Archivi giornalieri: 7 aprile 2016

Regione Lazio – Lavoro –

  

PRIMO PIANO

 

NOTIZIE

EMPLOYER’S DAY: IL 7 APRILE IMPRESE E SERVIZI PER L’IMPIEGO SI INCONTRANOEMPLOYER’S DAY: IL 7 APRILE IMPRESE E SERVIZI PER L’IMPIEGO SI INCONTRANO
Il prossimo 7 aprile in dodici Centri per l’impiego del Lazio, si svolgerà la prima edizione dell’Employer’s day, iniziativa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, su indicazione della Rete europea dei Servizi Pubblici per l’Impiego (PES Network)

 

REALIZZAZIONE DI PERCORSI DI ORIENTAMENTO SULLA CULTURA DELLE PARI OPPORTUNITÀREALIZZAZIONE DI PERCORSI DI ORIENTAMENTO SULLA CULTURA DELLE PARI OPPORTUNITÀ
L’Avviso si rivolge agli studenti delle scuole superiori per avviare seminari di orientamento al lavoro con il fine di sostenere le ragazze e i ragazzi nel percorso della scelta dell’occupazione […]

 

APPROVATE GRADUATORIE DELL’AVVISO GARANZIA GIOVANI DEL PROGRAMMA FIxO YEI
Approvata con determinazione  n. G03046 del 30/03/2016 la graduatoria, ripartita per ambiti provinciali, degli istituti scolastici ammessi, degli istituti scolastici non ammessi e dell’elenco degli istituti scolastici ex “FIXO”, che hanno partecipato […]

 

LE POLITICHE ATTIVE DOPO IL JOBS ACT: VALENTE PARTECIPA A CONVEGNO ORGANIZZATO DA FONDAZIONE LAVOROLE POLITICHE ATTIVE DOPO IL JOBS ACT: VALENTE PARTECIPA A CONVEGNO ORGANIZZATO DA FONDAZIONE LAVORO
Un convegno organizzato dalla Fondazione dei Consulenti per il Lavoro, per confronrtarsi sulle politiche attive dopo il Jobs Act, al quale è stata invitata l’Assessore al Lavoro, Pari Opportunità e Personale, Lucia Valente

 

ATTIVAZIONE TIROCINI PER DISABILI
Pubblicato da BIC Lazio  l’Avviso Pubblico per la “Presentazione di progetti per l’attivazione di tirocini ai sensi della DGR 199/2013 per persone con disabilità grave e handicap intellettivo e psichico” 

 

Altre notizie

Dimissioni telematiche, FAQ aggiornate del Min. Lavoro 0

Dimissioni telematiche, FAQ aggiornate del Min. Lavoro 0

Dimissioni telematiche

Clic Lavoro, il portale pubblico per il lavoro

Nuovo aggiornamento da parte del Ministero del Lavoro delle FAQ sulle dimissioni telematiche o dimissioni online sul portale ClicLavoro
 

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Il 5 aprile Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha provveduto ad aggiornare, nell’apposita sezione del portale www.cliclavoro.gov.it, le FAQ in materia di dimissioni online o dimissioni telematiche in vigore dallo scorso 12 marzo.

A riguardo vi rimando alla lettura della nostra guida pubblicata a seguito dell’emanazione della Circolare numero 12 del 4 marzo 2016 del Ministero del Lavoro con i primi chiarimenti sulla nuova procedura telematica per la risoluzione consensuale e le dimissioni online dei rapporti di lavoro operativa dal 12 marzo scorso.

Leggi anche: Dimissioni online, cosa fare dal 12 marzo

Le FAQ del Ministero del Lavoro pubblicate il 5 aprile vanno dalla numero 26 alla numero 32 e si aggiungono alle altre FAQ già pubblicate in precedenza (trovate l’elenco completo a fondo articolo) e già frutto di un nostro precedente articolo: Dimissioni telematiche, le Faq del Ministero del Lavoro

Dimissioni telematiche, FAQ del 4 aprile 2016

26. Le Commissioni di certificazione costituite presso le DTL in che modo possono assistere il lavoratore nella trasmissione del modello telematico?

Come chiarito nella Nota direttoriale del 24 marzo 2016, la procedura può essere esercitata direttamente dal Direttore della DTL, in qualità di Presidente della Commissione, anche per il tramite del personale appositamente incaricato.

27. Le dimissioni possono essere presentate anche rivolgendosi alle sedi di cui all’articolo 2113, quarto comma, del codice civile. Tale disposizione, a sua volta, rinvia tra gli altri all’articolo 411 C.P.C. che individua, testualmente, la “sede sindacale”. Cosa si intende esattamente per “sede sindacale”?

Tale espressione indica, di prassi, l’ipotesi in cui il lavoratore pone in essere determinati atti con l’assistenza di un sindacalista di sua fiducia. È quindi sufficiente che la formalizzazione delle dimissioni o della risoluzione consensuale avvenga alla presenza di un sindacalista, in quanto la stessa costituisce garanzia circa la spontaneità e la consapevolezza dell’atto.

28. In caso d’invio di dimissioni telematiche errate perché non rientranti nel campo di applicazione dell’articolo 26 del D.lgs.151/2015, quelle telematiche vanno revocate?

No, in questo caso non è necessaria la revoca.

29. Se la data di decorrenza delle dimissioni coincide con il sabato o un giorno festivo, quale giorno andrà inserito?

La nuova modalità telematica di trasmissione delle dimissioni non ha innovato la disciplina giuridica che regola il rapporto di lavoro, ma solo la modalità di tale trasmissione. Se il contratto collettivo o individuale applicato non dispone nulla in proposito, il conteggio dei giorni comprende giorni consecutivi e quindi il primo giorno non lavorato può coincidere con un giorno festivo.

30. I lavoratori assunti presso una società privata a totale partecipazione pubblica dovranno effettuare la procedura?

Sì, in quanto la procedura deve essere effettuata con riferimento ai rapporti di lavoro privati, come ha specificato la circolare n.12/2016, a prescindere dalla natura del datore di lavoro.

31. Per i rapporti di lavoro domestico in somministrazione si applica la nuova procedura?

Il rapporto di lavoro in questa ipotesi intercorre tra l’agenzia di somministrazione ed il lavoratore. La procedura telematica deve essere quindi seguita dal lavoratore in somministrazione, in quanto tale rapporto non rientra tra le fattispecie escluse, di cui all’art. 26, comma 7, D.lgs. 151/2015 e riprese dalla circolare n. 12 del 4 marzo 2016.

32. La comunicazione obbligatoria di cessazione è valida anche se il lavoratore non ha proceduto con l’invio del modello telematico relativo alle proprie dimissioni o alla risoluzione consensuale?

La comunicazione obbligatoria di cessazione è inefficace se non è stata preceduta da una comunicazione del lavoratore resa con le modalità telematiche di cui al DM 15 dicembre 2015.

  FAQ – Dimissioni telematiche (29,6 KiB, 489 download)

Regime forfettario 2016, 15% per imprenditori e professionisti

Regime forfettario 2016, 15% per imprenditori e professionisti 0

di in 6 aprile 2016 Fisco e Tasse
Regime Forfettario 2016

Agenzia delle Entrate Logo

Circolare numero 10/E del 4 aprile 2016 dell’Agenzia delle Entrate sul nuovo regime forfettario 2016 per imprenditori e professionisti
 

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Circolare numero 10/E del 4 aprile 2016 con la quale fornisce chiarimenti per imprenditori e professionisti che vogliono accedere al regime forfettario 2016 introdotto dalla Legge di Stabilità 2015, che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva del 15%.

Questo nuovo regime, introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 e successivamente modificato dalla Legge di Stabilità 2016, è indirizzato ai piccoli contribuenti i quali optando per questo regime agevolato avranno la possibilità di accedere ad una imposta unica, in sostituzione di Irpef, addizionali regionali e comunali e Irap. La nuova imposta ha un’unica aliquota fissa del 15% e si applica sul reddito imponibile determinato forfettariamente sulla base dei ricavi o dei compensi.

Oltre a questa agevolazione il piccolo imprenditore o professionista che decide di optare per il regime forfettario 2016 (o forfetario 2016), avrà altre agevolazioni quali:

  • per le nuove attività a determinate caratteristiche l’aliquota sarà del 5% anzichè il 15% per i primi 5 anni di attività;
  • esclusione dagli studi di settore;
  • semplificazioni in campo IVA: che opta per il regime forfettario infatti non addebita l’Iva in rivalsa né esercita il diritto alla detrazione dell’imposta assolta, dovuta o addebitata sugli acquisti nazionali, comunitari e sulle importazioni; in sintesi l’IVA nelle fatture ricevute fa parte del costo totale, mentre nelle fatture emesse l’IVA non sarà proprio applicata.
  • esonero dalle comunicazioni dello spesometro e dei dati black list;
  • non subiscono ritenute d’acconto e esonero dall’applicazione della stessa;
  • esonero dall’obbligo di registrazione e tenuta delle scritture contabili.

Come accedere al regime forfettario 2016

Dal 2015 i contribuenti che ne hanno i requisiti, possono accedere al regime forfetario direttamente al momento della richiesta di apertura della partita Iva.

La Circolare dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che i contribuenti che già svolgono un’attività di impresa, arte o
professione, accedono al regime forfetario senza dover fare alcuna comunicazione, preventiva o successiva (come la dichiarazione annuale). Se però vogliono fruire anche del regime contributivo agevolato, sono obbligati a inviare la comunicazione telematica all’Inps entro il 28 febbraio di ogni anno.

Leggi anche: INPS: regime contributivo agevolato per artigiani e commercianti

La presenza dei requisiti per l’accesso al regime e l’assenza della cause ostative andranno da quest’anno confermate in sede di dichiarazione dei redditi. Nell’ Unico 2016, i contribuenti che hanno optato per questo regime agevolato dovranno barrare i campi 1 e 2 del rigo LM21.

I regimi abrogati e il periodo transitorio

Dal 1° gennaio 2015 sono stati abrogati i precedenti regimi agevolati previsti per i contribuenti di minori dimensioni. Per consentire un passaggio graduale alle nuove regole, però, i soggetti che al 31 dicembre 2014 applicavano il regime di vantaggio (regime dei minimi al 5%) o il regime delle nuove attività produttive possono applicare le agevolazioni previste per le nuove attività fino alla conclusione del periodo agevolato (per un massimo di cinque anni).

  Agenzia delle Entrate, Circolare n. 10 del 4 aprile 2016 (686,3 KiB, 42 download)

San Giovanni Battista de La Salle


San Giovanni Battista de La Salle

Nome: San Giovanni Battista de La Salle
Titolo: Sacerdote
Ricorrenza: 07 aprile
Protettore di: educatori, insegnanti

S. Giovanni Battista, primo di dieci fratelli, nacque a Reirns il 30 aprile del 1651 e secondo il bell’uso cristiano fu battezzato nello stesso giorno. Il padre, signor Luigi de la Salile, era consigliere del re.

Giambattista non dimostrò nei primi anni nulla di straordinario : godeva dell’affettuosità della madre e cresceva nella bontà e nella pietà. Le sacre funzioni parlavano alla sua fantasia e gli suggerivano l’altarino in casa e l’imitazione infantile delle cerimonie sacre. A sette anni serviva in parrocchia, e a nove frequentava le scuole pubbliche: il tutto in modo diligente, ma ordinario.

Dopo retorica, studiò filosofia e nel 1669, (contava allora diciotto anni) ottenne il diploma per cui si vedeva aperta davanti ogni via. Ma il giovane aveva già scelto la sua strada fin dagli undici anni quando fece la sua prima Comunione: voleva essere religioso. L’ll marzo 1662 ricevette la tonsura e gli fu offerto un canonicato dal parente Doret, che egli accettò. Nel 1668 ricevette gli ordini minori ed intanto frequentava il corso di teologia nel Seminario di S. Sulpizio a Parigi ove venne consacrato suddiacono.

Mortagli la madre nel 1671 e l’anno dopo il padre, si trovò ad essere il capo famiglia e quindi dovette lasciare Parigi per tornare a Reims, ov’erano ancora quattro fratelli e due sorelle. Si scelse per confessore e direttore spirituale il canonico Nicola RolIand, e a quel giovane sacerdote, pio, ardente e caritatevole, affidò l’animo suo. Fortificato dai suoi consigli, ricevette il diaconato nel 1676 e il 9 aprile 1678 veniva consacrato sacerdote.

Fu subito assegnato al ministero, ma Iddio lo voleva unicamente dedicato all’educazione della gioventù; e perfezionando l’uso che i chierici del Seminario francese avevano di raccogliere ogni festa i giovani in apposite scuole per insegnare loro le orazioni e la dottrina cristiana, fondò la benemerita Congregazione delle Scuole Cristiane.

Da tanti in Francia si sentiva tale bisogno e tanti aprivano or qua or là scuole, ma il più efficace e benemerito fu questo Santo. Aiutato da una pia signora, aprì le sue prime scuole e trasformò alcuni giovani volenterosi in abili maestri.

Ebbe dure prove: abbandono di fratelli, mancanza di mezzi, ma con aspre penitenze e una illimitata confidenza nella SS. Vergine sotto il cui patrocinio aveva posta la sua Congregazione, superò ogni difficoltà. Nelle avversità passava notte intere chiuso in chiesa da solo, e si flagellava piangendo ai piedi del santo tabernacolo. Però non si esaltava nè si abbatteva mai : sia nelle prosperità come nelle avversità soleva dire: « Dio sia benedetto ». E consapevole che i più grandi disegni di Dio su di un’anima non si compiono che per mezzo della croce, perseverò nel bene e con gran tenacia difese l’opera sua, resistendo alle prove del maligno che lo tormentò in mille modi poiché vedeva che le Scuole operavano un gran bene.

Il Signore premiò largamente il suo fedele servo, poiché il 9 aprile del 1719 quando lo chiamò a sé, la sua istituzione contava già 40 case, 274 fratelli e 9885 allievi.

PRATICA. — Facciamo nostra la bella giaculatoria del Santo « Dio sia benedetto », dicendola specialmente quando siamo provati dal Signore.

PREGHIERA. — O Dio, che ad istruire cristianamente i poveri e a confermare la gioventù nella via della verità hai suscitato S. Giovanni Battista confessore e hai radunato per suo mezzo nella Chiesa una nuova famiglia, concedi propizio, che accesi per intercessione ed esempio di lui nello zelo di tua gloria per la salvezza delle anime, possiamo essere messi a parte della sua corona in cielo.

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