Immigrazione

Immigrazione: 3-5 euro l’ora al lavoratore e 10 al caporale ….

L’80% di una comunità di indiani, 200 in tutto, che vivono nel sud del Lazio, fanno i braccianti e tra questi due terzi hanno lavorato o lavorano in nero. Guadagnano 3-5 euro l’ora per 7-8 ore al giorno, 2-3 giorni la settimana e devono pagare una tangente al caporale che arriva fino a 10 euro al giorno.

E’ il dato preoccupante che emerge da un monitoraggio condotto da Action-Diritti in movimento nell’ambito di un progetto realizzato con il contributo della Provincia di Roma che si basa su un censimento e un lavoro di sportello portato avanti con sopralluoghi nelle abitazioni degli immigrati o che ha portato ad intervistare 200 persone in particolar modo appartenenti alla comunità sikh.

I risultati del monitoraggio sono stati raccolti in un dossier che è stato presentato ieri a Roma alla presenza del ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge. ”Sul tema del lavoro nero e del caporalato – ha detto il ministro – stiamo facendo un’analisi in base a dati statistici del territorio. Il mio impegno è quello di riuscire a lavorare insieme con il
Ministero dell’Agricoltura e dell’Immigrazione per portare alla luce il termine reale del fenomeno e quindi mettere a punto provvedimenti idonei”.

Anche sul fronte delle condizioni abitative e dei servizi primari, la situazione per gli immigrati intervistati non è migliore; la norma sono contratti irregolari, abitazioni fatiscenti, sovraffollamento. Gli immigrati vivono in coabitazione in un numero non inferiore alle tre famiglie; ogni nucleo ha a disposizione una stanza e paga un affitto medio di 100 euro a testa. Il 70% degli intervistati ha un basso livello di scolarizzazione e accede con difficoltà alla sanità pubblica perché non conosce i propri diritti e i servizi a disposizione. Di contro tutti gli intervistati sostengono di avere buoni rapporti con la popolazione locale anche se non bisogna dimenticare che c’è una forte resistenza a riferire episodi di razzismo e violenza.

Secondo i promotori del dossier è urgente per risolvere il problema arrivare al riconoscimento dei diritti di cittadinanza e in primo luogo il diritto di soggiorno, ”precondizione necessaria per una reale integrazione”.

Immigrazioneultima modifica: 2013-06-27T18:23:51+02:00da vitegabry
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