Archivi giornalieri: 12 maggio 2014

News

Addio alle monete da 1 e 2 centesimi

 

La notizia passa come se fosse una di gossip, invece essa costituisce un segnale economico e politico da non trascurare: alla camera è passata la mozione secondo la quale l’Italia deve sospendere la coniazione delle monetine da 1 e 2 centesimi di euro, a causa della loro maggiore onerosità di realizzazione rispetto al valore che esse rappresentano (per coniare 174 milioni di euro in monetine da 1 e 2 centesimi bisogna spenderne 362 milioni). Facciamo alcune considerazioni.

Se coniare le due frazioni più piccole di euro è diventato più oneroso del valore da esse rappresentate, significa che dal 2002 (anno di messa in circolazione dell’euro) ad oggi il potere d’acquisto dell’euro è diminuito, ossia, ciò che dieci anni fa si poteva acquistare con 10.000 euro, oggi questi non bastano più per poterlo acquistare. Per questo motivo il costo di produzione delle monetine ha superato il loro valore nominale che esse rappresentano. Infatti, guardate come si è ridotto mediamente il valore dell’euro in 11 anni, rispetto ai prezzi dei beni di consumo: In pratica, ciò che prima si poteva acquistare con 10.000 euro, oggi, quella stessa cosa, la si deve pagare 2.500 euro in più. Ciò perché in 11 anni di euro, il sistema bancario europeo, anche se molto lentamente rispetto ad altre economie del mondo, ha emesso unità di euro sempre maggiori rispetto al reale incremento della ricchezza degli europei, determinando così la svalutazione dell’euro su rappresentata e la conseguente inflazione dei prezzi dei beni di consumo. Non confondetevi: la deflazione europea di cui si parla in questi mesi si riferisce al fatto che negli ultimi anni, come non mai, la BCE (Toronto:BCE-PA.TO – notizie) , tenendo a freno la stampante monetaria e sostenendo così il valore dell’euro, sta determinando un aumento dei prezzi di mercato di una intensità minore rispetto agli anni prima; ma ciò non significa che durante gli anni di vita dell’euro, il denaro circolante non sia stato aumentato e che, di conseguenza, i prezzi non siano aumentati affatto; inoltre, se l’euro vale sempre di più rispetto al dollaro, ciò avviene semplicemente perché sono gli americani a svalutare il loro dollaro e non è che sia la valuta europea ad apprezzarsi sul dollaro. In Italia, la diminuzione del potere di acquisto dell’euro è accentuata anche dal progressivo incremento della pressione fiscale, che distorce i costi della linea di produzione delle imprese, i quali sono notevolmente aumentati negli anni dell’euro.

Quando esisteva la Lira, il processo di svalutazione (ossia la massiccia stampa di denaro attuata dalla Banca d’Italia) rese necessario l’annullamento della coniazione, non solo delle frazioni di lire, ma anche di quella di ben 49 unità di lire: tant’è vero che si arrivò a poter tenere in tasca lire a partire da 50 unità in su (le famose 50 lire di metallo), mentre unità di lire e frazioni di essa inferiori a 50 lire non circolavano più, perché ormai erano considerate senza valore.

Con l’euro, si sta iniziando con 1 e 2 centesimi. Sta accadendo in Italia ed è già accaduto in Finlandia e nei Paesi Bassi, dove ne hanno bloccato il conio e addirittura l’utilizzo. Nel resto d’Europa invece, per ora essi continueranno ad essere coniati ed utilizzati, ma la BCE starebbe valutando la soppressione delle due frazioni di euro in tutta l’euro zona.

Ritengo che la loro soppressione in tutta eurolandia contribuirà minimamente ad un ulteriore aumento del costo della vita, perché queste monetine, dagli europei, sono già considerate quasi senza valore. L’inflazione monetaria che ha determinato questa svalutazione si è già verificata (vedi il grafico di sopra), determinando un costo della vita che è già aumentato, con prezzi di mercato i quali si sono già inflazionati e che si sono regolati al rialzo, ovvero partendo dal valore della prima frazione di euro in circolazione, considerata ancora con un minimo di valore, ovvero a quello dei 5 centesimi di euro.

Un eventuale ritiro generalizzato delle monetine da 1 e 2 centesimi, probabilmente, non farebbe altro che confermare i segni di cedimento di quell’ultima caratteristica che dà ancora credibilità a questa controversa valuta, ossia la migliore capacità di mantenere stabile il suo valore nel tempo.

Autore: Pasquale Marinelli Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online

Osservatore Romano

images-QUO_2014_107_1305Il Papa invita alla preghiera per la liberazione
delle ragazze nigeriane

 

· S’intensifica la mobilitazione internazionale ·

12 maggio 2014

  

Papa Francesco si è unito alla mobilitazione internazionale per ottenere il rilascio delle oltre duecento studentesse sequestrate nelle settimane scorse in Nigeria dai terroristi di Boko Haram. 

Manifestazione a Los Angeles a sostegno delle studentesse rapite (Reuters)

Aderendo alla campagna #BringBackOurGirls, il Pontefice, con un tweet, ha invitato tutti a unirsi «nella preghiera per l’immediato rilascio delle liceali rapite in Nigeria». I Paesi vicini, Ciad, Camerun e Niger, stanno intanto mettendo a disposizione immagini satellitari per cercare di individuare il luogo dove sono segregate le studentesse. Il Governo di Abuja avrebbe stabilito un «contatto indiretto» con i terroristi, ma finora questo presunto contatto non avrebbe sortito gli effetti sperati. Boko Haram avrebbe disseminato l’area, in cui le liceali sono tenute prigioniere, di mine e trappole esplosive per impedire la liberazione delle giovani. Il presidente francese, François Hollande, ha nel frattempo reso noto che, sabato prossimo, potrebbe tenersi a Parigi un vertice sulla sicurezza in Nigeria.

 

ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE12/05/2014

 

GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 08 maggio 2014, n. 9945COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro subordinato – Risarcimento del danno – Danni patrimoniali e morali – Decesso per eccessivo lavoro – Ritmi serrati

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 08 maggio 2014, n. 9958COOPERATIVE, EDILIZIA

Inps – Omesso versamento – Recupero dei contributi dovuti dalla per Cig, Cigs, Mobilità, Disoccupazione involontaria ed assegni familiari – Sanzioni civili – Riduzione – Presupposti

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 maggio 2014, n. 10128COOPERATIVE, EDILIZIA

Trasferimento di ramo d’azienda – Cessione – Struttura aziendale autonoma e preesistente – Legittimità – Ripristino rapporto di lavoro – Inquadramento nelle pregresse mansioni

LEGISLAZIONE

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 18 aprile 2014COOPERATIVE, EDILIZIA

Costruzione e realizzazione di edifici o locali da adibire a lavorazioni industriali, ex art. 67, co. 2, D.Lgs. n. 81/2008 – Notifica all’organo di vigilanza

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 03 aprile 2014COOPERATIVE, EDILIZIA

Ripartizione delle risorse, per l’anno 2014, relativo agli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni complessive di cui agli artt. 17-bis e successivi del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134

PRASSI

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

COMUNICATO

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 12 maggio 2014COOPERATIVE, EDILIZIA

Informazioni da trasmettere all’organo di vigilanza in caso di costruzione e di realizzazione di edifici o locali da adibire a lavorazioni industriali, nonché nei casi di ampliamenti e di ristrutturazione di quelli esistenti

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 09 maggio 2014COOPERATIVE, EDILIZIA

Individuazione, secondo criteri di semplicità e comprensibilità, delle informazioni da trasmettere all’organo di vigilanza in caso di costruzione e di realizzazione di edifici o locali da adibire a lavorazioni industriali, nonché nei casi di ampliamento e di ristrutturazione di quelli esistenti.

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE12/05/2014

GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 09 maggio 2014, n. 10173LAVORO, FISCALE

Tributi – Imposte dirette – Irap – Vasto parco clienti del professionista – Non condanna al pagamento dell’imposta – Lavoratore dipendente

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 08 maggio 2014, n. 10040FISCALE

Tributi – Studi di settore – Accertamento induttivo – Farmacia di lusso.

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 08 maggio 2014, n. 10041FISCALE

Tributi – Elusione fiscale – Detrazione Iva – Sottofatturazione – Negazione del beneficio – Non sussiste.

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 08 maggio 2014, n. 9945LAVORO

Lavoro subordinato – Risarcimento del danno – Danni patrimoniali e morali – Decesso per eccessivo lavoro – Ritmi serrati

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 08 maggio 2014, n. 9958LAVORO

Inps – Omesso versamento – Recupero dei contributi dovuti dalla per Cig, Cigs, Mobilità, Disoccupazione involontaria ed assegni familiari – Sanzioni civili – Riduzione – Presupposti

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 maggio 2014, n. 10056FISCALE

Sanzioni fiscali – Ex amministratore – Responsabilità – Sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 maggio 2014, n. 10059FISCALE

Tributi – Imposte indirette – Iva – Rimborsi – Domanda amministrativa – Necessità.

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 maggio 2014, n. 10076LAVORO, FISCALE

Lavoratori autonomi – Medico odontoiatra – Avviso di accertamento per maggiori IRPEF, IRAP ed addizionale regionale – Errori nella dichiarazione dei redditi – Parametri

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 maggio 2014, n. 10105FISCALE

Società – Fallimento – Cancellazione registro delle imprese – Trust liquidatorio – Disconoscimento – Necessità – Sussiste.

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 maggio 2014, n. 10128LAVORO

Trasferimento di ramo d’azienda – Cessione – Struttura aziendale autonoma e preesistente – Legittimità – Ripristino rapporto di lavoro – Inquadramento nelle pregresse mansioni

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 maggio 2014, n. 10133LAVORO

Processo del lavoro – Rito cd. “Fornero” – Licenziamento – Qualifica di dirigente – Natura ritorsiva – Art. 18, comma 1, legge n. 300/70 – Applicabilità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 maggio 2014, n. 10189LAVORO, FISCALE

Professionisti – Commercialista – Risarcimento dei danni – Condotta negligente – Limiti al consenso informato.

LEGISLAZIONE

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO ISTRUZIONE – Decreto ministeriale 30 gennaio 2014LAVORO, FISCALE

Stipula di convenzioni e contratti per lo svolgimento di attività didattica e di ricerca presso altro ateneo, in applicazione dell’articolo 6, comma 11, della legge 30 dicembre 2010, n. 240

MINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 18 aprile 2014LAVORO

Costruzione e realizzazione di edifici o locali da adibire a lavorazioni industriali, ex art. 67, co. 2, D.Lgs. n. 81/2008 – Notifica all’organo di vigilanza

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 03 aprile 2014LAVORO, FISCALE

Ripartizione delle risorse, per l’anno 2014, relativo agli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni complessive di cui agli artt. 17-bis e successivi del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134

PRASSI

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

COMUNICATO

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 12 maggio 2014LAVORO

Informazioni da trasmettere all’organo di vigilanza in caso di costruzione e di realizzazione di edifici o locali da adibire a lavorazioni industriali, nonché nei casi di ampliamenti e di ristrutturazione di quelli esistenti

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 09 maggio 2014LAVORO

Individuazione, secondo criteri di semplicità e comprensibilità, delle informazioni da trasmettere all’organo di vigilanza in caso di costruzione e di realizzazione di edifici o locali da adibire a lavorazioni industriali, nonché nei casi di ampliamento e di ristrutturazione di quelli esistenti.

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

RISOLUZIONE

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Risoluzione 29 aprile 2014, n. 72134FISCALE

Cessazione dell’attività di vendita – Quesito

MINISTERO FINANZE SECIT

COMUNICATO

MINISTERO FINANZE – Comunicato 09 maggio 2014LAVORO, FISCALE

Pronto il “Bonus” in 785.979 buste paga elaborate dal Mef per maggio

Inca

L’Inca di Milano alla Giornata nazionale della previdenza e del lavoro (14-15 e 16 maggio)

Mercoledì si apre a Milano la Giornata nazionale della previdenza e del lavoro, la più importante manifestazione italiana dedicata al welfare a cui partecipa anche l’Inca di Milano con un proprio stand all’interno della struttura dove si svolge l’evento. Pochi giorni fa, le simulazioni realizzate dalla società Progetica hanno confermato ancora una volta che la previdenza complementare è lo strumento più efficiente per chi vuole evitare al momento del pensionamento, un brusco ridimensionamento del proprio tenore di vita.

Correre ai ripari dunque non è più un optional, accrescere i risparmi e investire a fini pensionistici è, infatti,  l’obiettivo dichiarato come prioritario dal 46% degli investitori a livello globale, ma la percentuale scende al 29% nelle risposte degli italiani. E’ quanto emerge da un’altra indagine svolta da Schroeders condotta su circa 16.000 investitori in 23 Paesi.

La ricerca rileva che, mentre una sparuta minoranza pari all’1% degli italiani intervistati dice di programmare gli investimenti con un obiettivo di oltre 10 anni e solo il 14% indica un orizzonte tra 5 e 10 anni, ben il 68% ha una prospettiva da 1 a 5 anni e il 14% mira ad ottenere ritorni soddisfacenti nell’immediato.

A livello di finalità prioritarie per il 2014 a fronte del 29% che dice di investire pensando alla pensione, una più elevata percentuale degli intervistati italiani (33%) dichiara di mirare a mantenere il proprio stile di vita in caso di perdita del lavoro o di riduzione dello stipendio, e il 29% dice di voler essere pronto a eventuali emergenze. Dati che confermano che è “ancora il senso di precarietà” di  breve periodo a influire sulle scelte d’investimento degli italiani, prevalendo sui temi pensionistici.

direttiva 2014/50

La montagna ha partorito il topolino

Dopo nove anni, la montagna ha partorito il topolino. Consiglio e Parlamento europeo hanno infatti concluso il lungo iter legislativo iniziato a ottobre 2005 con la prima proposta della Commissione europea sulla portabilità dei diritti a pensione complementare.

La nuova direttiva 2014/50, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue il 30 aprile 2014, dovrebbe innazitutto agevolare la libera circolazione dei lavoratori, proteggendo i loro diritti a previdenza complementare. Ma l’elemento più importante, ossia appunto la “portabilità” dei diritti, è svanito lungo il duro iter negoziale tra gli Stati membri. I diritti dei lavoratori che si spostano da uno Stato membro all’altro saranno quindi meglio protetti soiltanto sotto tre aspetti:

Acquisizione dei diritti (il periodo minimo di affiliazione necessario per l’acquisizione dei diritti alla pensione complementare non potrà superare i tre anni, e l’età minima non potrà essere inferiore a 21 anni)

Conservazione dei diritti (i diritti dei lavoratori che lasciano un regime pensionistico complementare dopo la fine del rapporto di lavoro devono essere conservati nel fondo previdenziale dove sono stati maturati, e devono essere equivalenti in valore a quelle dei lavoratori attivi affiliati)

Informazioni (i lavoratori devono essere informati delle conseguenze che la cessazione del rapporto di lavoro e un trasferimento eventuale in un altro Stato membro possono causare sui diritti a pensione complementare)

Gli Stati membri hanno quattro anni, ossia fino al 21 Maggio 2018 per recepire questa direttiva nella legislazione nazionale.

(Maggio 2014)

Per saperne di più:

Direttiva 2014/50/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa ai requisiti minimi per accrescere la mobilità dei lavoratori tra Stati membri migliorando l’acquisizione e la salvaguardia di diritti pensionistici complementari

Precedente proposta della Commissione europea

Salute

Salute e sicurezza sul lavoro, come sono peggiorate durante la crisi

Secondo un’indagine Eurobarometro pubblicata in questi giorni, che esamina come la qualità del lavoro è stata colpita dalla crisi, soltanto poco più della metà dei lavoratori europei (53%) percepisce come soddisfacenti le condizioni di lavoro nel proprio paese, e la maggioranza (57%) ritiene comunque che queste siano peggiorate negli ultimi 5 anni. 
Più da vicino, dall’indagine Eurobarometro, effettuata nei 28 Stati membri, emerge che:

> in Danimarca, Austria, Belgio, Finlandi, Regno Unito, Estonia e Paesi Bassi, oltre l’80% dei lavoratori considera soddisfacenti le condizioni di lavoro nel proprio paese

> all’estremo opposto, la Grecia ha registrato il grado di soddisfazione più basso a livello nazionale (16%) ed è l’unico paese in cui meno della metà degli intervistati è soddisfatto delle proprie condizioni di lavoro attuali (38%);

> il grado di soddisfazione risulta basso anche in Croazia (18%), Spagna (20%), Italia (25%), Bulgaria (31%), Slovenia, Portogallo e Romania (32% in ciascun paese), Slovacchia (36%) e Polonia (38%).

Tali livelli di soddisfazione divergenti sono imputabili a svariati fattori: il contesto socio-economico influenzato dalla crisi, ma anche caratteristiche di natura più strutturale, quali il dialogo sociale, le politiche sociali e il diritto del lavoro, che possono rivelarsi più o meno solide a seconda delle situazioni nazionali nell’UE.

In tutti i casi, lo stress risulta il più importante rischio percepito durante il lavoro (per il 53% dei lavoratori intervistati). Altri fattori importanti di disagio, l’insoddisfazione legata al carico e ai ritmi di lavoro e alle lunghe giornate lavorative (oltre 13 ore), la mancanza di interesse per le mansioni o i periodi di riposo insufficienti. In materia di prevenzione, meno di un lavoratore su tre ha dichiarato che sul proprio luogo di lavoro sono applicate misure per affrontare i rischi emergenti (ad esempio quelli causati dalle nanotecnologie o dalle biotecnologie), o destinate ai lavoratori più anziani e con malattie croniche.

http://www.osservatorioinca.org/

Sicurezza nei luoghi di lavoro

Tubercolosi e salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Nel 2010, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato in circa 9 milioni il numero di nuovi casi di tubercolosi, di cui il 40% nel Sud Est Asiatico e 26% nell’Africa sub sahariana. Il dato 2012 è di circa 8,6 milioni di nuovi casi pari a 122 casi ogni 100.000 abitanti. La stima della diagnosi di TB in persone con concomitante infezione da HIV si attesta al 13% dei casi totali.

Con 13 milioni di decessi nel 2010, la tubercolosi si conferma la seconda causa infettiva di mortalità dopo il virus dell’immunodeficienza acquisita (AIDS).
Nel 2011 i casi di tubercolosi della Regione Europea dell’OMS rappresentavano il 4% dei casi mondiali.
Complessivamente in quest’area nel 2011 i nuovi casi di TB sono stati circa 380.000  (42,0 per 100.000 abitanti).

La tubercolosi rimane un problema di salute pubblica in Italia, come per altro nei Paesi della vecchia Europa, anche se il nostro paese si colloca in una zona di debole prevalenza. La debole incidenza, associata al fatto che il vaccino BCG (Bacillo di Calmette e Guerin) non protegge  che in scarsa misura dalla forme polmonari del bambino,  forme che sono responsabili della diffusione del bacillo  fra la popolazione , ha portato a far si che in molti paesi la vaccinazione non sia più obbligatoria ma solamente consigliata o raccomandata anche se poi, in molti paesi,  essa rimane obbligatoria per gli addetti della sanità e dei servizi sociali ed anche per gli studenti dei medesimi campi.

n°19° 2014 numero newsletter-1.doc