Gli 11 anni di Pontificato di Papa Francesco.
Pubblicazione: 14 marzo 2024
Il 1° luglio 2023 è entrato in vigore l’Accordo Quadro multilaterale nei casi di telelavoro transfrontaliero abituale, predisposto dalla Commissione europea.
L’Accordo prevede che, su domanda, la persona che svolge abitualmente telelavoro transfrontaliero nello Stato di residenza, in misura inferiore al 50% del tempo di lavoro complessivo, può essere assoggettata alla legislazione di sicurezza sociale dello Stato in cui il datore di lavoro ha la sede legale o il domicilio.
In attesa della revisione dei regolamenti comunitari di sicurezza sociale e dell’adozione di una specifica disciplina del telelavoro transfrontaliero, l’Accordo offre una soluzione che concilia gli interessi di tutte le parti interessate: i lavoratori, i datori di lavoro e gli enti previdenziali.
L’Accordo si applica esclusivamente agli Stati firmatari e, per gli Stati che aderiscono successivamente al 1° luglio 2023, entra in vigore il primo giorno del mese successivo alla firma. L’Italia ha firmato l’Accordo, che è entrato in vigore il 1° gennaio 2024.
L’Accordo è applicabile solo se entrambi gli Stati membri interessati (Stato di residenza del lavoratore e Stato in cui ha sede il datore di lavoro) hanno aderito.
Sul sito dell’Istituzione previdenziale belga è possibile consultare l’elenco ufficiale degli stati firmatari.
È quanto comunica l’INPS con il messaggio 13 marzo 2024, n. 1072 che, inoltre, fornisce:
Pubblicazione: 14 marzo 2024
L’Istituto rende noto che, dall’8 marzo, la notificazione all’INPS degli atti in materia civile, penale, amministrativa, contabile e stragiudiziale è validamente effettuata, a tutti gli effetti, solo ai nuovi indirizzi PEC indicati nell’elenco previsto dall’articolo 6-ter (Indice dei domicili digitali delle Pubbliche Amministrazioni – IPA) del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, nel caso in cui sia stabilito l’obbligo di notifica degli atti introduttivi di giudizio in relazione a specifiche materie presso degli organi o articolazioni, anche territoriali.
Gli indirizzi di posta elettronica certificata della Direzione Generale, di tutte le Direzioni provinciali, Filiali metropolitane e Agenzie territoriali legittimate alla ricezione delle notifiche degli atti giudiziari, sono stati iscritti nel Registro PP.AA. del Ministero della Giustizia e dedicati esclusivamente alla ricezione degli atti giudiziari, come previsto dall’art.16, commi 12 e ss., decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dall’art. 28 del decreto-legge 16 luglio 2020 n. 76, convertito con modificazioni dalla legge 11 settembre 2020 n. 120.
Gli indirizzi sono reperibili, oltre che sul Registro, sul sito internet dell’Istituto, nella sezione “Avvisi”, cliccando sul seguente link: “Nuovi indirizzi PEC INPS per la notifica degli atti giudiziari – Operatività e valore legale dall’8 marzo 2024”.
Pubblicazione: 14 marzo 2024
L’INPS ha disposto i primi pagamenti per i nuclei familiari che hanno presentato domanda di Assegno di Inclusione (ADI), con istruttoria positiva e Patto di Attivazione Digitale (PAD) sottoscritto. I beneficiari saranno invitati via SMS/mail a recarsi presso gli uffici postali per il ritiro della Carta di inclusione, con l’accredito del mese corrente, dal 15 marzo.
I nuclei familiari che hanno già ricevuto l’ADI nei mesi precedenti riceveranno il pagamento del mese corrente il 27 marzo 2024, se permangono i requisiti del diritto all’assegno e se risulta presentato l’ISEE 2024 alla data di elaborazione dei pagamenti. In assenza dell’ISEE 2024 i pagamenti della mensilità verranno sospesi fino alla presentazione di una valida DSU.
Complessivamente i nuclei familiari beneficiari di ADI risultano 550.000.
Per ulteriori informazioni e per tutti gli approfondimenti, consultare il messaggio 14 marzo 2024, n. 1090.
Pubblicazione: 14 marzo 2024
Con la circolare INPS 13 marzo 2024, n. 46, l’Istituto illustra le modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2024 alla disciplina della pensione di vecchiaia e della pensione anticipata nel sistema contributivo, riguardanti:
Pensione di vecchiaia
Per i lavoratori il cui primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996, il requisito di importo soglia per l’accesso alla pensione di vecchiaia è pari all’importo dell’assegno sociale (per il 2024, è pari a 534,41 euro).
Il trattamento pensionistico maturato sulla base dei requisiti vigenti dal 1° gennaio 2024 non può avere decorrenza anteriore al 2 gennaio 2024, se liquidato a carico della Gestione esclusiva dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), o al 1° febbraio 2024, se liquidato a carico dell’AGO, delle forme sostitutive della medesima, della Gestione Separata, nonché in regime di cumulo.
Pensione anticipata
La disciplina fa riferimento alle pensioni aventi decorrenza dal 2 gennaio 2024, se liquidate a carico della gestione esclusiva dell’AGO, o dal 1° febbraio 2024, se liquidate a carico dell’AGO, delle forme sostitutive della medesima, della Gestione Separata, nonché in regime di cumulo.
Dal 1° gennaio 2024 il requisito di importo soglia per l’accesso alla pensione anticipata è pari a tre volte l’importo mensile dell’assegno sociale; tale importo è ridotto per le donne con figli.
Fino alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia, l’importo della pensione anticipata da porre in pagamento non può superare l’importo massimo mensile corrispondente a cinque volte il trattamento minimo stabilito per ciascun anno.
Al raggiungimento del requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia è posto in pagamento l’intero importo della pensione uniformato nel tempo.
Il diritto alla prima decorrenza utile della pensione anticipata si consegue trascorsi tre mesi dalla maturazione dei requisiti.
Per il personale del comparto Scuola e AFAM si applicano le disposizioni di cui all’art. 59 della legge 27 dicembre 1997, n. 449.
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Pubblicazione: 13 marzo 2024
I titolari di prestazioni assistenziali, per continuare a fruire della prestazione, sono tenuti a trasmettere annualmente all’INPS una dichiarazione riguardante alcune circostanze rilevanti per la conservazione del diritto.
L’Istituto ha completato, in questi giorni, la postalizzazione di tutte le comunicazioni riguardanti la Dichiarazione di responsabilità, riguardo al modello ACC. AS/PS.
Il termine ultimo per la trasmissione della dichiarazione all’INPS è prorogato al 30 giugno 2024.
Tutti coloro che hanno già provveduto alla compilazione e trasmissione del modello ACC. AS/PS non devono tener conto della comunicazione recapitata in questi giorni.
Pubblicazione: 12 marzo 2024
Con il messaggio 11 marzo 2024, n. 1041, l’INPS comunica che il sistema di gestione delle domande di pensione anticipata ordinaria è stato implementato, per semplificare la presentazione delle richieste attraverso i seguenti canali:
Nell’anno 913 ella giurava fedeltà di sposa al principe Arrigo, figlio di Enrico duca di Sassonia. Questo matrimonio fu di grande vantaggio per Matilde. Infatti il suo pio sposo, dopo la morte di Corrado re di Germania, nel 919, divenne imperatore. La modestia, l’umiltà, l’innocenza e tutte le egregie doti del suo nobile animo colpivano chiunque la mirasse, molto più di quanto l’abbagliasse la magnificenza delle vesti regali. Sovente la Santa si portava a visitare gli ammalati e i poveri. Le occupazioni del suo stato non permettevano d’occupare nelle pratiche di pietà tutto quel tempo che avrebbe desiderato e perciò nel cuore della notte, mentre nella reggia tutto taceva, essa si portava in chiesa e passava ore ed ore in unione con Dio nella preghiera e nella contemplazione. Il marito era pure profondamente cattolico e assecondava la pietà e le opere della consorte.
La Divina Provvidenza quando chiama un’anima ad un grado sublime di santità, la fa passare per il crogiuolo del dolore. E Matilde che era un’anima tutta di Dio, fu visitata con il flagello della desolazione. Ecco infatti che, per una paralisi cardiaca, venne improvvisamente a mancarle lo sposo Arrigo. Fu questo per la Santa un colpo assai doloroso, sia per l’amore che portava all’amato consorte, sia per le tristi conseguenze che sarebbero seguite a questo decesso. Matilde aveva avuto tre figli: Ottone, Enrico e Brunone. Il primo era stato designato dal padre come suo successore. Ma siccome l’impero di Germania era elettivo, Enrico insorse a contrastare il potere del fratello. La Santa, che prediligeva il secondo, si dichiarò per lui, il che fu causa che fra i due prìncipi fratelli scoppiasse la guerra. Il Signore punì la predilezione della Santa per il secondogenito e permise che i suoi figli si alleassero contro di lei, la spogliassero di ogni potere. e la costringessero a ritirarsi presso un monastero. Grandi sofferenze, dispiaceri e umiliazioni dovette sopportare la regina in questi avvenimenti, tanto più che le erano causati da persone da lei tenerissimamente amate: ma tutto sopportò in ispirito di penitenza. Questa umiliazione fu lunga, ma la virtù della santa regina trionfò e i suoi figli si riconciliarono con lei e tra loro e rimisero la madre nel primitivo stato. S. Matilde spese il restante della vita specialmente nella preghiera e nelle opere di carità. Piena di meriti e di opere sante volò al premio il 14 marzo dell’anno 968.
PRATICA. L’inizio della santità sta nel desiderarla, nel domandarla a Dio, e nello sforzarsi per averla.
PREGHIERA. Dio, che con l’umiltà e costanza della tua serva Matilde ci hai insegnato come si giunga al possesso delle vere grandezze, fa’, ti preghiamo, che anche noi ne imitiamo l’esempio e che le cose non ci siano che stimolo per il tuo santo servizio.
MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Alberstadt, nella Germània, il transito della beata Matilde Regina, madre di Ottóne primo. Imperatore dei Romani, celebre per umiltà e pazienza.
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