“Io riattivo il lavoro»

Cgil: “Io riattivo il lavoro» per ridare dignità alle aziende sequestrate alla mafia

Abbiamo presentato e consegnato le oltre 100mila firme raccolte per una legge in dieci articoli per garantire l’operatività delle imprese sequestrate alla mafia, e per garantire i lavoratori”. Lo ha detto ieri alla Camera Serena Sorrentino, segretaria confederale della Cgil, durante la conferenza stampa di presentazione della campagna “Io riattivo il lavoro”. “Abbiamo incontrato la presidenza che ci ha espresso la vicinanza di Laura Boldrini al tema della legge. L’Italia ha bisogno di legalita’ economica. E’ la precondizione per lo sviluppo di cui il nostro paese ha bisogno”, ha aggiunto Sorrentino.

Tutelare i lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata. Offrire nuova vita a queste realtà economiche e produttive, valorizzando lo straordinario potenziale che hanno in dotazione. E’ questo l’obbiettivo della proposta di legge di iniziativa popolare. La proposta vuole sostenere 10 articoli per modificare la normativa per il sequestro, la confisca e il riutilizzo dei beni mafiosi e introdurre misure per favorire l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate. E’ stata promossa dalla Cgil insieme a associazioni come Anm, Libera, Arci, Acli, Legacoop, Avviso pubblico, Centro Studi Pio La Torre e Sos Impresa.

Lanciata lo scorso mese di ottobre, la campagna ha attraversato l’intero paese, raddoppiando così, nel giro di pochi mesi, la mole di firme necessarie (50 mila) per la presentazione di proposta di legge di iniziativa popolare, che hanno superato la quota 100 mila. L’obiettivo è rendere le aziende confiscate presidi di legalità democratica ed economica, capaci di garantire lavoro dignitoso e legale. La presidenza della Camera, spiega ancora Sorrentino, si impegna a “velocizzare l’iter procedurale per le proposte di legge popolari. Dobbiamo fare in modo che dove arriva lo Stato ci siano le condizioni per creare sviluppo e legalità”. 

La condizione in cui versano i lavoratori di queste aziende, nonché la sorte di queste ultime, è in alcuni numeri diffusi oggi. Le imprese confiscate in via definitiva, secondo numeri dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati, sono 1.708 mentre quelle sequestrate potrebbero essere dieci volte tanto. Quanto invece ai lavoratori coinvolti, ad oggi l’Agenzia, per sua stessa ammissione, si è dichiarata impossibilitata a quantificarne il numero. Facendo una stima al ribasso i lavoratori dovrebbero essere più di 80.000. 

Dando per buone le stime dell’Agenzia relative al fallimento del 90% di queste aziende, il quadro che emerge è devastante: circa 72.000 lavoratori. “Abbiamo bisogno di una legislazione che sostenga l’attività di emersione alla legalità di aziende sequestrate e confiscate alla mafia”, ha spiegato  Serena Sorrentino, sostenendo che “bisogna dare certezze ai lavoratori e rimettere queste aziende, queste realtà produttive, in un circuito di legalità”. La proposta di legge di “Io riattivo il lavoro”, secondo Sorrentino, offre quegli strumenti necessari “per dare ai lavoratori una prospettiva alternativa alla rassegnazione e dire loro che lo stato gli è vicino ed è promotore di legalità”.

“Io riattivo il lavoro»ultima modifica: 2013-06-04T10:55:21+02:00da vitegabry
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