Archivi giornalieri: 7 novembre 2012

Prevenzione amianto

Conferenza regionale prevenzione amianto

Il Co.P.A.L. (Comitato Prevenzione Amianto Lombardia) organizza la Conferenza regionale prevenzione amianto che si terrà  a Milano, l’8-9 novembre 2012.

In Lombardia, come nel resto del Paese, la fibra di amianto è stata largamente utilizzata, perché i manufatti ricavati erano a bassissimo costo e l’effetto isolante era molto soddisfacente. Si sono però sottaciuti per anni gli effetti devastanti sulla salute dell’uomo (mesoteliomi e altre patologie asbesto-correlate), che hanno sempre effetti letali.

Ora, anche grazie ad importanti sentenze è cresciuta la sensibilità. C’è pertanto l’urgenza di bonificare non solo i siti dove si produceva ma i luoghi dove è stato utilizzato (abitazioni civili, luoghi pubblici, …). In Lombardia abbiamo circa 3 milioni di metri cubi di amianto da smaltire, un aumento di morti e malattie correlate e territori, siti, abitazioni, strutture pubblicghe e private da bonificare…

Nel corso dell’iniziativa saranno presentate comunicazioni Tematiche su: prevenzione sanitaria e nuova sorveglianza; analisi critica degli aspetti giurisprudenziali; comunicazione, informazione e formazione e tutela previdenziale.

Parteciperanno fra gli altri:  Antonio Pizzinato, presidente COPAL, Mauro Paris, coordinatore regionale Inca Lombardia, Rino Pavanello, Associazione Ambiente Lavoro

La locandina dell’iniziativa all’indirizzo: http://www.amblav.it/vedi_newsletter.aspx?IDNewsletter=%7BFA80550A-BE2E-47ED-BAC1-5B31FF6410A5%7D

Ricongiunzioni onerose

L’Inca Cgil a Ballarò sul problema delle ricongiunzioni onerose

Un classica vicenda all’italiana

Ieri, nel corso della puntata di Ballarò è stata trasmessa un’intervista a Luigina De Santis,della presidenza Inca Cgil,  sul problema delle ricongiunzioni onerose.

Ricordiamo brevemente che la legge 122 del 2010, introdotta dal governo Berlusconi,  ha eliminato la possibilità di trasferire gratuitamente all’INPS la contribuzione versata nei fondi
esclusivi e sostitutivi. La stessa legge ha, altresì, reso onerosa la ricongiunzione verso l’INPS della contribuzione versata dalle lavoratrici e dai lavoratori in fondi diversi.

Ciò ha determinato situazioni drammatiche perchè i lavoratori che hanno periodi presso gestioni o fondi diversi dal Fondo pensioni lavoratori dipendenti dell’INPS e non maturano il diritto a pensione presso i fondi stessi sono costretti (se
possono sopportarlo economicamente) a fare la ricongiunzione, sempreché abbiano le condizioni per farla (almeno un contributo versato presso il FPLD).

Chi non può fare la ricongiunzione per motivi di carattere economico o perché non ha alcuna contribuzione versata presso l’INPS si ritroverà con una posizione previdenziale silente che non
gli darà diritto a nulla.

All’indirizzo http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#ch=3&day=2012-11-06&v=155960&vd=2012-11-06&vc=3 il servizio trasmesso durante la puntata di ieri.

Giornata europea di azione e di solidarietà

14 novembre 2012: giornata europea di azione e di solidarietà

La Ces si oppone alle misure di austerità che hanno gettato l’Europa in una situazione di stagnazione economica, di recessione e di smantellamento del modello sociale europeo. Queste misure, lungi dal ristabilire la preconizzata fiducia dei mercati, stanno soltanto aggravando gli squilibri e creando ulteriori ingiustizie sociali.

Da anni, il movimento sindacale europeo sta denunciando le misure di austerità, che non fanno altro che precipitare l’Europa  in una situazione di stagnazione o, peggio ancora, di recessione economica. Il risultato è: stentata crescita e l’aumento della disoccupazione continuano. I tagli ai salari e alla protezione sociale sono un attacco al modello sociale europeo e aggravano disuguaglianza e ingiustizia sociale.

Gli “errori di calcolo” del Fondo monetario internazionale (FMI) hanno un impatto incalcolabile sulla vita quotidiana dei lavoratori e dei cittadini tutti. Questo mette in discussione il fondamento stesso di ogni austerità. Il FMI dovrebbe chiedere scusa e la Troika rivedere le sue pretese. L’Europa ha un debito sociale, non solo monetario. La ripresa che tutti attendevano non ha avuto luogo. 25 milioni di persone in Europa sono disoccupate. In alcuni paesi, il tasso di disoccupazione giovanile è oltre il 50 per cento. Il sentimento d’ingiustizia e di disagio sociale è in crescita. Vogliamo degli atti concreti per la crescita sostenibile e per l’occupazione. Non solo parole. Siamo in una situazione di emergenza sociale.

Con queste parole, la Confederazione europea dei sindacati, Ces, ha indetto una giornata europea “di azione e di solidarietà” il 14 novembre prossimo, al fine di mobilitare il movimento sindacale europeo attorno alle proposte politiche contenute nel suo contratto sociale per l’Europa.

Questo evento avrà varie forme, scioperi, dimostrazioni, manifestazioni e altre azioni. Vediamone rapidamente alcune, oltre allo sciopero generale di quattro ore organizzato in Italia dalla Cgil:

In Spagna, i sindacati CC.OO, UGT e USO organizzano uno sciopero generale contro l’austerità (Madrid, 14 novembre)

In Portogallo, sciopero generale contro l’austerità e per un futuro migliore organizzato dalla CGTP-IN (Lisbona, 14 novembre)

In Francia, manifestazioni per l’occupazione e la solidarietà in Europa organizzate dalla CGT, dalla CFDT et dall’UNSA (varie città, 14 novembre)

In Grecia, varie forme di protesta sono previste durante tutta la settimana di mobilitazione europea e i due sindacati ADEDY e GSEE hanno indetto due giornate di sciopero generale contro l’austerità (6 e 7 novembre)

In Slovenia, manifestazione contro l’austerità organizzata da ZSSS (Ljubljana, 17 novembre)

In Svizzera, USS organizza un’azione di solidarietà, UNIA organizza invece delle azioni transfrontaliere in cooperazione con i sindacati tedeschi e austruiaci, Ver.Di e GPA (Berna, 6-14 novembre)

In Repubblica Ceca, manifestazione contro i tagli economici promossa da CMKOS (Praga, 17 novembre).

 www.osservatorioinca.org