Archivi giornalieri: 28 gennaio 2016

Nuova cigs e licenziamento collettivo, parere della Fondazione Studi

Nuova cigs e licenziamento collettivo, parere della Fondazione Studi 0

di in 28 gennaio 2016 Guide
Fondazione studi Consulenti del Lavoro

Fondazione studi Consulenti del Lavoro

La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha rilasciato il parere n.1/2016 dal titolo: “Nuova cigs e licenziamento collettivo” dopo il D.lgs. 148/15

La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha rilasciato il parere n.1/2016 con il quale spiega le novità introdotte dal Decreto Legislativo n.148/2015 sul riordino degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro e in particolare la nuova cigs e licenziamento collettivo.

Il D. Lgs n. 148/2015 recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183 ha modificato l’iter applicativo della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, intervenendo sui destinatari del trattamento, le causali d’intervento e la procedura amministrativa e prevedendo, in particolare all’art. 21, che le imprese provvedano alla predisposizione di uno specifico programma di riorganizzazione aziendale o di risanamento della crisi.

Tra le altre novità troviamo l’estensione dell’applicazione della CIG ordinaria e straordinaria per gli apprendisti assunti con contratto di apprendistato professionalizzante, ma con tutele limitate e diversificate, a seconda che l’impresa, presso la quale l’apprendista sia dipendente, applichi la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria o Ordinaria.

NUOVA CIGS E LICENZIAMENTO COLLETTIVO
PARERE FONDAZIONE STUDI NUMERO 1 DEL 21/01/2016

Il d.lgs. 148/2015 recante “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro”, entrato in vigore il giorno 24 settembre 2015, ha abrogato gli articoli 1, 2 e da 12 a 14 della L. 223/1991 ed ha contestualmente introdotto nuove disposizioni in materia di causali d’intervento, durata del trattamento e procedimento amministrativo per la concessione della cassa integrazione guadagni straordinaria.

La prima novità riguarda il campo di applicazione soggettivo della disciplina. L’art. 2 ha infatti esteso l’ambito di applicazione della cassa integrazione (ordinaria e straordinaria) a favore degli apprendisti assunti con contratto di apprendistato professionalizzante.

Tuttavia, per loro, la tutela è ancora limitata: se si tratta di apprendisti alle dipendenze di imprese per le quali trova applicazione solo la disciplina della Cigs, sono destinatari del relativo trattamento limitatamente alla causale di intervento per crisi aziendale e non anche per riorganizzazione aziendale o contratto di solidarietà; qualora invece si tratti di apprendisti alle dipendenze di imprese per le quali trova applicazione sia la disciplina della Cigo che della Cigs, oppure soltanto della Cigo, essi sono destinatari esclusivamente del trattamento ordinario.

 

 

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  Parere Fondazione Studi 1-2016 – Cigs e Licenziamento Collettivo (170,5 KiB, 20 download)

San Tommaso d’Aquino

 


San Tommaso d'Aquino

Nome: San Tommaso d’Aquino
Titolo: Sacerdote e dottore della Chiesa
Ricorrenza: 28 gennaio
Protettore di: accademici, librai, scolari, studenti, teologi

Un astro di luce particolare e inestinguibile brilla nel cielo del secolo XM; luce che attraversa i secoli, che illumina le menti: l’Angelico Dottore S. Tommaso.

Nacque ad Aquino nell’anno 1227 dal conte Landolfo e dalla contessa Teodora, parente di Federico Barbarossa, signori fra i più illustri di quei tempi.

Educato cristianamente fin dalla più tenera età, diede molti segni della sua futura scienza e grandezza.

A cinque anni fu affidato per l’educazione ai monaci benedettini di Montecassino. Vi rimase fino ai quattordici anni, fino a quando cioè i torbidi politici non decisero i genitori a riprenderlo entro le mura del proprio castello. Più tardi fu mandato all’Università di Napoli, ove, sebbene assai giovane, manifestò il suo potente ingegno, acquistandosi fama presso i condiscepoli e stima presso i maestri. Già si concepivano su di lui le più lusinghiere speranze, già i conti d’Aquino ed altri vedevano in lui il futuro campione del foro napoletano o romano, quando egli di colpo fece crollare tutti questi sogni, annunciando la sua decisione di entrare nell’Ordine di S. Domenico.

Da Napoli, per timore della famiglia che gli si opponeva decisamente, fu mandato a Parigi, ma nel viaggio, raggiunto dai fratelli, venne arrestato e ricondotto nel castello paterno di S. Giovanni a Roccasecca. Rimase prigioniero per circa un anno, vincendo tutte le difficoltà e le lusinghe. Per il suo angelico candore ed in premio della sua fortezza contro una grave tentazione, meritò d’essere cinto del cingolo di purezza da due Angeli, così che dopo d’allora mai più ebbe a subire tentazioni contro la bella virtù.

Aiutato dalle sorelle riuscì a fuggire, e tosto rientrò nel convento da cui era stato strappato. All’Università di Parigi studiò filosofia e teologia sotto il celeberrimo S. Alberto Magno e a 25 anni cominciò con somma lode a interpretare filosofi e teologi. Passò indi col suo maestro a Colonia, e qui ricevette la sacra ordinazione. Ritornato a Parigi come insegnante universitario sostenne lotte coi maestri secolari. Chiamato poi alla Corte Pontificia in qualità di teologo della curia romana vi rimase qualche anno, poi tornò a Parigi. È questo il tempo più fecondo del suo insegnamento. Da Parigi entrò in Italia e fu inviato da Gregorio X al Concilio di Lione. Ma nel viaggio mori a Fossanova, il 7 marzo 1274.

Raccolse, sistemò ed espose tutto lo scibile antico, e segnò le vie alle scienze nuove, tanto che non si esita a chiamarlo uno dei più grandi ingegni dell’umanità.

Mirabili ed eccelse furono le sue virtù. Tale e tanta fu la sua umiltà che ricusò l’arcivescovado di Napoli ripetutamente offertogli dal Sommo Pontefice. Il suo confessore ebbe a dire: « Fra Tommaso a 50 anni aveva il candore e la semplicità di un bambino di cinque anni ».

PRATICA. — Impariamo da questo santo la fermezza nell’eseguire la volontà di Dio.

PREGHIERA. — Dio, che illustri la Chiesa con la meravigliosa erudizione del tuo beato confessore Tommaso e la rendi feconda di tante opere, dacci, te ne preghiamo, d’intendere ciò ch’egli ci ha insegnato e di compiere, a suo esempio, ciò che ha fatto. Bibl., CINTI, Tommaso d’Aquino, Ed. Paoline.