Riscatto laurea agevolato 2024: come funziona e a chi conviene
Hai passato la tua giovinezza sui libri e, non avendo lavorato, non hai potuto versare i contributi INPS in quel periodo. O forse li hai versati solo in parte, grazie magari a qualche lavoro saltuario. Non tutto è perduto: l’INPS ti permette di riscattare il periodo trascorso all’università.
In questa guida completa sul riscatto laurea agevolato ti spiego cos’è e come funziona, a cosa serve, quali sono i requisiti per ottenerlo e come fare domanda, se e quando conviene, come calcolare il costo da pagare, come fare una simulazione di calcolo grazie al servizio online messo a disposizione dell’INPS e infine quando è prevista la deduzione e quando la detrazione del costo pagato.
Cos’è e come funziona
Riscattare la laurea significa far valere gli anni universitari come anni di anzianità contributiva, dunque grazie a questi anni di contributi che aggiungi, puoi:
- Accelerare il tuo pensionamento;
- Contare su un assegno di pensione più alto rispetto a quanto prenderesti senza riscattare nulla.
A cosa serve
Grazie al riscatto, puoi accelerare il tuo pensionamento e, soprattutto, avere una pensione più alta grazie a questi contributi aggiuntivi da te versati volontariamente. Per poter riscattare gli anni universitari, occorrono due condizioni necessarie:
- Devi esserti laureato: se hai frequentato l’università per uno, due, dieci anni ma non ti sei laureato, allora non puoi riscattare nulla;
- Non possiedi contributi per quegli anni. Se infatti durante gli anni dell’università hai lavorato e il datore di lavoro ha versato i contributi, allora non puoi riscattare quegli anni, essendo già provvisti di copertura INPS. Se per esempio hai lavorato solo 10 mesi, questi 10 mesi non puoi riscattarli ma puoi riscattare i restanti anni: in pratica si escludono i periodi lavorati, il resto puoi riscattarlo.
Oltre al riscatto di laurea ordinario, l’INPS prevede anche il riscatto agevolato. Vediamo di cosa si tratta e i requisiti per ottenere il riscatto agevolato.
Requisiti
La Legge n. 26/2019 ha istituito il riscatto laurea agevolato, ossia l’opportunità di ottenere il riscatto della laurea (o titolo equiparato) a un costo forfettario di 5.241 euro per ogni anno di università. L’importo da pagare è fisso, non varia in base al tuo reddito, come invece succede con il riscatto di laurea ordinario.
Esempio
Con il riscatto agevolato paghi 5.241 euro per anno da riscattare. Con il riscatto ordinario paghi in base al tuo reddito: più alto è il tuo reddito e maggiore è l’importo da riscattare per anno.
Grazie al riscatto agevolato quindi, paghi un riscatto di laurea minore rispetto a quello che pagheresti con il riscatto ordinario, perché paghi un importo fisso, indipendente dal tuo reddito.
Il riscatto della laurea è dunque a pagamento: praticamente per gli anni di università versi tu i contributi all’INPS, di tasca tua e così l’INPS può conteggiarli come anni di contributi. Grazie al riscatto agevolato puoi pagare per ogni anno un contributo fisso pari a 5.241 euro. Ecco i requisiti per accedere al riscatto laurea agevolato:
- Gli anni di studio si collocano nel periodo dal 1996 in poi. Quindi se possiedi anni di università nel periodo ante 1996, non puoi chiedere il riscatto agevolato (puoi comunque chiedere quello ordinario);
- Hai completato il corso di studi, ossia ti sei laureato (oppure hai ottenuto un titolo equiparato, per esempio diploma universitario);
- Per il periodo universitario non possiedi contributi INPS. Se ne possiedi, allora puoi riscattare solo il periodo non coperto da contribuzione. Per esempio in cinque anni hai lavorato un solo anno, allora puoi riscattare i restanti quattro anni.
L’agevolazione permette non solo di riscattare tutti gli anni universitari (fino a 5 anni) ma anche di optare per un riscatto flessibile, ossia parziale: se per esempio hai iniziato il corso di studi nel 1994 e lo hai terminato nel 1999, allora puoi riscattare il periodo dal 1996 in poi, ossia tre anni. Gli altri due anni puoi riscattarli con il metodo ordinario, ossia pagando non più 5.241 euro fissi, ma calcolando l’importo previsto in base al tuo reddito.
Attenzione
Puoi riscattare solo gli anni di corso effettivo. Quindi se il tuo corso di laurea prevedeva 5 anni di università, ma tu ne hai messi sei per laurearti, puoi riscattare solo cinque anni, non di più.
Conviene
A primo impatto avrai sicuramente pensato che il riscatto agevolato sia conveniente, perché ti permette di pagare un importo di contributi fisso, pari a 5.241 euro invece che in base al tuo reddito. Se il tuo reddito annuale è alto, allora probabilmente ti conviene, perché per riscattare gli anni di università avresti dovuto pagare ben più di 5.000 euro.
C’è un però: ti conviene sì, ma fino a un certo punto. Perché è vero che optando per il riscatto agevolato paghi poco, ma in questo modo anche la tua pensione sarà inferiore rispetto a quanto sarebbe se pagassi il riscatto ordinario. Con quest’ultimo infatti pagheresti di più i contributi annui, ma di conseguenza avresti anche una pensione più elevata.
Quindi alla fine dei conti, i pensieri da fare sono due: se non ce la fai più e vuoi andare in pensione quanto prima, anche a scapito di avere un assegno di pensione un po’ più basso, allora ok. Se invece non vuoi rinunciare a nulla, allora ti conviene fare il riscatto ordinario.
Quantificare la differenza tra costo per riscatto agevolato e costo riscatto ordinario è semplice (più avanti ti mostro anche il servizio online INPS di simulazione), ma puoi farlo solo tu che conosci il tuo reddito attuale. Se il tuo reddito è alto, oltre i 50.000 euro annui, allora probabilmente è meglio optare per il riscatto ordinario. Altrimenti, la perdita in fondo non è alta, quindi se non hai molto denaro da investire, ti conviene optate per il riscatto agevolato.
Esempio
Mario Rossi è un lavoratore di 40 anni con un reddito annuo di 30.000 euro che decide di riscattare 4 anni di università. Con il riscatto ordinario dovrebbe pagare 30.000 x 33% (aliquota INPS) 9.900 euro per ogni anno riscattato, ossia 39.600 euro. Con il riscatto agevolato invece, pagherebbe 5.241 x 4, ossia 20.964 euro.
Domanda
Come fare: la procedura. Puoi chiedere il riscatto della laurea online, sul sito INPS (occorre possedere il PIN dispositivo) andando su Come fare per > Riscattare la laurea. In alternativa, puoi presentare domanda attraverso un patronato. Una volta che l’INPS riceve la tua domanda, la esamina e poi ti manda una comunicazione di accoglimento o rifiuto.
In caso di accoglimento, ti invia anche i bollettini MAV per il pagamento dei contributi, bollettini che puoi pagare presso qualsiasi banca, oppure presso gli sportelli “Reti amiche” (tabacchini, ricevitorie Sisal, ecc.).
Documenti necessari
Documenti necessari da allegare alla domanda:
- Copia fronte retro del documento di identità;
- Certificato di laura oppure dichiarazione sostitutiva di certificazione (ai sensi del D.P.R. n. 445/2000) in cui indichi: tipo di laurea, data, università, durata legale del corso, eventuali anni fuori corso.
Calcolo costo
Il costo per il riscatto agevolato è fisso: è pari a 5.241 euro per ogni anno da riscattare. Quindi se per esempio devi riscattare tre anni di università, allora devi pagare 5.241 x 3 = 15.723 euro in totale.
I 5.241 euro rappresentano i contributi INPS minimi previsti per i commercianti, quindi questo importo potrebbe cambiare ogni anno, in base appunto a quanto l’INPS stabilisce debbano pagare i commercianti. Per il 2019 l’importo è pari a 5.241 euro.
Simulazione
L’INPS mette a disposizione dei dipendenti pubblici e privati uno strumento online per il calcolo del costo di riscatto. In realtà come detto nel paragrafo precedente, in caso di riscatto agevolato il calcolo è molto semplice, perché basta moltiplicare 5.241 euro per gli anni di università.
Con lo strumento online però, puoi simulare anche il costo del riscatto ordinario. Ed è un vantaggio, perché così puoi fare il confronto tra quanto ti costa il riscatto agevolato e quanto ti costa quello ordinario. E da lì trarre le opportune conclusioni e decisioni.
Detrazione o deduzione
Se hai pagato il riscatto della tua laurea, l’onere è deducibile dal tuo reddito. L’art. 10 del TUIR infatti sottolinea la deducibilità dalle imposte non solo per i contributi obbligatori, ma anche quelli facoltativamente versati nella gestione obbligatoria. E il riscatto di laurea è proprio questo: una decisione facoltativa che tu prendi di versare dei contributi in più. Puoi quindi dedurre dal reddito l’intero importo pagato come riscatto di laurea.
Eccezione. Se hai una partita IVA in regime forfettario, purtroppo non puoi dedurre gli oneri da riscatto: purtroppo infatti nel regime forfettario sono deducibili solo i contributi pagati in ottemperanza alla legge e non quelli facoltativi.
Detrazione
Se hai pagato di tasca tua il riscatto per un familiare a tuo carico, allora hai diritto alla detrazione del 19% dei contributi pagati (circolare n. 12/E del 31 maggio 2019 – Agenzia delle Entrate). La detrazione quindi spetta solo per i contributi riscattati pagati a favore di un familiare a carico inoccupato.