Detenuti

Aumentano i detenuti, ma diminuiscono quelli che lavorano

Diminuisce nel 2012 il numero dei detenuti che lavorano, così come il budget assegnato per la loro 
remunerazione, confermando una tendenza in atto negli ultimi anni. Il calo riguarda sia il lavoro alle dipendenze degli istituti penitenziari sia quello svolto fuori, per il quale la legge 193 del 2000, la cosiddetta Legge Smuraglia, prevede sgravi e contributi 
fiscali.

Sono i dati forniti nella relazione che il ministro della 
Giustizia, Paola Severino, ha trasmesso alla Camera, ”relativa allo svolgimento da parte di detenuti di attività lavorative o corsi di formazione professionale per qualifiche richieste da esigenze territoriali”.

Il numero totale dei detenuti lavoranti, 13.278 al 30 giugno 2012, pari al 19,96% dei presenti, conferma la riduzione in atto negli ultimi due anni: erano 14.116 a giugno 2010, pari al 20,68% dei 
presenti, poi 13.765 al 30 giugno 2011, pari al 20,42% dei presenti. 
Una diminuzione anche percentuale rispetto al numero totale dei detenuti presenti: infatti, si legge nella relazione, ”a fronte di un consistente aumento della popolazione detenuta, negli ultimi anni, non
è stato possibile, da parte dell’Amministrazione penitenziana, rispondere con un uguale aumento, in termini percentuali, del numero dei detenuti lavoranti”.

Il problema è ovviamente legato alla riduzione delle 
assegnazioni ottenute per le remunerazioni, in rapporto alle presenze annuali, passate da 71,4 milioni nel 2006, per 59.523 detenuti, a 49 
milioni e 664 mila euro per 66.897 detenuti nel 2012. Il budget largamente insufficiente, spiega la relazione, ”ha condizionato in modo particolare le attività lavorative necessarie per la gestione 
quotidiana dell’istituto penitenziario (servizi di pulizia, cucina, manutenzione ordinaria del fabbricato, ecc.) incidendo negativamente sulla qualità della vita all’interno degli istituti.

Detenutiultima modifica: 2013-02-21T09:59:29+01:00da vitegabry
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