Archivi giornalieri: 8 maggio 2014

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Gli speciali

Il deputato di Unidos ha mostrato in aula a Montecitorio una testata di missile esplosa.

Pili in Aula con una testata di missile 
“E’ esploso nel poligono di Teulada”

Pili in Aula con una testata di missile  "E' esploso nel poligono di Teulada"Mauro Pili

Il deputato di Unidos ha mostrato in aula a Montecitorio una testata di missile esplosa.

“Questa è la testata esplosa di un missile anticarro trovata davanti ad uno dei 16 nuraghi nascosti e vietati nella base militare di Teulada. Con questi missili all’uranio impoverito state devastando la Sardegna, le sue coste, la sua natura, e state bombardando la più antica civiltà del mediterraneo, quella nuragica”. Sono da poco trascorse le 12 quando il deputato Mauro Pili (ex Pdl), già Presidente della Regione, e leader di Unidos, movimento identitario sardo, prende in mano la testata di un missile anticarro e lo mostra al Governo. La denuncia clamorosa di Pili è stata oggetto a Montecitorio di una interpellanza al Presidente del Consiglio Renzi, ai ministri dei Beni culturali, dell’Ambiente e della Difesa. “Questa è la prova che state bombardando la civiltà nuragica, e per far sentire la voce della mia terra a questo Stato sono stato costretto a introdurre alla Camera questo residuato bellico. Del resto se è lecito usarlo davanti ad un compendio archeologico non vedrei quale sanzione dovrebbe esserci per portarlo nei banchi di Montecitorio”, ha spiegato Pili che ha sollevato la testata del missile con la scritta “EuroMissile, fabbricato da Oto Melara”. “Se sparassero missili sul Colosseo, meno di 2000 anni di storia, la comunità internazionale sarebbe indignata e la Nato sarebbe immediatamente dispiegata per tutelare quel bene straordinario dell’antica civiltà romana. In Sardegna la civiltà, nuragica, con oltre 3500 di storia – ha sottolineato Pili – viene quotidianamente bombardata con missili anticarro Milan. Si tratta di un compendio archeologico con 16 nuraghi racchiusi nel perimetro della base militare gestita direttamente dalla Nato con l’Esercito Italiano. Un’estensione di 7.200 ettari e un’interdizione areale di 75.000 ettari. Nessuno ha mai fatto niente per bloccare questa disastro”.

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE08/05/2014

GIURISPRUDENZA

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE

SENTENZA

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE ROMA – Sentenza 14 aprile 2014, n. 2484FISCALE

Tributi – Processo tributario – Costituzione in giudizio e documentazione in copia fotostatica – Validità

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE ROMA – Sentenza 16 aprile 2014, n. 2557LAVORO, FISCALE

Tributi – Registrazione a debito – Registrazione della sentenza -Solidarietà – Non sussiste

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 06 maggio 2014, n. 9716FISCALE

Tributi – Accertamento induttivo – Contabilità regolare – Antieconomicità della gestione – Percentuale di ricarico – Onere probatorio

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 marzo 2014, n. 6264LAVORO

Previdenza – Assicurazione per l’invalidità, vecchiaia e superstiti – Minimo di contribuzione – Controversie riguardanti l’attribuibilità di prestazioni previdenziali – Esistenza del requisito contributivo – Onere della prova a carico dell’assicurato

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 gennaio 2014LAVORO

Impiego pubblico – Inapplicabilità ai contratti collettivi dei dipendenti pubblici dell’art. 5, terzo comma, della legge n. 360/1949 – Retribuzione delle festività civili e nazionali ricadenti di domenica – Violazione di obblighi internazionali derivanti dalla CEDU, per l’interferenza del potere legislativo sui giudizi in corso – Richiamo alle sentenze della Corte costituzionale nn. 393/2006, 236/2011 e 15/2012 – Legge 23 dicembre 2005, n. 266, art. 1, comma 224 – Costituzione, art. 117, primo comma, in relazione all’art. 6 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 maggio 2014, n. 9582LAVORO

Previdenza – Cumulo dei periodi assicurativi ai fini dei trattamenti pensionistici – Applicabilità all’assegno di invalidità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 maggio 2014, n. 9804FISCALE

Tributi – IRPEF – Redditi d’impresa – Deduzione dei costi – Accordo commerciale – Insufficienza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 maggio 2014, n. 9765FISCALE

Tributi – Verifica della GdF – Contabilità presso terzi – Rifiuto del terzo di esibire le scritture contabili – Accertamento induttivo – Sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 maggio 2014, n. 9790LAVORO, FISCALE

Tributi – Imposte dirette – Irap – Consulente aziendale – Prestazioni non occasionali di un collaboratore – Autonoma organizzazione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 maggio 2014, n. 9905FISCALE

Tributi – IRPEF – Accertamento – Avviso di accertamento – Donazione di immobile soggetto a espropriazione – Elusione – Sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 marzo 2014, n. 6735LAVORO

Lavoro subordinato – Rapporto a tempo determinato – Indennità ex art. 32, comma 5, della legge 183 del 2010 – Norma di interpretazione autentica di cui all’art. 1, comma 13, della legge 92 del 2012 – Applicabilità immediata ai giudizi in corso – Dubbi di legittimità costituzionale – Infondatezza Violazione dell’art. 6 CEDU

TRIBUNALE

ORDINANZA

TRIBUNALE BARI – Ordinanza 20 novembre 2013FISCALE

Fallimento e procedure concorsuali – Fallimento delle società – Fallimento originariamente dichiarato nei confronti di una società di capitali (in specie, s.r.l.) – Possibilità di estensione alla società di fatto tra la stessa società di capitali ed altri soci di fatto (persone fisiche o società) – Esclusione – Disparità di trattamento rispetto alla ammissibilità (ex art. 147, primo comma, della legge fallimentare) del fallimento originario della società di fatto cui partecipino società di capitali nonché rispetto alla possibilità di estensione alla società di fatto del fallimento dell’imprenditore individuale – Ingiustificata compressione del diritto di difesa dei creditori della società di fatto non assoggettabile a fallimento in estensione – Art. 147, co. 5, del R.D. n. 267/1942 – Costituzione, artt. 3, primo comma, e 24, primo comma

LEGISLAZIONE

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 18 aprile 2014LAVORO, FISCALE

Modalità e termini di presentazione delle istanze per l’accesso alle agevolazioni in favore delle micro e piccole imprese localizzate nelle Zone franche urbane della regione Puglia

PRASSI

AGENZIA DELLE ENTRATE

RISOLUZIONE

AGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 07 maggio 2014, n. 48/ELAVORO, FISCALE

Istituzione del codice tributo per il recupero da parte dei sostituti d’imposta delle somme erogate ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, mediante il modello di pagamento F24

INPS

MESSAGGIO

INPS – Messaggio 07 maggio 2014, n. 4468LAVORO

Articolo 4, commi da 1 a 7-ter, della legge n. 92 del 28 giugno 2012 rubricata – “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, e successive modifiche ed integrazioni – Prestazione in favore di lavoratori prossimi alla pensione al fine di incentivarne l’esodo – Ruolo delle sedi territoriali.

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

CIRCOLARE

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Circolare 06 maggio 2014, n. 16267LAVORO, FISCALE

Contratti di sviluppo – Erogazione delle agevolazioni a titolo di anticipazione

Decreto casa, aliquota IMU al 4 per mille per immobili affittati a canone concordato

Decreto casa, aliquota IMU al 4 per mille per immobili affittati a canone concordato

Ieri a Palazzo Madama la legge di conversione del “decreto casa-Expo” ha fatto grossi passi in avanti con il via libera a un grosso pacchetto di emendamenti nelle Commissioni lavori pubblici e territorio. Prima del via libera al testo per l’esame in Aula, che inizierà da martedì prossimo, sarà necessario, però,…

Navigatore Settimanale del Diritto

IN EVIDENZA

Condannato l’imprenditore che vende capi d’abbigliamento con segni mendaci

La merce, che nel caso sottoposto all’attenzione della Corte di legittimità, era stata prodotta in Cina, recava una etichetta atta ad ingannare il consumatore in quanto riecheggiante il simbolo della bandiera…

Edilizia sociale

ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE08/05/2014

GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 marzo 2014, n. 6735COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro subordinato – Rapporto a tempo determinato – Indennità ex art. 32, comma 5, della legge 183 del 2010 – Norma di interpretazione autentica di cui all’art. 1, comma 13, della legge 92 del 2012 – Applicabilità immediata ai giudizi in corso – Dubbi di legittimità costituzionale – Infondatezza Violazione dell’art. 6 CEDU

LEGISLAZIONE

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 18 aprile 2014COOPERATIVE, EDILIZIA

Modalità e termini di presentazione delle istanze per l’accesso alle agevolazioni in favore delle micro e piccole imprese localizzate nelle Zone franche urbane della regione Puglia

PRASSI

AGENZIA DELLE ENTRATE

RISOLUZIONE

AGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 07 maggio 2014, n. 48/ECOOPERATIVE, EDILIZIA

Istituzione del codice tributo per il recupero da parte dei sostituti d’imposta delle somme erogate ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, mediante il modello di pagamento F24

Ecumenismo della sofferenza

  I legami tra Roma e la Chiesa apostolica armena si sono consolidati ·

08 maggio 2014

 

Ecumenismo della sofferenza; ecumenismo del martirio; ecumenismo del sangue. Papa Francesco, ha descritto con parole forti ciò che accomuna i fedeli delle Chiese cristiane. E ha dato atto, accogliendo questa mattina, giovedì 8 maggio, il Patriarca Supremo e Catholicos di tutti gli Armeni Karekin II, che in questo martirologio «i figli della nazione armena hanno un posto d’onore».

Il numero dei discepoli che hanno sparso il loro sangue per Cristo nelle tragiche vicende del secolo scorso, ha ricordato il Santo Padre, «è certamente superiore a quello dei martiri dei primi secoli» e i cristiani dell’Armenia hanno pagato la loro parte. «Il mistero della croce, Santità così caro alla memoria del vostro popolo — ha ricordato in proposito il vescovo di Roma rivolgendosi al Patriarca — e rappresentato nelle splendide croci in pietra che adornano ogni angolo della vostra terra, è stato vissuto da innumerevoli vostri figli come diretta partecipazione al calice della Passione. La loro testimonianza, tragica e alta insieme, non deve essere dimenticata».

Tuttavia le sofferenze patite dai cristiani negli ultimi decenni «hanno portato un contributo unico ed inestimabile anche alla causa dell’unità tra i discepoli di Cristo» ha sottolineato il Pontefice. E «come nella Chiesa antica il sangue dei martiri divenne seme di nuovi cristiani, così ai nostri giorni il sangue di molti cristiani è diventato seme dell’unità».

E’ questo quell’ecumenismo della sofferenza che il Santo Padre ha definito come «un potente richiamo a camminare lungo la strada della riconciliazione tra le Chiese, con decisione e fiducioso abbandono all’azione dello Spirito». È per questo motivo che «sentiamo il dovere di percorrere questa strada di fraternità anche per il debito di gratitudine che abbiamo verso la sofferenza di tanti nostri fratelli, divenuta salvifica perché unita alla passione di Cristo».

Nel suo discorso il Patriarca Supremo, dopo aver espresso la sua dura condanna di ogni guerra e di ogni violenza in atto in questo momento in diverse parti del mondo, si è rivolto a Papa Francesco come a un «amato fratello in Cristo», e ha reso grazie al Signore «che con la sua volontà misericordiosa» ha ancora una volta offerto «l’opportunità di rinnovare, con questo abbraccio, simbolo della carità di Cristo e dell’amore e della fraternità che Dio ha accordato alle nostre Chiese, la cooperazione che le unisce per rispondere agli imperativi della nostra epoca». Concluso l’incontro hanno pregato insieme nella cappella Redemptoris Mater.

San Vittore il Moro

 

San Vittore il Moro


San Vittore il Moro

Nome: San Vittore il Moro
Titolo: Martire
Ricorrenza: 08 maggio

S. Vittore ebbe la corona del martirio sotto Massimiano. Il crudele imperatore, venuto a Marsiglia ove il nostro Martire militava come ufficiale, ordinò la più spietata guerra contro i Cristiani, esponendoli alle pene più orribili. Paventarono quei buoni fedeli alla nuova procella, quando si levò a loro conforto la voce di Vittore, che con l’esempio della sua invincibile costanza e con parole infuocate seppe animarli alla battaglia e alla vittoria. 

Vittore, esposto più degli altri al pericolo, fu arrestato e condotto ai tribunali. Intimatogli d’ubbidire ai comandi dell’imperatore, rispose che aveva sempre cercato di difendere principe ed impero, che aveva lavorato per coprirli di gloria, e che ogni giorno pregava per la salute dell’imperatore e la prosperità dei suoi stati; ma, che sopra il comando dell’imperatore stava il comando di Dio.

Quindi, dopo aver accennato alla bassezza dell’adorazione idolatrica, parlò con accento ispirato della divinità di Gesù Cristo, della sublimità della morale evangelica, concludendo con un inno al premio eterno che ci aspetta. 

Gli si permise di parlare a lungo; ma alla. finé gli fu proposto o il sacrificio agli dèi o la morte. Vittore rispose che in quanto a questo aveva già scelto,: .e che ora non desiderava altro che confermare con il sangue le verità che aveva esposte. 

Fu subito sospeso sull’eculeo, e, dopo un’orribile tortura, gettato in una oscura prigione, dove nella notte fu visitato dagli Angeli. 

I soldati di guardia, rapiti a quella scena, si buttarono ai piedi del Martire, gli chiesero perdono e domandarono il battesimo. Vittore li istmi come meglio potè, poi li fece battezzare. 

Il glorioso Martire, sospeso di nuovo sull’eculeo, ebbe le ossa slogate, venne battuto con verghe di ferro e poi ricondotto in prigione. 

Dopo tre giorni, Massimiano lo fece di nuovo, con, durre in tribunale, invitandolo nuovamente ad. adorare i suoi idoli. 

Vittore aveva già dimostrato la falsità degli dèi e l’irragionevolezza dell’atto idolatrico che gli si chiede: va perciò, avvicinatosi ad una di quelle statue, con un calcio la rovesciò, mandandola in frantumi.

L’irato imperatore, fuor di sè per la collera, ordinò che gli si tagliasse subito il piede, e lo si, gettasse fra le macine d’un mulino. Era l’anno 290. 

Marsiglia lo scelse per patrono, e nella chiesa del Santo si conservano le sue reliquie. 

PRATICA. Se vogliamo giungere al cielo, dobbiamo anche combattere per osservare i comandamenti di Dio. 

PREGHIERA. La beata confessione di fede del tuo martire Vittore ci fortifichi, o Signore, e ci ottenga dalla tua pietà valido soccorso alla nostra fragilità.

Camusso

Camusso: dal congresso Cgil, proposte vere, lavoro e solidarietà

RIMINI – Il Congresso “ha dato l’idea che da domani possiamo avviare la mobilitazione per gli ammortizzatori in deroga, aprire la vertenza sugli appalti, proporre una vera legge sull’evasione fiscale, costruire un’autentica solidarietà fra i lavoratori””. 

L’idea, insomma, che sappiamo bene che vicende come quelle della Fiat e dell’articolo 8 pesano come macigni su di noi, ma abbiamo anche costruito tanto altro”. A dirlo è il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, nel suo discorso conclusivo al XVII congresso della confederazione.

 Un discorso cominciato con il richiamo a un senso di appartenenza (“continuiamo a chiamarci compagne e compagni”) nel quale il leader della confederazione ha toccato tutti i temi affrontati nella tre giorni congressuale. “Se il sindacato non sta bene, quando c’è tanta disoccupazione, c’è bisogno di solidarietà interna. Abbiamo bisogno di essere casa comune e non un appartamento. Quel luogo in cui ci si sente parte prima della Cgil e poi della categoria. Se il lavoratore è in difficoltà, lo è indipendentemente dal lavoro che fa”.

La Cgil “il codice etico lo ha: è lo Statuto dell’organizzazione”, ha aggiunto. “Non possiamo essere un’organizzazione dove se i risultati sono quelli che ci aspettiamo è tutto bello e trasparente, altrimenti se i risultati divergono dalle nostre aspettative insorgono dei dubbi. C’è un punto politico indiscutibile: la confederalità non può esistere se non si riconoscono i luoghi collettivi e non si trova tra di noi un punto d’incontro. C’è bisogno di grande unità nella nostra organizzazione, dove a decidere non siano solo due o tre dirigenti per tutti gli altri. Quel modello non mi appartiene, perché per decidere ci vogliono luoghi collettivi e il luogo collettivo principale è il direttivo della Cgil”.

Non manca un riferimento al Piano del lavoro, “è la proposta che abbiamo costruito, quello dovrebbe essere il contenuto delle lettere del Presidente del Consiglio. Non stiamo proponendo una via facile – prosegue in un passaggio applaudito – perché di vie facili non ce ne sono. Dobbiamo inventare cose nuove e il congresso ha cominciato a farlo”.

Sulla riforma delle pensioni, invece, “possiamo mantenere le nostre opinioni rispetto al passato, poi gli storici diranno. Ma sul futuro dobbiamo essere d’accordo: le ferite aperte con Cisl e Uil bruciano ancora, ma pensate che possiamo fare una battaglia da soli, senza subire nuovamente una bruciante sconfitta? Dobbiamo porci il tema del confronto, la necessità di ricostruire obiettivi comuni, ricordando a noi stessi che quelle organizzazioni non sono solo i loro segretari generali”.

La confederalità è dibattito collettivo, non è questione di segretari generali: “Altro che primarie, sarei anzi per ridimensionare il ruolo del segretario generale”, frase che ha ricevuto molti applausi. “Capisco chi ci chiede di chiuderci in una stanza e metterci d’accordo, capisco anche la logica di affetto verso l’organizzazione alla base di questa richiesta, ma l’idea che alcuni segretari decidano tutto non mi appartiene, bisogna individuare i luoghi della discussione collettiva e questo luogo è il direttivo della Cgil”.

Da www.rassegna.it

P. A.

 

 

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