Archivi giornalieri: 17 ottobre 2020

Sant’ Ignazio di Antiochia

 

Sant’ Ignazio di Antiochia


Nome: Sant’ Ignazio di Antiochia
Titolo: Vescovo e martire
Nascita: 35, Antiochia, Turchia
Morte: 107, Roma
Ricorrenza: 17 ottobre
Tipologia: Memoria liturgica

Ignazio, soprannominato Teoforo (portatore di Dio), abbracciò la fede per opera degli apostoli è particolarmente di S. Giovanni, di cui fu discepolo prediletto.

Ricevuta la sacra ordinazione, si distinse per le sue rare doti apostoliche, per cui gli Apostoli lo consacrarono vescovo d’Antiochia. Fu pieno di Spirito Santo e la parola di lui era dai fedeli accolta quale oracolo del cielo. Zelantissimo pastore e padre di anime, ebbe molto da combattere contro la perfidia dei Giudei e il furore dei pagani; ma col digiuno, preghiera e soda dottrina che possedeva, riuscì a dissipare le tenebre dell’errore e dell’eresia.

Anelava al martirio e l’ora giunse quando infierì la persecuzione di Traiano, il quale conoscendo la fiorente Chiesa di Antiochia, venne col proposito di fare strage del pastore e del gregge. Chiamò pertanto a sè Ignazio e così lo apostrofò:
– Sei tu quel demonio che infrangi le mie leggi e spingi gli altri ad infrangerle?
– Nessuno diede mai questo nome ad un servo di Gesù Cristo, rispose Ignazio, ma sappi, o imperatore, che i demoni fuggono alla sua presenza.
– Tu dunque adori Gesù Cristo che Pilato fece crocifiggere?
– Di’ piuttosto che Gesù crocifisse il peccato per dare a coloro che credono in Lui il potere di trionfare sui demoni e sul peccato.

Impotente a vincere il fedele servo di Cristo, Traiano pronunciò l’ingiusta sentenza.
— Comandiamo che Ignazio, il quale si gloria di adorare il Crocifisso, venga legato, condotto a Roma e dato in pasto alle fiere, dopo aver servito come trastullo della plebe.

Il santo Vescovo ringraziò il tiranno e, legato, partì per Roma scortato da soldati che lo tormentarono in tutte le maniere.

Passando per le città d’Asia e della Grecia, edificò le varie comunità cristiane colla parola e coll’esempio d’invitto coraggio.

Durante questo viaggio scrisse sei lettere ai Cristiani di Efeso, di Magnesia, di Smime, di Traila, a S. Policarpo, incitando tutti a rimanere fermi nella fede e umilmente soggetti ai proprii vescovi, perchè solo per essi riceviamo dal Signore le grazie.

Scrisse anche una lettera ai Romani, dai quali temeva, per l’affetto che gli portavano, che gli impetrassero la liberazione, mentre egli null’altro bramava che il martirio. Infatti così scrive: « Sono frumento di Cristo e debbo essere macinato dai denti dei leoni; se questi divenissero mansueti e volessero risparmiarmi, io stesso li aizzerò: le mie catene gridino a voi di stringervi in un’incrollabile armonia di fede e di preghiera ».

Sant'Ignazio di Antiochia

autore: Cesare Fracanzano anno 600 titolo Martirio di Sant’Ignazio di Antiochia

Giunse a Roma l’anno 107 e, gettato nell’anfiteatro, le fiere lo sbranarono. Le sue reliquie furono portate ad Antiochia.

PRATICA. S. Ignazio ci insegna e ci raccomanda la filiale ubbidienza e il rispetto dovuto ai ministri di Dio, perchè il Signore ha detto: « Chi ascolta voi, ascolta me; chi disprezza voi, disprezza me ».

PREGHIERA. Riguarda, o Signore, la nostra debolezza, e ci protegga dal cielo la potente intercessione del beato martire e vescovo Ignazio.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Ignazio, vescovo e martire, che, discepolo di san Giovanni Apostolo, resse per secondo dopo san Pietro la Chiesa di Antiochia. Condannato alle fiere sotto l’imperatore Traiano, fu portato a Roma e qui coronato da un glorioso martirio: durante il viaggio, mentre sperimentava la ferocia delle guardie, simile a quella dei leopardi, scrisse sette lettere a Chiese diverse, nelle quali esortava i fratelli a servire Dio in comunione con i vescovi e a non impedire che egli fosse immolato come vittima per Cristo.

 
 

Pensione: chi può andare a 47 e 53 anni. Quanti contributi Inps?

Tempo stimato di lettura: 5 minuti

 

PENSIONEINPS

 
La pensione di vecchiaia può essere richiesta all’Inps anche 20 anni prima del tempo: quanti contributi servono? Ecco due categorie di lavoratori fortunati.

L’attuale sistema previdenziale in vigore in Italia prevede come classica via di uscita dal lavoro la pensione di vecchiaia.

In assenza di altre agevolazioni, l’Inps riconosce la pensione di vecchiaia al raggiungimento di determinati requisiti, con riferimento da una parte all’età anagrafica e dall’altra agli anni di contributi versati.

Pensione di vecchiaia: i requisiti per l’accesso

In base a quanto definito dalla legge Fornero, la pensione di vecchiaia nel 2020 si matura all’età di 67 anni, con almeno 20 anni di contributi pagati all’Inps.

Questi due requisiti rimarranno invariati anche per i prossimi due anni, quindi per il 2021 e il 2022, mentre a partire dal 2023 l’età anagrafica sarà aumentata di 3 anni e quindi l’accesso alla pensione di vecchiaia avverrà a 67 anni e 3 mesi.

La domanda che molti si pongono è se ci sono dei modi per anticipare l’uscita dal lavoro senza dover attendere la pensione di vecchiaia.

Pensione di vecchiaia: quali possibili per anticiparla?

Diversi sono i modi per conquistare l’agognato assegno previdenziale prima del tempo e quello di cui si parla di più al momento è Quota 100 che consente di andare in pensione a 62 anni con almeno 38 anni di contributi versati.

Ci sono però diverse altre opzioni per anticipare la pensione di vecchiaia, riconosciute però a determinate tipologie di lavoratori e variabili in base alle condizioni di salute del lavoratore, si pensi ad esempio ale pensioni di invalidità, o alla tipologia di attività lavorativa svolta.

Pensione di vecchiaia anticipata per gli iscritti al FPLS e al FPSP

Tra i fortunati che possono lasciare il lavoro prima di altri troviamo alcune categorie di lavoratori attivi nel mondo dello spettacolo e dello sport.

Stiamo parlando in particolari di quanti sono assicurati presso il Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo (FPLS) e il Fondo Pensione Sportivi Professionisti (FPSP).

E’ questa la denominazione dell’ex Enpals, l’ente previdenziale soppresso nel 2011 e confluito nell’Inps tra le forme previdenziali sostitutive dell’Assicurazione Generale Obbligatoria.

Prima di esaminare il caso specifico di due tipologie di lavoratori che possono accedere alla pensione di vecchiaia con largo anticipo rispetto al requisito dei 67 anni di età, è bene precisare che i lavoratori iscritti al FPLS e al FPSP sono distinti in tre gruppi diversi.

FPLS e FPSP: lavoratori distinti in tre gruppi diversi. Ecco quali

Nel raggruppamento A rientrano coloro che prestano a tempo determinato attività artistica o tecnica direttamente connessa con la produzione e la realizzazione di spettacoli.

Per la copertura di un anno di contribuzione occorrono 120 contributi giornalieri per gli appartenenti al gruppo A.

Nel raggruppamento B troviamo coloro che lavorano a tempo determinato e che prestano attività al di fuori dell’ipotesi prevista dal gruppo A.
In questo caso, per la copertura di un anno di contribuzione occorrono 260 contributi giornalieri.

Sale invece a 312 il numero di contributi giornalieri per la copertura di un anno di contribuzione nel caso del raggruppamento C in cui rientra chi presta attività a tempo determinato.

Pensione di vecchiaia: i ballerini possono chiederla già a 47 anni

Nell’ambito del gruppo A troviamo una particolare categoria che beneficia di condizioni molto vantaggiose per l’accesso alla pensione di vecchiaia.

Si tratta del gruppo ballo che comprende chi svolge attività lavorativa con la qualifica di ballerini, tersicorei, coreografi e assistenti coreografi.

I soggetti appena menzionati possono richiedere all’Inps la pensione di vecchiaia anticipata già all’età di 47 anni, requisito che vale tanto per gli uomini quanto per le donne.

E’ necessario al contempo avere almeno 20 anni di iscrizione al fondo e 2.400 contributi giornalieri versati con la specifica qualifica.

Pensione di vecchiaia: ecco chi può averla a 53 anni

Un’altra categoria che gode di condizioni privilegiate per l’accesso alla pensione di vecchiaia è quella degli sportivi professionisti.

Quanti svolgono attività sportiva nell’ambito delle Federazioni obbligatoriamente iscritte al FPSP, ossia calcio, basket, pugilato, golf, ciclismo, motociclismo, con mansioni di atleta, allenatore, direttore tecnico-sportivo, preparatore atletico possono accedere alla pensione anticipata di vecchiaia.

Per gli uomini l’età è fissata a 54 anni, mentre per le donne a 53 anni, ma a partire dal 2022 questo requisito sarà unificato a 54 anni per entrambi i sessi.

Insieme al requisito dell’età anagrafica bisogna avere almeno 20 anni di assicurazione e di contribuzione, pari a 5.200 contributi giornalieri versati con la qualifica di sportivo professionista.

 
 
 

Per info visita il sito: