Archivi giornalieri: 14 novembre 2012

Pensione di guerra

ppello al Colle sulle pensioni di guerra

”Mi appello alla sensibilità e al forte senso dello Stato del presidente della Repubblica  del presidente del Consiglio, non si permetta che vengano tassati i trattamenti di reversibilità per i congiunti di un titolare defunto di pensione di guerra. Non si consenta l’ultima ingiustizia che colpirebbe quasi esclusivamente donne che spesso hanno passato la vita ad accudire uomini divenuti invalidi per difendere il Paese”.

Cosi’ Rosa Villecco Calipari, vicepresidente dei deputati del Pd che ha pronto un subemendamento alla Legge di stabilità per cambiare le decisioni del governo sulle pensioni di guerra.

Ieri, un emendamento dei relatori aveva corretto in parte la norma che ne prevedeva la tassazione per quelle superiori a 15mila euro. “Fin qui – ricorda Calipari – le pensioni di guerra non venivano tassate. Per espressa previsione normativa e come pacificamente riconosciuto in dottrina ed in giurisprudenza costituzionale, infatti, non hanno natura reddituale, nè assistenziale. Si tratta di atto risarcitorio, di un doveroso riconoscimento e di solidarietà, da parte dello Stato nei confronti di coloro che, a causa della guerra, abbiano subito menomazioni nell’integrità fisica o la perdita di un congiunto.

Un grande passo avanti è stato fatto – conclude –  ma ora bisogna eliminare l’ultima ingiustizia”

Esodati e ricongiunzione onerosa

Esodati e ricongiunzione onerosa: soluzione in vista o fumo negli occhi?

Nel corso della trasmissione L’aria che tira, andata in onda oggi su La7, Morena Piccinini, presidente dell’Inca Cgil ha affrontato il tema oggetto della trasmissione sottolineando che “di fronte ad un enorme difficoltà sociale determinata da una disoccupazione sempre più grave, da una ristrettezza dei sostegni al lavoratori, da una manovra che dal punto di vista previdenziale non ha previsto alcun tipo di transizione, ma anzi obbliga le persone ad attendere 6-7 anni per ottenere il loro diritto a pensione, vi sono tentativi di far rientrare, con la riforma del mercato del lavoro, i prepensionamenti che cercano di espellere i lavoratori più anziani….

L’intervista completa su http://www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50290156

ILO

ILO – Il 70% di lavoratori senza tutele disoccupazione

Oltre il 70 % dei lavoratori nel mondo non ha accesso all’assicurazione contro la disoccupazione ma la percentuale sale fino all’86% se si considerano  anche coloro che non hanno versato abbastanza a lungo i contributi per poter ottenere un sussidio.

E’ quanto ha reso noto oggi a Ginevra l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) spiegando che in molti casi la tutela e’ legata alla contribuzione versata.

Oltre l’ 86% dei 40 milioni di persone che sono uscite dal mercato del lavoro dallo scoppio della crisi nel 2008  ”si sono ritrovati privi di un reddito regolare da un giorno ad un altro”, ha commentato Florence Bonnet, esperta della protezione sociale presso l’Ilo.

Globalmente, su un totale di 198 Paesi, solo 72 Paesi, in maggioranza con un reddito medio o elevato,  dispongono di programmi di assicurazione contro la disoccupazione, afferma l’Ilo in una nota.

I giovani sono particolarmente colpiti. Se perdono l’impiego poco dopo l’ingresso nel mercato del lavoro, spesso non hanno contribuito abbastanza a lungo per beneficiare di prestazioni di disoccupazione e solo 16 Paesi  dispongono prevedono un reddito sostitutivo per giovani disoccupati in cerca di lavoro per la prima volta.

ansa

Convegno Inca e Cgil e Napoli

Conoscere per tutelare – Convegno Inca e Cgil e Napoli

Il 19 novembre p.v. si terrà, a Napoli, l’iniziativa “Conoscere per tutelare, rischi da lavoro e malattie professionali”, organizzata dal Coordinamento regionale salute e sicurezza sul lavoro della Cgil Campania con la partecipazione dell’Inca e dell’Inail regionale.

Al convegno, che ha come obiettivo quello di approfondire le tematiche legali e medico legali relative alla prevenzione e salute nei luoghi di lavoro, parteciperanno specialisti e tecnici  della materia. Fra i relatori: Giuseppe Dinarelli, del dipartimento salute e sicurezza sul lavoro, Sebastiano Calleri, del dipartimento salute della Cgil nazionale, Massimo di Celmo, legale della consulta nazionale Cgil, Federico Libertino, segretario CdLM di napoli, Massimo Menegozzo, medico del lavoro, Emilio Silenzi, direttore regionale Inail e Marco Borttazzi della consulenza medico legale Inca nazionale.

Presiede il convegno, Franco tavella , segretario generale Cgil Campania. Modererà gli interventi Enza Sanseverino della segreteria Cgil Campania.

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Esodati

; Cgil, fatta troppa enfasi, problema non risolto

Un’enfasi eccessiva su di un numero che non è affatto risolutivo. Una platea infatti di poco superiore alle 10 mila persone in più salvaguardate, e frutto della nostra decisa battaglia sindacale, ma che lascia ancora aperto un problema gravissimo. E’ quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, dopo i dati forniti dalla Relazione tecnica della Ragioneria generale dello Stato sugli esodati.

Il problema rimane quindi assolutamente non risolto e sconcerta noi, come i tanti lavoratori cosiddetti esodati, che per giorni hanno dovuto subire una vera e propria propaganda che ha sostenuto come fosse stato “sciolto il nodo esodati”. Dai numeri di oggi possiamo sostenere come sia tutt’altro che sciolto. La dirigente sindacale, infatti, nel merito dei nuovi lavoratori salvaguardati osserva: E’ il frutto di una nostra battaglia ma è ancora irrisorio l’allargamento della platea. Basta guardare, per fare solo un esempio, il numero dei lavoratori in mobilità  in deroga salvaguardati, e pari al numero irrisorio di 760. Ma non solo: districarsi adesso tra il ginepraio di requisiti per i lavoratori potenzialmente salvaguardati è ai limiti dell’impossibile.

Inoltre, prosegue la sindacalista, rimangono completamente privi di tutela diverse tipologie di lavoratori e sono fuori dalle deroghe ancora più di 200 mila lavoratori. Una platea ampia che impone una soluzione definitiva e previdenziale per tutti i lavoratori: è necessario che venga ripristinata la certezza del diritto a pensione per tutti coloro che, a causa della manovra Monti Fornero, si trovano senza alcun sostegno economico. Infine appare veramente singolare che siano i pensionati a dover pagare la salvaguardia dei lavoratori esodati. Ancora una volta – conclude Lamonica – si vanno a colpire i pensionati, con una penalizzazione che durerà  per tutto il periodo di percezione della pensione, continuando a non toccare i redditi alti.

Cgil Toscana: il lavoro, ancora una volta, paga il proprio tributo di morte

”Ancora una volta il lavoro paga il proprio tributo di morte”. Cosi Emanuele Marigolli, segretario Cgil Toscana con delega alla sicurezza sui luoghi, ha commentato la notizia della morte dei tre dipendenti dell’Enel Green Power di Larderello.

”Tornavano da Roma”, evidenzia Marigolli ”dove avevano partecipato ad un corso di aggiornamento, viaggiavano su un auto con logo Enel, non erano in vacanza, erano al ‘lavoro”’.

”Sarà compito della magistratura accertare le ragioni del crollo ed eventuali responsabilità”, continua Marigolli, ”per ora quello che ci fa riflettere e indignare è come una situazione di emergenza nel nostro paese si trasformi troppo spesso in tragedia. La difesa del territorio, la sua tenuta sul piano ambientale devono essere una priorità per una Regione come la nostra in cui i disastri ambientali si ripetono anno dopo anno. Certo i mutamenti climatici rendono la situazione molto più rischiosa, ma proprio per questo si devono trovare le risorse per la messa in sicurezza del territorio, tutte le risorse necessarie che non possono essere sottoposte al patto di stabilità”.

‘La Cgil Toscana tutta”, conclude Marigolli, mio tramite si stringe al dolore delle famiglie, dei parenti ed amici delle vittime, morti sul lavoro. Domani in Europa è giornata di mobilitazione contro le politiche di austerità, in Toscana sarà anche giornata di moblitazione per la messa in sicurezza del territorio per la sicurezza sul lavoro, il lavoro è vita non può, non deve uccidere”.