Pensione: chi può andare a 47 e 53 anni. Quanti contributi Inps?

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La pensione di vecchiaia può essere richiesta all’Inps anche 20 anni prima del tempo: quanti contributi servono? Ecco due categorie di lavoratori fortunati.

L’attuale sistema previdenziale in vigore in Italia prevede come classica via di uscita dal lavoro la pensione di vecchiaia.

In assenza di altre agevolazioni, l’Inps riconosce la pensione di vecchiaia al raggiungimento di determinati requisiti, con riferimento da una parte all’età anagrafica e dall’altra agli anni di contributi versati.

Pensione di vecchiaia: i requisiti per l’accesso

In base a quanto definito dalla legge Fornero, la pensione di vecchiaia nel 2020 si matura all’età di 67 anni, con almeno 20 anni di contributi pagati all’Inps.

Questi due requisiti rimarranno invariati anche per i prossimi due anni, quindi per il 2021 e il 2022, mentre a partire dal 2023 l’età anagrafica sarà aumentata di 3 anni e quindi l’accesso alla pensione di vecchiaia avverrà a 67 anni e 3 mesi.

La domanda che molti si pongono è se ci sono dei modi per anticipare l’uscita dal lavoro senza dover attendere la pensione di vecchiaia.

Pensione di vecchiaia: quali possibili per anticiparla?

Diversi sono i modi per conquistare l’agognato assegno previdenziale prima del tempo e quello di cui si parla di più al momento è Quota 100 che consente di andare in pensione a 62 anni con almeno 38 anni di contributi versati.

Ci sono però diverse altre opzioni per anticipare la pensione di vecchiaia, riconosciute però a determinate tipologie di lavoratori e variabili in base alle condizioni di salute del lavoratore, si pensi ad esempio ale pensioni di invalidità, o alla tipologia di attività lavorativa svolta.

Pensione di vecchiaia anticipata per gli iscritti al FPLS e al FPSP

Tra i fortunati che possono lasciare il lavoro prima di altri troviamo alcune categorie di lavoratori attivi nel mondo dello spettacolo e dello sport.

Stiamo parlando in particolari di quanti sono assicurati presso il Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo (FPLS) e il Fondo Pensione Sportivi Professionisti (FPSP).

E’ questa la denominazione dell’ex Enpals, l’ente previdenziale soppresso nel 2011 e confluito nell’Inps tra le forme previdenziali sostitutive dell’Assicurazione Generale Obbligatoria.

Prima di esaminare il caso specifico di due tipologie di lavoratori che possono accedere alla pensione di vecchiaia con largo anticipo rispetto al requisito dei 67 anni di età, è bene precisare che i lavoratori iscritti al FPLS e al FPSP sono distinti in tre gruppi diversi.

FPLS e FPSP: lavoratori distinti in tre gruppi diversi. Ecco quali

Nel raggruppamento A rientrano coloro che prestano a tempo determinato attività artistica o tecnica direttamente connessa con la produzione e la realizzazione di spettacoli.

Per la copertura di un anno di contribuzione occorrono 120 contributi giornalieri per gli appartenenti al gruppo A.

Nel raggruppamento B troviamo coloro che lavorano a tempo determinato e che prestano attività al di fuori dell’ipotesi prevista dal gruppo A.
In questo caso, per la copertura di un anno di contribuzione occorrono 260 contributi giornalieri.

Sale invece a 312 il numero di contributi giornalieri per la copertura di un anno di contribuzione nel caso del raggruppamento C in cui rientra chi presta attività a tempo determinato.

Pensione di vecchiaia: i ballerini possono chiederla già a 47 anni

Nell’ambito del gruppo A troviamo una particolare categoria che beneficia di condizioni molto vantaggiose per l’accesso alla pensione di vecchiaia.

Si tratta del gruppo ballo che comprende chi svolge attività lavorativa con la qualifica di ballerini, tersicorei, coreografi e assistenti coreografi.

I soggetti appena menzionati possono richiedere all’Inps la pensione di vecchiaia anticipata già all’età di 47 anni, requisito che vale tanto per gli uomini quanto per le donne.

E’ necessario al contempo avere almeno 20 anni di iscrizione al fondo e 2.400 contributi giornalieri versati con la specifica qualifica.

Pensione di vecchiaia: ecco chi può averla a 53 anni

Un’altra categoria che gode di condizioni privilegiate per l’accesso alla pensione di vecchiaia è quella degli sportivi professionisti.

Quanti svolgono attività sportiva nell’ambito delle Federazioni obbligatoriamente iscritte al FPSP, ossia calcio, basket, pugilato, golf, ciclismo, motociclismo, con mansioni di atleta, allenatore, direttore tecnico-sportivo, preparatore atletico possono accedere alla pensione anticipata di vecchiaia.

Per gli uomini l’età è fissata a 54 anni, mentre per le donne a 53 anni, ma a partire dal 2022 questo requisito sarà unificato a 54 anni per entrambi i sessi.

Insieme al requisito dell’età anagrafica bisogna avere almeno 20 anni di assicurazione e di contribuzione, pari a 5.200 contributi giornalieri versati con la qualifica di sportivo professionista.

 
 
 

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ultima modifica: 2020-10-17T10:33:33+02:00da vitegabry
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