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Collocamento dei lavoratori disabili, analisi della Fondazione Studi

Collocamento dei lavoratori disabili, analisi della Fondazione Studi 0

di in 21 gennaio 2016 Guide
Collocamento dei lavoratori disabili

Collocamento dei lavoratori disabili

La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha rilasciato una recente circolare sulle novità in materia di collocamento dei lavoratori disabili.

Rilasciata la circolare n. 3 del 19 gennaio 2016, a cura della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, che spiega in una pratica guida le novità, introdotte dal decreto legislativo n. 151 del 2015, in materia di collocamento dei lavoratori disabili, in attuazione del Jobs Act.

Il d.lgs. n.151/2015 ha infatti modificato le regole per il collocamento mirato dei lavoratori disabili, prorogando la scadenza di presentazione del prospetto informativo disabili da fine gennaio al 29 febbraio 2016. La nuova normativa, anche se incide in modo significativo sulla decorrenza degli obblighi di assunzione, continua a prevedere specifiche esclusioni dalla base occupazionale ed introduce, al contempo, un contributo esonerativo per i datori di lavoro che occupano personale addetto in particolari lavorazioni.

Si consente infatti ai datori di lavoro privati e agli enti pubblici economici, che occupano addetti impegnati in lavorazioni che comportano il pagamento di un tasso di premio ai fini INAIL pari o superiore al 60 per mille, di autocertificare l’esonero dall’obbligo per quanto concerne i medesimi addetti versando al Fondo per il diritto al lavoro dei disabili un contributo esonerativo pari a 30,64 euro per ogni giorno lavorativo per ciascun lavoratore con disabilità non occupato.

La suddetta norma che sostituisce la precedente, non è interpretativa e non ha effetto retroattivo. Quindi l’importo richiesto dovrà essere versato, verificando l’eventuale obbligo, dai datori di lavoro che non hanno raggiunto la quota di assunzioni obbligatorie solo a decorrere dal primo gennaio 2016.

La Fondazione Studi, con la circolare n.3/2016, analizza le modifiche apportate dalla nuova normativa in materia di computo, esoneri ed esclusioni.

Circolare n. 3/2016 della Fondazione Studi

Il Collocamento dei lavoratori disabili

Disabili: edili e autisti fuori dalla base occupazionale

Il D. Lgs. n. 151 del 14 settembre 2015 pubblicato sulla G.U. n. 221 del 23 settembre 2015 (supplemento ordinario n. 53) in vigore dal 24 settembre 2015, recependo quanto previsto dalla Legge n.183/2014 in materia di disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, ha modificato le regole del collocamento mirato per i lavoratori disabili contenute nella Legge 12 marzo 1999 n. 68.

Proprio a causa di tali innovazioni si sono rese necessarie azioni di adeguamento dei sistemi informatici, regionali e nazionale, che supportano l’invio del prospetto informativo la cui scadenza è ordinariamente fissata al 31 gennaio di ogni anno.

In conseguenza di ciò la Direzione Generale per i sistemi informativi, l’innovazione tecnologica e la comunicazione, con la nota del 30 dicembre 2015 prot. N. 33/6725, ha reso noto che limitatamente all’anno 2015 la scadenza per l’inoltro, con sistemi telematici, del prospetto è programmata al 29 febbraio 2016.

La novella normativa, pur incidendo in modo significativo sulla decorrenza degli obblighi di assunzione, continua però a prevedere specifiche esclusioni dalla base occupazionale del personale di cantiere e personale viaggiante nel settore dell’autotrasporto introducendo nel contempo un contributo esonerativo per i datori di lavoro che occupano personale addetto in particolari lavorazioni.

 

 

Il presente approfondimento analizza le modifiche in materia di computo, esoneri ed esclusioni.

Leggi la Circolare completa: www.consulentidellavoro.it

Quirinale

Mattarella premia al Quirinale il liceo Azuni. Su 23 mila studenti, a vincere, sono i sassaresi

mercoledì 20 gennaio 2016
“La musica unisce, rende migliori, attraversa i confini, supera le angustie che spesso condizionano la vita del nostro come degli altri paesi, e quindi incentivare, come la legge di riforma della scuola si propone di fare, la conoscenza musicale per tutti, è un grande contributo al miglioramento della vita della nostra società”.
Così il presidente Mattarella commenta il riconoscimento e l’alto valore del premio “Abbado Awards Musica e Civiltà”, vinto dai ragazzi del liceo classico musicale e coreutico Azuni di Sassari con “Il suono della parola nell’opera contemporanea: Fumetto corale”.  Una grande vittoria per l’istituto diretto da Massimo Sechi, in ex equo con l’istituto comprensivo di Biella, che ha travolto di felicità i ragazzi sassaresi dimostrando come l’attenzione per la musica e l’educazione musicale siano motivo di crescita umana e culturale per i ragazzi. Su ventitremila studenti, i giovani talentuosi del liceo Azuni, sono stati decretati i vincitori

Sant’ Agnese


Sant' Agnese

Nome: Sant’ Agnese
Titolo: Vergine e martire
Ricorrenza: 21 gennaio
Protettrice di: fidanzate, giardinieri, vergini

Fra le innumerevoli vergini che hanno sacrificato la vita per la fede di Gesù Cristo, emerge quale fiore Sant’Agnese.

Nacque a Roma da genitori cristiani, appartenenti ad illustre famiglia patrizia, verso la fine del m secolo.

Giovanetta consacrò al Signore la sua verginità e riuscì a portare il giglio intatto dinanzi al suo Sposo Divino.

Giunta all’età di dodici anni le sue ricchezze e la sua avvenenza indussero molti giovani delle più nobili famiglie romane a domandarla in isposa.

Agnese però, fedele alla sua decisione rifiutò sempre ogni proposta di matrimonio, adducendo che ad un altro Sposo molto più ricco e nobile di loro aveva dato il suo cuore: alludeva a Gesù Cristo. Questi suoi rifiuti però fecero capire che era cristiana e giacché infuriava in quei tempi la persecuzione di Diocleziano, fu accusata ed arrestata. L’umile ma forte vergine in quella tenera età fu condotta al giudice, che, per impressionarla e indurla a rinunciare alla fede di Gesù Cristo, la fece incatenare e le minacciò i più spietati tormenti. Agnese non si scompose.

Dalle minacce dei tormenti il giudice passò alle carezze e alle lusinghe, credendo forse che queste potessero fare qualche breccia nell’animo di quella tenera fanciulla. Riuscito inutile anche questo tentativo, l’inumano giudice ordinò che fosse condotta in un luogo di prostituzione.

Agnese, compresa del pericolo, ma sicura della grazia di Dio, con dolce arguzia, rivolta al giudice, gli disse : « Non è il nostro Cristo sì poco amante dei suoi servi, che sia per dimenticarsi di me e per abbandonarmi in questo cimento. Egli stesso è pronto a soccorrere quelli che amano la pudicizia, nè permetterà che io perda il dono della verginale integrità ». Sperimentò infatti quanto Gesù l’amasse, poichè un giovane che osò imprudentemente guardarla, fu colpito da tale sprazzo di luce che cadde a terra accecato.

Il giudice, avuto notizia del miracolo, la condannò alla iugulazione e fu mandata al rogo, ma la tradizione vuole che le fiamme si divisero sotto il suo corpo senza neppur lambirlo ed i suoi capelli crebbero tanto da coprire la sua nudità.

Il carnefice che non aveva cuore di eseguire la sentenza, usò tutte le lusinghe possibili per rimuoverla dal suo santo proponimento; ma Agnese generosamente rispondeva che non avrebbe mai tradita la fede che aveva giurata al suo Sposo Celeste. Dopo ciò, si pose per un poco a pregare, indi chinò la testa. Il carnefice trema: tuttavia sguaina la spada, l’abbassa con forza e recide alla casta giovane la testa, mentre l’anima vola agli eterni amplessi del suo Sposo celeste.

Sant'Agnese

Il suo corpo fu sepolto vicino a Roma, sulla via Nomentana. Ai tempi di Costantino il Grande, nel luogo della sepoltura, fu innalzata una basilica che Papa Onorio II fece restaurare nel settimo secolo e che tuttora sussiste, dove innumerevoli turbe si recano ogni anno ad onorare la grande Santa.

PRATICA. Quanto più uno si diletta e gode della castità, tanto più egli è custodito e guardato dagli Angeli, i quali si compiacciono di conversare coi casti, perchè li riconoscono simili ad essi (S. Ambrogio).

PREGHIERA. Dio onnipotente ed eterno che scegli le cose deboli del mondo per abbattere le forti, concedi a noi la grazia di una santa vita quale fu quella della tua martire Agnese, per venire poi un giorno a goderti in Paradiso.

Nel giorno di Sant’Agnese è tradizione in Vaticano fare la benedizione degli agnelli, questi due piccoli bovini vengono ornati con fiori bianchi in onore alla verginità della Santa e poi offerti al Papa per la creazione dei famosi palli (paramenti liturgici usati nella Chiesa cattolica, costituiti da una striscia di stoffa di lana bianca avvolta sulle spalle). Dopo la benedizione i due piccoli amici vengono trasportati nel monastero delle benedettine di Santa Cecilia in Trastevere dove ricevono le migliori cure per poter essere poi tosati pochi giorni prima della Pasqua e usati per la tessitura dei palli. Infine il 29 giugno vengono consegnati agli arcivescovi metropoliti il 29 giugno, nella solennità dei santi Pietro e Paolo.

Pallio del Papa

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