di alimenti di origine animale e alimenti contenenti prodotti di origine animale e vegetale (prodotti composti)

MINISTERO DELLA SALUTE – Circolare 14 aprile 2016, n. 15012

Fiscale

Procedura di iscrizione nella lista usda-fsis degli stabilimenti autorizzati all’export negli stati uniti d’america

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Parere

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Parere 07 marzo 2016, n. 76466

Fiscale

Esercizio dell’attività di Agente di Affari in mediazione – richiesta chiarimenti su iscrizione al Registro delle Imprese

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Parere 08 marzo 2016, n. 65371

Fiscale

Attività di mediazione immobiliare (L.39/89): richiesta di parere su incompatibilità con l’esercizio di attività di intermediazione assicurativa e riassicurativa (Ivass Rui)

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Parere 16 marzo 2016, n. 74885

Lavoro, Fiscale

Esercizio dell’attività di Agente di Affari in mediazione – incompatibilità con titolarità di azienda agricola.

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Parere 16 marzo 2016, n. 74892

Fiscale

Prova di idoneità per l’esercizio dell’attività di Agente di Affari in mediazione

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Parere 16 marzo 2016, n. 74900

Fiscale

Incompatibilità tra l’attività di agente di affari in mediazione di cui alla legge n. 39/1989 e l’attività di amministratore condominiale.

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Parere 17 marzo 2016, n. 76413

Fiscale

Richiesta di riconoscimento requisiti professionali attività di Agente di commercio.

rassegna sindacale

 

del 27/04/2016

 

Cgil, dati Eurostat confermano gap occupazione uomo-donna

Il divario in Italia (-20pp) è il maggiore in Europa. La responsabile delle politiche di genere della Cgil, Loredana Taddei: “Perché il governo non se ne accorge?”
26 aprile 2016 ore 19.08

 
 

Emilia Romagna: grave situazione sugli ammortizzatori sociali

Presidio sindacale sotto la sede dell’Inps organizzato da Cgil, Cisl e Uil. Nella regione coinvolti oltre 30.000 lavoratori tra cassa integrazione ordinaria, in deroga e Aspi
26 aprile 2016 ore 18.45

             
 
 

Contratto pubblico impiego: un impegno dai candidati sindaco

Lettera di Fp Cgil e Fp Cisl: “Vogliamo sapere da che parte state”
26 aprile 2016 ore 18.21

             
 
 

Almaviva, centinaia in sit-in a Palermo

Lavoratori sotto l’assessorato alle Attività Produttive per dare un segnale alla Regione e ribadire la richiesta di interventi strutturali anche da parte del governo siciliano
26 aprile 2016 ore 18.05

             
 
 

Almaviva, l’intesa sembra ancora lontana

Non decolla la trattativa tra sindacati e azienda. Rosso (Slc Cgil Palermo): “Non siamo disponibili ad accordi che ledono di fatto il livello reddituale dei lavoratori”. In caso di mediazione si andrebbe comunque al referendum tra i lavoratori
26 aprile 2016 ore 17.31

             
 
 

Store Benetton, Filcams-Uiltucs Foggia: chiesto tavolo tecnico

L’appello del sindacato: “Garantire la continuità occupazionale agli undici dipendenti. Il negozio ha chiuso all’improvviso senza alcun preavviso, comunicando il licenziamento degli addetti. Sappiamo di interessi di società per riaprire il punto vendita”
26 aprile 2016 ore 16.51

             
 
 

Spi Cgil: bene il dietrofront del governo su reversibilità

Pedretti: “Per due mesi abbiamo chiesto lo stralcio di quella norma e per due mesi ci è stato ripetuto che ci stavamo sbagliando. Evidentemente non era così”
26 aprile 2016 ore 16.38

             
 
 

Tpl, Filt-Fit Catania: contributi ridotti

I sindacati: “Le piccole ditte pagano il prezzo più alto, come nel caso di Sag e Buda nel comprensorio jonico”
26 aprile 2016 ore 16.17

             
 
 

Camusso: il governo non è un buon datore di lavoro

“L’esecutivo non sta facendo il buon datore: i contratti pubblici continuano a non essere rinnovati. Poi c’è il vero tema non affrontato in questi anni, quello di una politica di investimenti e industriali per determinare l’uscita dalla crisi”
26 aprile 2016 ore 16.03

             
 
 

Cgil, Cisl e Uil: una nuova ricostruzione per uscire dalla crisi

Camusso, Furlan e Barbagallo: “Dal terremoto del 1976 una lezione ancora valida”. Una ripresa che fu materiale ma anche morale, partendo dalle fabbriche, prima ancora che dalle case, espressione di un senso di comunità: un modello da riproporre oggi
26 aprile 2016 ore 16.01

             
 
 

Teatro Stabile: salta assemblea dei soci, assenti Regione e Provincia 

Sindacati: “Irresponsabile e persino difficile da commentare”
26 aprile 2016 ore 15.55

             
 
 

Concessionarie autostradali, Fillea Campania: 27/4 sciopero e presidio

26 aprile 2016 ore 15.50

             
 
 

Ibm, Fiom: mancato accordo in sede sindacale

Nonostante le rassicurazioni del ministero del Lavoro
26 aprile 2016 ore 15.41

             
 
 

Appalti, «una giungla da regolare» 

Martini (Cgil) a RadioArticolo1: “Diritti e sviluppo non possono essere messi in contrapposizione. Per questo le scelte in campo economico operate dal governo hanno dimostrato tutto il loro fallimento”. La Carta e i referendum, una scelta di civiltà
26 aprile 2016 ore 15.22

             
 
 

Primo Maggio, le celebrazioni a Vercelli

26 aprile 2016 ore 15.20

             
 
 

Guess (Firenze), 27 aprile flash mob

26 aprile 2016 ore 14.58

             
 
 

Carta, Cgil Modena: 5/5 concerto per raccolta firme

26 aprile 2016 ore 14.12

             
 
 

Cgil Palermo: 27/4 attivo unitario

In preparazione della manifestazione regionale del 7 maggio
26 aprile 2016 ore 14.04

             
 
 

Polizia penitenziaria: al lavoro, dietro le sbarre

Un esercito di uomini e donne che condivide quotidianamente la propria vita con i detenuti. Quasi 40mila addetti costretti a subire tutte le condizioni di degrado, le carenze strutturali e strumentali che affliggono l’amministrazione carceraria
26 aprile 2016 ore 13.58

             
 
 

Basilicata: popolazione sempre più vecchia

Saldo demografico negativo per il 2015, malgrano risultino in aumento gli stranieri residenti. In base alle più recenti proiezioni, si profila una situazione di desertificazione sociale nella regione con una riduzione di circa il 20% prevista nel 2050
26 aprile 2016 ore 13.13

             
 
 

Postini a «giorni alterni»: proteste in Lombardia

Inizia oggi (26 aprile) la mobilitazione dei portalettere contro il piano di riorganizzazione del recapito. Slc regionale: “Le giacenze aumentano, il servizio peggiora, le criticità rimangono irrisolte e gli investimenti promessi non sono arrivati”
26 aprile 2016 ore 13.08

             
 
 

Igiene ambientale, 30 maggio sciopero nazionale

26 aprile 2016 ore 12.58

             
 
 

Eni: Summa (Cgil), Regione convochi tavolo trasparenza

26 aprile 2016 ore 12.38

             
 
 

Carta: comune Frascati delibera a sostegno legge

26 aprile 2016 ore 12.16

             
 
 

Gli appuntamenti dal 26 aprile al 1° maggio

Cgil, Cisl e Uil in piazza a Genova per la festa dei lavoratori. Nuovi incontri tra azienda e sindacati per la vertenza Amaviva e sciopero alla Italcementi. I lavoratori del lapideo incrociano le braccia nel Safeday, continua la raccolta firme sulla Carta
26 aprile 2016 ore 10.30

             
 
 

Almaviva, si torna a trattare

Nuovo incontro oggi (martedì 26 aprile) tra azienda e sindacati dopo la fallita mediazione del governo nel confronto del 20 aprile. Per Slc, Fistel e Uilcom i contratti di solidarietà proposti dalla società mettono i lavoratori “sotto la soglia di povertà”
26 aprile 2016 ore 08.39

             
 

Ultimissime Lavoro – Fiscale 27/04/2016

 

 
Giurisprudenza

CORTE DI CASSAZIONE

Ordinanza

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 aprile 2016, n. 7457

Fiscale

Tributi – Agevolazioni prima casa – Revoca – Immobile con caratteristiche di lusso – Superficie complessivamente superiore a 240 mq – Suddivisione della superficie fra due comproprietari – Illegittimità

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 aprile 2016, n. 8228

Lavoro

Lavoro – Anzianità di servizio – Computo – Trasformazione del contratto di formazione e lavoro in contratto a tempo indeterminato

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 aprile 2016, n. 8231

Fiscale

Tributi – Credito d’imposta per incremento dell’occupazione ex art. 7 L. n. 388/2000 – Revoca

Sentenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 aprile 2016, n. 8073

Lavoro

Fondo pensioni – Trattamento pensionistico integrativo – Giusta liquidazione – Accertamento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 aprile 2016, n. 8079

Lavoro

Rapporto di lavoro – Dipendente Inps – Indennità di buonuscita – Pensione integrativa – Calcolo

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 aprile 2016, n. 8130

Fiscale

Tributi – Imposte sui redditi – Determinazione dei redditi di impresa

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 aprile 2016, n. 8140

Fiscale

Tributi – PVC consegnato in copia all’interessato al termine della verifica fiscale – Avviso di accertamento – Motivazione per relationem, senza allegazione o indicazione degli elementi essenziali del Pvc – Legittimità dell’atto impositivo

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 aprile 2016, n. 8142

Fiscale

Tributi – Condoni – Proroga biennale dei termini di accertamento ex art. 10, L. n. 289/2002 – Applicazione in caso di mancata adesione alle sanatorie fiscali

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 aprile 2016, n. 8143

Fiscale

Tributi – Imposte sui redditi – Agevolazioni fiscali – Cooperative di produzione e lavoro

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 aprile 2016, n. 8144

Fiscale

Tributi – Diritti di confine – Operazioni di importazione – Certificati EUR 1 inizialmente ritenuti validi dall’autorità doganale e successivamente ritirati – Richiesta di remissione degli atti alla Corte di Giustizia – Mancata statuizione del giudice nazionale – Revocazione della sentenza – Esclusione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 aprile 2016, n. 8146

Fiscale

Tributi – Agevolazioni prima casa – Presupposti – Immobile con carattiristiche non di lusso – Villino accatastato con categoria A7 – Irrilevanza – Qualificazione sulla base dei parametri fissati dal D.M. 2 agosto 1969

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 aprile 2016, n. 8180

Lavoro

Licenziamento – Aggressione fisica sul lavoro – Diritto di difesa del lavoratore – Termine – Provvedimento disciplinare prima della scadenza dei 5 giorni

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 aprile 2016, n. 8193

Lavoro

Omissioni contributive – Verbale ispettivo – Rapporto di lavoro subordinato giornalistico – Accertamento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 aprile 2016, n. 8199

Lavoro

Rapporto di lavoro – Cessazione dal servizio – Trattamento di fine rapporto – Recupero contributi previdenziali

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 aprile 2016, n. 17103

Lavoro

Omesso versamento di ritenute previdenziali – Legale rappresentante di società – Sostituzione della pena detentiva breve con quella pecuniaria – Potere discrezionale del giudice – Art. 133 c.p.

Legislazione

LEGGE

LEGGE 05 aprile 2016, n. 53

Lavoro

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo fra la Repubblica italiana e la Repubblica orientale dell’Uruguay riguardante lo svolgimento di attività lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo, fatto a Roma il 26 agosto 2014

Prassi

AGENZIA DELLE ENTRATE

Comunicato

AGENZIA DELLE ENTRATE – Comunicato 26 aprile 2016

Fiscale

Canone tv – Sul sito delle Entrate disponibili nuove risposte alle domande più frequenti e nuovi esempi di compilazione della dichiarazione di non detenzione

Risoluzione

AGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 26 aprile 2016, n. 30/E

Fiscale

Ridenominazione dei codici tributo “1811” e “1813” per il versamento, tramite modello F24, delle imposte sostitutive dovute per la rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni e per l’affrancamento del saldo di rivalutazione, ai sensi dell’articolo 1, commi da 889 a 897, della legge 28 dicembre 2015, n. 208

EQUITALIA

Comunicato

EQUITALIA – Comunicato 26 aprile 2016

Lavoro, Fiscale

Si rafforza la collaborazione tra Equitalia e Consulenti del Lavoro. Canali di dialogo online, incontri formativi e assistenza diretta

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Comunicato

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 26 aprile 2016

Lavoro

Emendamento del Governo al DDL delega povertà, nessun intervento su prestazioni previdenziali

Nota

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Nota 22 marzo 2016, n. 5755

Lavoro

Deposito presso le DTL di verbali di conciliazione in sede sindacale ex art. 411 c.p.c. – Precisazioni

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Parere

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Parere 02 febbraio 2016, n. 26615

Fiscale

Mediazione per la cessione di quote di società a responsabilità limitata

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Parere 26 febbraio 2016, n. 53973

Fiscale

Apertura impresa in altra provincia agente di affari in mediazione “dormiente”

 

 

 

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Integrazioni salariali ordinarie, la CIGO

Integrazioni salariali ordinarie, la CIGO 0

di in 26 aprile 2016 ABC Lavoro
Lavori socialmente utili

ABC Lavoro, le guide di Lavoro e Diritti

Il D.Lgs 148/2015 riordina le integrazioni salariali ordinarie. Analizziamo quindi la nuova Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) dopo il Jobs Act.
 

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Il riordino degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro previsto dal Jobs Act attraverso il D.Lgs 148 del 2015 inizia dalle integrazioni salariali ordinarie. Analizziamo quindi cosa ha comportato per la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO).

Il Decreto Legislativo 148 del 2015, dopo aver stabilito delle disposizioni generali per i trattamenti di integrazione salariale (vedi Titolo I, Capo I), affronta al Capo II il tema delle integrazioni salariali ordinarie. In altre parole stiamo parlando di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO).

La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, abbreviata anche come CIGO, è un ammortizzatore sociale erogato dall’INPS e fruito dal beneficiario in costanza di rapporto di lavoro. Lo scopo è quello di sostenere il reddito dei lavoratori di imprese con difficoltà economiche che comportano la riduzione o la sospensione della prestazione lavorativa.

Vediamo dunque quali sono le caratteristiche della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO).

Leggi anche: Jobs Act e integrazioni salariali in costanza di rapporto di lavoro

Imprese destinatarie della CIGO

L’art. 10, comma 1, del D.Lgs 148/2015 individua una serie di attività in cui è possibile applicare la disciplina delle integrazioni salariali ordinarie e i relativi obblighi contributivi. La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, d’ora in poi solo CIGO, è quindi destinata a:

  • imprese industriali manifatturiere, di trasporti, estrattive, di installazione di impianti, produzione e distribuzione dell’energia, acqua e gas;
  • cooperative di produzione e lavoro che svolgano attività lavorative similari a quella degli operai delle imprese industriali, ad eccezione delle cooperative elencate dal Decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 602;
  • imprese dell’industria boschiva, forestale e del tabacco;
  • cooperative agricole, zootecniche e loro consorzi che esercitano attività di trasformazione, manipolazione e commercializzazione di prodotti agricoli propri per i soli dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
  • imprese addette al noleggio e alla distribuzione dei film e di sviluppo e stampa di pellicola cinematografica;
  • imprese industriali per la frangitura delle olive per conto terzi;
  • imprese produttrici di calcestruzzo preconfezionato;
  • imprese addette agli impianti elettrici e telefonici;
  • imprese addette all’armamento ferroviario;
  • imprese industriali degli enti pubblici, salvo il caso in cui il capitale sia interamente di proprietà pubblica;
  • imprese industriali e artigiane dell’edilizia e affini;
  • imprese industriali esercenti l’attività di escavazione e/o lavorazione di materiale lapideo;
  • imprese artigiane che svolgono attività di escavazione e di lavorazione di materiali lapidei, con esclusione di quelle che svolgono tale attività di lavorazione in laboratori con strutture e organizzazione distinte dalla attività di escavazione.

L’art. 18, comma 1, dello stesso decreto prevede disposizioni particolari per le imprese del settore agricolo. Restano quindi in vigore quelle previste dagli art. 8 e seguenti in materia di integrazione salariale della Legge 457/1972 e successive modificazioni compatibili con il D.Lgs 148/2015.

Per quanto riguarda gli apprendisti individuati dall’art. 2, comma 1, del D.Lgs 148/2015, il comma 2 dello stesso articolo precisa che nei casi in cui l’impresa rientri nel campo di applicazione sia delle integrazioni salariali ordinarie che di quelle straordinarie, oppure solo di quelle ordinarie, gli apprendisti sono destinatari esclusivamente dei trattamenti di CIGO.

Causali

Ai sensi dell’art. 11, comma 1, del D.Lgs 148/2015, la CIGO viene corrisposta solo in alcune circostanze individuate come causali. Le integrazioni salariali ordinarie sono quindi previste per i dipendenti delle imprese di cui sopra che siano sospesi dal lavoro o che lavorino a orario ridotto nei seguenti casi:

  • situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all’impresa o ai dipendenti, incluse le intemperie stagionali;
  • situazioni temporanee di mercato.

Durata

La durata del trattamento di integrazione salariale ordinaria viene regolata dall’art. 12 del D.Lgs 148/2015. Il comma 1 prevede che la CIGO sia corrisposta per un periodo massimo di 13 settimane continuative, eventualmente prorogabili trimestralmente fino a un massimo complessivo di 52 settimane.

I commi seguenti dello stesso articolo, dal 2 al 5, stabiliscono le modalità con cui viene regolata la durata della CIGO. Avremo dunque che:

  • se l’impresa ha fruito di 52 settimane consecutive di integrazione salariale ordinaria, una nuova domanda può essere fatta per la stessa unità produttiva solo dopo un periodo di almeno 52 settimane di normale attività lavorativa;
  • l’integrazione salariale ordinaria relativa a più periodi non consecutivi non può superare complessivamente la durata di 52 settimane in un biennio mobile;
  • quanto sopra non trova applicazione per gli eventi oggettivamente non evitabili, ad eccezione dei trattamenti richiesti da imprese industriali e artigiane dell’edilizia e affini, da imprese industriali di escavazione e/o lavorazione di materiale lapideo, da imprese artigiane di escavazione e/o lavorazione di materiali lapidei tranne quelle che svolgono la lavorazione in laboratori con strutture e organizzazione distinte dalla attività di escavazione;
  • nei limiti di durata individuati sopra, non possono essere autorizzate ore di integrazione salariale ordinaria superiori al limite di 1/3 delle ore ordinarie lavorabili nel biennio mobile riferite a tutti i lavoratori dell’unità produttiva mediamente occupati nel semestre precedente la domanda di integrazione salariale.

Il comma 6 dell’art. 12 dello stesso decreto precisa infine che nella domanda di concessione della CIGO l’impresa comunica, per l’unità produttiva oggetto di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro, il numero dei lavoratori mediamente occupati nel semestre precedente distinti per orario contrattuale.

Contribuzione a carico dell’impresa

L’art. 13, comma 1, del D.Lgs 148/2015 stabilisce un contributo ordinario a carico delle imprese individuate sopra (art. 10, comma 1, dello stesso decreto) così determinato:

  • 1,70 % della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per i dipendenti delle imprese industriali che occupano fino a 50 dipendenti;
  • 2,00 % della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per i dipendenti delle imprese industriali che occupano oltre 50 dipendenti;
  • 4,70 % della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per gli operai delle imprese dell’industria e artigianato edile;
  • 3,30 % della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per gli operai delle imprese dell’industria e artigianato lapidei;
  • 1,70 % per cento della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per gli impiegati e quadri delle imprese dell’industria e artigianato edile e lapidei che occupano fino a 50 dipendenti;
  • 2,00 % della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per gli impiegati e quadri delle imprese dell’industria e artigianato edile e lapidei che occupano oltre 50 dipendenti.

Il limite dei dipendenti, ai sensi del comma 2 dello stesso articolo, va determinato con effetto dal 1° gennaio di ogni anno sulla base del numero medio di dipendenti in forza nell’anno precedente dichiarato dall’impresa. Per le imprese costituite nel corso dell’anno solare si fa riferimento al numero di dipendenti alla fine del primo mese di attività.

L’impresa è tenuta a fornire all’INPS un’apposita dichiarazione in caso di eventi che, modificando la forza lavoro in precedenza comunicata, influiscano sui limiti di cui sopra. Sono inoltre da considerare tutti i dipendenti, compresi i lavoratori a domicilio e gli apprendisti, che lavorano all’interno e all’esterno dell’azienda con vincolo di subordinazione.

A carico delle imprese che presentano domanda di integrazione salariale ordinaria è inoltre previsto il contributo addizionale istituito dall’art. 5, comma 1, del D.Lgs 148/2015:

a) il 9 % della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate in relazione ai periodi di integrazione salariale ordinaria fruiti all’interno di uno o più interventi concessi fino al limite complessivo di 52 settimane in un quinquennio mobile;
b) il 12 % oltre il limite di cui alla lettera a) e fino a 104 settimane in un quinquennio mobile;
c) il 15 % oltre il limite di cui alla lettera b) in un quinquennio mobile.

Il contributo addizionale non è dovuto per gli interventi concessi per eventi oggettivamente non evitabili.

Informazione e consultazione sindacale

L’art. 14, commi da 1 a 4, del D.Lgs 148/2015 descrive l’iter di informazione e consultazione sindacale da attivare da parte dell’impresa in caso di richiesta di CIGO.

Nei casi di sospensione o riduzione dell’attività produttiva, l’impresa è infatti tenuta a comunicare preventivamente alle rappresentanze sindacali aziendali (RSA) o, se esistente, alla rappresentanza sindacale unitaria (RSU) e alle articolazioni territoriali delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale quanto segue:

  • le cause di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro;
  • l’entità e la durata prevedibile della sospensione o riduzione dell’orario di lavoro;
  • il numero dei lavoratori interessati.

Segue, su richiesta di una delle parti, un esame congiunto della situazione incentrato sulla tutela degli interessi dei lavoratori in relazione alla crisi dell’impresa. L’intera procedura deve esaurirsi entro 25 giorni dalla data della comunicazione di cui sopra. Per le imprese fino a 50 dipendenti l’intera procedura deve invece terminare entro 10 giorni.

Nei casi di eventi oggettivamente non evitabili che comportano la sospensione o la riduzione dell’attività produttiva, l’impresa è tenuta a comunicare alle rappresentanze sindacali la durata prevedibile della sospensione o riduzione e il numero dei lavoratori interessati. Quando la sospensione o riduzione dell’orario di lavoro è superiore a 16 ore settimanali si procede, a richiesta di una delle parti entro 3 giorni dalla comunicazione di cui sopra, ad un esame congiunto sulla ripresa della normale attività produttiva e sui criteri di distribuzione degli orari di lavoro. Questa procedura deve esaurirsi entro i 5 giorni successivi alla richiesta.

Il comma 5 dello stesso articolo precisa poi che, per le imprese dell’industria e dell’artigianato edile e dell’industria e dell’artigianato lapidei, quanto sopra si applica solo per le richieste di proroga dei trattamenti con sospensione dell’attività lavorativa oltre le 13 settimane continuative.

Ai sensi del comma 6 dello stesso articolo, all’atto della presentazione della domanda di concessione di integrazione salariale ordinaria deve essere comunicato l’adempimento della procedura descritta sopra.

Presentazione della domanda di CIGO

Per accedere al trattamento di integrazione salariale ordinaria l’art. 15, comma 1, del D.Lgs 148/2015 prevede che l’impresa presenti una domanda in via telematica all’INPS specificando:

  • la causa della sospensione o riduzione dell’orario di lavoro;
  • la presumibile durata;
  • i nominativi dei lavoratori interessati;
  • le ore richieste di CIGO.

Il messaggio INPS n. 5919 del 24.09.2015 ha poi precisato che l’elenco dei nominativi dei lavoratori interessati alla sospensione o riduzione di orario e il numero dei lavoratori mediamente occupati nel semestre precedente (distinti per orario contrattuale) vanno indicati in un apposito file in formato CSV da allegare alla domanda. Per i dati da fornire sugli addetti relativi all’unità produttiva interessata si rimanda al messaggio INPS di cui sopra.

La successiva Circolare INPS n. 197 del 02.12.2015 ha invece fornito ulteriori chiarimenti sia sulla disciplina normativa che regola le integrazioni salariali, sia sulle modalità di presentazione della domanda e le disposizioni che ne conseguono.

Leggi anche: Cassa integrazione, nuovi termini di presentazione 2015

Ai sensi dell’art. 15, comma 2, del D.Lgs 148/2015 la domanda deve essere comunque presentata entro il termine di 15 giorni dall’inizio della sospensione o riduzione dell’attività lavorativa. Il successivo comma 3 dello stesso articolo precisa che, se la domanda verrà presentata dopo questo termine, l’eventuale trattamento di integrazione salariale non potrà avvenire per periodi anteriori di 1 settimana rispetto alla data di presentazione.

In caso di omessa o tardiva presentazione della domanda da cui derivi la perdita parziale o totale del diritto all’integrazione salariale per i lavoratori, l’impresa è tenuta a corrispondere agli stessi ai sensi dell’art. 15, comma 4, del D.Lgs 148/2015 una somma equivalente all’integrazione salariale non percepita.

Concessione della prestazione e ricorsi

A partire dal 01.01.2016 le integrazioni salariali ordinarie sono concesse dalla sede INPS territorialmente competente (art. 16, comma 1, D.Lgs 148/2015).

In caso di rigetto della domanda di trattamento di integrazione salariale ordinaria CIGO, l’art. 17, comma 1 dello stesso decreto, ammette il ricorso al comitato amministratore delle gestioni temporanee di cui all’art. 25, comma 1, della Legge 88/1989. Il ricorso va presentato entro 30 giorni dalla comunicazione di rigetto della domanda da parte dell’INPS.

  D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 148 (284,9 KiB, 323 download)

 

 

  Circolare INPS numero 197 del 02-12-2015 (292,0 KiB, 179 download)

Santa Zita (Cita)

 

.Santa Zita (Cita)

Nome: Santa Zita (Cita)
Titolo: Vergine
Ricorrenza: 27 aprile


Nel linguaggio medievale, « zita » equivaleva a quella che, nei dialetti toscani, è ancora detta « cita » o « citta ». Voleva dire cioè « ragazza », e il diminutivo di quel termine esiste ancora nel vocabolario italiano: « zitella », cioè non maritata.
Santa Zita è dunque la santa ragazza, ed è l’unica Santa di questo nome che ancora viene ripetuto in Toscana, e specialmente in Lucchesia. Santa Zita, infatti, è la Santa di Lucca, e già Dante, per indicare i magistrati della città di Lucca, parlava degli « anziani di Santa Zita ».
Zita era nata vicino a Lucca, a Monsagrati, nel 1218, in una famiglia contadina. Non ebbe nessuna particolare istruzione, ma fin da bambina si dette una regola di condotta religiosa chiedendosi semplicemente: « Questo piace al Signore? Questo dispiace a Gesù? ». Con questa linea di condotta crebbe devota e utile, aiutando i genitori a vendere in città i prodotti dei loro campi. A 18 anni entrò a servizio, a Lucca, nella casa dei Fatinelli, anzi nel palazzo di quella famiglia, che era una delle più ricche della città.
Le tentazioni della città avrebbero potuto aver facile presa nell’anima della semplice campagnola, ma la linea di condotta impostasi dalla fanciulla, pur nella sua ingenuità, non consentiva né errori né distrazioni. « Questo piace a Gesù? E questo gli dispiace? ».
E piaceva a Gesù che ogni mattina, con il permesso della padrona, Zita si recasse in chiesa, mentre tutti gli altri ancora dormivano. E poi accudisse puntualmente, prima di tutti e meglio di tutti, alle pesanti incombenze casalinghe, alle quali si dedicavano le donne di quei tempi. Ma fu soprattutto la straordinaria generosità verso i poveri che costituì il più delicato profumo della santità della servetta. Ogni venerdì, ella, la più fidata tra le domestiche, aveva il compito di distribuire le elemosine ai poveri. E trovava sempre il modo di aggiungervi qualcosa di suo, risparmiato sul magro cibo, sullo scarso salario e sul modestissimo vestiario. Presto il padrone sospettò che Zita donasse ai poveri più di quanto egli aveva disposto. Era vero, ma quel di più non apparteneva a lui. Rappresentava il superfluo della sua serva incredibilmente sobria. Un giorno, incontrando Zita con il grembiule gonfio di alimenti, le chiese severamente che cosa portasse. « Fiori e fronde », rispose la ragazza. Disciolto il grembiule. ne caddero davvero fiori e fronde, miracolosi simboli della carità e della generosità, impersonata da Santa Zita. Sempre più amata, rispettata e venerata, visse nella casa dei Fatinelli fin verso i sessant’anni, considerandosi nient’altro che un’umile, obbediente e devota serva. Soltanto dopo la sua morte i cittadini di Lucca le tributarono onori come a una grande Santa, e gli stessi magistrati della città non disdegnarono di essere indicati come « gli anziani di Santa Zita », senza che facesse velo al loro orgoglio l’umile condizione della Santa servetta, delicato fiore della città gentile.