Madri lavoratrici

Voucher alle madri lavoratrici

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del ministro del lavoro del 22 dicembre u.s. di cui abbiamo parlato nell’ultimo numero di Esperienze (ved. sui banner del sito)  che stabilisce, in alternativa al congedo parentale, la possibilità  per la madre lavoratrice di acquistare dei voucher per i servizi di baby-sitting.

Con lo scopo di facilitare il rientro al lavoro delle mamme lavoratrici, dopo il periodo di congedo obbligatorio, lo Stato contribuirà con 300 euro al mese, per un massimo di sei mesi, alle spese dell’asilo nido o della baby sitter, in cambio la mamma dovrà rinunciare, per ogni mese di incentivo, al corrispondente periodo di astensione facoltativa. Il 
contributo per la baby sitter sarà erogato col sistema dei buoni lavoro, mentre quello per l’asilo nido consisterà in un pagamento diretto alla struttura prescelta tra quelle comprese in un apposito elenco che sarà istituito e gestito dall’Inps.

Il bonus sarà riproporzionato per le lavoratrici part-time, mentre per le mamme iscritte alla gestione separata sarà concesso per un massimo di tre mesi. Per ottenere il bonus bisogna fare domanda all’Inps che redigerà una graduatoria, sulla base della situazione economica delle richiedenti, risultante dalle dichiarazioni Isee. La cifra messa a disposizione dallo Stato per questa sperimentazione è pari a 60 milioni di euro, 20 per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015.

Madri lavoratriciultima modifica: 2013-02-16T11:36:22+01:00da vitegabry
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