Salute e sicurezza

Lavoro: Il governo risponda al richiamo dell’Europa su leggi vigenti in materia di salute e sicurezza

“E meno male che c’è la Commissione europea a richiamare l’Italia al rispetto del diritto alla salute e alla  prevenzione nei luoghi di lavoro”. E’ questo  il commento di Morena Piccinini, presidente Inca alla notizia, secondo la quale l’Europa ha considerato le norme in vigore sulla sicurezza non del tutto conformi alla direttiva europea  n. 391/89.

Nel mirino della Commissione,  il decreto legislativo 106/2009, che ha corretto e modificato il Testo Unico 81/2008, già fortemente criticato, fin dalla sua approvazione, dai sindacati. 

Nella lettera di costituzione in mora, la Commissione europea  rimprovera la Repubblica italiana di non aver imposto al datore di lavoro di valutare tutti i rischi esistenti sul luogo di lavoro; di non aver consentito ai datori di lavoro il ricorso a servizi esterni di protezione dei rischi professionali, in presenza di competenze interne insufficienti; di non aver definito le capacità e le attitudini di cui devono essere in possesso le persone responsabili delle attività di prevenzione e protezione dei rischi professionali. 

Inoltre, una delle obiezioni più delicate, riguarda la “violazione dell’obbligo di disporre di una valutazione dei rischi per le aziende fino a 10 dipendenti”.  “Un punto importantissimo – continua Piccinini – se si considera che il 95 per cento delle imprese italiane è sotto questa soglia. Ora il nostro paese ha due mesi di tempo per rispondere alle osservazioni della Commissione, dopo di che, se permane l’inadempienza  da parte dell’Italia, la vicenda passerà all’esame della Corte di giustizia europea il cui pronunciamento sarà vincolante.” 

“L’auspicio – conclude la Presidente – è che il richiamo dell’Europa verso il nostro paese rappresenti un monito per il Governo italiano che ha messo a punto in questa legislatura altre misure sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, il cui esame parlamentare per fortuna è stato rinviato, di segno altrettanto negativo.” 

“C’è bisogno, quindi, che vengano corrette anche alla luce di questa ultima novità che giunge dalla Commissione europea e che il Governo italiano risponda tempestivamente alle obiezioni mosse dall’Europa sul decreto legislativo 106 del 2009.  Una legge che, come abbiamo più volte dichiarato, ha fortemente ridotto le capacità di controllo e di prevenzione contro gli infortuni e le malattie da lavoro nel nostro paese.” 

23/11/2012 10.35
Salute e sicurezzaultima modifica: 2012-11-23T16:40:09+01:00da vitegabry
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