malattie professionali in agricoltura

Inca e Cgil dell’Umbria avviano un’indagine sulle malattie professionali in agricoltura

Ha mai sofferto di attacchi di affanno, tosse, respiro con il fischio? Ha mai avuto l’asma? Soffre di tosse con catarro per molti giorni all’anno?  Sono soltanto alcune delle domande contenute nel questionario che l’Inca e la Flai Cgil dell’Umbria hanno iniziato a distribuire tra i lavoratori e le lavoratrici stagionali dell’agricoltura che in questo periodo affollano gli uffici del sindacato e del patronato per le domande di disoccupazione e per gli assegni familiari. 

L’idea di indagare sulle condizioni di lavoro e di salute degli addetti agricoli nasce su suggerimento dei medici esperti del patronato della Cgil, che hanno segnalato il problema della grande diffusione di patologie respiratorie, dovute spesso all’inalazione di polveri. Patologie che, quasi sempre, vengono scambiate per malattie comuni, ma che in realtà non lo sono. 

Per questo, Inca e Flai Cgil hanno deciso di interrogare i lavoratori e di andare a scovare le malattie professionali nascoste, per poi procedere da un lato nella tutela collettiva della salute in sede di contrattazione sindacale e dall’altra agevolare il riconoscimento degli indennizzi Inail. 

La raccolta dei dati proseguirà per tutto il mese di marzo e interesserà tutte le sedi umbre del patronato. L’obiettivo è di ottenere almento 2000 questionari compilati, che rappresentano una solida base di partenza per far emergere il fenomeno delle mlattie da lavoro, fortemente sottostimato.

Con questa iniziativa, la Flai Cgil e l’Inca intendono incoraggiare una nuova cultura della sicurezza e una maggiore difesa della salute dei lavoratori e delle lavoratrici.

malattie professionali in agricolturaultima modifica: 2013-02-21T10:05:42+01:00da vitegabry
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