Archivi giornalieri: 22 aprile 2016

Oggi a Cagliari il saggio di Casula L’isola bella e infelice

Oggi a Cagliari il saggio di Casula L’isola bella e infelice scoperta a metà 800 da Paolo Mantegazza [di Gianluca Scroccu]

mantegazza

Ci voleva uno storico di Ollolai come Carlo Felice Casula, che da anni insegna all’università di Roma ma senza dimenticare la sua Sardegna, per farci riscoprire una personalità del calibro di Paolo Mantegazza con il suo ultimo volume dal titolo L’isola bella e infelice. Il libro Profili e Paesaggi della Sardegna e il diario inedito di Paolo Mantegazza, edito da Carlo Delfino (pp. 376, € 25).

Docente di storia contemporanea e studioso attento e appassionato, Casula, in collaborazione con Federica Cianfriglia, ha riportato alla luce, sulla base di una rigorosa e ampia ricerca archivistica e su fonti a stampa, un diario inedito del viaggio compiuto in Sardegna nel 1869 da Paolo Mantegazza in qualità di componente di una Commissione d’inchiesta parlamentare sulla Sardegna, di cui sono riportati anche i dibattiti preparatori in aula. Un’opera impreziosita anche dai carteggi del medico e senatore, protagonista della scienza e della politica dell’Italia post unitaria, con il canonico Giovanni Spano e con Giorgio Asproni proprio in merito alla documentazione emersa dai lavori della Commissione.

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Un volume prezioso non solo per la sua accuratezza scientifica, ma perché si inserisce in un filone storiografico che invita a riflettere sulla questione meridionale, e quella sarda nello specifico, provando a superare i canonici discorsi sull’arretratezza e i ritardi, cercando invece di evidenziare quei fattori di vivacità politica e sociale che testimoniano una realtà isolana non catalogabile come realtà chiusa e incapace di dialogare con i processi di modernizzazione in corso nella seconda metà dell’Ottocento.

Il volume verrà presentato oggi a Cagliari dalle 16:00 alla sala convegni della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta. Un appuntamento che si colloca nel percorso dal suggestivo titolo “Alla ricerca della storia perduta” che da tempo il FAI della Sardegna e la sua Delegazione di Cagliari portano avanti anche con l’impegno di tanti giovani.

Insieme all’autore parteciperanno tra gli altri Maria Antonietta Mongiu, Graziano Milia, Nicolò Migheli, Franco Masala, Margherita Sulas,  Marinella Cocco Ortu, Giampaolo Atzei, Giulia Medas, Enrico Trogu  e Giuseppe Seche.

Nuovo esonero contributivo, parere della Fondazione Studi

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di in 21 aprile 2016 Guide
Fondazione studi Consulenti del Lavoro

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Come ormai noto, la Legge di Stabilità 2016 ha confermato l’esonero contributivo per l’assunzione di lavoratori a tempo indeterminato anche per il 2016 seppur con diverse differenze rispetto al famoso esonero contributivo triennale.

Leggi anche: Nuovo esonero contributivo 2016, ecco come cambia

L’attuale norma prevede che per usufruire del beneficio il lavoratore non deve avere avuto un precedente rapporto di lavoro con lo stesso datore di lavoro che ha già goduto della medesima agevolazione o dell’esonero previsto dall’art. 1, comma 118, della Legge n.190/2014. Lo sgravio, quindi, è escluso anche se sia stato già fruito da una società controllata dal datore di lavoro o ad esso collegata ai sensi dell’articolo 2359 del c.c. o facente capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto, al momento della nuova assunzione.

Tuttavia sono sorti dei dubbi in merito alla corretta applicazione dello sgravio in merito all’assuzione di un lavoratore che abbia usufruito dell’esonero presso un’altra azienda anche non collegata. Il dubbio riguardava soprattutto un passaggio della circolare esplicativa INPS numero 56/2016 che recita testualmente:

Inoltre, per espressa previsione della norma sopra citata, il beneficio non spetta con riferimento a lavoratori per i quali il medesimo incentivo ovvero l’esonero di cui all’articolo 1, comma 118, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, sia già stato usufruito in relazione a precedente assunzione a tempo indeterminato.

Leggi anche: Esonero contributivo 2016, ecco la circolare dell’INPS

La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha rilasciato a riguardo il parere n. 2/2016 nel quale spiega che il nuovo esonero, così come quello del 2015, è precluso solo se il datore di lavoro assume il medesimo lavoratore a distanza di tempo, rispettando le altre condizioni di legge, con riferimento al quale però nella precedente assunzione aveva già usufruito di un esonero contributivo (indipendentemente, se riferito al 2015 o al 2016), oppure ne abbia usufruito presso una società a lui riconducibile anche per interposta persona.

Al contrario, l’esonero può essere legittimamente fruito anche se l’assunzione si riferisce ad un lavoratore che ha già consentito la fruizione dell’esonero ad un diverso datore di lavoro.

ESONERO CONTRIBUTIVO 2016: DUBBI CHIARITI

La Legge di Stabilità 2016 ha confermato, seppure con alcune diversità, l’esonero contributivo per l’assunzione di lavoratori a tempo indeterminato. La norma prevede che il beneficio non spetti nel caso l’esonero contributivo sia già stato usufruito in relazione “a precedente assunzione a tempo indeterminato”. Si chiede di conoscere il parere della Fondazione Studi in ordine alla corretta applicazione di questa condizione di legge.

Quadro normativo

La Legge di Stabilità 2016 ha riproposto, sebbene in misura e durata diverse, l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro relativamente alle nuove assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

La durata dell’agevolazione è fissata in un biennio e decorre dalla data di assunzione/trasformazione del lavoratore, la quale deve avvenire tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2016.

San Leonida


San Leonida

Nome: San Leonida
Titolo: Martire, padre di Origene
Ricorrenza: 22 aprile

Questo nome venne già portato e illustrato dal valoroso re di Sparta, caduto alle Termopili, alla testa dei suoi eroici soldati.
Anche il Leonida cristiano fu un valorosissimo combattente che suggellò con il martirio la propria vita e la propria fede. Per di più ebbe la ventura di essere padre di uno degli scrittori cristiani più fervorosi e più arditi. Perciò San Leonida è comunemente designato come « padre di Origene ».
Oriundo anch’egli della Grecia. Leonida era maestro di retorica ad Alessandria e padre di sette figli. Al maggiore, Origene ebbe cura di dare un’educazione filosofica e letteraria vastissima, insieme con la conoscenza profonda della Sacra Scrittura. che il giovane imparò addirittura a memoria.
Presto, il padre-maestro dovette però frenare l’accesa curiosità del giovane, che voleva sapere tutto di tutto, con una precocità impressionante. Si disse poi che il padre, ammirato da quel fervore spirituale, baciasse, quando dormiva, il petto del figlio, dove s’era acceso il fuoco della sapienza divina.
Ma venne il tempo della prova. Sotto l’Impero di Settimio Severo, nel 204, ripresero in Egitto le persecuzioni contro i cristiani. lì Governatore Leto rastrellò il deserto della Tebaide, dove vivevano gli anacoreti rinsecchiti dal digiuno e riarsi dal sole.
Il giovane Origene desiderò di morire Martire. Soltanto la madre, nascondendogli i vestiti, poté impedirgli di presentarsi al Governatore per proclamarsi arditamente cristiano. Non c’era bisogno di simili ostentazioni. Bisognava attendere docilmente e fermamente la persecuzione, senza provocarla, come faceva il padre Leonida, il quale, infine, chiamato dinanzi al Governatore, confessò senza arroganza e senza titubanza di essere cristiano. Fu incarcerato, e durante la prigionia gli pervenne una lettera del figlio, che lo incitava a mantenersi fedele a Dio. « State attento, caro padre – diceva la lettera – di non mutare risoluzione a causa di noi, vostri figli ».
Leonida, non potendo ormai baciare il petto del figlio, baciò la lettera di esortazione. Non ne aveva bisogno, ma lo riempì ugualmente di letizia. Il pensiero della famiglia non turbò così le ultime ore del Martire. Porse sorridendo la testa alla spada, acquistandosi la corona di gloria.
Dopo la sua morte, vennero confiscati i beni della vedova. I sette orfani furono gettati in mezzo a una strada, e si sarebbero ridotti randagi e mendici se una signora di Alessandria non li avesse raccolti e mantenuti.
Il giovane Origene, orgoglioso di essere figlio di un Martire, divenne poi scrittore talmente importante, fecondo e celebre, da legare il nome del padre al proprio. Infatti, il Santo viene distinto comunemente con il nome di Leonida e con l’attributo di « padre di Origene ».