Italiani all’estero

e proposte della CGIL per gli italiani all’estero e la nuova emigrazione

In un documento condiviso con la Filef e l’Istituto Santi, la Cgil delinea delle proposte per gli italiani all’estero e nuova emigrazione

“Un programma credibile per l’emigrazione italiana vecchia e nuova non può che partire da un’analisi critica di quanto avvenuto negli ultimi anni: nel corso della legislatura 2008-2012 ci siamo trovati di fronte ad un progressivo, quanto rapido e drastico ridimensionamento di tutte le risorse destinate agli italiani nel mondo.

Le riduzioni hanno riguardato tutti i campi: la scuola, la cultura, l’assistenza sociale, le associazioni, la rete consolare e di servizio per i nostri concittadini all’estero, i patronati, la stampa, gli organi di rappresentanza (Comites e CGIE). Tutto ciò fa registrare un quadro di complessivo abbandono della già inadeguata politica per l’emigrazione italiana, a cui, la novità della rappresentanza parlamentare non è riuscita, purtroppo, a porre un argine concreto.

Nell’ambito dell’impegno proposto dalla CGIL alle forze politiche democratiche e progressiste che si candidano alla guida e al cambiamento nel nostro Paese, anche ai parlamentari eletti all’estero è affidato un ruolo attivo per la difesa, il rilancio e l’ampliamento del nostro sistema di protezione sociale. L’Italia è da anni il fanalino di coda in ogni tipo di “classifica” europea per ciò che riguarda gli investimenti nel welfare e nella sicurezza sociale. 
Ed è l’ultimo in Europa per investimenti in edilizia sociale e lotta all’esclusione.

Ciò non può essere indifferente ai nostri parlamentari eletti all’estero, alle politiche che dovranno sostenere una volta eletti e all’approccio che dovranno poi tenere nei loro interventi in Italia come rappresentanti dei nostri concittadini residenti in altri Paesi.”

Sintesiprogramma.pdf

Italiani all’esteroultima modifica: 2013-02-05T13:59:06+01:00da vitegabry
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