Archivi giornalieri: 23 ottobre 2020

Pensioni

Ecco quali lavoratori possono andare in pensione a 60 anni

La Redazione di ProiezionidiBorsa ha trattato in diverse occasioni le tematiche relative alla previdenza nel nostro Paese. Sappiamo quindi che, con l’abbandono di Quota 100, l’età pensionabile sta salendo anno dopo anno. L’Italia, insieme alla Grecia, è oggi il Paese europeo in cui si va in pensione più tardi. L’età del pensionamento per i dipendenti privati nella Penisola è 66 anni e 7 mesi. Mentre la media europea si ferma a 64 anni e 2 mesi, con punte ben più basse. Nella vicina Francia, ad esempio, uomini e donne possono andare in pensione a soli 60 anni. In questo articolo vedremo come alcuni lavoratori italiani possono beneficiare dei requisiti pensionistici previsti in altri Stati europei.

Il trattamento pensionistico di chi ha lavorato all’estero

Non è infrequente che cittadini italiani abbiano svolto attività lavorativa all’estero per alcuni anni della propria carriera. Questa casistica è destinata ad aumentare in futuro, visto l’elevato numero di connazionali costretti ad emigrare per trovare lavoro. Il regolamento europeo 883/2004 disciplina proprio queste situazioni. Nel caso di contribuzione in altri Stati europei, il lavoratore può ricorrere alla totalizzazione. Ovvero alla somma dei contributi pagati nei diversi Paesi al fine di ottenere la pensione. Questa facoltà vale per i contributi versati nei Paesi dell’Unione Europea e per una ventina di Paesi extracomunitari convenzionati. Chi ha versato in Paesi non convenzionati dovrà valutare il riscatto dei contributi che, normalmente, è a titolo oneroso.

SCOPRI L’OFFERTA SPECIALE
Acquista ora XW 6.0 dal sito web ufficiale

CLICCA QUI

Ecco quali lavoratori possono andare in pensione a 60 anni

Il citato regolamento europeo 883/2004, prevede anche ulteriori tutele. Una di esse interessa chi abbia maturato almeno un anno di contribuzione al di fuori dell’Italia. Questi lavoratori possono richiedere il pensionamento al raggiungimento dei requisiti previsti dalle leggi di quello Stato. Vale a dire, al sessantacinquesimo anno d’età per chi ha lavorato in Austria e Lussemburgo. O al sessantunesimo anno d’età per chi ha versato i contributi in Svezia o a Malta. La soglia d’accesso scenderà addirittura a sessant’anni per le persone che hanno versato almeno un anno di contributi in Francia. Ecco quali lavoratori possono andare in pensione a 60 anni, nonostante l’età pensionabile sia in continua salita.

Le pensioni degli italiani all’estero

Abbiamo visto che aver versato contributi in un Paese europeo consente di beneficiare di legislazioni più favorevoli della nostra. Ad esempio, i molti italiani che hanno trascorso periodi lavorativi in Francia potranno richiedere la pensione con i requisiti transalpini. Ecco quali lavoratori possono andare in pensione a 60 anni. Ricordiamo che i contributi esteri non consentono di aumentare il montante contributivo né la retribuzione media usata dall’INPS per calcolare le pensioni. Il vantaggio per chi ha lavorato all’estero è quindi limitato al requisito anagrafico per l’accesso al trattamento di quiescenza. Un aspetto da considerare, visto che le pensioni italiane sono tra le più basse d’Europa. Abbiamo trattato questo argomento in un recente articolo.

Regione Lazio

 

 

ONLINE AVVISO PUBBLICO PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA CINEMATOGRAFICA NEL 2021

 

Prosegue l’impegno a sostegno del cinema e dell’audiovisivo nella nostra regione. 850mila euro per la realizzazione sul territorio regionale, nel corso del 2021, di progetti e attività culturali che promuovano la diffusione del cinema e del patrimonio audiovisivo

15/10/2020 – 

La Regione prosegue il suo impegno a sostegno del cinema e dell’audiovisivo nel Lazio. È stato pubblicato oggi l’Avviso pubblico per la concessione di contributi a fondo perduto destinati a iniziative volte alla promozione della cultura cinematografica e audiovisiva.

“Confermiamo l’attenzione della Regione per il settore cinematografico nel Lazio. È fondamentale in questo momento storico proseguire il lavoro che questa amministrazione porta avanti per la promozione della settima arte” dichiara il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Per questo -prosegue  -abbiamo messo a disposizione di associazioni culturali, fondazioni, istituzioni, aziende che operano nel settore del cinema, dell’audiovisivo e dell’editoria ma anche cineteche o mediateche con sede nel Lazio e costituite da almeno 3 anni, 850mila euro per la realizzazione sul territorio regionale, nel corso del 2021, di progetti e attività culturali che promuovano la diffusione del cinema e del patrimonio audiovisivo”.

I progetti dovranno riguardare i seguenti ambiti di interventoattività di educazione e sensibilizzazione del pubblico sulla cultura audiovisiva tramite programmi educativi, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie; iniziative che si servano del cinema e degli audiovisivi come strumento di prevenzione del disagio sociale e della marginalizzazione ma anche per la promozione delle diversità delle espressioni culturalifestival e rassegne di cinema italiano, europeo o internazionale, con particolare attenzione ai nuovi linguaggi espressivi; eventi come convegni o workshop sull’evoluzione dell’industria audiovisiva, i suoi contenuti, l’approccio del pubblico più giovane alle nuove tendenze e tecnologie; promozione delle attività di conservazione, restauro e fruizione del patrimonio cinematografico e audiovisivo. Tutti i progetti dovranno prevedere attività che rispettino le linee guida adottate in materia di distanziamento sociale e di contenimento del contagio da coronavirus.

Il contributo richiesto per ogni singola attività non potrà superare l’importo massimo di 30 mila euro e per il 60% dei costi totali ammissibili. Le richieste dovranno pervenire entro le ore 12 del 14 novembre 2020 attraverso la piattaforma dedicata disponibile da domani al link www.regione.lazio.it/cinepromozione/. 

Regione Lazio

 

COVID: NUOVA ORDINANZA DI PREVENZIONE E GESTIONE DELL’EPIDEMIA

Viene rimodulata l’intera rete ospedaliera regionale ampliando e rafforzando i posti dedicati al COVID-19 seguendo l’andamento della curva epidemiologica

21/10/2020 – Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, firmerà questa sera, con il ministro della Salute, Roberto Speranza, una nuova “Ordinanza ai sensi dell’articolo 32, comma 3 della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica. Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”.

A seguito degli incontri con il Comitato Tecnico Scientifico, l’Assemblea dell’Anci, la Conferenza dei Rettori e l’Associazione dei presidi, la Regione Lazio dispone di:

1. Potenziare la rete COVID attraverso l’incremento di posti letto dedicati all’assistenza di pazienti affetti da COVID-19, identificando strutture pubbliche e private ulteriori rispetto a quella già inserite nella rete COVID, anche parzialmente dedicate e provvedere all’ampliamento dei posti di quelle già inserite in rete, fino al raggiungimento di 2913 posti letto di cui 552 dedicati alla terapia intensiva e sub-intensiva.

2. A partire dalla notte tra venerdì 23 ottobre e sabato 24 ottobre, vietare gli spostamenti in orario notturno sul territorio della Regione, dalle ore 24:00 alle ore 5:00 del giorno successivo, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze (a titolo esemplificativo, per i lavoratori, il tragitto domicilio, dimora e residenza verso il luogo di lavoro e viceversa), e per gli spostamenti motivati da situazioni di necessità o d’urgenza, ovvero per motivi di salute.

3. A partire da lunedì 26 ottobre, potenziare la didattica digitale integrata nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado e nelle Università. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado incrementano il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari al 50 per cento degli studenti, con esclusione degli iscritti al primo anno, mentre le Università incrementano il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari all’75 per cento degli studenti iscritti, con esclusione delle attività formative che necessitano della presenza fisica o l’utilizzo di strumentazioni.
Gli effetti della presente ordinanza cessano al trentesimo giorno dalla data di pubblicazione.

“Con questo nuovo provvedimento viene rimodulata l’intera rete ospedaliera regionale ampliando e rafforzando i posti dedicati al COVID-19 seguendo l’andamento della curva epidemiologica”. A dichiararlo il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

“In questi mesi – prosegue il presidente – il nostro lavoro è stato costante, non ci siamo mai fermati e grazie alla collaborazione di tutti nel Lazio solo ad ottobre sono stati effettuati 300mila tamponi, oltre 15mila in media al giorno e siamo la prima regione in Italia per numero di casi testati in proporzione alla popolazione”.

“Continuiamo a monitorare costantemente la situazione e stiamo lavorando a implementare e incrementare l’azione di screening, per questo – conclude Zingaretti – stiamo avviando una manifestazione di interesse per individuare strutture private in grado di eseguire almeno 5mila tamponi al giorno”.

QUI il testo dell’ordinanza

San Giovanni da Capestrano

 

San Giovanni da Capestrano


Nome: San Giovanni da Capestrano
Titolo: Sacerdote
Nascita: 24 giugno 1386, Capestrano, Aquila
Morte: 23 ottobre 1456, Ilok, Croazia
Ricorrenza: 23 ottobre
Tipologia: Memoria facoltativa

Coloro i quali dicono che i sacerdoti, i religiosi e le suore sono gente inutile, hanno in questo Santo una solenne smentita. Giovanni da Capestrano fu prete, religioso, apostolo, guerriero e accorto diplomatico: suo nome merita di stare accanto a quello dei più gran di uomini della storia.

Nacque a Capestrano in Abruzzo. Fece suoi studi a Perugia, ove fece tali progressi specialmente nel diritto, che Ladislao, re di Napoli, gli affidò il governo di parecchie città del suo regno. Mentre il Santo si sforzava di apportare la pace tra le fazioni, fu preso egli stesso e legato. Liberato insperatamente, entrò nei Minori Francescani, ove fu discepolo di san Bernardino da Siena, dal quale apprese specialmente l’amore al nome di Gesù e alla Vergine SS., amore e culto che poi propagò grandemente. Ricusato per umiltà il vescovado di Aquila, si diede alla riforma dei costumi, coll’esempio e cogli scritti.

Percorse quasi tutta l’Italia, predicando e conducendo innumerevoli anime a Dio. Da Papa Martino V fu creato inquisitore per l’estinzione della setta dei Fraticelli. Nicolò V lo creò inquisitore generale d’Italia contro gli Ebrei e i Saraceni. Nel Concilio Fiorentino ricondusse alla Chiesa Romana gli Armeni. Ad istanza dell’imperatore Federico III, fu mandato come nunzio in Germania, per convertire gli eretici e pacificare i principi. In sei anni di ministero in quelle regioni, coll’esempio e colla parola confermata da Dio anche per mezzo dei miracoli, condusse a Dio innumerevoli Ussiti, Adamiti, Taboriti ed Ebrei.

Ricevuta da Papa Callisto III la missione di predicare una crociata contro i Turchi, in breve tempo radunò 70 mila guerrieri cristiani, che spinti dalla sua infuocata parola e guidati dal prode Uniade, riportarono la strepitosa vittoria di Belgrado, in cui dei 150 mila Turchi, gran parte rimase uccisa e parte si salvò con la fuga.

L’annunzio di questa vittoria giunse a Roma il 6 agosto, e papa Callisto III, a perpetuare la memoria di questo giorno, istituì la festa della Trasfigurazione di nostro Signor Gesù Cristo.

Il nostro Santo ormai aveva compiuta la sua giornata: colto da grave malattia, e trasportato a Willech fu visitato da molti prìncipi: tutti furono esortati a conservare la giustizia e a difendere la religione.

Rese la sua bell’anima a Dio nel 1456. Nel 1690 Alessandro VIII lo annoverò tra i Santi e Leone XIII ne estese la festa a tutto l’orbe cattolico.

PRATICA. Saremo utili alla Chiesa e alla società, se adempiremo bene i doveri del nostro stato.

PREGHIERA. Dio, che per il beato Giovanni hai fatto trionfare, in virtù del santissimo nome di Gesù, i tuoi fedeli sui nemici della croce, deh! fa’ che, superate, per sua intercessione, le insidie degli spirituali nemici, meritiamo di ricevere da te la corona di giustizia.